Finlandia, la ferrovia che attraversa il paese

Di Gianluca Ricci per Voglio Vivere Così Magazine

 

I cambiamenti climatici, sui quali la scienza da anni mette in guardia gli abitanti del pianeta, stanno per modificare nettamente alcune delle prospettive economiche e ambientali dell’estremo nord del continente.

In particolare in Finlandia, dove è allo stato di avanzata progettazione una nuova, monumentale strada ferrata che dovrebbe attraversare l’intero Paese dal porto di Kirkenes, sul mare di Barents, a Rovaniemi, per poi proseguire verso sud attraverso l’attuale rete ferroviaria, opportunamente adeguata alle nuove, previste quote di traffico.

La rotta artica, infatti, a causa dello scioglimento dei ghiacci potrebbe a breve diventare assai più frequentata dalle navi container, visto che tempi e consumi per trasportare le merci dall’Oriente si ridurrebbero considerevolmente.

La Norvegia ha già calcolato che un decimo dei container provenienti da Cina, Taiwan, Giappone e Corea destinati ai mercati europei potrebbe trovare nella nuova rotta elementi di straordinario vantaggio.

Ecco perché in Finlandia si sta lavorando alacremente per predisporre tutto ciò che serve alla realizzazione dell’ambizioso progetto.

Peccato che così facendo, le rotaie andrebbero a spezzare in due i territori dei Sami, unico popolo indigeno d’Europa che da secoli usa quelle lande desolate soprattutto per il pascolo delle renne, attività millenaria a cui non intendono rinunciare nel nome di una ferrovia.

Modificare l’ecosistema a quelle latitudini non è uno scherzo, visto che in condizioni climatiche difficili come quelle la natura impiega molto più tempo per ristabilire lo status quo antecedente all’intervento umano.

Ecco perché i Sami si stanno mettendo di traverso per ostacolare la realizzazione della preziosa infrastruttura che si stima costerà alle casse del governo locale oltre due miliardi di euro, più un terzo a carico della Norvegia, soldi che i bene informati sostengono siano stati promessi agli scandinavi direttamente dalla Cina.

Cina che peraltro si è mossa con anticipo, acquistando un nuovo stabilimento di cellulosa a Kemijarvi con l’intenzione di trasportare in patria il prodotto sfruttando proprio le nuove rotte artiche.

C’è da scommettere che delle renne dei Sami non importerà nulla a nessuno.

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