Chi ama il mare non può fare a meno di concedersi, almeno una volta nel corso della propria vita, una vacanza a Marsa Matrouh: una location che offre alcune tra le più belle spiagge non solo di tutto l’Egitto, ma addirittura del mondo. Se a questo si aggiunge il piacere di poter andare alla scoperta di numerosi siti storici e di vedere da vicino un patrimonio artistico davvero speciale, è facile capire perché è arrivato il momento di conoscere da vicino Marsa Matrouh.
L’Oasi di Siwa e il Grande Mare di Sabbia
Da dove partire per un tour turistico di primo livello? Per esempio dalla meravigliosa Oasi di Siwa, che grazie alle sue attrattive storiche è una delle più visitate e apprezzate, anche perché le architetture moderne non ne hanno compromesso in alcun modo la bellezza. Il Great Sand Sea, cioè il Grande Mare di Sabbia, è un altro punto di riferimento per un viaggio a Marsa Matrouh: si tratta di un grande deserto che si sviluppa per diversi chilometri e che fin dai tempi più antichi è stato attraversato da viaggiatori, carovane e cavalieri. Insomma, scoprirlo vuol dire regalarsi un viaggio tra le epoche più diverse, con il paesaggio che è formato dalla classica sabbia dorata alternata a sabbia bianca, che dà l’idea di trovarsi quasi su un altro pianeta.
I paesaggi dell’Egitto
L’Oasi di Siwa, per altro, non è che una delle tante che si possono visitare: come non menzionare quelle di Kharga e di Dakhala, ma anche di Farafra e di Baharija? In questi posti le abitazioni sono realizzate, come impone la tradizione, con sale e fango: decisamente un altro mondo rispetto a quello che siamo abituati a vedere e a conoscere.
I tre sacrari e il Museo della Guerra
A Marsa Matrouh ci sono tre sacrari: quello italiano, quello tedesco e quello del Commonwealth. Si tratta di una delle più importanti eredità della Seconda Guerra Mondiale, e al tempo stesso una doverosa commemorazione di chi è morto in battaglia. Se si è interessati alla storia locale – e a quella italiana – ci si può recare anche al Museo della Guerra di El Alamein, in cui sono conservate numerose testimonianze del periodo bellico. El Alamein è una città che è nata come un porto e che poi, con il trascorrere del tempo, si è trasformata in una importante destinazione turistica. Al di là del suo ruolo nel corso della Seconda Guerra Mondiale, merita di essere visitata per i suoi parchi verdeggianti, per i suoi palazzi e per le sue strade bianche.
Che cosa resta da vedere
Non tutti sanno che a Marsa Matrouh c’è la cosiddetta piscina di Cleopatra, così denominata perché si racconta che qui fosse solita immergersi la regina egiziana quando andava in viaggio a Siwa. Si tratta di una piscina in pietra dove l’acqua, a temperatura non fredda, proviene direttamente da una sorgente. Fare il bagno qui è una gioia, e soprattutto rilassa molto. Volendo camminare, invece, ci si può dirigere verso la fortezza di Shali, una struttura antica composta da fango e sale che domina tutta l’oasi di Siwa. Quello che si presenta sotto gli occhi è un paesaggio a dir poco unico, soprattutto nei minuti del tramonto.
In spiaggia
E il mare? Le acque cristalline sono una vera attrattiva di questo angolo del Mediterraneo, reso ancora più interessante dalle spiagge dalla sabbia sottile. Sono numerosi i litorali incontaminati in cui ci si può rilassare, tra lagune naturali e scenari da sogno.
Un tuffo nella storia
Ma oltre che nel mare, a Marsa Matrouh ci si può tuffare anche nella storia, per esempio grazie alle tombe greche e romane: un vero salto a ritroso nel tempo, per tesori che sono stati scoperti da poco ma che hanno molto da raccontare. E lo stesso discorso si può fare per la Moschea di Sidi el-Awwam, che si trova a poca distanza dalla spiaggia di Ageeba. Da vedere e fotografare, se non altro per la sua speciale architettura in pietra bianca che la rende ben visibile. Un punto di riferimento per tutta la costa, a dominare il paesaggio colpendo la curiosità e l’attenzione di ogni turista.