La mia famiglia, contraria alla permanenza estera, si cullava sul fatto che mai sarei arrivata prima in graduatoria…ed invece, con sorpesa generale, il posto era mio!

Cristina Federica Sarcinella cambiare

Dopo aver cercato disperatamente casa, sono partita, in TGV, e sono rimasta a Parigi per 11 mesi, chiedendo il prolungamento della borsa. Il mio progetto di linguistica è stato supportato da 16 esami sostenuti in francese con il massimo dei voti – in Italia me ne mancavo 5 alla tesi -. Poi sono tornata, ma il pensiero era sempre al mio monolocale microscopico sui tetti di Parigi.

Nonostante avessi vissuto in tanti quartieri, l’ultimo e il più bello certamente Belleville, con coinquilino franco-indiano davvero simpatico, laureando in geografia umana, quell’immagine meravigliosa dei tetti parigini non mi si levava dagli occhi.

Ho cercato il modo di ripartire, anche verso la Spagna, volendo, era pur sempre un altrove, ed alla fine, destino volle che io ripartissi per Parigi con un progetto Leonardo fiorentino ed altri 5 neolaureati italiani che insieme a me costituivano l’intera cartina geografica del Belpaese.

Per ottenere la nuova borsa ho sfruttato quel che avevo come contatti Erasmus a Radio France, riuscendo a restare nel palazzone per ben due mesi – non ne potevano più di me, ho fatto tutte le redazioni, con una spiccata preferenza per France Culture.

Cristina Federica Sarcinella, Masseria Pelosella cambiare

Poi però, è arrivato il momento di trovare lavoro e nel giornalismo, da stranieri, si sa che è complicato: alle 5 mi alzavo per condurre un programma su Radio Aligre insieme ad un altro ragazzo come me, ora in Canada, incontrato per caso a Parigi, e poi il resto del tempo lavoravo per sbarcare il lunario: commessa, cuoca sui set cinematografici, receptionist, fino ad arrivare all’ufficio stampa del ministero del Turismo francese. Insomma, iniziavo a decollare, ma non mi bastava e ho voluto prendere un master in comunicazione, con un incentivo statale francese per quelli come me: senza fondi ma con tanta volontà.

Preso il master, volevo trasferirmi a Lille e scrivere per la pubblicità ma la cosa non è andata in porto e Parigi era ancora nel mio destino: ho iniziato a lavorare per un editore medico-scientifico web, che ha introdotto un concetto innovativo nella circolazione del sapere medico, cosa che avevo trattato in modo analogo nella mia tesi di master.

Poi ho pensato che forse avrei dovuto cambiare ancora: sognavo l’Argentina, ma dopo un viaggio zaino in spalla in discesa verso il sud (Italia) mi sono fermata in Puglia, terra di origine dei miei nonni.

Mi sono innamorata, insieme al mio compagno, di un rudere molto romantico – ma in pessimo stato – che abbiamo ristruttrato in questi 5 anni, rudere diventato Masseria Pelosella B&B – abbiamo un sito e una pagina FB se volete vederla – dalla quale vi scrivo.

Cristina Federica Sarcinella, Masseria Pelosella cambiare

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Da qui ci si affaccia sugli ulivi secolari e la terra rossa incornicia il mare all’orizzonte. Viviamo in una casa scavata nella roccia viva, rivestita di chianche, la pietra locale che si utilizzava per costruire i pavimenti e i cortili.

Qui ho voluto imparare ad usare meglio le mani: ho lavorato insieme alle maestranze locali per restaurare la masseria, ho costruito alcuni letti insieme a mio padre e al mio compagno, ho prodotto dolci e mermellate per i miei ospiti e realizzo anche oggetti fai da te di stoffa, filato o altro.

Qui mi sembra di potermi fermare ancora qualche tempo, il tempo che mio figlio cresca e che magari si possa decidere di vagare ancora un po’.

Cristina

Il sito e la pagina Facebook della Masseria di Cristina:

www.masseriapelosella.it

www.facebook.com/pages/Masseria-Pelosella-BB/151225378305048

Masseria Pelosella, Puglia