Ilenia Marcolin honolulu

“Ho 33 anni, sono della provincia di Vicenza, ho conseguito il diploma di perito agrario e ho lavorato sempre come operaia, dapprima nel settore orafo e poi in quello casalingo, fino a quando ho deciso di lasciare l’Italia per andare a vivere un’esperienza all’estero, precisamente in Oklahoma. L’Oklahoma è stato l’inizio della mia nuova vita! Ricordo ancora il giorno in cui sono arrivata: era tutto così grande, diverso dall’Italia. Le strade lunghissime e quasi deserte! E poi praterie immense! Mi sentivo come nei vecchi film americani. L’inizio non è stato facile, anche se non ho mai pensato di non potercela fare. La lingua è stato il mio problema più grande. L’ inglese imparato a scuola era veramente basico ed erano passati moltissimi anni da quando l’avevo imparato, quindi ricordavo ben poco e poi la pronuncia era molto diversa da quella americana. In Oklahoma hanno un accento assurdo, incomprensibile per me…praticamente sono dovuta ripartire da zero! I primi mesi sono stati un groviglio di sensazioni: la voglia di conoscere un posto e una cultura nuova, ma anche la difficoltà di ritrovarmi in un Paese totalmente diverso dal mio.”

Come sei riuscita a superare quei momenti?

Innanzitutto mi sono iscritta ad una ESL class (classe d’inglese gratuita per adulti), che mi ha aiutato a prendere coraggio e a non sentirmi a disagio con la lingua, oltre a darmi la possibilità di conoscere persone provenienti da diverse parti del mondo, con il mio stesso problema. Ho cominciato a lavorare in un supermercato e una volta al mese, insieme ad altre persone, cucinavamo per i senzatetto. Durante i weekend, cercavo di visitare qualche posto nuovo e in estate andavo al lago o in piscina. In Oklahoma ho vissuto circa un anno e mezzo, è stata un’esperienza che è servita a migliorare il mio inglese, a creare buone amicizie e a conoscere gente fantastica, mi ha insegnato come funziona il sistema americano, mi ha permesso di acquistare coraggio e fiducia in me stessa e a convivere con il pericolo dei tornado.

Ilenia Marcolin, Hawaii honolulu

Cosa ti ha colpito dell’ Oklahoma?

Dell’Oklahoma mi ha colpito tantissimo la disponibilità della gente, così gentile, umile, amichevole, sempre pronta a darti una mano e affascinata dalla mia provenienza (difficile trovare italiani da quelle parti..). E che dire poi dei cowboys, con i loro classici stivali e cappello, in giro per le immense praterie, dei magnifici Rodei e delle riserve degli indiani d’America? Altra cosa che mi ha colpito è stata la vastità dei territori, in grado di regalarti una sensazione di pace, tranquillità, di infinito e di serenità, che ormai da tempo non provavo. Per il resto, Oklahoma City è una bella città, che può offrire divertimento notturno e molte opportunità di lavoro, ma…è anche la città americana più colpita dai tornadoes! Una nota negativa riguarda il clima estremo, che ti limita moltissimo. Le estati sono lunghe e caldissime: il periodo peggiore è tra giugno e settembre, periodo in cui la temperatura media si aggira tra i 40-45 gradi. Non piove mai, il pomeriggio è un forno e alle 11 di sera, le temperature si mantengono ancora sui 38-39 gradi. C’è poca umidità, ma il caldo è micidiale, impossibile stare fuori! L’inverno è quasi inesistente, gli sbalzi termici sono assurdi e il vento soffia così forte da sembrare la Bora di Trieste. Un giorno sei sotto zero, il giorno dopo puoi indossare una T-shirt. A febbraio 2011, siamo scesi a -32 gradi (record dello Stato) e una settimana dopo eravamo a +34! In primavera c’è l’alto rischio tornado, infatti l’Oklahoma fa parte della Tornado Alley, la zona dove, questi pericolosi ma affascinanti fenomeni naturali, sono più frequenti. Nel periodo in cui ho vissuto lì, nessun tornado ha mai colpito la mia città anche se, più volte, è partito il suono della sirena anti-tornado! In quelle occasioni ti ritrovi incollato alla tv, ad ascoltare i meteorologi che spiegano passo per passo cosa sta succedendo, con il terrore di sentirli dire ”Tornado on the ground! Take cover now!!”. Nel complesso di appartamenti in cui vivevo, non c’era il rifugio sotterraneo, per cui in un paio di occasioni, mi sono chiusa in bagno (in genere il posto più sicuro in una abitazione), mentre un’altra volta ho preparato in fretta e furia uno zaino con qualcosa da bere, da mangiare e i miei documenti e sono andata da un’amica che abitava nei pressi di un rifugio pubblico! Sono dei ricordi certo poco piacevoli, ma che fanno pur sempre parte di un’esperienza di vita che porterò sempre nel mio cuore.

E poi? Cosa è successo?

Dopo aver vissuto 10 mesi in Oklahoma, sono tornata in Italia per trascorrere le vacanze di Natale. Ricordo che la nostalgia di casa era fortissima, non vedevo l’ora di rivedere la mia famiglia, gli amici e di mangiare cose buone. Ho passato una bella vacanza e, allo stesso tempo, mi sono ritrovata davanti ad una triste realtà: tante cose erano cambiate o forse ero io a vederle diverse, la vita degli altri era proseguita senza di me ed io non ne facevo più parte. Mi sentivo un po’ un’estranea a casa mia. Ma soprattutto mi rendevo conto che c’erano tante cose che non mi piacevano più e che mi davano fastidio. Sentivo un’aria pesante, una sensazione di malcontento generale tra la gente, negatività, preoccupazione…Così, dopo un mese sono ripartita e, se da un lato ero triste perché lasciavo nuovamente la mia famiglia, dall’altro ero felice di tornarmene tra le praterie dell’Oklahoma, in cui mi sentivo più tranquilla e serena, più libera!

Ilenia Marcoli, Honolulu

Ora invece vivi ad Honolulu….

Sì, ci vivo da circa 10 mesi, da quando mio marito è stato mandato qui per lavoro. Sono arrivata sull’isola di Oahu il 25 Luglio 2011, impossibile dimenticare quella data, è stato il giorno più bello della mia vita! Premetto che le Hawaii non sono mai state una delle mie possibili mete di viaggio, sia per il costo, sia per la distanza dall’Italia. Ma arrivata qui, già dopo poche settimane la mia idea sull’isola è cambiata totalmente: più passa il tempo e più mi innamoro di questo Paradiso! Un’isola affascinante, misteriosa e tutta da scoprire! Un’isola che è un mix di paesaggi, tradizioni e cultura e che, seppur piccola (lunga 71km, larga 48km) presenta delle diversità incredibili: passi dalla spiaggia ad ovest quasi deserta e frequentata più che altro da hawaiiani, verso sera e nei weekends, a North Shore che si riempie di surfisti e in cui si tengono i campionati mondiali di surf nel periodo invernale; dall’affollata Waikiki popolata di turisti, alla costa est con il mare di un colore stupendo. E poi ci sono le montagne, un vero e proprio spettacolo della natura, che mi lasciano senza fiato ogni volta che le attraverso. E’ un’isola abitata da differenti popolazioni, bianchi, nativi hawaiiani e asiatici (quest’ultimi costituiscono la maggioranza della popolazione) e quindi, ricca di culture differenti. Vivere qui per me significa provare un’esperienza unica, difficile da spiegare. Quest’isola mi sta regalando tante emozioni. Una volta, mentre stavo facendo snorkeling, mi è capitato di trovarmi davanti un’enorme tartaruga marina, che indisturbata continuava a stare lì, come se io non ci fossi. Un’altra volta mi è capitato di trovarmi, dopo ore di cammino tra la fitta vegetazione tropicale, ai piedi delle maestose montagne hawaiiane, mi sono guardata intorno e mi sono resa conto di essere sola, all’improvviso è iniziato a piovere e invece di preoccuparmi, sono rimasta lì, sotto la pioggia, ad ascoltare le gocce che cadevano sulle piante e su di me, chiudendo gli occhi e sentendomi in un altro mondo…(mi sento molto spesso come nella serie tv LOST, che è stata interamente girata qui). Poi sono tornata a casa, bagnata fradicia, piena di fango ma felice …Vivere alle Hawaii significa questo e tanto altro. Come anche ammirare spessissimo questi arcobaleni così colorati e ben definiti, quasi irreali, che sembrano essere stati disegnati da un pittore e, per quante volte tu li veda, resti sempre meravigliato per la loro naturale bellezza! C’è da dire comunque che Oahu non è solo spiaggia e mare, ma anche festa! Honolulu e in particolare la famosa Waikiki, offrono tantissimo ogni giorno e feste ed eventi sono frequenti… non ci si annoia mai! E’ un’isola piccola ma completa, in cui vorrei poterci vivere per sempre. Da vedere assolutamente i mercati all’aperto (cosa poco frequente in Usa), dove è possibile trovare i prodotti locali, mangiare qualcosa di tipico e ascoltare musica hawaiiana, mi ricordano tanto i mercati del sabato mattina in Italia. Poi, per chi ama l’escursionismo, qui c’è di tutto e di più. Forse è la cosa più bella, almeno per quanto mi riguarda! E poi il clima qui è stupendo, credo che non siano molti i posti con un clima così bello: durante il periodo estivo (che equivale alle nostre estati italiane) piove raramente, le temperature massime sono di 31-32 gradi, è sicuramente un po’ umido ma si sta decisamente meglio che nella Pianura Padana! L’inverno è il periodo delle piogge, periodo in cui le temperature si abbassano fino a circa 26 gradi di media. E’ il Paese americano con il clima migliore e il rischio di tornado e uragani è bassissimo! Ovviamente, in questo angolo di paradiso, ci sono anche i lati negativi e uno di questi è il traffico, che nelle ore di punta e in alcuni tratti stradali è piuttosto sostenuto. L’isola è piccola, gli abitanti sono tanti e le strade poche. Altro aspetto negativo è il costo delle case: i prezzi sono alti (rispetto ad altri posti in Usa) e spesso anche assurdi. Infatti, può accadere di pagare per una baracca lo stesso prezzo d’affitto di una bella casa. Quindi, bisogna veramente cercare molto e guardarsi bene intorno, valutando in questo criterio di ricerca, anche il problema del traffico, per evitare di rimanerci imbottigliati.

honolulu Hawaii

Cosa ti piace fare nel tempo libero?

Nel weekend mi piace uscire, vedere posti nuovi e poi amo molto la fotografia. Quindi uscire per me significa anche esercitare la mia passione. Qui a Honolulu c’è moltissimo da fare nel tempo libero: a volte andiamo in spiaggia ad abbronzarci, altre volte facciamo un giro in auto senza meta e poi magari ci fermiamo ad ammirare qualche panorama, altre volte stiamo a casa a guardarci film tutto il giorno. Ma, spesso e volentieri, ci diamo all’escursionismo, che qui offre tantissimo. Devo dire che è la cosa che amo di più.

Che differenze hai riscontrato tra l’Oklahoma e le Hawaii?

Sono due Paesi completamente diversi! Il paesaggio innanzitutto: solo praterie immense ed erba secca ovunque in Oklahoma (c’è spesso il rischio di incendi), mentre alle Hawaii montagne verdi e mare ovunque. Un’altra sostanziale differenza l’ho riscontrata nella popolazione: gli hawaiiani non sono male, anche se tendono un po’a stare per i fatti loro e gli asiatici presenti sull’isola, sono spesso maleducati, poco amichevoli e alcuni sono anche razzisti nei nostri confronti. In Oklahoma invece, sono tutti estremamente gentili e pronti ad aiutarti, all’inizio mi trovavo addirittura a disagio perché non ero abituata a tutta questa gentilezza in Italia! Credo che questa differenza sia legata molto al fatto che qui sono abituati al turismo e a vedere gente proveniente da tutte le parti del mondo, ciò che non avviene in Oklahoma, dove sembra di vivere nei classici piccoli paesini, dove ci si conosce tutti e ci si aiuta. Una curiosità di Honolulu è che qui non si cambia mai l’ora! Questo perché non c’è molta differenza di ore di luce nelle varie stagioni. Poi, è tra gli ultimi posti al mondo a festeggiare il Capodanno. Altra curiosità è che, seppur piccola, l’isola ha un clima che varia molto, da zona a zona. Ad est piove molto spesso e la natura è verde e rigogliosa, ma basta guidare per pochi chilometri, per trovarsi immersi in un paesaggio secco e arido.

Oltre ad essere una meta ambita per il turismo, secondo te le Hawaii potrebbero essere anche la terra giusta per ricominciare una nuova vita?

Secondo me non tanto…il costo della vita qui è alto e non è facile trovare lavoro. Qui gli hawaiiani (i nativi) si accontentano del poco che hanno. Non hanno molti soldi, vivono spesso in case che sembrano più delle baracche, hanno auto vecchie, non vestono con abiti firmati, ma stanno bene così…hanno il loro mare e quello è ciò che conta, non chiedono di più. Oahu è un’isola molto attiva, ricca di turismo, ci sono hotel, molti ristoranti, negozi, centri commerciali, musei e tutte le attività marittime, quindi c’è molto, ma la popolazione è tanta e molto è gestito dagli asiatici, che a mio avviso non lasciano molto spazio agli altri. Per trovare un buon lavoro, che ti permetta di far fronte al costo alto di vita che c’è qui, credo sia importante avere i contatti giusti.

Ilenia Marcolin, vivere alle Hawaii honolulu

Hai viaggiato molto e, presumo, continuerai a farlo. Come ti prepari e come affronti i continui spostamenti?

La mia vita è un continuo cambiamento, legato al lavoro di mio marito. Mediamente siamo costretti a spostarci ogni 3 anni, a volte anche meno, quindi cerco sempre di affrontare la partenza in modo positivo, pensando che il posto in cui andrò, sarà in grado di regalarmi qualcosa di nuovo, oltre ad accrescere ulteriormente la mia esperienza di vita. Parto senza guardarmi indietro, evitando di pensare a ciò che sto lasciando, anche se non è facile…Lasciare un posto significa salutare quelle persone che un po’alla volta sono entrate nella tua vita e nel tuo cuore e che, probabilmente, non incontrerai più. Significa abbandonare tutto ciò che ti eri creata, le tue abitudini, i tuoi luoghi, la tua casa, quella piccola stabilità che con fatica eri riuscita ad ottenere. Arrivare in un nuovo posto significa ripartire da zero, dover ricostruire tutto, con la paura di non trovarsi bene. Sicuramente cerco di non fare confronti tra il vecchio e il nuovo, perché a lungo andare, fare confronti non aiuta a vivere bene. Ogni Paese è diverso, per clima, paesaggi, gente, regole,..tutto! Il confronto crea solo disagi e ti fa vivere male!

Quali sono le prime cose che fai?

Per prima cosa cerco una casa, poi pian piano esploro la zona, per capire i luoghi dove si può andare tranquillamente e quelli da evitare. Non sono una persona a cui piace andare in giro dalla mattina alla sera, mi piace scoprire le cose un po’ alla volta, così ho sempre qualcosa di nuovo da fare e non mi annoio mai.

Cosa significa per te viaggiare?

Significa conoscere nuovi popoli, culture e tradizioni, significa aprire la propria mente al mondo, cambiare il proprio modo di pensare e imparare a comprendere di più gli altri. Significa accorgersi di quante cose belle ci sono nel nostro Paese, di cui non ci rendiamo conto. Significa aprire gli occhi e vedere che non si è meglio degli altri, che si può imparare qualcosa da ogni popolo. Viaggiare ti porta a maturare, a conoscere di più te stessa e a riscoprire valori che forse, nel proprio Paese, non ci sono più o stanno scomparendo. In Usa ad esempio, ho riscoperto il significato del patriottismo, che non è certo solo sventolare la propria bandiera ai mondiali di calcio. E’ molto di più e tra gli americani è molto presente e forte, tanto da commuovermi ogni volta. Ho riscoperto anche alcuni gesti quotidiani, semplici e forse inutili, ma che in realtà significano tanto nella quotidianità. Come il tenere la porta a qualcuno che è dietro di noi, magari in un negozio, per farlo entrare prima di noi. Gesti normalissimi in Oklahoma, inusuali in Italia. Amo viaggiare e amo vivere a contatto con la natura. Mi ritengo un’esploratrice e un po’ sognatrice, mi immergo molto nei miei viaggi, nelle mie avventure e vorrei poter raccontare a tutti le mie esperienze, ciò che vedo, ciò che affronto. Non è semplice farlo quando sei lontano, ma grazie alla mia passione, cioè la fotografia, cerco e credo di riuscire a trasmettere agli altri cosa significa per me viaggiare e vivere in luoghi lontani. Quando lascerò quest’isola, vorrei aver calpestato ogni singolo metro quadrato raggiungibile dall’essere umano. Vorrei aver cavalcato le onde con una tavola da surf e vorrei essermi immersa nell’oceano dentro una gabbia anti-squalo, per vedere da vicino queste creature che mi ossessionano da sempre. Sì, vorrei fare tutto questo per sentire di aver veramente vissuto alle Hawaii, per sentire di averne fatto parte. Lasciare le Hawaii sarà veramente dura per me, troppo forse, perchè non credo di trovare un posto migliore di questo! Desidero poter passare il resto della mia vita qui, magari imparare a fare surf e insegnarlo agli altri o lavorare come lifeguard…So che non succederà mai, ma mi piace pensarlo 😉

Penso che non si debba mai dire mai nella vita…. e comunque ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni! Vorresti concludere la tua bella intervista con un saluto in Hawaiano?

Certamente!

Aloha Kakou (Saluti a tutti)

La mail di Ilenia:

ileniamarcolin@yahoo.it

A cura di Nicole Cascione