Una mamma single e la sua nuova vita in Thailandia

Di Enza Petruzziello

Ha cambiato pelle più volte, riuscendo sempre a fare quello che il suo cuore le diceva. Marta è una giovane donna e mamma che, dopo una vita trascorsa nel settore hotellerie, decide di mollare tutto e reinventarsi.

Nata e cresciuta in Maremma, sulle bellissime coste dell’Argentario, fin da piccola è un’attenta osservatrice di tutto ciò che la circonda. Dinamica e instancabile viaggiatrice Marta inizia molto presto le sue esperienze all’estero da sola, prima in Inghilterra in college a 16 anni, poi come expat a Dublino. A 21 anni viaggia zaino in spalla in Asia, visitando l’India, il Nepal e la Thailandia. Paese quest’ultimo che le rimane nel cuore per sempre.

Ma è soltanto due anni fa che lascia tutto: un’ottima posizione lavorativa e una vita sicura. Insieme con il compagno d’allora e la figlia parte alla volta di Malta, con un contratto da Responsabile assistenza turistica a tempo determinato. Finito il contratto collabora con alcuni tour operator locali. «I due anni a Malta – ci racconta – sono stati bellissimi e significativi e mi hanno dato l’input per mettere online le mie esperienze e il lavoro che mi piace fare».

Circa un mese fa ritorna in quel Paese dell’Asia che l’aveva fatta innamorare, e decide di trasferirsi a vivere in Thailandia insieme a sua figlia. Phuket è oggi il suo quartier generale, qui si occupa di comunicazione per un piccolo resort collaborando con alcuni tour operator locali per la creazione di viaggi e vacanze su misura. Ha aperto anche un blog “Domani Parto”, in cui racconta le sue esperienze e al tempo stesso aiuta tutti i viaggiatori alle prime armi a organizzare viaggi emozionali e costruiti sulle loro esigenze.

vivere in thai

Marta la tua è una storia di cambiamento davvero incredibile. Cosa ti ha spinta due anni fa a mollare tutto, un lavoro e una vita sicura per trasferirti all’estero?

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«Lavoravo nel mondo dell’hotellerie e mi ero stufata di passare piu di 10 ore al giorno in ufficio, a combattere con la burocrazia, i clienti , non godermi mia figlia e non avere una vita sociale. Cosi con il mio compagno abbiamo deciso di partire, di cambiare e trovare nuovi stimoli».

Come ti sei trovata a Malta, come era vivere e lavorare qui?

«A Malta mi sono trovata bene fin da subito. Sono partita dall’Italia che avevo già un contratto a tempo determinato, anzi determinatissimo con un famoso tour operator italiano, come capo centro assistenza. Finito il lavoro di assistenza ho iniziato a collaborare con tour operator locali, un’esperienza formativa molto interessante».

Poi a un certo punto qualcosa è cambiato. Con il tuo compagno, come tu stessa racconti nel tuo blog, qualcosa è andato storto e così circa un mese fa sei partita da sola con tua figlia alla volta della Thailandia. Non ti spaventava l’idea di essere una mamma single in un Paese straniero?

«Con il mio compagno avevamo già deciso di passare un periodo in Thailandia, dopo l’esperienza maltese, per viaggiare un po’, magari aprire una piccola attività tutta nostra. Ma sfortunatamente le cose non vanno sempre come le immaginiamo e cosi dopo pochi mesi che c’eravamo trasferiti abbiamo avuto dei gravi problemi che ci hanno portato alla rottura».

Perché hai scelto proprio la Thailandia e nello specifico Phuket?

«Ho viaggiato in lungo e in largo per la Thailandia per molti anni e ho sempre pensato di fermarmi qui un giorno. E quel giorno è arrivato! In Thailandia ho la fortuna di avere degli appoggi, e degli amici su cui posso contare».

Phuket è un’isola da sogno, nell’immaginario collettivo la destinazione del mollo tutto e vado a vivere in riva al mare. Come si vive qui e quali sono le principali differenze con l’Italia?

«A Phuket si vive bene, c’è praticamente tutto e mi sento tranquilla per mia figlia. Certo, ogni cosa costa meno e vai in giro in ciabatte tutto il giorno, la gente è molto sorridente, le isole e il mare sono da sballo. Ma c’è sempre il risvolto della medaglia, come è normale che sia. Per gli stranieri le scuole costano e non poco. Il permesso di lavoro è costoso, sia per te che per chi ti assume, quindi se non hai una professione in mano è difficile da ottenere. Inoltre sono molto severi su chi non rispetta le leggi. Faccio un esempio: se tu sei entrato con un visto turistico e magari stai lavorando senza permesso in un ristorante di un amico e qualcuno ti fa una foto (succede molto spesso) e la invia all’ufficio immigrazione, hai un’espulsione immediata dalla Thailandia con difficolta al rientro».

Ecco, dal punto di vista burocratico quali passaggi hai dovuto affrontare per vivere in Thailandia?

«Siamo entrate con un visto turistico di un mese, quello che viene dato di default a tutti i visitatori in aeroporto. Poi sono andata a rinnovarlo per un altro mese, pagando circa 300 euro, sia per me che per mia figlia. Al momento sto facendo le carte per attivare un visto lavorativo, perchè ho avuto la grande fortuna di essere stata assunta da Welcome to Asia un Tour operator Italo Tailandese. Mia figlia segue il mio visto».

Invece come è stata l’accoglienza dei thailandesi?

«Direi ottima, i thailandesi sono persone squisite. Se tu sei cordiale con loro, loro lo sono tre volte di più con te!».

Sull’isola hai il tuo quartier generale. Di che cosa ti occupi?

«A Rawai dove al momento vivo, mi occupo di prenotazioni per un piccolo resort e grazie alla rete collaboro con dei consulenti turistici in Italia. Principalmente costruisco pacchetti turistici su misura e stringo contratti con Hotel per Welcome to Asia, Tour Operator Italo Tailandese che opera in tutta l’ Asia».

Oltre al tuo lavoro di comunicazione e la collaborazione con alcuni tour operator per la creazione di vacanze su misura, hai aperto anche un blog “Domani Parto” in cui racconti le tue esperienze ma aiuti anche i viaggiatori alle prime armi. Parlaci un po’ del tuo blog.

«Domani Parto è un blog nato circa 8 mesi fa nel corso del mio periodo maltese. Durante il mio lavoro di assistente ho incontrato tante persone, che erano alla loro prima esperienza di viaggio e nonostante si trovassero in una piccola isola dell’Europa si sentivano perse, non sapevano dove andare e soprattutto avevano paura di essere truffate. E da lì è nato Domani Parto e la sua mission: aiutare i viaggiatori alle prime armi che hanno bisogno di essere seguiti e consigliati. Ho in mente di installare anche una chat dove i viaggiatori possono chiedermi dei consigli in tempo reale».

Nel tuo blog ti rivolgi anche alle mamme single come te. Quanto è difficile essere una mamma single in un altro Paese lontano dai famigliari e dagli affetti?

«Essere una mamma single non è facile da nessuna parte, nel tuo o in un altro Paese. Lo sanno bene tutte le mamme come me. Ho avuto però sempre la fortuna di incontrare persone meravigliose che mi hanno aiutata anche nei momenti difficili e di grande sconforto. Essere una mamma single non vuol dire smettere di viaggiare, oppure viaggiare solo in villaggi turistici all inclusive senza identità. No, significa anche viaggiare in un modo indipendente ma sicuro facendo scoprire ai propri figli le meraviglie del mondo».

Sei partita dall’Italia due anni fa, sei in Thailandia da un mese. Quanto e come è cambiata la tua vita?

«Tantissimo, ma sono molto contenta della scelta che ho fatto per me ma soprattutto per la mia bambina, oltretutto d’ accordo con il mio ex compagno con il quale ho al momento un ottimo rapporto».

Che consigli daresti a chi come te sta pensando a un cambiamento radicale?

«Di seguire il proprio istinto ma di prepararsi, cercando un lavoro e avere comunque una base per partire. Niente è facile, ma superato il primo scoglio si supera tutto».

Ti manca l’Italia e ci torneresti?

«No, non mi manca e al momento non penso neanche di tornarci . Questa mia scelta è stata ponderata, non è stato un colpo di testa».

Progetti per il futuro?

«Piu che pensare al futuro, penso al presente che mi piace tantissimo».

Per contattare Marta questo il suo indirizzo e-mail: info@domaniparto.com.

Potete trovarla anche sulla pagina Facebook domaniparto.MartaP/ e su

Instagram: marta_domaniparto