Nunzio: il mio cuore è in Russia

A cura di Maricla Pannocchia

Nunzio lavora per il Ministero Affari Esteri dell’Italia, mestiere che lo ha portato alle ambasciate e ai consolati nei vari Paesi, ma la sua casa è in Russia. Egli, infatti, ha lasciato la sua nazione natale per vivere a Mosca.

In un periodo storico complesso come quello attuale, Nunzio c’informa che il Ministero scoraggia viaggi e trasferimenti nella Federazione Russa.

Nunzio è anche uno scrittore e non c’è da stupirsi nel sapere che la letteratura russa ha giocato un ruolo centrale nello spingerlo a trasferirsi a Mosca!

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Ciao Nunzio, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Salve, mi chiamo Nunzio Arena, sono nato a Messina e da tanti anni, grazie al mio lavoro, mi trovo a girare il mondo. Ora vi scrivo da Mosca, mia attuale città di lavoro e residenza.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

È stato un qualcosa di naturale perché, sin dal 1991, la mia vita è un insieme di lingue, colori, sapori e climi!

Come sei finito proprio a Mosca?

È stato un giro di giostra, anche se devo dire che un ruolo centrale è stato giocato dalla letteratura russa.

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Di cosa ti occupi?

Sono un dipendente del nostro Ministero Affari Esteri. Ecco spiegato perché sono sempre all’estero. Lavoro nelle nostre ambasciate e nei nostri consolati, ai quattro angoli del pianeta.

Com’è la tua vita quotidiana?

Essa è molto intensa, ma non frenetica. Non lascio mai sconfinare il lavoro nelle mie isole felici: piscina, visite guidate e viaggi.

È facile trovare un alloggio? Qual è il costo medio?

Nel centro di Mosca gli affitti sono alti, mentre nell’Oblast moscovita sono molto più contenuti. Ad ogni modo, trovare un alloggio è piuttosto facile.

Come valuteresti, invece, i servizi come la sanità, i trasporti pubblici eccetera?

Per quanto riguarda la sanità, direi che ci sono due mondi paralleli. Quello della sanità privata, molto efficiente, e quello della sanità statale, decisamente “ingessato”, ma in via di miglioramento.

I trasporti sono tra i migliori al mondo. La metropolitana merita una menzione speciale perché offre una passeggiata nella Storia. Stupenda.

Come sei stato accolto dalla gente del posto?

Meravigliosamente. Qui noi italiani siamo i figli dei figli di Michelangelo e Leonardo, di De Sica e Fellini, i cugini di Armani, Valentino, ma anche di Celentano, Paolo Rossi e Albano.

Come hai superato le difficoltà?

Non ho incontrato delle particolari difficoltà, eccezion fatta per l’apprendimento della lingua russa. Purtroppo qui la gente non parla molto l’inglese. L’italiano si fa strada.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua decisione?

Sino al 24 febbraio 2022 con un pizzico d’invidia e tanta ammirazione, dal giorno dopo con paura e forti preoccupazioni.

Che consigli daresti, anche dal punto di vista burocratico, a chi sogna di trasferirsi in Russia?

Consiglio di visitare i siti del nostro Ministro affari esteri e dell’HomePod page dell’ambasciata russa in Italia.

Con la situazione attualmente in corso, di cui siamo tutti consapevoli, pensi che la Russia, e Mosca in particolare, sia un luogo sicuro e consiglieresti agli italiani il trasferimento lì?

il nostro Ministero sconsiglia vivamente i viaggi nella Federazione Russa e nella sua capitale. Io lavoro in quel Ministero.

Come viene vissuta dal popolo russo e dagli stranieri residenti in Russia la situazione attuale?

Vi sono delle effettive criticità nella quotidianità degli stranieri in Russia. Penso alle carte di credito bloccate, ai viaggi da e per l’Europa sospesi, ai prezzi al consumo schizzati alle stelle, all’inflazione al 19%, all’Euro mortificato da un rublo artificialmente pompato. Ovvio che, per effetto domino, questi problemi si riflettono anche sui russi e in particolar modo sui moscoviti.

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Ti sei mai sentito in pericolo?

Solo il giorno in cui il governo russo ha espulso 24 miei colleghi. Per onestà intellettuale va aggiunto che è stata un’azione di reciprocità diplomatica: noi avevamo mandato via 30 dei loro. Per il resto, non mi sono mai sentito in pericolo.

Hai recentemente pubblicato il tuo libro, puoi parlarcene meglio?

Sì, il libro s’intitola “I ministeriali”. Racconta di 7 vite – quelle di 4 donne e 3 uomini – con carriere e vite private devastate. Questi individui vengono mandati nei sotterranei del Ministero a bruciare milioni di fascicoli vecchi di un secolo e lì ne trovano uno vecchio di 83 anni. Ad attenderli una storia nella Storia, sopra e sotto il manto stradale…

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Quali luoghi consigli di visitare durante un primo viaggio a Mosca?

Mi piacerebbe rispondere: San Pietroburgo. A Mosca consiglio la Moscova e i luoghi de “Il Maestro e Margherita “ di Bulgakov.

Quali sono, invece, i posti meno famosi che suggeriresti?

Le anonime chiesette della capitale (mistiche!)

Progetti per il futuro?

La terra dei Samurai.

Per seguire e contattare Nunzio:

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