Pietro Nicassio: musicista a Los Angeles

di Matteo Melani

Con i sacrifici si possono raggiungere obiettivi ambiziosi e migliorare la propria vita. Lo sa bene Pietro Nicassio, violoncellista originario di Bari che vive a Los Angeles. Oltre al musicista, negli Stati Uniti d’America Pietro ha fatto anche l’attore e, dopo il periodo di pausa forzata dovuto alla pandemia, ha ripreso a suonare.

Da giovane sono stato più volte in America e ho visto che per chi lavora nella musica le opportunità di lavoro sono di più rispetto all’Italia”, dice Pietro a Voglioviverecosi.

Pietro Nicassio

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Così -continua- nel 2005 con mia moglie e i miei figli ci siamo stabiliti a Los Angeles. I primi tempi ci è capitato di dormire in macchina, ma lavorando sodo ci siamo sollevati da quella brutta situazione e oggi siamo felici”.

Insomma, una storia che dimostra che con la tenacia si può arrivare dappertutto.

Da Bari agli Stati Uniti con la musica nel cuore

Da sempre appassionato dell’arte dei suoni, dopo essersi diplomato al Conservatorio di bari, Pietro inizia la sua carriera di musicista nei territori del Sud Italia. Suona in orchestre di musica classica che si esibiscono nei teatri di Foggia e di Matera e ha l’opportunità di lavorare anche con nomi famosi della lirica come Katia Ricciarelli.

Nella sua città ha onore di suonare di fronte a Papa Ratzinger. Ma si sa, la musica italiana è amata in tutto il mondo e negli anni la sua orchestra viene chiamata per suonare negli Stati Uniti. Tra un concerto e l’altro, Pietro si accorge che Oltreoceano non mancano le opportunità per i musicisti di qualità. “Qui c’è più lavoro e le persone sono più aperte rispetto all’Italia. Chi ama la musica è solito fare un’offerta e con le donazioni qui negli Stati Uniti con si guadagna molto”, dichiara Pietro Nicassio.

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Nonostante le buone prospettive, Pietro resta ancora titubante, anche perché ha una moglie e due figli piccoli. Nel 2005 insieme alla sua famiglie prende la decisione di trasferirsi a Los Angeles, portando con sé quelli che sono gli attrezzi del suo lavoro, cioè i suoi spartiti e il suo violoncello.

La sua musica negli Stati Uniti

Una volta arrivati a Los Angeles, per Pietro e la sua famiglia l’inizio non è facile. Nonostante abbia trovato da subito la possibilità di suonare (come artista di strada e in qualche ristorante), Pietro non può permettersi una casa così, i 4 sono costretti a dormire in macchina e a passare qualche notte nei motel. Grazie all’aiuto di un prete italiano e di alcuni connazionali, la famiglia di Pietro riesce a tirarsi su e così riescono a comprarsi una casa.

Pietro Nicassio: musicista a Los Angeles

L’attività di Pietro prosegue alla grande, tanto che mette su una compagnia musicale e riesce a portare la sua arte in tutti i contesti possibili: dai locali, alle esibizioni sulla strada fino diventare insegnante. “Insegno violoncello – afferma Pietro – a persone di tutte le età. I più piccoli hanno 7 anni, mentre la mia allieva più grande è una donna di 52 anni.

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Gli americani amano la musica e ho avuto l’onore di ricevere da Micheal Bublè un’offerta durante un mio concerto”. Nel frattempo allarga i propri orizzonti anche alla recitazione, con partecipazioni in serie tv che sono andate in onda su Netflix, come Bud Trips, e in altri cortometraggi del genere di docu-fiction.

Se una persona si impegna -osserva Pietro Nicassio– viene premiata. Il lavoro qui c’è e si guadagna bene, ma tra la gente c’è tanta indivia e anche a me è capitato di perdere delle collaborazioni per delle maldicenze sul mio conto”.

Pietro Nicassio: musicista a Los Angeles

La vita di Pietro oggi

Con la diffusione del Covid-19, anche Pietro è stato costretto a sospendere le proprie attività. Con l’allentamento delle restrizioni, la sua compagnia è tornata a suonare e anche Pietro è tornato a impartire lezioni.

Oggi i suoi figli hanno rispettivamente 19 e 24 anni e il trasferimento a Los Angeles non ha impedito a Pietro di trasmetterli le tradizioni italiane e la passione per la musica. “L’ultima volta che sono stato in Italia risale al 2016 – conclude- e quindi ho intenzione di tornarci. Nonostante viva in un paese straniero frequento persone italiane e mangio cibo italiano”.