Chips e fiches: origini e curiosità

Quante volte abbiamo sentito usare il termine chips in ambito culinario? Da ormai molto tempo a questa parte però, gli appassionati di gioco d’azzardo hanno dato un nuovo significato al termine. Se avete giocato almeno una volta a poker o alla roulette, avrete sentito più di una volta, infatti, usare il termine chips o fiches per riferirsi ai tipici gettoni da gioco.

È vero, oggi i casinò online la fanno da padrone, ma persino i giocatori online conoscono benissimo questo oggetto tipico dei tavoli verdi, ancora presente in forma virtuale nelle sessioni di gioco.

Tanti utenti, al giorno d’oggi, grazie alle più moderne tecnologie, hanno la possibilità di collegarsi da remoto a partite ed eventi che si svolgono interamente online. In alcuni casi, per fare pratica, viene consigliato di cominciare a puntare giocando contro il pc. Ed ecco perché chi si approccia per la prima volta si chiede: quale casinò online mi consigliate? Ci sono così tante piattaforme sul web che diventa quasi difficile e complicato prendere una decisione, ma il segreto è quello di verificare sempre sicurezza e affidabilità, soprattutto quando si tratta di dati personali.

L’origine delle fiches

Se pensiamo alla lunga storia del gioco d’azzardo, in realtà le fiches dovrebbero essere nate molto più di recente di quello che si potrebbe pensare. Detto questo, le prime testimonianze relative a questi gettoni risalgono a circa due secoli or sono.

Infatti, prima del Novecento, chi era solito giocare d’azzardo puntava sfruttando un po’ tutto quello che aveva con sé. È abbastanza facile intuire come non si trattava solo ed esclusivamente di soldi, ma anche di tanti oggetti preziosi e, in alcuni casi, pure di diamanti e di pepite.

Il problema principale è quello legato al fatto di dare un valore a tutti questi oggetti: da qui nasce l’esigenza di cambiare e rivoluzionare il sistema delle puntate, cercando di definire dei nuovi standard da seguire. In che modo operare questo cambiamento? La soluzione proposta era quella di sfruttare un oggetto, che potesse magari avere la forma delle monete, che avesse finalmente un valore predefinito. Ancor meglio se tale valore fosse riportato sopra le monete, oppure indicato con un colore differente.

La ricerca di un oggetto standard da utilizzare e molto semplice nel suo impiego portò alla vera e propria creazione delle fiches. Se all’inizio venivano impiegati prettamente dei materiali preziosi, bisogna mettere in evidenza come, con il passare del tempo, si è passato ad usare dei materiali differenti, come ad esempio la plastica o l’argilla, senza dimenticare anche diversi materiali biologici e riciclabili.

Tutto questo portò ad una considerazione estremamente importante, ovvero che le fiches, al di fuori del tavolo da gioco, non potevano avere alcun tipo di valore sotto il profilo contabile. Di conseguenza, anche se qualcuno le avesse rubate, l’unica cosa per cui possono tornare utile è quella di avere un ricordo di quella sala da gioco.

Le fiches e l’aspetto legato alla sicurezza

Tra i vantaggi delle fiches troviamo sicuramente anche il fatto di evitare che all’interno delle sale da gioco possa iniziare a circolare del denaro contante. Come si può facilmente intuire, quindi, lo scopo principale è quello di tutelare al massimo l’aspetto della sicurezza.

In questo modo, si evita anche il pericolo che possano verificarsi episodi spiacevoli ai vari tavoli da parte dei giocatori. Usando le fiches, i diversi giocatori hanno la possibilità di andare comodamente e serenamente in cassa a cambiare le monete da gioco in denaro contante. Anche per questo motivo, vi consigliamo di giocare sempre casinò legali e con licenza AAMS.

Interessante, infine, sottolineare la differenza tra fiches e chips. Il termine inglese chips si utilizza per le monete che vengono impiegate da chi gioca a poker, mentre per tutte le altre tipologie di giochi da casinò, in modo particolare quelli di stampo francese come blackjack e roulette, ecco che viene utilizzata in prevalenza la parola fiches.