Avocaderia, bar di avocado a New York

Di Enza Petruzziello

 

Dimenticate la pizza, a parlare italiano negli Stati Uniti adesso è l’avocado. Più precisamente l’Avocado Bar, il primo al mondo nel suo genere, aperto a Brooklyn da tre giovani italiani che hanno trasformato in un business di successo la loro idea. Francesco Bacchetti, Alessandro Biggi e Alberto Gramini sono i tre trentenni che nel 2017 si sono imbarcati in questa avventura.

Il primo giorno di apertura, pensate, hanno esaurito le scorte in poco più di due ore. E solo nella prima settimana sono stati ben 1500 i clienti che hanno gustato i loro piatti – frullati, insalate e toast – a base di avocado serviti nel piccolo locale decorato con piastrelle marocchine. Un successo che ha catturato persino l’attenzione del New York Times spingendo grandi investitori a offrire 400 mila dollari per una fetta della proprietà.

Ma perché aprire un’Avocaderia in uno dei quartieri più famosi di New York? «Per dare una risposta all’interesse dei millennial per un’alimentazione bilanciata e attenta agli ingredienti», spiegano i tre ragazzi. Probabilmente nemmeno loro si aspettavano un’accoglienza simile, eppure le persone ancora oggi continuano a fare la fila per entrare nel loro locale.

AVOCADERIA NEWS YORK

L’avventura parte quando Francesco, originario di Firenze, ha meno di 30 anni. In quel periodo vive e lavora in Messico mentre Alessandro, di Modena, si trova a Seattle alle prese con il lancio di “Zoopa”, piattaforma destinata alla creazione di video pubblicitari. Dopo aver studiato insieme Finanza alla Bocconi le loro strade si separano, ma senza mai realmente perdersi.

Proprio in Messico Francesco scopre la bontà dell’avocado e così parlando con Alessandro, che lamentava di non riuscire a trovare un pasto salutare, arriva l’idea: apriamo un Avocado Bar! Ben presto coinvolgono lo chef Alberto Gramini e l’avventura a stelle e strisce ha inizio. Ma non prima di averla sperimentata sui social network.

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Il budget, infatti, è poco e devono trovare un modo economico per testare l’idea senza spendere somme enormi.

Nel 2016 aprono un account Instagram per capire se il bisogno di mangiare sano fosse condiviso da altri giovani. Il social si dimostra un ottimo strumento di marketing e il numero di iscritti all’account cresce velocemente.

«La prima settimana aumentava di 500 follower al giorno – raccontano i tre -. E dopo un po’ sono comparsi anche articoli sui giornali che annunciavano questo progetto». In un anno mettono su il locale e finalmente la loro Avocaderia spalanca le sue porte al pubblico.

Oggi l’Avocado Bar è frequentato da uomini e donne tra i 23 e i 35 anni, i prezzi non superano i 12 dollari, e tutti gli avocado arrivano da un’azienda biologica del Michoacàn.

I frutti vengono serviti sotto forma di pietanze o bevande: panini, insalate, succhi o piatti molto richiesti come il ceviche di tonno e avocado, per soddisfare i gusti di tutti, in particolare dei palati vegetariani e vegani.

Le richieste sono sempre più numerose. Tanto che presto apriranno una terza location sempre a Brooklyn.

La speranza è di avere almeno 5 Avocado Bar entro il 2019. Le premesse ci sono tutte.

Per dare un’occhiata all’Avocado Bar questo il sito:

www.avocaderia.com/.

Account Instagram:

www.instagram.com/avocaderia/.