Cosa vedono gli italiani nel mondo dalla loro finestra

di Enza Petruzziello

Natura, fiori che sbocciano, albe e tramonti. Si presenta così, oggi, il mondo ai nostri occhi. Rigorosamente visto attraverso una finestra. Il lockdown imposto dal Covid-19 ha trasformato le nostre vite e le nostre “viste”. La finestra di casa è diventata la nostra finestra sul mondo esterno, in ogni continente.

Lo hanno capito Valentina Aresi e Mariaelena Disarò ideatrici del gruppo Facebook Fotografia da una finestra…nel mondo” . Tutti gli iscritti possono pubblicare sulla pagina una fotografia scattata dalle loro finestre e balconi, ovunque si trovino nel mondo: Spagna, Inghilterra, Svezia, Cambogia, Stati Uniti, Italia. L’intento è far sentire più vicino chi si sente inevitabilmente lontano.

Loro stesse expat da anni, vivono attualmente in Regno Unito dopo un’esperienza in Spagna e in Irlanda. Mariaelena ha 38 anni e viene da un piccolo paesino in provincia di Padova, mentre Valentina di 34 anni è originaria di Varese. In questo momento così delicato per tutto il mondo hanno voluto condividere ciò che gli italiani vedono affacciandosi dalla propria finestra.

Fotografia da una finestra

«Nelle ultime settimane – spiegano Valentina e Mariaelena – ciò che ha imperversato sul web nei vari gruppi di italiani all’estero sono state solo notizie relative al Coronavirus, per la maggior parte negative. Abbiamo cercato il modo di invertire questo trend di crescente negatività, mostrando invece le immagini dal mondo anche se visto solo attraverso una finestra e un balcone».

E vista la risposta che il gruppo sta ricevendo su Facebook, sembra proprio ce ne fosse bisogno. In meno di una settimana “Fotografia da una finestra nel mondo” conta già più di mille iscritti.

Valentina, Mariaelena vivete da anni all’estero. Dove siete esattamente e di che cosa vi occupate?

«Sono ormai dieci anni che abbiamo lasciato l’Italia e al momento viviamo in UK, in un paesino alle porte di Oxford. Ma prima di arrivare in UK abbiamo vissuto in Spagna, prima a Palma di Mallorca e poi a Barcellona, da lì ci siamo spostate in Irlanda, esattamente a Dublino per poi capitare, quasi per caso, in UK. Lavoriamo nel settore hospitality da 2 anni a questa parte, lavorando circa 9 mesi l’anno e viaggiando i restanti».

Come nasce l’idea di “Fotografia da una finestra…nel mondo?”.

«L’idea ci è venuta quasi per gioco, in una delle tante elucubrazioni mentali che ci hanno colpito durante questo lockdown. Quando è stata annunciata la quarantena forzata ci siamo ritrovate a vivere in un piccolo monolocale sopra al pub in cui lavoravamo, con una finestra sulla strada. Abbiamo iniziato a chiederci per quanto tempo quello sarebbe stato l’unico panorama a cui avremmo avuto accesso e boom! Ecco l’idea di creare un gruppo per tutti gli italiani che, come noi, al momento hanno solo la propria finestra da cui guardare al mondo».

Fotografia da una finestra

Expat ma non solo. Chi sono gli utenti della pagina? Da dove vengono e perché hanno deciso di partecipare?

«È vero, non solo expat e non solo emigrati. Siamo partite con il gruppo di amici che hanno iniziato a chiamare altri amici e così via, fino a raggiungere gli italiani praticamente in tutto il mondo. C’è Daniela che è rimasta bloccata in Cambogia durante una vacanza e ci delizia con foto dal suo bungalow in riva al mare. C’è Giulia che si è trasferita in Svezia da poco con la famiglia e ha ricominciato una nuova vita, Silvia che vive in Costa Rica, Erika da Detroit e moltissimi italiani da ogni continente. Ovviamente anche gli italiani che vivono in Italia fanno parte del gruppo. Il “mondo” prevede anche il nostro Paese di origine. Gli ultimi arrivati hanno aggiunto anche l’Islanda ai paesi sulla nostra mappa virtuale. Abbiamo creato una mappa su Google Maps in cui aggiungiamo tutte le località da cui vengono postate le foto e il risultato visivo è incredibile. Ancora una volta la comunità italiana all’estero si è rivelata unita e aperta».

In meno di una settimana avete già ricevuto numerose adesioni e tantissime fotografie. Qual è l’immagine che si vede più spesso fuori dalla finestra?

«In questo momento l’immagine ricorrente è quella del tramonto, ma abbondano foto di giardini in fiore o terrazze rigogliose. A me non dispiacciono nemmeno le foto dei palazzoni, la parola chiave nel gruppo è condivisione, non protagonismo».

Quali sono, invece, i sentimenti che prevalgono in questo periodo sul gruppo?

«Direi che il sentimento prevalente è l’entusiasmo. Siamo tutti entusiasti di vedere posti sconosciuti, di parlare con persone dall’altra parte del mondo, di condividere una parte, seppur piccola, della nostra quotidianità. A volte la nostalgia di casa o la malinconia fanno capolino in qualche post ma il gruppo si attiva e cerchiamo di risollevare il morale a chi è giù».

finestra expats

Spagna, Argentina, Portogallo, Stati Uniti, Lussemburgo, Svezia. Sono tante le fotografie scattate da ogni parte del mondo. C’è una foto che più delle altre vi ha colpito e perché?

«È davvero difficile individuare una sola foto anche perché, non essendo foto professionali, tutte trasmettono sensazioni che le rendono uniche e autentiche. Certo ci sono alcuni paesaggi che ti lasciano senza fiato, ma ogni immagine parla al cuorem».

Nel gruppo avete lanciato anche diversi contest, di cosa si tratta?

«Abbiamo pensato che fosse carino creare un gioco per coinvolgere ulteriormente i membri del gruppo e, attraverso un sondaggio, abbiamo cercato di capire quali potessero essere i soggetti preferiti. Il contest in corso, “Alba e tramonto dalla finestra”, ha spopolato e la foto che riceverà più like diventerà la nuova immagine di copertina. È più un gioco che una gara, anche se qualcuno ha messo in campo una competitività che non ci saremmo mai immaginate, ma è servita a sbizzarrire la creatività di molti».

Nonostante il lockdown, nonostante l’isolamento forzato, le persone hanno voglia di raccontarsi e di comunicare con gli altri. C’è chi lo fa al balcone cantando e suonando e chi postando fotografie. Perché secondo voi?

«Crediamo che a nessuno piaccia sentirsi solo. Qualsiasi occasione dia la possibilità di metterci in contatto con altre persone, viene accolta e sfruttata. Questo è ancora più vero per chi vive all’estero e magari non ha ancora avuto tempo o modo di crearsi una comunità nel luogo in cui vive. È un momento buio in tutto il mondo e solo le connessioni umane possono aiutarci a superarlo».

Molti expat stanno sperimentando la lontananza dagli affetti, impossibilitati a tornare in Italia. Una situazione che può essere pesante e frustrante. Il vostro gruppo è in qualche modo anche una fonte di supporto per loro, per sentirsi meno soli e più vicini a casa?

«Certo, o almeno questo è stato il nostro intento fin dall’inizio. A volte anche solo una foto può risvegliarci ricordi rassicuranti o emozionanti, una chiacchiera può allietarci la giornata, un commento può addolcire un pensiero triste. Un gruppo che ci permette di viaggiare virtualmente il mondo e di parlare la nostra lingua, aiuta a sentirsi un po’ meno soli».

Un’ultima domanda: qual è la fotografia e l’immagine che vorreste vedere?

«Una fotografia dalla finestra del parco sotto casa, con famiglie e bambini che giocano insieme senza mascherine o distanze di sicurezza…speriamo davvero di vederla presto!».

E nell’attesa finalmente di rivederlo, ecco il gruppo Facebook di Valentina e Mariaelena:

www.facebook.com/groups/2638314002944751/.