A cura di Nicole Cascione

Il dado è tratto. Il popolo degli Stati Uniti d’America ha eletto democraticamente il successore di Barack Obama. Donald Trump è il quarantacinquesimo presidente degli Stati Uniti, sarà lui quindi il nuovo inquilino della Casa Bianca. Un risultato del tutto inaspettato, infatti nei giorni precedenti, i sondaggi davano Hillary Clinton in testa alle preferenze.

Controverse sono le reazioni degli italiani residenti negli Usa. C’è infatti chi è deluso e chi, al contrario, esulta, come Massimo Veccia, fondatore di Learn Italy Group:

“Donald Trump ha interpretato alla perfezione le ansie e le inquietudini che percorrono gli Stati Uniti d’America, ma anche l’Europa. Cambiamenti rapidissimi e forse una globalizzazione mal gestita da poteri esclusivamente economici, hanno portato all’impoverimento di milioni di famiglie e a cambiamenti demografici troppo veloci, aumentando la percezione di insicurezza quotidiana. Del resto se si conoscesse un po’ la geografia, la storia e la demografia degli Stati Uniti d’America, si potrebbe facilmente comprendere il senso di questo risultato straordinario. Credo che i popoli abbiano voglia di fermarsi un attimo e ragionare su cosa davvero serva loro nella vita di ogni giorno. Forse Donald Trump ci dimostra che non bisogna avanzare a tutti i costi e che le tradizioni e la storia di ogni comunitá non vadano buttate via per far spazio all’incertezza. Ha vinto un uomo con un milione di difetti, ma a cui non manca il coraggio di andare controcorrente e contro l’establishment delle grandi Organizzazioni internazionali, che ci hanno portato fin qui. Spero per il bene di mia figlia Giulia e di tutti che riesca a fare bene”.

C’è chi invece è rimasto profondamente deluso dal risultato di queste elezioni, come Francesca Santarelli, Senior Finance Manager a Washington DC:

“Sono cittadina americana dal 2004 e ho votato alle ultime quattro elezioni presidenziali. L’anno che ho votato per Barack Obama ero incinta di mia figlia Nicole e il giorno del giuramento (20 gennaio 2009) ero al nono mese della mia gravidanza. Durante il primo discorso pubblico del neo presidente, parlavo alla mia bambina che era a tre settimane dalla sua nascita e le dicevo quanto era fortunata ad essere nata sotto quello che sarebbe stato il più grande presidente americano.

Perché sì, Barack Obama è stato il più grande presidente che l’America abbia avuto.

Ora, dopo l’8 Novembre 2016, scrivo queste parole con tanta tristezza e tanta delusione. Il mio voto è ovviamente andato a Hillary Clinton che, con la sua esperienza, sarebbe stata la migliore scelta. Ho passato la notte dell’ 8 novembre sveglia, non credendo a quello che stava accadendo. Ero convinta che Trump non avrebbe mai potuto vincere perché non aveva i famosi 270 voti elettorali per vincere le elezioni. Eppure li ha raggiunti e superati. Stati come North Carolina, Ohio e soprattutto Florida che sarebbero dovuti andare alla Clinton, hanno invece votato Trump, portandolo alla vittoria. Questo risultato ha indignato il mondo intero, ma allo stesso tempo ci deve far riflettere.

Il mondo è impaurito e l’ignoranza sta prevalendo. Votando Trump e votando sì alla Brexit, milioni di persone stanno invocando l’odio nei confronti dell’altro. Mi rattrista molto la scelta di Trump come Presidente. Un uomo che non ha rispetto per le donne, per la comunità gay, per le persone di colore e odia i musulmani. Non ha nemmeno un minimo di rispetto per il partito Repubblicano. Non so cosa succederà nei prossimi quattro anni della sua presidenza. Prego che sia seguito dal Partito Repubblicano. Prego che non porti l’America in un’altra guerra come ha fatto George W. Bush. Prego che non distrugga quello che è riuscito a fare Barack Obama negli ultimi otto anni, dando all’America la dignità che aveva prima di Bush.

Prego che Donald Trump abbia un po’ di rispetto per il Paese americano e per la gente che ha votato per lui. Purtroppo sono molto scettica al momento, ma solo il tempo ci darà la possibilità di comprendere se sia stata una scelta giusta o sbagliata”.

Per concludere, c’è chi invece fa un’analisi più distaccata del risultato di queste elezioni americane, come Rocco Contini, che vive e lavora a New York come camera operator, video editor e IT: “Donald Trump ha trionfato, si attendeva l’epilogo alle prime ore del nuovo giorno e cosí è stato, alle tre del mattino ha avuto inizio la festa repubblicana. Il malcontento di molti della classe media, derivato da alcune decisioni errate del governo di Obama, come l’incompleta “Obamacare” e l’avversione alla crooked Hillary, hanno spianato la strada al billionaire Donald. Ho seguito il duello dall’inizio, personalmente ho maturato una mia considerazione. Anche qui i media sono sostanzialmente democratici, hanno fatto di tutto per abbattere il repubblicano. Mi auguro che Donald Trump possa essere il nuovo Nixon, dato che Trump ha dichiarato più volte di ispirarsi a lui anche per il tanto esaltato concetto del “law and order”. Hillary ha sostenuto il suo discorso migliore all’indomani delle elezioni; apprezzo il suo spirito combattivo, anche se ritengo che sarebbe stata meglio Condoleezza Rice. In futuro mi piacerebbe avere Michelle Obama come presidente”.