Francesco, barman italiano a Oakland (California)

La fortuna a volte è l’artefice delle nostre vite. Una lotteria ha permesso a Francesco di vivere stabilmente in America, precisamente a Oakland, in California, nel cosiddetto “The Golden State”, lo Stato dell’Oro, a soli 10 minuti da San Francisco, una delle città più ricche del Paese.

VIVERE IN CALIFORNIA oakland

Francesco raccontaci quale è stato il percorso che ti ha portato a Oakland ?

Oakland è stata una scelta del tutto casuale, dettata più dal risparmio che da altro! Purtroppo, vivere a San Francisco è molto costoso e ho dovuto spostarmi.

Come sei stato accolto?

Bene, ho incontrato subito delle persone meravigliose e disponibili ad aiutarmi.

Sei felice di aver avuto la possibilità di allontanarti dall’Italia?

Si e comunque avevo già cominciato ad allontanarmi precedentemente. Infatti, ho passato sei mesi in Canada, a Vancouver. Purtroppo, dopo sei mesi di permanenza, mi è scaduto il visto Vacanza – Lavoro, ho provato a fare richiesta per uno temporaneo tramite il mio datore di lavoro ma, nel frattempo, ho ottenuto il visto per l’America. Così, ho lasciato Vancouver e sono tornato in Italia, pronto a ripartire per una nuova destinazione.

In Italia lavoravi?

Si, ho avuto un’attività per oltre dieci anni, fino alla fine del 2009.

E ora cosa fai a Oakland?

Lavoro come barista in un caffè a Berkeley, una città confinante con Oakland.

Lavorare in una caffetteria, sicuramente, ti porta a vivere a contatto con tanta gente di tante nazionalità. Come sono visti gli italiani a Oakland?

Effettivamente per il lavoro che svolgo, incontro molta gente interessante e di italiani ce ne sono più di quanto immaginassi, soprattutto a Berkeley, cittadina che attira studenti e professionisti da tutto il mondo. Qui, tutto sommato, noi italiani veniamo trattati abbastanza bene, anzi aggiungo che, purtroppo, veniamo anche un po’ compatiti per l’attuale situazione del Paese …

VIVERE AD OAKLAND, California

Come impieghi il tuo tempo libero?

Al momento non faccio grandi cose. Per il momento le mie giornate sono molto ordinarie, lavoro e passo molto tempo a casa, viste le difficoltà economiche iniziali! Però qui, è molto facile conoscere gente nuova e con il tempo, quando mi sarò sistemato economicamente, sicuramente uscirò più spesso. La cosa che più mi manca, è la mancanza di piazze o centri storici come quelli che ci sono in Italia. Luoghi di ritrovo in cui passare la giornata, prendendo un semplice aperitivo con gli amici.

Quali sono gli aspetti che cambieresti?

Probabilmente mi sposterei a vivere nella City (come chiamano qui San Francisco). Anche se, da qui, basta prendere la Bart (metropolitana) e sei a San Francisco in dieci minuti.

Come si vive a Oakland?

Sono qui da poco, ma devo dire che questa nuova realtà è sicuramente stimolante per la vicinanza di così tante città attorno alla Baia. La California in generale, si distingue per il bel clima e per la gente rilassata, ma ha anche dei problemi non indifferenti, di integrazione nelle periferie delle città maggiori. La cosa che mi ha maggiormente preoccupato in queste settimane, è la stata la frequenza di scosse di terremoto che ho avvertito, che mi ha spaventato inizialmente, ma anche reso consapevole delle misure di sicurezza in caso di scosse importanti. Chi decide di vivere qui, non può non considerare questo aspetto nella vita quotidiana. Un altro aspetto positivo è che qui l’auto non è necessaria, poiché i trasporti nella Baia sono frequenti e capillari e per muoversi in città, la bici è il mezzo migliore, ci sono i Bike Boulevard (altro che le nostre minuscole piste ciclabili) e, cosa molto importante, le auto viaggiano a velocità ridotta! La sicurezza ambientale è un aspetto sicuramente molto sentito da queste parti, la raccolta dei rifiuti è totalmente differenziata e le città sono Nuclear Free (in sostanza, non viene acquistato niente che possa essere collegato all’energia nucleare, come energia o anche prodotti forniti da aziende o istituzioni che utilizzano quella fonte di energia). Le bellezze paesaggistiche abbondano, dalla Napa e Sonoma Valley e i loro vigneti, all’Oceano Pacifico con la sua forza e grandiosità, dalle spiagge ai percorsi naturalistici, insomma, non manca nulla. Il cibo è ottimo, c’è una cultura radicata per i prodotti biologici e locali (la California da sola produce il 70% di tutta la frutta e ortaggi del Paese!) e si possono trovare tutte le cucine del mondo. In particolare qui, oltre il 90% dei ristoranti sono attività non collegate a catene, quindi piccoli e genuini. Per divertirsi poi, c’è solo l’imbarazzo della scelta, ovviamente potendoselo permettere. Sicuramente il costo della vita qui è più caro, specialmente paragonato a Vicenza, la mia città natale, ma almeno lo stipendio ti permette di sostenere le spese in maniera abbastanza agevole, a patto di non uscire spesso a cena! Riguardo la situazione sanitaria, fortunatamente non ho ancora avuto modo di constatarne la qualità e il relativo costo. L’unica cosa certa che so è che, l’intervento di un’ambulanza, viene a costare 5000 dollari!

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VIVERE AD OAKLAND, California

Di questa crisi mondiale nel settore lavorativo, ne ha risentito anche Oakland?

Oakland in particolare è una delle città con il più alto tasso di disoccupazione nel Paese, ma è un dato che comprende anche la vastissima periferia degradata. E poi, se non hai delle competenze particolari, risulta ancora più difficile trovare un lavoro qui.

Quale è stato l’impatto con la nuova cultura e con la nuova realtà?

Il mio è stato positivo, la cultura è diversa ma affine alla nostra e la nuova realtà è stimolante. Anche se, in questi giorni, Oakland è abbastanza problematica, ci sono delle forti proteste in corso e addirittura è in programma uno sciopero generale! Non avrei mai immaginato di ritrovarmi anche qui, in una situazione di caos…

Oakland è una bella città in cui vivere? La consiglieresti?

Non conosco così bene la città da poterne dare un giudizio, sicuramente consiglierei Berkeley o San Francisco per viverci!

E riguardo al permesso di soggiorno, si ottiene facilmente? Quali sono le eventuali difficoltà?

Purtroppo l’America non ha programmi di visti temporanei di Vacanza – Lavoro, come il Canada e l’Australia, quindi o ottieni un visto di studio e in questo caso non puoi lavorare, oppure, tramite un datore di lavoro americano, ottieni un visto di lavoro temporaneo a breve termine, rinnovabile di volta in volta. Purtroppo il visto di lavoro a lungo termine, ormai è molto difficile da ottenere. Nel mio caso invece, ho giocato la lotteria della carta verde (dvlottery.state.gov) e sono stato sorteggiato tra tutti coloro che hanno giocato nel 2009. Ed ora sono uno tra i 50.000 fortunati in tutto il mondo, che possono risiedere permanentemente in America !

A cura di Nicole Cascione