Mariana e una nuova vita in Austria

Di Nicole Cascione

Desiderare qualcosa di meglio per se stessi e per i propri figli. Vivere in un posto dove se sei in gamba e lavori sodo vieni premiato.

Questi sono stati alcuni dei motivi che hanno spinto Mariana Pallottini e suo marito Sergio a trasferirsi con il bimbo in Austria.

Da quel giorno sono passati due anni e la loro vita è radicalmente cambiata: “Finalmente abbiamo potuto comprarci il fuoristrada che da tanto sognavamo. Non abbiamo più il problema di come arrivare a fine mese. Ora finanziariamente stiamo bene, possiamo permetterci di girare, di andare al ristorante, di toglierci finalmente qualche sfizio.Questo per noi è il posto perfetto per vivere, il posto in cui finalmente la nostra vita è nettamente cambiata in meglio”.

Mariana Pallottini austria

Mariana, ormai sono quasi due anni che vivi a Bregenz. Raccontaci qualcosa di te e del percorso che vi ha portati a vivere in Austria.

Sono nata in Venezuela, ma sono arrivata in Italia quando avevo 3 anni. Ho vissuto tutta la mia vita a Pescara, dove ho conosciuto mio marito Sergio Manzi (napoletano) e con cui mi sono sposata 4 anni fa ed ho avuto un bimbo che oggi ha quasi tre anni. Mio marito è pizzaiolo, io invece ho sempre lavorato nel ristorante latino di famiglia e ho studiato ingegneria informatica. Mio marito due anni fa, tramite un’agenzia, ebbe un’offerta di lavoro con vitto e alloggio in Austria esattamente nel Voralberg, un paesino vicino a Bregenz, una città turistica che si affaccia sul lago di Costanza. Sei mesi dopo la sua partenza, ho deciso di raggiungerlo insieme al nostro bimbo.

La scelta di trasferirvi è stata voluta o è capitata?

La scelta è stata voluta, anche perchè da poco era nato il nostro piccolo principe e volevamo dargli una stabilità economica. In italia purtroppo non c’è lavoro, o se c’è, vieni sfruttato al massimo in cambio di una miseria. E’ anche vero che a Montesilvano la mia famiglia ha un ristorante ormai da 20 anni, ma come ben sai lavorare in famiglia non è il massimo. Noi poi volevamo diventare indipendenti e iniziare una nuova vita e purtroppo l’Italia non offre l’opportunità alle famiglie giovani di potersi creare un futuro, una vita decente. Molti giovani rimandano addirittura le nozze, sperando di poter trovare un lavoro che gli permetta di avere finalmente una stabilità economica così da poter pagare un affitto o un mutuo e alla fine rimangono bloccati a vita, sperando di poter concludere qualcosa che secondo me mai arriverà. Noi volevamo qualcosa di meglio, volevamo dare a nostro figlio l’opportunità di crescere in un paese dove, se sei in gamba e lavori sodo puoi diventare qualcuno, e non in un posto dove lavori solo se hai qualche conoscenza.

Dopo quasi sei mesi dalla partenza di tuo marito, lo hai raggiunto con il bimbo. Il primo impatto all’arrivo è stato per te positivo o negativo?

C’è da dire che sono arrivata in un paesino di montagna a mezz’ora dalla città, senza auto e senza conoscere nessuno, con temperature rigide, tra gente molto fredda e la lingua, per me molto difficile. Per cui inizialmente è stata abbastanza dura. D’altra parte però, ero innamorata dei paesaggi naturali che mi circondavano e della libertà che si respirava. Qui i bimbi girano giocando per strada e vanno a scuola da soli, senza pericoli. Sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando i bimbi giocavano, liberi di sporcarsi, e vivevano la loro infanzia senza cellulari e giochi elettronici. Qui la gente cresce a contatto con la natura, addirittura le maestre dell’asilo e delle scuole, quando piove o nevica, portano i bimbi a giocare e a respirare aria pura. Li fanno stare a contatto con gli animali e insegnano loro, sin da piccoli, ad essere indipendenti. Questo è uno degli aspetti che sin da subito mi ha incantata dell’Austria. Secondo me è un Paese adatto alle famiglie perchè qui tutto ruota intorno ai bimbi.

mariana austria

Quali sono state le difficoltà che hai dovuto affrontare inizialmente? E come le hai superate?

Sicuramente la lingua. E’ complicata e ancora adesso ho difficoltà a comprenderla. Sto frequentando da qualche mese un corso di tedesco, così da poter trovare con più facilità un buon lavoro. Poi, la gente. Qui è educata ma molto, molto fredda. Anche in famiglia i rapporti interpersonali sono freddi. La cosa che invece mi ha piacevolmente sorpreso è la loro sportività. Spesso vedi per strada famiglie intere, anche con bimbi piccoli, correre tutti insieme. Un’altro aspetto negativo invece è il cibo. Fortunatamente so cucinare molto bene e faccio tutto in casa. Ultima difficoltà è la temperatura molto rigida. Qui da noi c’è neve per gran parte del tempo e tanto freddo, le temperature infatti si aggirano intorno a 0 gradi.

Di cosa si occupa tuo marito?

Mio marito inizialmente ha lavorato come pizzaiolo, ora invece lavora in una ditta austriaca che si occupa di smaltimento dei rifiuti.

Per ora sei a casa con il bimbo. Ma in futuro, cosa pensi di fare?

Sì, sto a casa con il bimbo, ma svolgo vari lavori in giro. C’è da dire che qui le mamme sono supportate dallo Stato. Non hanno alcun problema a svolgere qualunque tipo di lavoro, perchè gli orari vengono stabiliti in base alle esigenze dei bimbi. I miei progetti futuri? Questo è un Paese che offre molte opportunità lavorative, l’importante è conoscere bene la lingua. Ora, grazie anche agli aiuti statali, sto frequentando un corso di tedesco, poi vedremo. Essendo cresciuta in un ristorante sono molto brava in cucina e molti mi hanno proposto di aprire qui un locale. Ma ancora sono abbastanza indecisa, anche perchè ho un bimbo piccolo e non avere la famiglia qui ad aiutarmi mi condiziona molto.

Da quel che ho capito Bregenz è una città a misura di bambino, no?

L’Austria è un Paese a misura di bambino. Qui in qualsiasi luogo vai ci sono posti per bimbi. In banca, in officina, in qualunque posto si vada, ci sono zone giochi dedicate a loro. Lo Stato agevola e aiuta molto la famiglia. Qui i bambini ricevono 600 euro al mese fino all’età di due anni e mezzo. I controlli sanitari, poi, sono gratuiti fino al compimento dei 18 anni.

Quali sono i pro e i contro del vivere a Bregenz?

I pro sono: tanto lavoro e vita agiata. Tranquillità e poca delinquenza.

Non consiglierei questa zona a chi è in cerca di divertimento, perchè questo è un posto adatto alle famiglie ed è abbastanza noioso come paese.

Come e in cosa è cambiata la vostra vita da quando vi siete trasferiti?

Finalmente abbiamo potuto comprarci il fuoristrada che da tanto sognavamo. Non abbiamo più il problema di come arrivare a fine mese. Ora finanziariamente stiamo bene, possiamo permetterci di girare, di andare al ristorante, di toglierci finalmente qualche sfizio. Questo per noi è il posto perfetto per vivere, il posto in cui finalmente la nostra vita è nettamente cambiata in meglio.

Per scrivere a Mariana:

titti_venezuela87@hotmail.it