Case vacanza: come evitare le truffe online

Immaginate di partire finalmente per le vostre meritate vacanze e, una volta arrivati sul posto, di bussare e scoprire che la casa che avete prenotato è abitata, o peggio che l’appartamento per cui si è già pagato il fitto non esiste affatto. È questo ciò che è successo a oltre 600 persone, vittime di false offerte online. Come riporta il quotidiano La Repubblica, a capo dell’organizzazione che prometteva appartamenti in affitto, grazie a una consistente rete di prestanome, c’erano due fratelli di Milano.

Attraverso le offerte sui portali legittimamente operanti nel settore immobiliare, proponevano in maniera fittizia alloggi in affitto in località balneari come Rimini, Riccione, Alassio, Gallipoli ma anche nelle note zone sciistiche di Courmayeur, Livigno e Bormio.

Sono centinaia ogni anno le vittime delle cosiddette “truffe dell’estate”. A essere colpiti soprattutto coloro che decidono di prenotare case e abitazioni attraverso la rete. Per questo motivo la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha deciso di stilare una serie di consigli rivolti a tutte quelle persone che organizzano le proprie vacanze online. Se anche voi state cercando un appartamento o una stanza da prendere in affitto consultando gli annunci sul web, queste poche e semplici mosse vi aiuteranno a non incappare in brutte sorprese una volta arrivati a destinazione, e godervi così quella vacanza che tanto avete aspettato e sognato.

Vediamo nel dettaglio le dieci regole per evitare le truffe online.

1. Accertarsi dell’esistenza dell’immobile o della struttura di destinazione. In che modo? Attraverso internet. Sarà facile scoprire se quell’indirizzo esiste realmente o se quella casa è già occupata. Diffidare di strutture ricettive e alloggi a prezzi stracciati a fronte di immagini e foto bellissime. Il rapporto qualità prezzo deve sempre essere tenuto in considerazione. Inoltre su Google Maps si può cercare l’indirizzo dell’immobile per verificare che esso esista realmente tramite street view o servizi simili.

2. Usiamo i social. Prendiamoci tutto il tempo che ci serve per appurare che i proponenti e l’immobile esistano davvero. Con poche e semplici mosse è possibile cercare, ad esempio, il nome del proprietario su uno dei tanti social network che la rete mette a disposizione. Possiamo chiedere direttamente al titolare dell’annuncio o dell’offerta: nome e cognome, numero di telefono sia cellulare che fisso. Se dovesse tentennare o perdere tempo, allora conviene lasciar perdere e rivolgersi altrove.

3. Verificare la ridondanza della proposta e delle stesse foto dell’immobile su annunci diversi con riferimenti telefonici, Iban e e-mail di locatori diversi. Una ricerca su Google anche in questo caso ci aiuterà. Ormai la rete è una fonte inesauribile di informazioni. Basta sapere cosa cercare, e smascherare i truffatori diventerà un gioco da ragazzi per la gioia delle nostre vacanze e finanze.

4. Verificare l’attendibilità dei siti dove la proposta è presentata. La tentazione della vacanza facile, dell’organizzazione del viaggio comodamente da casa propria senza l’intermediazione di agenzie di viaggio o tour operator colpisce un po’ tutti. D’altra parte, la proliferazione di siti e portali di settore ha abbondantemente agevolato questo tipo di operazioni, rivelando anche il classico lato oscuro. Se infatti è vero che oggi è facile prenotare una vacanza o un alloggio online, è altrettanto vero che è molto semplice cadere vittima di una truffa. Niente paura, fortunatamente ci sono moltissimi siti seri e affidabili. Verifichiamo dunque che le strutture siano inserite nei principali circuiti di prenotazione online, accertandoci anche della data dell’iscrizione. Difficilmente su portali come Booking e Tripadvisor troveremo strutture inesistenti, specie se registrate da tempo.

5. Pronti a chiamare. Contattare, se è il caso, gli uffici del turismo presenti nelle principali località. Una telefonata non ci cambierà la vita e non ci porterà via molto tempo. È possibile trovare i recapiti sui siti dei Comuni delle diverse località turistiche.

6. Pagare in sicurezza. Prima di svuotarsi inutilmente il conto, è necessario procedere al pagamento online mediante sistemi sicuri e certificati. Se viene richiesto un pagamento con bonifico, verificare che l’IBAN sia dello stesso paese del titolare o dell’agenzia. Basterà controllare le prime due lettere del codice. Se così non fosse, allora meglio abbandonare la transazione. Dove possibile, meglio preferire sempre il pagamento tramite carta di credito o bonifico, metodi che garantiscono una migliore tracciabilità rispetto a carte prepagate o altri sistemi.

7. Chiedere un contratto firmato. Facciamoci inviare copia del contratto di locazione turistica, ricevuta del pagamento della caparra e dati del proprietario. Nel caso di un’agenzia, il discorso è più semplice perché possiamo verificare la reale esistenza della stessa attraverso la Camera di Commercio.

8. Tuteliamo la nostra privacy. Mai svelare nessun dato personale o numero del conto corrente, a meno che essi non siano strettamente collegati o necessari alla realizzazione del contratto di locazione dell’alloggio.

9. Conservare le conversazioni e le mail. Una forma di tutela in caso di truffa. In fase di prenotazione, quindi, scriviamo via e-mail, non affidiamoci solo al telefono. Stampiamo la mail di conferma con la scheda dell’annuncio per far vedere direttamente al proprietario le foto che aveva messo in rete.

10. Rivolgersi alle forze dell’ordine. Consultare il sito del Commissariato di polizia dove gli agenti forniscono continui aggiornamenti sull’evoluzione del fenomeno criminale, inviando tempestiva segnalazione sull’apposita sezione in caso di scoperta di un meccanismo truffaldino online.

Insomma, poche e semplici accortezze che probabilmente ci porteranno via del tempo in fase di prenotazione, ma che di sicuro ci garantiranno la serenità giusta per partire senza pensieri e goderci la vacanza in quell’angolo di paradiso che abbiamo scelto e che aspetta solo noi. Basta brutte sorprese, rilassiamoci e prenotiamo con sicurezza.

Di Enza Petruzziello