Che cos’è il bergamotto?

Conosciuto per le sue proprietà benefiche, nel corso degli ultimi anni il bergamotto ha acquistato un ruolo di rilievo all’interno dei prodotti biologici grazie al suo elevato apporto vitaminico. Ma cos’è il bergamotto?

Si tratta di un agrume dal caratteristico colore giallo, un po’ più piccolo di un’arancia, sempre più richiesto e ricercato appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Famoso è il bergamotto di Calabria, coltivato principalmente nella fascia costiera della provincia di Reggio Calabria ed è un prodotto riconosciuto con il marchio D.O.P, tanto da esserci un consorzio di tutela del Bergamotto di Reggio Calabria.

Da un punto di vista organolettico e delle sue caratteristiche, il bergamotto ricorda molto altri tipi di agrumi, come l’arancia amara e il limone.

La storia del bergamotto

Il bergamotto ha una lunga storia e tradizione. L’origine del bergamotto e della sua coltivazione risalgono infatti al 1700, mentre l’utilizzo del suo olio essenziale è sempre avvenuto in Calabria a partire dal 1800.

Nel Museo del Bergamotto di Reggio Calabria è possibile ammirare un’esposizione tutti gli strumenti che raccontano più di trecento anni di cultura, storia e tradizioni sull’agrume e il suo utilizzo. Oltre a tracciare un vero excursus sul bergamotto, il Museo mostra una vera rassegna dell’archeologia industriale con le macchine da estrazione che risalgono all’inizio del Settecento, le prime a vapore degli anni Ottocento e quelle che applicano i motori elettrici nei primi del Novecento, per poi giungere all’industria degli anni Sessanta e al suo boom economico.

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Nonostante l’assonanza, il bergamotto non ha niente a che vedere con la città di Bergamo. E neppure sembra probabile che il nome provenga da Berga, l’attuale Barcellona, o da Pergamon, l’antica Troia. L’etimologia più verosimile del bergamotto è “Begarmundi”, parola turca che significa “pero del signore”, dovuta alla forma del frutto simile alla pera bergamotta.

Il più famoso rimane il bergamotto calabrese, che negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più prominente all’interno delle diete ipocaloriche, assieme al pompelmo e a tutta la frutta caratterizzata dal forte contenuto di vitamina C e A.

La coltivazione del bergamotto

La pianta di bergamotto, così come la maggior parte degli agrumi, viene coltivata in un periodo specifico dell’anno. Le condizioni climatiche per la pianta sono fondamentali, e caratterizzate da estati molto calde e non piovose, mentre nella stagione primaverile e autunnale l’umidità è necessaria alla riuscita della coltivazione.

Un’altra caratteristica essenziale è legata alla temperatura invernale, che non deve mai scendere sotto i dieci gradi. Questo è uno dei motivi per cui solo la zona che va da Villa San Giovanni a Gioiosa Jonica, nel reggino, riesce ad avere le caratteristiche climatiche fondamentali per la coltivazione di questo tipo di pianta e per il suo frutto.

Ma dove si coltiva maggiormente il bergamotto? La Calabria è la regione che vanta il 90% della produzione mondiale. Solo in questa zona, infatti, si crea quel particolare microclima adatto alla crescita del bergamotto. Coltivare il bergamotto in altre zone o in vaso è comunque possibile, anche se comporterà maggiori difficoltà e una produzione di frutti inferiore.

Albero di bergamotto: le caratteristiche

Il bergamotto è un albero sempreverde di circa 3 o 4 metri di altezza, con un tronco dritto, una corteccia grigiastra e lunghe radici. Questa pianta ha la sua prima fioritura alla fine di marzo e si protrae fino ad aprile, a seconda della varietà.

I fiori sono bianchi e compaiono sulla pianta due volte all’anno: la prima volta in primavera, con la conseguente fruttificazione a novembre e dicembre; la seconda volta in autunno con la conseguente fruttificazione in primavera dell’anno successivo. Il bergamotto matura e si raccoglie in inverno, nel periodo che va da novembre a marzo.

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Ci sono diversi tipi di bergamotto:

  1. Il Fantastico: è la varietà di bergamotto più diffusa in Calabria, e copre il 75% della produzione totale. I suoi frutti sono di grandi dimensioni e ricchi di oli essenziali.
  2. Il Femminello: ha una crescita rapida e uno sviluppo ridotto. Purtroppo però è più esigente ed è una pianta poco longeva, quindi gli impianti vengono poi dismessi prima.
  3. Il Castagnaro: è una albero resistente al vento, molto vigoroso e longevo, ma presenta la tipica alternanza nella produzione dei frutti con anni di molta produzione e anni con minor produzione.

C’è anche il bergamotto selvatico, considerato una pianta medicinale dai nativi americani; anche oggi viene utilizzata per té e bevande, soprattutto nella stagione fredda. Si tratta di una pianta erbacea perenne originaria del Nord America.

Bergamotto: proprietà terapeutiche e benefici

Secondo gli studi scientifici, sia per quanto riguarda il succo che per gli oli essenziali, il bergamotto ha numerose proprietà benefiche per il nostro organismo. Gli effetti benefici sono davvero molteplici, e vanno dalla capacità di contrastare il colesterolo alto, e quindi la protezione e la salute del cuore, alla capacità di alleviare lo stress grazie alla sua azione di rilassamento per la muscolatura del corpo. Questo lo rende un prodotto utile anche per combattere l’insonnia.

Comunemente utilizzato in aromaterapia per elevare l’umore e eliminare lo stress, si dice che l’olio di bergamotto abbia proprietà simili all’olio essenziale di pompelmo in quanto è antisettico, antispasmodico e analgesico (antidolorifico).

Un’altra caratteristica essenziale del bergamotto è che ha proprietà lenitive naturali contro le infezioni intestinali e contro le infezioni delle vie urinarie, come cistite e leucorrea. Essendo un agrume con un elevato valore vitaminico combatte anche il naso chiuso e il raffreddore di stagione, ed è quindi adatto per risolvere problemi delle vie respiratorie. Sempre da un punto di vista medico, è utile per le sue proprietà antimicotiche, contro funghi e candida.

Il bergamotto è un prodotto molto indicato per chi desidera effettuare una dieta ipocalorica e depurativa, vista la sua capacità di ridurre il livello di colesterolo LDL, che nel linguaggio comune definiamo “colesterolo cattivo”. Al di là dei benefici e dei valori di tipo medico, è un frutto e un succo molto profumato che può essere utilizzato anche all’interno della preparazione di cibi e di dolci molto ricercati. Per questo motivo il bergamotto, nel corso degli ultimi 20 anni, è diventato sempre più richiesto e ricercato.

I benefici dell’olio di bergamotto sulla salute

I professionisti dell’aromaterapia credono che l’inalazione di oli essenziali o l’assorbimento attraverso la pelle trasmetta segnali al sistema limbico, la regione del cervello che regola le emozioni e i ricordi, e che così facendo si possono indurre effetti fisiologici, inclusa una riduzione della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e della respirazione e un aumento della serotonina e della dopamina, gli ormoni del “benessere”.

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L’olio essenziale di bergamotto può anche essere un decongestionante nasale se inalato, e un agente antibatterico se applicato sulla pelle. L’essenza di bergamotto, e soprattutto il limonene, vengono utilizzati in campo cosmetico per profumare creme, saponi e lozioni.

Nella medicina alternativa, si ritiene che l’olio di bergamotto tratti o prevenga una serie di condizioni di salute non correlate, tra cui:

  • Acne
  • Ansia
  • Sindrome dell’affaticamento cronico
  • Mal di testa
  • Colesterolo alto
  • Insonnia
  • Rinite non allergica
  • Dolore articolare non artritico

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Le prove a sostegno di queste affermazioni sono generalmente deboli. Detto questo, ci sono stati risultati positivi in ​​studi scientifici più piccoli. Ecco cosa dicono alcune delle ricerche attuali:

1. Colesterolo alto

Una revisione del 2019 degli studi pubblicati su Integrative Food, Nutrition and Metabolism ha concluso che alcuni composti nelle arance bergamotto, chiamati brutieridina e melitidina, esercitano potenti effetti di riduzione del colesterolo. Se assunti per via orale, questi flavonoidi hanno dimostrato di ridurre il colesterolo totale e il colesterolo LDL “cattivo” in più studi, che vanno da 30 giorni a 12 settimane.

Sebbene l’effetto non sia abbastanza robusto per trattare il diabete, in alcune persone può aiutare a ridurre il colesterolo. È interessante notare che il succo al bergamotto può essere più efficace, in quanto contiene concentrazioni più elevate di brutieridina e melitidina rispetto all’olio di bergamotto.

2. Pelle ed acne

Diversi composti nell’olio di bergamotto hanno proprietà antibatteriche e antinfiammatorie. Questo può rendere l’olio di bergamotto un trattamento efficace per l’acne nelle persone che non hanno la pelle sensibile. Le sue qualità analgesiche possono anche renderlo efficace contro cisti dolorose e brufoli.

Inoltre il bergamotto ha proprietà antiossidanti, grazie alle quali protegge le cellule nervose dal deterioramento causato dai radicali liberi e previene l’invecchiamento della pelle.

3. Stipsi e apparato digestivo

Il succo di bergamotto calabrese assunto al mattino e opportunamente diluito in acqua rappresenta una semplice e sana abitudine per la stitichezza, per riportare un po’ di ordine negli intestini pigri per colpa di un’alimentazione scorretta o in apparati digestivi che somatizzano le tensioni nervose e lo stress.

4. Perdere peso

Sembra che l’assunzione regolare di succo di bergamotto la mattina possa aiutare anche a perdere peso. Molto simile per composizione al limone, il bergamotto apporta solo 35 kcal per 100 grammi ed è ricco di acido citrico, vitamina C, potassio, magnesio e calcio.

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Il succo di bergamotto, inoltre, farebbe diminuire i livelli di glucosio nel sangue: insomma, un toccasana anche per i diabetici.

5. Fegato

Il bergamotto aiuta a prevenire la steatosi epatica, ovvero l’accumulo di grasso al fegato. Una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature Scientific Reports e realizzata dall’Università di Catanzaro ha dimostrato che l’agrume calabrese possiede alte concentrazioni di polifenoli, sostanza dalle proprietà antiossidant , capaci di prevenire o bloccare l’avanzata della steatosi epatica.

Possibili effetti collaterali del bergamotto

Nonostante i suoi potenziali benefici, l’olio di bergamotto è noto per causare effetti collaterali e interazioni, in particolare se usato in eccesso. L’olio essenziale di bergamotto non dovrebbe mai essere applicato sulla pelle puro e concentrato. Ciò può causare infiammazioni cutanee estreme, bruciore e fotosensibilità.

Va invece diluito con un olio vettore neutro (come l’olio di mandorle dolci o di jojoba) prima di applicarlo sulla pelle. Il bergamotto contiene una sostanza nota come bergapten che è altamente fototossica. Se la pelle esposta all’olio di bergamotto viene quindi esposta ai raggi UV del sole (o di un lettino abbronzante), può verificarsi una condizione della pelle potenzialmente grave chiamata fotodermatite. I sintomi includono arrossamento, dolore, gonfiore, vescicole ed eruzione cutanea.

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Per evitare lesioni, si consiglia di lavare sempre accuratamente la pelle dopo aver usato il bergamotto e applicare una crema solare ad alto SPF quando si va all’aperto. Le donne in gravidanza e i bambini dovrebbero consultare il proprio medico di base prima di utilizzare oli essenziali per qualsiasi scopo.

Anche per quanto riguarda il succo di bergamotto, il consumo eccessivo può causare: nausea, mal di stomaco ed effetti neurologici avversi, inclusi crampi muscolari, contrazioni muscolari e sensazioni di formicolio agli arti.

Bergamotto: come assumerlo

Per sfruttare le proprietà benefiche sull’organismo, si consiglia di assumere 10-20 m di succo di bergamotto diluito in poca acqua circa 20 minuti prima dei pasti. Se si assumono farmaci o si soffre di patologie acute in atto, è sempre meglio chiedere il parere del medico prima di iniziare ad assumerlo.

Altri usi del bergamotto

Dal sapore aspro e amaro, il bergamotto non viene molto consumato come frutto, mentre viene maggiormente apprezzato il suo succo. Particolarmente utilizzata è la sua buccia, dalle quale si ottiene l’olio essenziale.

Il profumo caratteristico e agrumato del bergamotto lo rende però perfetto per essere utilizzato nei prodotti per la cura personale, sia maschili che femminili. Può essere trovato in profumi, acqua di colonia, articoli da toeletta e cosmetici. Il succo di bergamotto commestibile è usato, invece, come aroma di cibi e bevande.

Ma vediamo insieme gli usi principali.

In fitoterapia

Il bergamotto, soprattutto sotto forma di olio essenziale, viene impiegato nel trattamento cutaneo di herpes, acne e infezioni della pelle. Per via interna viene usato per abbassare il colesterolo. A questo scopo si possono utilizzare le compresse a base di bergamotto, con dosaggio pari a 2 compresse al giorno.

In campo alimentare

Più utilizzato del frutto è il succo di bergamotto, con il quale si ottiene anche l’omonimo sciroppo che può essere usato in cucina. Dalla polpa del frutto si ottiene una gustosa marmellata. Con le bucce si prepara un famoso liquore, probabilmente di origine calabresi. Con il bergamotto, inoltre si possono preparare svariate ricette di primi, secondi, contorni e dolci: petto di pollo al bergamotto, risotto al bergamotto, pasta e pesce.

C’è anche il miele al bergamotto, e inoltre il succo è molto buono se infuso nel tè. Il sapore e il gusto fresco del bergamotto ricorda quello del limone e dell’arancia combinati, ideale quindi per aggiungere un tocco di asprezza ai vostri piatti. Ma può essere utilizzato anche con un dolcificante naturale di agave per creare una semplice glassa per guarnire muffin e pasticcini.

➤ Ecco dove comprare il succo e la marmellata di bergamotto

Dove comprare il bergamotto

Per comprare l’olio essenziale di bergamotto ci si può rivolgere alla propria erboristeria di fiducia oppure consultare le varie proposte direttamente sugli e-commerce.

Il succo, invece, è possibile trovarlo all’interno di supermercati biologici ed erboristerie, esattamente come per la marmellata, ma anche su internet. Un consiglio, in caso di acquisto: è meglio controllare l’etichetta in modo da non trovare alcuna traccia di conservanti e agenti chimici, che potrebbero compromettere i benefici di questo agrume.

Il costo del frutto fresco di bergamotto all’ingrosso va da 2,50 a 3.50 euro al kg. Per fare 200 ml di succo occorrono 4 bergamotti grandi (che raggiungono facilmente il Kg), ma alcuni succhi in commercio costano meno di 2 €.