Giuliana e Toni: la storia del loro trasferimento a Pantelleria

Siamo Giuliana e Toni e abbiamo un sogno importante in testa. Non è un’idea nuova, l’abbiamo sentita tante volte da tante persone; la cosa eccezionale è che lo stiamo realizzando.

Con mille difficoltà, affrontabili SOLO perché abbiamo un piacevole e importante obiettivo, lo stiamo mettendo in pratica … verrebbe voglia di rinunciare, proprio come fanno in tanti, ma questa volta no, vogliamo portarlo avanti fino in fondo. E lo stiamo facendo a Pantelleria.

Giuliana e Toni a Pantelleria

Un passo per volta e le difficoltà si possono affrontare

La premessa: io (Giuliana) e Toni ci conosciamo da tanti anni per via di un nostro hobby: la subacquea; viviamo intorno a Milano senza esserci nati (i soliti motivi di lavoro), ci frequentiamo dal 2002, conviviamo dal 2003 e da allora abbiamo questo sogno: mollare tutto e andare a vivere al mare per aprire una casa-vacanze (o bed&breakfast). Non siamo giovani ma neanche pensionati. Non siamo ricchi ma abbiamo qualche soldo da parte da spendere per lo “start-up” dell’attività, ma non sono sufficienti da poterci vivere per tutta la vita. Per chi ci chiede (e qualcuno lo fa) perché lo facciamo se è così difficile, rispondiamo: non siamo nati per vivere qui.

Perché abbiamo aspettato tanto?

Perché per realizzare un sogno serve la scintilla, il posto giusto al momento giusto.

E noi finalmente, dopo anni che lo cercavamo, abbiamo trovato il posto, che penso sia arrivato al momento giusto… o forse un po’ in ritardo, quindi meglio non farselo scappare.

Questo è quanto ho scritto a fine 2012, pensando di raccontare passo-passo i nostri movimenti. Poi è successo qualcosa: ogni previsione è andata storta e per un momento ho avuto paura a raccontare la mia esperienza. Oggi che (quasi) tutti i pezzi del puzzle sono andati a posto, ritorno indietro e racconto la nostra avventura. Anni fa io ero dipendente di una importante multinazionale. Il lavoro era bello, i colleghi decisamente piacevoli ma il capo purtroppo no e la vita lavorativa alle sue dipendenze cominciava a pesarmi. Così un giorno ho dato le dimissioni e mi sono messa in proprio per rendere più accettabile il posto in cui vivevo e non amavo. Ma non è servito perché nel nuovo lavoro ho scoperto molti lati negativi delle persone, e quindi, ho continuato a sognare.

Toni, skipper quindi grande amante del mare da cui proviene, desiderava quanto me vivere al mare. Ama fare l’architetto ma preferisce “metter mano” a quello che progetta. Si considera più falegname che architetto. Poi nel 2012 il viaggio che ci ha cambiato la vita. Ogni nostra vacanza aveva un po’ l’obiettivo di trovare IL posto in cui trasferirci, e ogni volta no, non era quello giusto. Ma quella volta è scoppiata la scintilla e la decisione è stata finalmente presa.

Trasferirsi a vivere a Pantelleria

Cosa ha di particolare questo posto, tanto da farci cambiare vita?

Non importa che posto sia, se piace o meno agli altri: il posto giusto è quello in cui si è sempre desiderato vivere, quello che fa scattare la scintilla…a entrambi. Non è semplice, e lo sanno tutti quelli che sognano di farlo … e non lo fanno, perché, come dicono in molti: ci vuole coraggio. Anche se la risposta naturale è: “ci vuole coraggio per continuare a vivere ancora qui”, in realtà cambiare vita è da coraggiosi. Mi pare lo canti anche Vasco Rossi in una canzone recente. Tornando al fatto: visto il posto, piaciuto. Conosciuta la gente, piaciuta. Decisione presa.

MA: non siamo pensionati, dobbiamo mantenerci e soprattutto vogliamo lavorare, non intendiamo stare senza far niente (a parte i soldi che servono, non è nel nostro carattere non far niente). Quindi il problema di tutti è: come vivo? Cosa faccio d’inverno? E poi con che soldi cambio così drasticamente vita? E la casa? Un passo per volta e tanti sacrifici, tantissimi.

Ottobre 2012: abbiamo scoperto il posto, ci piace, ci vogliamo andare. Questo era quello che serviva, ora bisogna passare ai fatti, ovvero tornare al mondo reale fatto di soldi, lavoro, famiglia.

Novembre 2012: messa in vendita la casa di Milano. Dicembre 2012: la prima persona a cui abbiamo svelato il nostro segreto.

Problema tutto italiano: la famiglia!

Io ho i genitori in ottima forma fisica ma ovviamente non più giovani. Allontanarmi da loro è veramente difficile, più per loro che per me (che sarei andata a star meglio!), e infatti non hanno fatto i salti di gioia quando sono venuti a saperlo. Fortunatamente non sono figlia unica e i miei fratelli (i 2 rimasti vicini, l’altra è andata oltre-oceano) si occupano di loro più che possono. Quindi la prima persona che ha saputo del nostro passo è stata una delle sorelle, quella che più di tutti si preoccupa di andare a trovare i genitori. Dirlo a lei è stato un sollievo perché ha gioito con noi, non ha criticato, e mi è servito tanto. Confermo comunque che dirlo ai genitori è stata la parte più difficile, e mi hanno aiutato i fratelli. Non c’è niente che faccia alleviare il senso di colpa, garantisco, ma ho deciso che la vita è mia, non posso non mettere in atto il mio sogno solo per non allontanarmi da loro che mi auguro possano vivere molto a lungo (mentre io desidero andar via presto). Quindi bisogna abbandonare questi dubbi e buttarsi. Su questo non può essere d’aiuto nessun amico, solo, quando ci sono, i parenti. Toni non ha più i genitori e la sorella è lontana quindi non ha dovuto affrontare questa parte di difficoltà. Quindi per questa prima difficoltà non ho consigli né soluzioni, solo un “in bocca al lupo”.

La scelta del posto

Dicevo: un passo per volta.

Non sei tu a scegliere il posto: è lui che sceglie te. Sono anni che lo cerchiamo senza successo poi, casualmente, eccolo che si propone. Ci ha chiamato perché non era nelle nostre mete. Ma la parte migliore è stata la scoperta della casa… dopo aver cercato a lungo, poco prima di partire e tornare a casa sconfitti per la terza volta, ci mostrano questa casa e, arrivati lì, io e Toni ci guardiamo e ci intendiamo: “eccola!”.

Case a pantalleria

E ora… i soldi!

Con un po’ di pianto nel cuore, ho messo in vendita la mia casa a Novembre 2012. Un bell’attico, troppo bello per questo momento di crisi. L’agenzia era molto ottimista nel dire che avrebbe trovato con facilità l’acquirente, cosa che si è rivelata falsa, ma a cui ho creduto, e quindi tutti i conti sono stati fatti calcolando che per giugno 2013 avremmo venduto la casa. Un errore da non fare: un anno dopo la casa è ancora là. Dimenticavo una cosa fondamentale per farvi capire la situazione: sui conti di casa noi siamo l’opposto: Toni non ha mai idea di quanti soldi abbiamo sul conto e quanto spendiamo per luce/gas/telefono. Io tengo sotto controllo tutte le spese, anche le più piccole. Io sapevo che senza vendere casa non avremmo potuto trasferirci, lui pensava, anzi, era certo che ce l’avremmo fatta. E come previsto è stato tutto più complicato del normale. Anzi, direi che da questo punto di vista è andato tutto storto. Quindi calcoliamo le spese, i lavori, varie ed eventuali e…be’, non saremo mai ricchi ma ci guadagneremo in stile di vita. E’ per questo che, nonostante tutto, andiamo avanti. Mettiamo a disposizione tutti i soldi che ci restano da parte.

E qui comincia l’avventura

Marzo 2013: casa trovata, contratto firmato.

Pianificazione costi e spese reali. Per dare un’idea della pianificazione delle spese:

Spese di ristrutturazione: raddoppiate la stima se siete persone che non si accontentano di soluzioni temporanee e imperfette. Servono soldi da parte sicuramente, perché dovrete anticiparne molti.

Spese di acquisto/affitto: ricordare sempre che si anticipano soldi: per il compromesso in caso di acquisto; le mensilità anticipate in caso di affitto.

Una nuova vita a Pantelleria

Sì, ci vogliono liquidi immediati.

Per fortuna il lavoro che svolgevamo ha continuato per un po’ e quindi qualche entrata (piccola) c’era sempre. Dolentissima nota: il trasloco. E qui i soldi non sono più bastati. Ma di questo parlerò meglio dopo: noi abbiamo dovuto spostare un intero appartamento, arredo incluso, da una città del nord a un’isola del sud. Costa il triplo di un normale trasloco e con tempistiche molto diverse rispetto al normale. E poi i tanti viaggi. Bisogna essere bravi a gestire le combinazioni low-cost. Non sempre è possibile.Tutto il resto: attivazione nuova linea telefonica/acqua/gas/luce, poi la residenza ecc. fa parte di un comune trasloco anche nella stessa città, quindi non ne tengo assolutamente conto. Anche il fatto che per un periodo si hanno 2 abitazioni contemporaneamente e che ci sono i lavori da fare fa tutto parte di un normale trasloco, quindi, a parte queste cose apparentemente di routine, i problemi economici che sorgono nello spostarsi da una città del nord a un’isola del sud sono:

  1. I voli. Toni disegna e progetta case ma si diletta anche (con ottimi risultati) nelle attività manuali come falegnameria o pittura o lavori di muratura. Quindi, dopo aver preso le misure, parla con un muratore del luogo, gli mostra le idee e gli propone di lavorare per noi, A casa progetta la nuova sistemazione, invia tutto al muratore e da lontano gestisce i lavori. Non tutto, però, e quindi viaggia avanti e indietro. Voli low cost, ma pur sempre voli.
  2. Acquisti. Nella città del nord trovi di tutto, anche le idee. Ikea e Brico aiutano molto. Nell’isola del sud ci sono i negozi, non c’è tutto ciò che cerchi e i prezzi non sono bassi perché si paga il trasporto. Quindi cosa conviene fare: comprare direttamente in loco o comprare al nord e pagare la consegna/il trasporto? Questi sono conti da fare e nessuno può suggerire. Attenzione che la differenza è importante, perché il trasloco costa molto, ma un errore di acquisto costa ancora di più.
  3. Trasloco. Triplicate il vostro preventivo. Garantito. Perché non può essere fatto tutto in una volta e i traghetti, i giorni di viaggio, i voli costano!!!.
  4. Lavori. Bisogna trovare una persona del posto onesta, che faccia i lavori senza specularci e senza essere controllati. Difficile ma possibile. Informatevi in giro, parlate con più persone possibili.
  5. Il sito internet: sarà fondamentale per trovare clienti. Io do tutto in mano a mia sorella che poco per volta, con pochi strumenti (foto e video) in mano, crea un bel sito, ma ci vuole tempo. E per chi non ha conoscenze in questo campo, anche questo è un costo. Grazie al sito e al passa-parola abbiamo trovato clienti prima ancora che la casa fosse pronta! Ecco perché è importante.

Ad Aprile 2013 cominciano i lavori seriamente e naturalmente vengono fuori le magagne e non solo: Toni non si accontenta dei lavori normali che ci permettano di iniziare la nuova vita. E’ fatto così e vuole andar fiero della propria casa. E quindi i lavori (e le spese) sono tanti! Pensavamo anche di prendercela con calma e chiudere, pronti al trasloco per Settembre/Ottobre, ma qualcosa ci fa cambiare i programmi e in 3 mesi abbiamo dovuto finire tutto. Troppo poco tempo…

Ultima tappa delle nostre spese è la gatta: il volo definitivo va fatto con lei. Se avete animali pensateci per tempo: i voli con trasporto animali sono limitati e la gente prenota molto in anticipo. Quindi: volo costoso prenotato per luglio, pochi giorni prima dell’arrivo dei primi ospiti.

I saluti, il viaggio, l’organizzazione

Il trasloco

Amici e conoscenti ci chiedono già a maggio la disponibilità per luglio/agosto: succede che i nostri piani cambiano totalmente e dobbiamo anticipare il nostro trasferimento di 3 mesi per poter ospitare tutti. Come si dice: è un “happy problem”! Quindi cominciamo a pensare al trasloco. Con che soldi? Vedremo, dice Toni. Non ce la facciamo, dico io.

Dopo i primi lavori di sistemazione della casa la situazione è la seguente:

  1. la casa d’origine è invenduta e i soldi scarseggiano
  2. entro il 24/7 devo essere pronta per accogliere la prima famiglia in arrivo e non ho prenotato il viaggio né organizzato il trasloco, né cominciato a svuotare la casa.

E poi c’è una cosa in più da gestire: la gatta!!! Fare un viaggio così lungo con la nostra impaziente gatta non sarà cosa semplice, ci conviene prenotare un volo diretto: si spende di più ma è più veloce. Credevo fosse più semplice ma per luglio i voli Alitalia sono tutti pieni per viaggiatori con animali.

Una nuova vita a Pantelleria

Panico

Provo la compagnia aerea Darwin Airline, compagnia svizzera, che si occupa delle tratte Trapani/Palermo – Pantelleria. So che d’estate ci sono voli anche più lunghi e infatti: volo del 20/7 prenotato da Lugano a Pantelleria!!!!! E così: vaccino anti-rabbica e passaporto anche per la gatta. Ora si fa sul serio: organizziamo il trasloco. Iniziano i lavori di svuotamento della casa in cui viviamo. Voglio dire: non è come un semplice trasloco che si può fare poco per volta, portare le cose quando non servono , tornare indietro, fare altri scatoloni e poi in un giorno svuotare cucina, soggiorno e camera da letto e andare. No. Il giorno in cui si toglie dalla casa vecchia il letto e la cucina, ci vogliono giorni perché poi sia disponibile dall’altra parte, e non possiamo andar lì con la gatta che vaga per una casa che non conosce, senza i suoi riferimenti e libera di uscire o di farsi prendere dal primo cane che passa di là (non è una gatta abituata agli altri animali, trovandosi in luogo aperto non saprebbe come comportarsi).

Poi: invece di chiamare una ditta di traslochi facciamo tutto da soli, con amici dotati di furgoni e in grado di aiutarci per tutti i lavori. Vanno quindi prenotati i traghetti: Genova-Palermo e Trapani-Pantelleria, per la nostra auto e per il furgone, ahimè troppo piccolo per portare tutto in un solo viaggio.

Luglio 2013

Il giorno in cui Toni e amici con furgone partono la situazione è la seguente:

  1. a Trapani mi dicono che non si può prenotare il furgone perché non è sicuro che entri in traghetto
  2. io resto con una casa spoglia ma non completamente, con: cassetti di metallo volante (grazie Ikea!), appendiabiti temporaneo (ri-grazie), un divano letto, una cucina ridotta al solo fornello con lavabo, senza né frigo né forno di alcun tipo
  3. una gatta che non capisce e che si vede poco per volta portar via i suoi riferimenti.

E così dovrò stare per 20 giorni (lavorando ancora sul vecchio lavoro, sperando che arrivi qualche soldo) dovendo ancora sistemare lo studio e alcune cose rimaste, inclusi tutti gli scatoloni di libri e documenti di lavoro da portar via. Quando e come? E con che soldi? Mah!

Per 20 giorni quindi la famiglia si separa in questo modo: Toni, con la macchina piena e gli amici col furgone, tra varie peripezie e notti a Trapani, arriva a destinazione e comincia a montare il possibile. Il cellulare non prende a casa, e l’operatore per la linea fissa, richiesta qualche giorno avanti, non dà segni di vita. Dimenticavo di dirvi che nelle isole è molto complicato avere internet, in più: per mandare i tecnici serve un riferimento telefonico, ma il cellulare a casa non prende quindi la nostra richiesta è stata rimandata indietro perché risultavamo irreperibili. Io ero a casa con la preoccupazione di non poter fare niente di concreto e in attesa di partire. Il frigo mi è stato prestato (avere tanti amici è molto importante) anche grazie al messaggio nell’etere di Facebook… E in ogni caso non passo mai una sera a casa: gli amici in queste occasioni sbucano come funghi e ogni sera ne vedi uno…se non altro per salutarli tutti, dovendoli abbandonare definitivamente (che strana parola).

Toni torna per aiutarmi a partire, resta 2 giorni per chiudere casa, consegnare le chiavi a chi deve vendercela, e raggiungermi.  Il 22 luglio la famiglia è finalmente riunita nella nuova casa di Pantelleria.

I saluti

Anche qui servono, ahimè, consigli. Non chiedetemi perché: io non racconto un mio progetto finché non sono arrivata al dunque. Chiamatela scaramanzia….

Quando è tutto certo (il viaggio pagato, la casa trovata e fermata, i lavori partiti, l’altra casa venduta…) allora posso cominciare a raccontarlo “in giro”. La prima persona a cui l’abbiamo raccontato è stata una delle mie sorelle, come dicevo, e l’abbiamo detto con largo anticipo. Era un po’ come chiedere scusa, ma lei ha accolto la notizia con una gran gioia e ha reso tutto più facile. Gli amici però sono stati messi a conoscenza solo, appunto, a cose fatte, per un motivo semplice: sapevamo, e non abbiamo sbagliato, che avremmo avuto molte risposte negative, molti amici che non avrebbero capito e ci avrebbero sconsigliato, e quindi non volevamo trovarci di fronte a loro in una situazione incerta. Quando l’hanno saputo avevamo già le foto del posto da mostrare e quindi in pochi hanno avuto il coraggio di dire “fate male” vedendo le foto di un posto così bello. Ma qualcuno l’ha fatto e qualcuno si è offeso per essere stato messo al corrente solo poco prima della partenza. Io ho tantissimi amici eppure quello che si offende mi rimane nel cuore: mi spiace. Per fortuna tutti gli altri ne sono felici e hanno festeggiato con noi. I saluti sono difficilissimi perché non sto partendo per una vacanza, sto andando via D E F I N I T I V A M E N T E !!! Ci si prepara ai saluti ma la lacrimuccia esce comunque.

Trasferirsi a Pantelleria

La nuova vita

Agosto 2013

L’intero dammuso è ora divisa in 3 (sempre grazie all’opera di Toni): il nostro ha una cucina grande con angolo studio, soggiorno piccolino, alcova come camera da letto (è la caratteristica dei dammusi originali), bagno. Adiacente a noi un piccolo dammuso con camera da letto e bagno con disimpegno e null’altro (oltre allo spazio sul patio). E ancora adiacente ma più isolato, un altro dammuso più in alto del nostro con camera, cucinotto e bagno… e vista mare mozzafiato.

Davanti a noi anche il giardino

I primi clienti sono amici, per fortuna. Qualche errore lo facciamo e ci viene perdonato, anzi: ci aiutano a risolverlo. Dopo quasi 20 giorni abbiamo la linea telefonica fissa così finalmente siamo raggiungibili (ma quanto è brutto stare senza telefono!), ma niente internet. Il giardino, fino a qualche giorno fa incolto, ora ha già l’orto e le piante ordinate. La nostra parte di dammuso è ancora da terminare (il disordine domina!) ma il dammuso isolato (chiamato Ulisse) è a posto: 4 posti letto, una piacevole ventola a soffitto e qualche mobile creato dalla fantasia di Toni. Ancora non sappiamo se il condizionatore servirà o meno. Ce lo diranno gli ospiti. Il più piccolo (Calipso) deve essere ancora migliorato e prevediamo di creare una cucina, ma è comunque abitabile (anzi, pronto per esserlo, viste le richieste arrivate!). Ci manca il box dove “buttare” gli attrezzi e il legname per i lavori di Toni. La casa a Milano è ancora invenduta e i soldi mancano.

Qualcosa è ancora nella vecchia casa: scatoloni di libri e altre cose utili, una bicicletta e sdraio che ci farebbero comodo ma…

Settembre 2013

Calipso ha la sua cucina, creata da Toni: all’esterno ma coperta.

Ulisse non richiede ulteriori lavori, casa nostra è quasi a posto, librerie incluse.

Cosa manca? I soldi. La casa di Milano è ancora là…

Abbiamo avuto ospiti per 2 settimane i miei genitori che hanno apprezzato il posto e la cosa ci ha fatto molto piacere. Abbiamo trascorso un’estate densa di impegni ma con temperatura piacevole e cene indimenticabili guardando il tramonto (e progettando il futuro).

Siamo felici di esserci trasferiti. Poveri ma felici.

Il lavoro? Toni si sta facendo conoscere, io comincerò da ottobre, intanto continuo col vecchio: serve un po’ di tranquillità, tale da permettermi di procurarmi del lavoro senza vincoli di orario. Abbiamo prenotazioni per Ottobre, una persona a Settembre aveva prenotato e poi non si è presentata avvisando il giorno stesso e facendoci così perdere un cliente che aveva chiamato per lo stesso periodo, e questo ci ha messo in allarme per tutte le prossime prenotazioni. Non abbiamo ancora internet (!!!) e questo non ci permette di farci conoscere all’estero, farci un po’ di pubblicità e leggere tutte le mail di richiesta che arrivano (quanti clienti persi per questo!!!). Questa estate ci doveva servire come test: tutto bene. Il prossimo anno ci organizzeremo meglio.

Il sogno si è avverato

Ora dipende tutto da noi mantenerlo vivo e farlo sapere in giro.

La casa di Milano è ancora invenduta e non è un problema da poco.

http://bedandbreakfastpantelleria.com

La mail: duegattiBB@gmail.com

Il B&B 2 Gatti si trova in Contrada Madonna delle Grazie (lato sud-ovest dell’isola), a 6 Km dall’abitato di Pantelleria, a 5-6 Km da Scauri e a 7 Km dall’aeroporto. Il mare (loc. Suvaki) è a 500 metri. Ha la fortuna di essere ben protetto dal vento di Tramontana, oltre ad affacciarsi sul mare al tramonto, senza essere distante dal paese e dal mare.

PANTELLERIA

E’ formato da 2 Dammusi (tipiche architetture Pantesche) confinanti con la nostra abitazione:

WiFi fornito gratuitamente. Biancheria inclusa, con cambio settimanale.

Ulisse

composto di una camera con letto matrimoniale, un letto singolo soppalcato e un divano letto. Un cucinino completamente attrezzato, con finestra, un tavolo e il bagno con bidet e doccia.

La finestra della camera è molto grande, tale da permettere di vedere il panorama anche stando a letto. Esternamente, il patio spazioso e accogliente, con tavolo, sedie e sdraio, è coperto dal cannizzato a protezione dal sole e dal vento, da cui si vede il mare e tramonti spettacolari. L’ingresso è indipendente con illuminazione lungo il percorso per l’ingresso.

Una ventola a soffitto assicura una sufficiente aerazione per i giorni più caldi.

TV color con decoder e parabola.

Calipso

Più piccolino, composto da una camera con letto matrimoniale climatizzata (con pompa di calore per i mesi invernali), un antibagno e un bagno con bidet e doccia. Il cucinino è esterno ma ben coperto. Radio/CD. L’ingresso è in comune con noi e il patio sul tramonto è separato da noi da un cannizzato. Un grande albero Erytrina domina il nostro giardino. In primavera i fiori rosso corallo colorano tutto il complesso. All’ingresso si passa di fianco a piante fiorite o “utili”: buganvillee, hibiscus, salvia, alloro, prezzemolo, basilico, peperoncino… tutte a disposizione dei nostri ospiti.

Noi coabitiamo con 2 gatte e per questo i nostri ospiti non devono avere problemi con questi animali. Gli animali sono ospiti graditi da Ulisse (da Calipso ci sarebbe qualche problema di convivenza!).