Vivere all'estero: Burundi

Italiani in Burundi

Piccolo Stato africano, il Burundi è uno dei Paesi più poveri e arretrati al mondo. Dilaniato da guerre civili, scontri e colpi di Stato, il Burundi non è certo un luogo facile in cui vivere. Gli italiani che vanno e attualmente si trovano in Burundi sono di solito persone impegnate proprio in missioni umanitarie di organizzazioni internazionali, in particolare del settore medico e sanitario. Come molti Paesi dell’Africa, anche il Burundi è pieno di contraddizioni con la povertà estrema della maggioranza della popolazione contrapposta alla ricchezza straordinaria di pochi privilegiati. Il ceto medio è quasi inesistente. L’economia del Burundi si basa quasi esclusiavamente sull’agricoltura: tè e caffé sono le culture pregiate destinate all’esportazione, mentre riso, canna da zucchero, cereali, legumi e ortaggi sono destinati al consumo locale. Esistono poche industrie, per lo più concentrate nella capitale, e qualche impresa mineraria nelle zone di frontiera con la Tanzania.

Eppure nonostante la povertà, le lotte intestine, il Burundi è anche conosciuto come il paese delle mille colline e dei tamburi sacri. La vegetazione è rigogliosa: i campi coltivati ancora in maniera tradizionale lasciano il posto a distese incolte o a foreste lussureggianti, solcate da innumerevoli corsi d’acqua, a volte piccoli e tumultuosi a volte di grandi dimensioni, placidi e inesorabili. Nelle foreste si possono incontrare diverse specie di primati mentre lungo i corsi d’acqua più importanti, ippopotami e coccodrilli sono frequentatori abituali. L’ospitalità in Burundi è sacra e lo è ancora di più qando l’ospite è il “muzungu”, l’uomo bianco. Ogni turista puó sperimentare questo aspetto della cultura del Burundi quando in un hotel, in un ristorante o anche in una casa o un giardino la gente lo colmerà di premure e di attenzioni.

Se ti interessa conoscere meglio questo Paese, tieni d’occhio la sezione di Voglio Vivere Così dedicata al Burundi e scopri tutto ciò che c’è da sapere.