Pio Marasco

“Quasi tutto- spiega- perché qui non ho i miei genitori, che mi hanno sempre spinto ad inseguire i miei sogni e che ho lasciato quasi venti anni fa, quando non c’era Internet. All’epoca era complicato parlare con loro. Dovevi inserire un sacco di monetine e il cinquanta per cento delle volte cadeva la linea. Ora è tutto più semplice. Al di là di tutto, l’Italia mi stava stretta. E’ vero, non avevo le condizioni ideali per praticare il surf e il windsurf. E poi non mi sono mai trovato in sintonia con il lifestyle made in Italy. Mal tolleravo certi condizionamenti. In Italia potevi solo apparire, quasi mai essere te stesso. Non volevo fare un lavoro che mi avrebbe stancato per il resto della mia vita. Come è successo a tanti amici. Volevo fare qualcosa che mi desse emozioni.

Emozioni forti. Per esempio, lavorare con il mare. Sapevo che in Italia ci sarebbero stati troppi limiti per lo stile di vita che avevo in mente. Così, ho mollato il mio Paese. E ho cominciato a viaggiare”. Allergico agli studi e al lavoro in patria, ma buon calciatore a livello professionistico per diciannove anni, nelle isole Hawaii Pio ha una doppia attività. Fa il surfista e si dedica ad un’altra grande passione, la musica.

Ce ne parla?

Come surfista ho fatto tante competizioni e ho girato per tutto il mondo. Nel ‘96 mi sono buttato in una nuova avventura: la mia azienda, la MFC HAWAII, in cui disegno e produco accessori da windsurf e surf. Siamo cresciuti tanto. Abbiamo un centro di distribuzione in Europa e serviamo ben 42 Paesi. Siamo leader a livello mondiale nel nostro settore (www.mfchawaii.com).

Pio Marasco Hawaii

Ma non c’è solo il mare!

Sì, nove anni fa è partito un progetto musicale.

Ho fondato la Nitelife Music, una compagnia di EVENT PROMOTION che organizza eventi musicali (sopratutto House Music anche con elementi LIVE) in tutte le Hawaii. Poi ho uno studio di produzione, in cui faccio musica con altri musicisti, tra i quali: Gretchen Rhodes, che e` la lead singer della nuova band di Mick Fleetwood (dei Fleetwood Mac). Facciamo performance live, io come Dj e lei come live singer. Di recente abbiamo suonato in diversi posti: Asia, Europa e Hawaii. Puoi trovare uno dei nostri dischi su ITUNES, Amazon, Traxsource e tutti i migliori digital stores.

PIO MARASCO DJ

Spostiamo l’attenzione sulla vita alle Hawaii. Com’è vivere lì? A volte è noioso?

No. Anzi. Quando vedo i semafori mi stresso. Per fortuna ne abbiamo ancora pochi qui.

Ma cosa colpisce subito delle Hawaii?

La natura vergine, il modo di vivere, la cultura degli abitanti che riescono a vivere rimanendo se stessi. Vivere su un’isola così incontaminata ti riporta alle origini. Il contatto con la natura e` folgorante. Credetemi, Maui e` un vero spettacolo.

Mi descrive la città in cui vive?

Non vivo in una citta, a Maui non esiste una vera a propria ville. Vivo ad Haiku, immerso nella giungla, dove c’e` un supermercato, un ufficio postale a cinque minuti dal mio ufficio e a dieci dal mare. Lo studio musicale e` a casa. Easy life there.

Dunque, nessun aspetto negativo?

Ovvio, mi manca la famiglia che mi ha sempre spinto a inseguire i miei sogni e mi ha aiutato a realizzarli. Credo che senza il suo supporto sarebbe stato tutto più difficile. La spinta dei miei genitori e` stata ed e` tuttora un elemento fondamentale della mia vita. E poi mi mancano gli amici che, comunque, incontro almeno un paio di volte l’anno in Italia.

E poi?

Il cibo. Anche se ci sono sempre più prodotti italiani qui a Maui. Grazie ad Internet vedo anche le partite di calcio italiane!

Ci sono molti connazionali dalle sue parti?

Abbastanza, ho un bel gruppetto di amici, tutti surfisti, napoletani, romani, siciliani. Good people.

Come sono le persone nelle Hawaii?

Dipende. In genere l’hawaiiano e` molto aggressivo. Gli hawaiiani erano molto famosi due trecento anni fa. Erano la tribù guerriera più forte di tutta la Polinesia. Ma molto dipende da come ti proponi. Se sei rispettoso e gentile sarai ricambiato. Anzi, a quel punto, non riuscirai a levarteli più dai piedi. Diventano i tuoi migliori amici.

SPIAGGE HAWAII

E il turista italiano come viene accolto?

Non e` amatissimo. Ovvio, dipende dalle persone. Ci sono molte persone maleducate che da turiste pensano di poter maltrattare le persone del posto.

Gli hawaiiani vogliono essere rispettati. E desiderano che anche la loro terra venga rispettata. “SHOW ALOHA TO THE HAWAIIANS” e ti rispetteranno. Uno dei significati della parola ALOHA e` “Amore”, poi “Buongiorno” e “Arrivederci”. Si usa molto qui.

Veniamo alla sua passione, quella che l’ha spinta a lasciare l’Italia. Cosa significa per lei fare surf? Non ha mai paura?

Provo emozioni forti, il contatto diretto con la natura e` una sensazione che non si può spiegare. Quando sono in acqua mi sento a casa, I feel home, sono a mio agio, sempre con il massimo rispetto per l’ Oceano. L’Oceano e` un grande amico, ma bisogna rispettarlo e non fare cose azzardate, che possano mettere in pericolo la tua vita e, soprattutto, quella degli altri che potrebbero venire a salvarti!

Ha sempre voluto fare il surfista?

Giocavo a pallone, mi piaceva. Ci avevo messo tutta l’energia possibile, ma poi non ha funzionato. A dodici anni avevo già la passione per il surf. Mio padre mi comprò una tavola da surf che d’estate portavo in spiaggia. Ero sempre in acqua. Seguivo questo sport in televisione. O leggendo i giornali che arrivavano in un’edicola del porto di Napoli. Mi ricordo, ero un ragazzino e rimanevo a bocca aperta quando leggevo di surfisti americani o vedevo le immagini di onde gigantesche. Nessuna paura. Tahiti era già il mio sogno.

SURF ALLE HAWAII

Cosa rappresenta per lei il mare?

My friend, é uno dei miei migliori amici. Cerco di essere in acqua il più possibile. Se le condizioni per surfare o fare windsurf non sono ideali, cerco di tuffarmi e fare una nuotata. Mi aiuta a disconnettermi dal mondo che mi circonda.

Come trascorre le sue giornate? 

Mi sveglio presto, un caffè. Rispondo alle mails, a casa. Poi in ufficio. Se le condizioni sono buone vado al mare a surfare. Altrimenti, allenamento in palestra e per due tre volte la settimana sono in studio a fare musica.

Un’ultima curiosità: qual è l’usanza più particolare lì?

Quando arrivano gli amici in genere li vado a prendere con una bella collana di fiori, che si chiama Lei in hawaiiano. Credo sia importante dire “ALOHA SPIRITS” appena una persona cara arriva. Sono sensazioni ed emozioni forti che adoro condividere con gli amici.

www.myspace.com/nitelifemusic

www.myspace.com/mfchawaii

Intervista a cura di Cinzia Ficco

SPIAGGE HAWAIANE