Diabete: i paesi migliori e quelli peggiori

di Roberto Stanzani

Non tutti i paesi del mondo sono uguali, e questo è vero anche quando si parla di malattie. Se nella tua vita hai viaggiato parecchio, avrai potuto notare che alcuni tipi di malattie sono un segno distintivo di certe popolazioni. Il diabete è una di queste.

Cos’è il diabete

Si tratta di una malattia moderna, la più diffusa patologia metabolica al mondo, una malattia che diventa cronica e, a causa di una ridotta disponibilità di insulina (un ormone prodotto dalle cellule del pancreas), fa salire pericolosamente il livello di zucchero (glucosio) nel sangue. Come avrai modo di leggere più avanti, questa elevata concentrazione di glucosio nel sangue (iperglicemia) causa, con il passare del tempo, diverse malattie, anche molto gravi, che possono portare alla morte.

C’è diabete e diabete

Esistono due tipi di diabete: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Il diabete di tipo 1 si manifesta spesso durante l’infanzia. È una malattia autoimmune nella quale il sistema immunitario va in tilt e attacca la porzione di pancreas incaricata di produrre insulina (l’ormone che regola l’assorbimento del glucosio presente nel sangue).

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Il diabete di tipo 1 è il meno comune, solo il 10% della popolazione diabetica ne è affetta. Il diabete di tipo 2 invece è quello più diffuso (90% dei casi) e solitamente si manifesta con l’avanzare dell’età. È una malattia provocata da uno stile di vita sbagliato che se protratto nel tempo può portare alla morte. Negli ultimi decenni il diabete di tipo 2 si è esteso profondamente in varie zone del mondo e pare non smetta di espandersi.

Le cause del diabete

Come già detto, il diabete di tipo 1 è una malattia autoimmune, una patologia congenita le cui origini, nonostante il grande impegno nella ricerca, rimangono in parte ancora ignote.

Mentre del diabete di tipo 1 si manifesta in genere durante l’infanzia, il diabete di tipo 2 si acquisisce nel corso della vita, spesso in età adulta. Nonostante tra le origini della malattia ci siano anche fattori genetici (familiarità), il diabete di tipo 2 è causato principalmente da un cattivo stile di vita. Ci si ammala di diabete solitamente quando si conduce una vita sedentaria (praticando pochissima attività fisica o nessuna), quando si ama stare a tavola sfamandosi con carboidrati raffinati e con dolciumi. Sono infatti le persone sovrappeso ed obese quelle che si ammalano più facilmente di diabete (di tipo 2).

Quali sono i sintomi del diabete?

Il diabete di tipo 2 è una malattia subdola, spesso la presenza di iperglicemia (alti livelli di zucchero nel sangue) non dà alcun sintomo né segno. Non è raro che i sintomi compaiano quando la malattia è già presente da molto tempo, anche da anni. Per questo bisognerebbe controllare i livelli di glicemia periodicamente attraverso delle semplici analisi del sangue. Sfortunatamente questo viene fatto solo raramente e da poche persone, così si viene a scoprire di avere il diabete (di tipo 2) dopo molto tempo, quando iniziano a manifestarsi i sintomi più evidenti come stanchezza cronica, una sete maggiore, l’aumento della diuresi, perdita di peso corporeo non voluto (a volte contemporaneo all’aumento della fame), dolori addominali e, in alcuni casi anche confusione mentale.

Conseguenze

Tutti questi segnali, indicano che già da troppo tempo ormai la glicemia è fuori controllo. Bisogna intervenire subito perché non curare il diabete significa rischiare danni serissimi agli occhi, ai reni, al sistema nervoso e al cuore. Tra tutti gli organi colpiti, il cuore è quello che può subire i danni maggiori: il 60-70 % delle persone con diabete di tipo 2 muoiono infatti per malattie cardiache.

Curare il diabete

Purtroppo non esiste una guarigione per il diabete di tipo 1. Quando si è colpiti dalla malattia, il proprio organismo non riesce ad assorbire il glucosio presente nel sangue poiché il pancreas non produce l’insulina. Per questo bisogna eseguire costantemente delle iniezioni di questo ormone (insulina). Grazie a tale terapia e ad un corretto stile di vita la maggioranza dei pazienti riesce a condurre una vita normale e ad impedire quei danni (agli occhi, ai reni, al sistema nervoso e al cuore) che possono portare alla morte.

A differenza di quanto accade per il diabete di tipo 1, per il diabete di tipo 2 si può sperare in una guarigione completa. È soprattutto la forza di volontà personale che gioca un ruolo fondamentale. Certo, ogni paziente è diverso dall’altro, ma sempre più evidenze scientifiche dimostrano che delle radicali modifiche nello stile di vita possono invertire lo sviluppo della malattia riportando i valori metabolici a livelli normali. Fino a qualche tempo fa, i malati di diabete di tipo 2 erano curati principalmente attraverso l’uso di farmaci, il loro stile di vita non era preso particolarmente in considerazione come chiave per una possibile guarigione. Nuovi recenti studi dimostrano invece che una dieta ferrea (che non supera le 800 calorie al giorno) è capace di cancellare completamente il diabete di tipo 2, riportando alla normale attività le cellule del pancreas. Cellule che una volta circondate dal grasso avevano iniziato a funzionare male e che, nel momento che si dimagrisce, possono ripartire tornando a svolgere la loro naturale funzione. Sono necessari quattro mesi di dieta severa per raggiungere un sensibile calo di peso con la conseguenza di un ritorno a standard normali dello zucchero nel sangue.

Cosa mangiare e cosa non mangiare

L’alimentazione vegetariana così come la dieta mediterranea (che prevede un consumo molto basso di carne) sono i due tipi di regime alimentare da preferire. Questo perché esistono diversi alimenti vegetali che sono in grado di regolare i livelli di glicemia. Nella propria dieta bisognerebbe ridurre gli zuccheri (zucchero bianco, zucchero di canna, fruttosio, miele), così come si dovrebbe diminuire il consumo di grassi saturi (burro, lardo, margarine). Pertanto sono da bannare i dolci come torte, pasticcini, biscotti, frollini, gelatine, budini, caramelle. Ma anche marmellate, frutta sciroppata e bevande come coca cola, acqua tonica, tè freddo e i succhi di frutta (anche quelli con la dicitura “senza zuccheri aggiunti”). È utile se sei diabetico imparare a distinguere gli alimenti in base al loro indice glicemico.

Consuma cibi ricchi di fibra (verdure in primis, mangiate crude e cotte), sostituisci la carne con il pesce (da mangiare almeno due-tre volte alla settimana), preparati dei carboidrati complessi (principalmente pasta e riso) e cereali integrali. Sono poi un toccasana la cannella, la curcuma e l’olio di oliva. Non saltare mai la colazione e non effettuare digiuni prolungati.

Prevenzione del diabete

Fino ad ora ho parlato di come comportarsi quando si ha il diabete, ora parlerò di cosa fare per evitarlo: prima di ogni cosa fai attività fisica con costanza, questa è la miglior medicina. Una attività aerobica di moderata intensità di 30 minuti al giorno con perdita di peso corporeo del 10% riducono l’incidenza del diabete tipo 2 del 60%. L’attività fisica deve essere distribuita in almeno tre giorni alla settimana e non devono passare più di due giorni consecutivi senza fare attività. Insieme al moto, bisogna alimentarsi in maniera sana evitando i cibi confezionati. Periodicamente, consiglio poi a tutti di effettuare un semplice esame del sangue (glicemia a digiuno).

Il Diabete in Italia

Come in molte altre parti del mondo, anche in Italia il diabete è in costante aumento (sia di tipo 1 che di tipo 2). L’aumento è dovuto alla trasformazione degli stili di vita e al tipo di alimentazione.

In linea generale sono le persone con molte difficoltà economiche e gli individui privi di titoli di studio (o con la licenza elementare) ad essere i più colpiti dalla malattia. Si tratta delle persone che hanno più probabilità raggiungere il sovrappeso e l’obesità.

Dal punto di vista geografico, per quanto riguarda il diabete di tipo 1 in Sardegna ci sono tassi di incidenza superiori alla media europea. Mentre il diabete di tipo 2 è presente in percentuali più basse rispetto alla media dei paesi europei. È più sviluppato nel Meridione e meno al Nord: Calabria e Basilicata le più colpite. A Bolzano i tassi più bassi.

Il Diabete nel mondo

La crescente obesità è il fattore principale per cui negli ultimi 30-40 anni c’è stato un preoccupante aumento dei casi, sia nei paesi avanzati, sia nei paesi in via di sviluppo (India e Cina in testa). Ovunque oggi si mangia di più e peggio, trascorrendo la propria giornata in maniera sedentaria.

Nel mondo attualmente ci sono più di 400 milioni di persone con il diabete (tra malati di diabete tipo 1 e tipo 2), circa l’8,5% della popolazione. Nel 1980 erano il 4,7%. Un aumento allarmante che ha portato ad avere globalmente 4 milioni i morti ogni anno.

E non si tratta solo di persone anziane, purtroppo si tratta di ragazzi sempre più giovani. Negli USA, alcune stime riportano che in 10 anni c’è stato un aumento dei casi di diabete del 31% nei giovani tra i 10-19 anni. Le cause sono l’eccesso di cibo spazzatura e la mancanza di attività sportiva. Infatti, meno del 10% della popolazione in Nord America (così come in Europa) adotta un’alimentazione vegetariana.

La classifica

Se stai pensando di trasferirti all’estero forse ti potrebbe interessare conoscere in quali luoghi questa malattia è dilagante o, al contrario dove è praticamente assente.

Qui di seguito ho elencato i 20 Stati le cui popolazioni sono più colpite dal diabete:

  1. Isole Tuvalu (27%)
  2. Isola Nauru (24%)
  3. Isole Kiribati (23%)
  4. Isole Mauritius (22%)
  5. Isole Salomone (22%)
  6. Arabia Saudita (18%)
  7. Papua Nuova Guinea (18%)
  8. Egitto (17%)
  9. Emirati Arabi Uniti (17%)
  10. Belize (17%)
  11. Malesia (17%)
  12. Qatar (17%)
  13. Bahrein (17%)
  14. Isole Palau (17%)
  15. Kuwait (16%)
  16. Sudan (16%)
  17. Isole Tonga (15%)
  18. Isole Fiji (15%)
  19. Isole Barbados (14%)
  20. Isole Bahamas (13%)

Ed ora i 20 paesi meno colpiti dal diabete:

  1. Benin (1%)
  2. Zimbabwe (2%)
  3. Gambia (2%)
  4. Burkina Faso (2%)
  5. Costa d’Avorio (2%)
  6. Capo Verde (2%)
  7. Guinea (2%)
  8. Guinea Bissau (2%)
  9. Liberia (2%)
  10. Mali (2%)
  11. Mauritania (2%)
  12. Niger (2%)
  13. Nigeria (2%)
  14. Senegal (2%)
  15. Sierra Leone (2%)
  16. Sao Tomè e Principe (2%)
  17. Uganda (2,5%)
  18. Kenya (3%)
  19. Irlanda (3%)
  20. Mozambico (3%)

Il numero tra parentesi rappresenta la percentuale della popolazione adulta (20-79 anni) che soffre di diabete

Considerazioni finali

Il diabete è una malattia destinata ad aumentare nel prossimo futuro. Solo un’alimentazione più naturale e la pratica di attività fisica costante potranno dare una vera svolta. Segui le regole per una vita sana e ricorda di effettuare un esame del sangue periodico per controllare i tuoi livelli di glicemia.

Come ho più volte ricordato nei numerosi articoli della rubrica IL PAESE MIGLIORE, gli Stati del mondo sono ben 196 ed ognuno di essi ha le proprie peculiarità. Si tratta di caratteristiche geofisiche, economiche, sociali ed anche sanitarie. Nel momento che inizi a pensare di trasferirsi all’estero per cominciare una nuova vita dovresti considerare e valutare tutte le caratteristiche dei vari paesi del mondo, in modo da effettuare una scelta mirata e consapevole, così da evitare un salto nel buio che ti porterebbe inevitabilmente ad una delusione.

Roberto Stanzani

mypersonaleden.com

autore di:

Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre (in lingua italiana)

Paradise found at last! (in lingua inglese)