Alla scoperta dell’Asia

Di Enza Petruzziello

Sono partiti da pochissimi giorni. Destinazione: Asia. Armati solo di uno zaino, una macchina fotografica e il loro inseparabile taccuino, esploreranno il bellissimo continente del Sol Levante in un viaggio che durerà un anno.

Loro sono Annalisa Galloni e Francesco Riccio, giovane coppia di viaggiatori italiani, backpackers e travel-blogger, conosciuti nel mondo dei social web come Anim&rranti. Trent’anni lei, trentadue lui, entrambi sono foto e video reporter, esperti di viaggi e con alle spalle numerose esperienze di volontariato in Europa e nel mondo. Per la loro prima avvincente avventura insieme, hanno scelto il continente asiatico. Il decollo è stato il 15 settembre in direzione della Mongolia e del suo deserto, il Gobi. Poi raggiungeranno il Vietnam, e proseguiranno in un viaggio quasi esclusivamente via terra, che li condurrà dal Vietnam alla Cambogia, dal Laos al Myanmar, dalla Thailandia alla Malesia, alla foresta del Borneo, fino a raggiungere l’India.

«Sarà – come scrivono nel loro blog Anim&rranti – un viaggio lento e profondo, con lunghi spostamenti via bus e treno, attraversando da nord a sud e da est ad ovest, i molteplici paesi dell’Asia, fino a raggiungere i luoghi più lontani e remoti, meno conosciuti e più autentici, dell’intero continente.

Un’avventura che li vedrà, dopo tanti viaggi in solitaria, per la prima volta insieme. Annalisa e Francesco, infatti, hanno visitato Paesi e città di tutto il mondo ma ognuno per la propria strada, ognuno nella proprio direzione, da soli.

Poi a un certo punto le loro anime erranti si sono incontrate, entrambi di ritorno da un viaggio, lui da un tour del Vietnam e lei dal Cammino di Santiago de Compostela. È bastato il primo sguardo per capire, o meglio “sentire”, che avevano trovato nell’altro la metà perfetta di loro stessi. Napoletani doc, Annalisa inizia a viaggiare due anni fa dopo aver mollato il suo lavoro a tempo indeterminato, mentre Francesco, naturista e ornitologo, ha all’attivo numerosi viaggi e spedizioni: El Salvador, Nepal, Vietnam, Scozia, Marocco, Egitto, Scozia, Isole Canarie, tanto per citarne alcuni.

Li abbiamo incontrati alle prese con gli ultimi preparativi poco prima della partenza.

Annalisa, Francesco quando è iniziata la vostra passione per i viaggi?

«Penso abbia sempre fatto parte di noi, quando fin già da bambini iniziavamo a gattonare alla scoperta del mondo. Da allora non ci siamo più fermati».

Per tanto tempo avete viaggiato in solitaria in lungo e in largo in giro per il mondo, poi finalmente vi siete incontrati. Quando avete capito che le vostre “anime erranti” erano fatte l’una per l’altra?

«Fin dal primo sguardo, dal primo momento in cui le nostre vite si sono incrociate. È avvenuto tutto in maniera così spontanea e inaspettata, la vigilia dello scorso Natale: io rientravo in Italia da un viaggio di 7 mesi zaino in spalla, e Francesco da un viaggio nel Vietnam del nord.

Destino volle che entrambi fossimo di Napoli, entrambi coetanei, entrambi due anime erranti che viaggiavano/vagabondavano da sole. Inoltre eravamo gli unici napoletani in tutta piazza nazionale il 24 dicembre a essere vestiti con abbigliamento tecnico-sportivo e scarpe da trekking. Ricordo che, il giorno in cui lo conobbi, pensai tra me stessa “Wow, hai incontrato l’uomo della tua vita, peccato che non avrai mai modo di conoscerlo”.

Ero infatti in partenza per un viaggio solo andata per l’India, mentre lui stava valutando una spedizione naturalistica nel sud America. Ma tutti i nostri progetti sono cambiati da quella sera stessa, perché da quando ci siamo incontrati non ci siamo più separati nemmeno per un giorno».

Anim&rranti

Quando non viaggiate di che cosa vi occupate?

«Ufficialmente, Francesco è dottore naturalista e fotografo naturalista, co-fondatore dell’associazione no-profit Ardea Onlus, mentre io foto-video reporter in corso per diventare giornalista, e siamo entrambi travel-blogger, ora uniti sotto un unico nome conosciuto come “Animerranti”. Ufficiosamente, siamo entrambi amanti della natura ed appassionati di viaggi, quindi siamo costantemente in viaggio».

Questo è il vostro primo viaggio insieme. Per un anno sarete in giro per il bellissimo continente asiatico. Come vi siete preparati a questa nuova avventura?

«Come non ci siamo preparati, dovremmo dire. Abbiamo provveduto alle questioni burocratiche fondamentali, come i vaccini consigliati, i visti necessari per accedere ai primi due paesi che visiteremo, l’assicurazione sanitaria ecc.

Abbiamo un itinerario approssimativo che vorremmo seguire, luoghi che vorremmo visitare e cose che vorremmo fare, e siamo in contatto con numerose strutture che ci ospiteranno lungo il percorso, e dove svolgeremo volontariato o dove documenteremo con interviste e foto/video reportage le realtà, culture, usanze e tradizioni delle popolazioni. Ma non abbiamo prestabilito nessuna data. Oltre al volo di partenza, alle prime due notti in albergo a Ulaan Batar, e al volo che ci condurrà in Vietnam a metà ottobre, non abbiamo prenotato null’altro. Questo perché vogliamo che il nostro sia un viaggio “senza tempo”.

Un viaggio in cui potremmo seguire tutte le strade che si mostreranno dinnanzi a noi, pronti a intraprendere vie che non avevamo preso in considerazione. Un viaggio in cui tutto può cambiare, giorno dopo giorno, in cui tutto è possibile.

Come si strutturerà il viaggio?

«Da Roma, e dopo uno scalo all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca, arriveremo in Mongolia. Qui visiteremo il deserto del Gobi, il quinto deserto più grande dopo il Sahara e il primo deserto freddo per estensione al mondo. Dormiremo nelle Gher, le tipiche “case-tenda” usate da questo popolo nomade che necessita di spostarsi in continuazione per far sopravvivere il proprio gregge di pecore, le proprie mandrie di cavalli e la propria famiglia. Le loro sono “case portatili”, che smontano e montano in continuazione, per spostarsi lungo tutto il deserto, e non sono provviste né di corrente elettrica né cisterne di acqua.

Osservandole è possibile orientarsi, in quanto i loro ingressi sono disposti in direzione sud, sud-est, proteggendosi in questo modo dai gelidi venti del nord. Sarà un’esperienza unica, in cui vivremo una vita completamente diversa da quella a cui siamo abituati noi occidentali, fatta di comfort, corrente elettrica e acqua calda. Ci sposteremo poi in Vietnam, dove saremo ospiti di alcune famiglie locali dei piccoli villaggi del nord, ed in cui documenteremo le loro vite.

E poi non si sa. L’idea è visitare i vari paesi, Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia, Malesia, Singapore, Borneo, India e Nepal, ma non sappiamo dove ci porterà il destino. E non sappiamo cosa e quanto vedremo in tutti i paesi in cui giungeremo, perché per noi non è importante “vedere” quanti più posti nel mondo, quanto piuttosto “viverli”. E se questo significa che, giunti in Cambogia, vorremmo fermarci tutto il mese in unico luogo, lo faremo.

Zaino in spalla alla scoperta dell’Asia

C’è stato qualcuno che ha cercato di dissuadervi, e al contrario chi vi ha appoggiato in questa decisione?

«Fortunatamente, abbiamo ricevuto l’appoggio di tutte le persone per noi importanti, sia amici che familiari. Certo, specialmente i genitori, sono e staranno in apprensione tutto il tempo, preoccupati per la nostra incolumità.

Ma ciò nonostante, si fidano di noi e delle nostre scelte, e ci hanno sostenuto nel realizzare i nostri desideri e trasformare i nostri sogni in realtà. Come ci ha scritto una delle persone a noi più care: “Amare qualcuno significa fare ciò che è meglio per lui, se pur non per noi; ci mancherete come non mai, ma l’affetto e l’amore che proviamo per voi saprà spingersi oltre “l’egoismo” di volervi tutti per noi, e lasciarvi liberi di vivere le vostre vite come voi sognate”».

Passiamo agli aspetti pratici. Un viaggio di un anno non deve essere facile da sostenere economicamente. Come riuscirete a mantenervi?

«Il viaggio è autofinanziato da noi stessi, mentre una parte sarà a costo zero, in cambio di volontariato e dei servizi da noi offerti. Inoltre, ci teniamo a ringraziare alcuni dei nostri sponsor ufficiali che ci hanno sostenuti in varie modalità e tipologie, dalle attrezzature ai visti, al gps locator, fra cui: Ardea Onlus, Ricamato.com; IAS s.r.l. International Assistance Service, Arbiter Trekking, Europ Assistance».

In Asia, unirete le vostre competenze e la vostra passione per la natura, la fotografia e i reportage, per un fine più grande. Condurrete infatti due iniziative, rispettivamente di natura sociale e ambientale, denominate “Project Souls” (progetto anime) e “Scienza in Viaggio”. Di che cosa si tratta?

«Scienza in Viaggio è un’iniziativa di natura ambientale dai fini divulgativi, mediante il quale collaboreremo con Ardea onlus, l’Associazione NoProfit per la Ricerca, Divulgazione e l’Educazione Ambientale, per una mappatura delle specie animali e vegetali che incontreremo lungo il nostro cammino.

Essendo il territorio che visiteremo ricco di endemismi e specie animali poco studiate, avremo l’occasione di fotografare dal vivo le varie specie, che saranno poi approfondite e studiate dai soci Ardea presenti in Italia, al fine di pubblicare articoli informativi e creare una raccolta dati accessibili a tutti coloro che seguiranno il viaggio, e che potranno così scoprire la biodiversità dei luoghi che attraverseremo.

“Project Souls” è invece un’iniziativa di natura sociale, con lo scopo di raccontare dal vivo le vite, le culture, le tradizioni e le realtà dei popoli asiatici che incontreremo lungo il tragitto, e che documenteremo con interviste, video-reportage e foto-gallery. Dalle gher nel deserto mongolo fino ai piccoli villaggi rurali nelle foreste, dalle risaie alle palafitte, saremo ospitati da famiglie locali così da vivere a stretto contatto con i popoli di quelle terre, per documentare in diretta l’autenticità e la semplicità delle loro vite.

Tutto il materiale reperito verrà diffuso tramite i nostri canali social media, nonché le testate giornalistiche che stanno sostenendo questo progetto».

Tra un viaggio e l’altro curate anche il blog “Animerranti”. Che cosa raccontate nel vostro sito?

«Pensiamo che non basti parlare alle persone delle mille e più stupende destinazioni nel mondo che potrebbero visitare, bisogna anche incoraggiarle a farlo, spronarle a partire, per un breve o lungo viaggio, da soli o in compagnia, o forse per un viaggio che duri la vita intera.

Sono moltissime le persone che vorrebbero viaggiare da sole, ma hanno paura semplicemente perché sono inesperte e si lasciano avvolgere da centinaia di paure. Un po’ come quando si guida l’auto per la prima volta, credono che non riusciranno mai a guidare sereni, senza dover pensare continuamente a cambiare le marce.

E ancor più sono le persone infelici del loro presente e della loro vita, che vorrebbero mollare tutto e cambiare ogni cosa, ma temono di non poterlo fare credendo sia impossibile. Noi proviamo a incoraggiarli, cerchiamo di infondere fiducia in loro, per spronarli a cambiare le cose ed essere felici, o almeno provarci.

Per questo, nel nostro blog di viaggi, parliamo non solo di mete fantastiche, ma anche di consigli di vita e su come viaggiare nel mondo».

Qual è il posto finora più bello che avete visitato e perché?

«Questa è una domanda a cui non è facile rispondere, perché ogni luogo visitato ha lasciato in noi qualcosa che lo ha reso meraviglioso, unico. Certamente l’Oriente ci ha colpiti particolarmente, ed è per questo che, se pur entrambi siamo già stati in alcuni dei suoi paesi, abbiamo deciso di ritornarci insieme per visitarlo tutto, o quasi».

Come è cambiata la tua vita da quando siete in viaggio? Penso ai vantaggi, ma anche agli svantaggi.

«Si è arricchita in un modo che neanche immaginavamo possibile. Certo, ci sono varie difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno, o meglio “cose” che dobbiamo fare, come cercarci un posto dove dormire, dove mangiare, dove lavare i vestiti, come raggiungere la prossima destinazione e così via. Senza contare che c’è il rischio di ritrovarsi in situazioni meno piacevoli, ma ogni cosa nuova che facciamo diventa un’avventura, e comporta una nuova scoperta, fatta sia di luoghi che di persone, che sanno incantarti ed emozionarti a 360°.

Ed è un’emozione ed un’avventura continua, giorno dopo giorno. Si cresce tanto, si matura in fretta, e non ci si annoia mai.

viaggiare

Come è stata l’accoglienza e l’ospitalità delle popolazioni nei tanti Paesi che avete avuto modo di scoprire?

«Finora, sempre meravigliosa. Le persone sono più splendide e sorprendenti di quanto si possa immaginare, basta solo concedergli l’opportunità di dimostrarcelo».

Siete due viaggiatori esperti. Avete visitato moltissimi posti, alcuni dei quali molto difficili dal punto di vista politico e sociale. C’è un luogo in cui avete avuto più paura oppure in cui vi siete trovati in difficoltà?

«No, almeno fino ad adesso. Ovviamente, anche noi abbiamo cercato di non arrecare “disturbo” rispettando sempre le usanze e culture delle persone e luoghi, perché quando viaggi “sei ospite nel loro paese” e come tale sanno offrirti tanto, ma sempre nel rispetto delle loro abitudini sociali e religiose. Speriamo, piuttosto, che Trump e Kim Jong-un non scelgano di “litigare” proprio in questo momento».

Altri progetti per il futuro?

«Tanti, fra desideri e reali opportunità, ma per ora siamo completamente assorti da questo viaggio. Abbiamo imparato che, per essere realmente felici, bisogna vivere appieno il presente, senza soffermarsi troppo sul passato né sul futuro, ed è quello che intendiamo fare. Life is now».

Per seguire il viaggio di Annalisa e Francesco questo il loro sito internet:

www.animerranti.it

Questa la pagina Facebook:

www.facebook.com/animerranti/

Il canale YouTube:

www.youtube.com/channel/UCoJ61l9r-iJc57TbKr1UGCQ

E l’account Instagram: @animerranti