Elena: l’India è sempre stata l’unico Paese al mondo dove respiravo me stessa

A cura di Maricla Pannocchia

In Italia, precisamente in un paesino della campagna fiorentina, Elena aveva tutto. Gli affetti, una casa, un buon lavoro eppure non si sentiva né felice né completa.

Approfittando del lock-down e del tempo che le ha dato per ascoltare sé stessa, la donna ha deciso di partire, senza un biglietto di ritorno, per la sua amata India.

Dopo 7 viaggi nel Paese Elena ha capito di dover quantomeno provare a viverci per un po’ e così adesso abita da quasi 2 anni a Varanasi, la città che, secondo lei, rappresenta meglio di tutte l’India.

Grazie al suo lavoro come creatrice e accompagnatrice di viaggi esperienziali alla scoperta dell’India, Elena vuole aiutare quante più persone possibile a conoscere i luoghi più famosi ma anche quelli meno esplorati di questa terra che affascina, stordisce e ci aiuta a comprendere meglio il mondo, noi stessi e gli altri.

ELENA INDIA IN VIAGIO VARANASI

Ciao Elena, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Namasté, mi chiamo Elena, sono nata a Firenze e ho vissuto in un paese della campagna fiorentina fino a circa 2 anni fa, quando ho deciso di lasciare il mio lavoro e d’intraprendere un viaggio in India senza una data di ritorno.

Cosa ti ha spinta a lasciare l’Italia?

Durante il lock-down ho avuto tempo e modo di riflettere su quello che stava succedendo, già da tempo, nella mia mente. Mi sentivo insoddisfatta della vita che stavo conducendo. Nonostante avessi una bella casa e un ottimo lavoro non mi riconoscevo più in quello che ogni giorno facevo, sentivo di vivere una vita che non mi apparteneva e la mia anima non danzava .

Era come se fossi intrappolata in un mondo fatto solamente di cose materiali, sentivo il bisogno di liberarmi delle troppe maschere che ogni giorno indossavo, così, in un periodo storico pieno d’incertezze, ho deciso di lasciare anche le poche certezze che pensavo di avere, ho lasciato il mio lavoro, la mia casa e i miei affetti per ripartire da me. Ho deciso di farlo nel Paese che fin dalla prima volta ha sempre fatto sentire la mia anima “a casa”.

Come mai hai deciso di trasferirti proprio in India?

Perché l’India è sempre stata l’unico Paese al mondo dove respiravo me stessa. Qua mi sono sempre sentita libera. Prima di trasferirmi c’ero già stata 7 volte e forse è stato proprio da quei viaggi che ho sviluppato la consapevolezza di aver trovato qui il mio posto nel mondo.

Come hanno reagito amici, famigliari e conoscenti davanti a questa tua decisione?

Come dicevo è stata una decisione che in parte era già stata annunciata. Chi mi conosce bene in fondo già sapeva che, alla fine, avrei provato a farlo.

Adesso vivi a Varanasi da 2 anni, in una casa in affitto fra i vicoli a pochi minuti dai Ghat. Com’è la tua vita quotidiana?

Sono due anni che vivo qui ormai e ho la sensazione che il tempo sia volato, Sono arrivata qua durante il lock-down. Varanasi era, tra le città indiane che avevo conosciuto, quella da cui volevo ripartire. Non sapevo per quanto sarei rimasta qua ma Varanasi era la città che mi aveva fatta innamorare di questa terra e allo stesso tempo mi aveva fatta sentire sospesa tra il desiderio di fuggire e l’irrefrenabile voglia di restare qua per sempre. Avevo bisogno di comprenderla meglio e sono tornata qua prendendomi tutto il tempo che mi sarebbe servito. Sono ancora qua, nella città che meglio esprime l’essenza dell’India, di noi stessi e della vita stessa. Varanasi è tutto ed il contrario di tutto. Qua si è nudi in una danza continua tra il Paradiso e l’Inferno, tra la vita e la morte.

ELENA INDIA IN VIAGIO VARANASI

È stato facile trovare una casa in affitto?

Non molto, ho dovuto cercarla per 8 mesi. Prima ho vissuto in una guesthouse. Come dicevo sono arrivata qua durante il lock-down e molte persone erano restie nell’affittare le case agli stranieri, molte non avevano la licenza per gli stranieri e inoltre io la cercavo proprio nel centro di Varanasi, nei vicoli, vicino al Gange. Per questi motivi, trovare casa non è stato proprio facile.

Adesso abito in una tipica casa indiana, nella città vecchia, tra i due templi principali dedicati a Lord Shiva e i due crematori. L’energia di questa città è potentissima e qua si sente tutta.

Come ti mantieni?

Mi sono reinventata o meglio ho fatto della mia passione di una vita un lavoro.

Finalmente faccio quello che ho sempre desiderato: creo itinerari di viaggio e accompagno italiani alla scoperta dell’India e della sua anima. I miei tour sono in realtà delle esperienze, un viaggio nel viaggio che porta non solo alla scoperta dell’India ma alla riscoperta di noi stessi.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Arrivare qua durante il lock-down è stato per certi versi positivo e per altri negativo.

Se all’inizio ero vista come una “straniera“ da fregare (chi è stato in India sa di cosa sto parlando e non essendoci altri stranieri in giro ero l’unica da cui trarre il massimo guadagno) dall’altro questo mi ha permesso d’instaurare, col tempo, rapporti di amicizia molto profondi. Gli abitanti di Varanasi hanno un grande cuore e adesso qui mi sento a casa e i locali mi considerano una di loro.

Quali difficoltà hai dovuto affrontare e come le hai superate?

La difficoltà principale sta nel vivere in un mondo quasi esclusivamente maschile. Qua è difficile instaurare rapporti di amicizia con le donne, soprattutto in questa zona di Varanasi dove la maggior parte delle donne si prende cura della casa e della famiglia e non esce se non per andare al tempio e non ha relazioni esterne. Questo aspetto continua a mancarmi un po’.

Spesso l’India è descritta come un Paese non molto sicuro, specialmente per le donne che viaggiano da sole. Cosa pensi al riguardo?

Io lo trovo un Paese sicuro, ho sempre viaggiato qua da sola e non mi sono sentita mai in pericolo. Quello che mi sento di raccomandare è di fare un po’ più di attenzione nelle grandi città, specialmente alla sera e in determinati posti.

Puoi raccontarci qualcosa in più dei tour immersivi che crei per gli italiani?

Come dicevo i tour che propongo sono in realtà delle esperienze. Ho attraversato l’India da Nord a Sud e ho vissuto i vari Stati nella loro unicità, ma ho anche compreso che ciò che li accomuna è la fede e l’energia di certi  luoghi.

Proprio dai miei viaggi, dal mio vissuto, è nata l’idea di questi tour.

Il mio intento è quello di condividere la mia esperienza personale, non solo di viaggio in un Paese straordinario che ha tantissime meraviglie da mostrare ai nostri occhi, ma anche di scoperta interiore.

Scopriremo l’ India entrando direttamente in quella che è la sua anima.

Visiteremo i luoghi considerati i più energetici sulla faccia della Terra, talvolta  ancora poco toccati dal turismo occidentale e a stretto contatto con le persone del posto.

Avremo modo di lasciarci trasportare da quell’energia e verremo guidati in un viaggio straordinario all’interno di noi stessi.

Per poter scoprire questa terra e tutto ciò che ci ha donato e ci dona ho in incluso in quasi tutti i miei tour lezioni di yoga, momenti di meditazione e, talvolta, trattamenti ayurvedici .

Trascorreremo del tempo con le persone che vivono nei villaggi, mangeremo con loro, ci saranno momenti di condivisione con i locali .

Celebreremo insieme a loro le più importanti festività.

Assisteremo a spettacoli di musica classica indiana e di danza, applicazione mehndi, corsi di cucina, preghiere per le divinità e tanto altro .

Per quanto riguarda Varanasi propongo sia mini tour giornalieri sia la “Varanasi experience” di una settimana.

Per quanto mi riguarda Varanasi non esprime soltanto l’essenza dell’India ma anche l’essenza del Tutto.

È fuori dallo spazio e dal tempo, è vera e cruda, per quasi tutti i primi giorni trascorsi qua sono surreali e troppo spesso quello che si riesce a percepire nei classici 2-3 giorni della maggior parte dei tour è veramente ben poco rispetto al tanto che questa città ha da offrire .

ELENA INDIA IN VIAGIO VARANASI

Quali sono i cibi indiani assolutamente da assaggiare?

Io adoro la cucina indiana e consiglierei tutto. Amo il paneer (formaggio tipico) in tutte le salse. Qua a Varanasi c’è il kitcheri, un piatto a base di riso, e consiglio agli amanti dei dolci il Kheer fatto con latte, riso, frutta secca e zucchero.

E quali, invece, i luoghi che non possono mancare in un viaggio in India?

Generalmente gli stranieri che vengono in India per la prima volta amano visitare il Rajasthan, Agra con il suo Taj Mahal (una delle 7 meraviglie del mondo) la stessa Varanasi e il Kerala, famoso per i suoi resort ayurvedici e sono d’accordo sul fatto che questo possa essere un primo approccio all’India.

Io stessa posso aiutare a organizzare viaggi per queste mete, anche se ritengo che in India ci siano tanti altri luoghi altrettanto belli e meno turistici.

Che consigli daresti ai viaggiatori che, invece, cercano esperienze meno turistiche?

Io prediligo questo genere di viaggi e programmo i miei tour cercando di toccare luoghi meno intaccati dal turismo di massa come l’Himachal Pradesh a Nord, Madhya Pradesh, Karnataka e il Tamil Nadu.

Viaggiare per te è…

Viaggiare è vita, è stimolare ogni nostro senso.

È aprire gli occhi a nuove meraviglie e sorprenderci ogni giorno.

Pensi di rimanere a vivere in India in pianta stabile?

Per il momento non riesco a vedermi altrove.

ELENA INDIA IN VIAGIO VARANASI

Un consiglio per chi sogna di cambiare vita ma non sa da che parte cominciare?

Troppo spesso le paure più grandi che s’incontrano e che non ci fanno fare questo passo derivano dalla paura del “non certo”.

Non ci sono certezze nella nostra vita, non sappiamo cosa ci riserva il futuro, se non ci buttiamo verso lo sconosciuto non si apriranno mai nuovi orizzonti.

Ciò che mi sento assolutamente di consigliare è di seguire sempre il cuore.

Per quello che penso io non è assolutamente possibile vivere bene e a lungo in luoghi così culturalmente diversi dal nostro se non si è spinti dall’amore.

Progetti futuri?

L’esperienza indiana è sicuramente molto intensa e certamente è destinata a lasciare un segno nella vita di ognuno.

C’è chi dice che l’India non è per tutti ma tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovati a sognare o immaginare questa terra e ne siamo stati in qualche modo affascinati.

Tutti coloro che si avvicinano all’India sono destinati a portarsi a casa un’esperienza unica, un ricordo indelebile.

La maggior parte delle persone, dopo la prima volta, ne sente il richiamo, anche se l’impatto non è stato dei migliori. L’India seduce, stordisce, rapisce e, in qualche modo, ci cambia dentro.

Questo è il mio desiderio: portare, attraverso “Indiainviaggio”, la mia India e il mio modo di viverla nella vita di quante più persone possibile.

Per contattare e seguire Elena:

Instagram: https://instagram.com/indiainviaggio_?igshid=YmMyMTA2M2Y=

Sito web: https://www.indiainviaggio.com