Sergio Lollini: la mia nuova vita in Australia

A cura di Matteo Melani

 

Coincidenze, voglia di mettersi in gioco, fortuna e sfortuna. Quando si vuole dare una svolta alla propria vita si possono incontrare tanti fattori che ne determinano il cammino. Sergio Lollini, imprenditore toscano residente a Melbourne, racconta a Voglioviverecosi.com le tappe che lo hanno portato dall’altra parte del mondo.

Originario di Montecatini, ha iniziato a lavorare come imbianchino per poi entrare in società con il suo datore di lavoro. Successivamente apre una ditta di import-export. Sergio vive una vita di buon livello, ma inizia a percepire i problemi che affliggono gli imprenditori. Uno fra tutti l’eccesso di burocrazia. Decide di partire per gli Stati Uniti e conoscere nuove realtà. “Mi iscrissi a una chat e conobbi una ragazza di El Paso che poi ho incontrato di persona e mi ha ospitato”, ricorda.

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Sergio Lollini

Girando fra le strade circondate da grattacieli e guardando le montagne rocciose del Texas, si rende conto che l’Italia non fa più per lui. Dopo un anno torna nella Valdinevole, dove continua a guidare la sua impresa ma la voglia di scappare prende il sopravvento. Anche se viaggia a bordo di una Mercedes, sente che è arrivato il momento di cercare un altro posto per vivere.

Opta per l’Australia perché un suo amico già ci vive, e nel 2010, dopo aver fatto le valigie, prenota un biglietto solo andata per Melbourne. Con l’amico non va come sperato e l’inizio dell’esperienza in Australia non è dei migliori. Poi però riesce a trovare il giusto ottimismo e dopo tre rifiuti trova lavoro in un bar. “Il primo giorno di lavoro -dice Sergio – il proprietario mi tenne anche per la sera”. Una conoscente gli parla di un appartamento in affitto e dopo aver parlato con il padrone ne diventa amico.

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vivere in australia

Passata la sventura degli inizi, la vita di Sergio Lollini ha preso una piega positiva. L’impiego di barista va alla grande e dopo un anno va a abitare in un palazzo nel centro di Melbourne. Nel frattempo conosce la sua futura moglie che sposa nel 2012. Tra un caffè e una birra che serve, Sergio non ha dimenticato la sua professionalità e la sua manualità imparata da ragazzo. Il suo sogno è aprire un’azienda di servizi di ristrutturazione, ma ancora è senza automobile e i soldi guadagnati al bar non sono abbastanza per mettersi in proprio.

Così si mette in contatto con un italiano che gli promette di finanziarlo, ma all’ultimo minuto si ritira. Compra la macchina e muovendosi per le strade di Melbourne conosce piccoli imprenditori che aiuta in caso di bisogno, se c’è da verniciare una superficie o piastrellare un pavimento. Col tempo riesce a farsi una clientela e nel 2014 apre la sua attività, che poi diventa la Tuscany Services Group. Dal nome si capisce che non ha dimenticato le sue origini, nonostante siano 7 anni che non torna. “Quando sono partito dall’aeroporto di Milano ho guardato il panorama con gli occhi di chi non tornerà più”.

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Oggi Sergio Lollini conta 16 addetti, fra dipendenti e collaboratori (intonacatori, imbianchini, piastrellisti e falegnami). “Le banche sono migliori che in Italia, anche se ultimamente sono più stringenti perché ci sono stati dei problemi”, afferma. Sulla burocrazia, Sergio dichiara che in certi aspetti è peggiore rispetto a quella italiana. “Qui il costo della vita è alto e la gente spende in beni superficiali, ma c’è tanta speranza per il futuro. Davanti agli occhi di Sergio non ci sono più i viali del centro storico di Montecatini, ma grattacieli e megaponti.

Questo cambiamento ha portato novità e malgrado le difficoltà, per Sergio è stata la scelta migliore. Passeggiando nei parchi della città ha notato che tanta gente si ferma per mangiare un panino o delle patatine e in questa tendenza ha visto un’opportunità. “Mi piacerebbe aprire un chiosco-conclude- e servire street-food, ma ancora sono indietro”.