Elisabetta: “Qui ho riscoperto il valore dell’andare piano”

Da nove anni Elisabetta Capanna vive a Fuerteventura, insieme a suo marito e alle sue due figlie. Tanti i motivi che l’hanno spinta a mollare tutto e reinventarsi: file interminabili nel traffico, tasse sempre più alte e stress. Sull’isola riscopre finalmente la bellezza dei ritmi lenti. «Essere residente qui – spiega – comporta innanzitutto poter vivere riassaporando quella qualità della vita che nelle grandi città si perde facilmente, il costo della vita è inferiore rispetto all’Italia anche se ora anche gli affitti delle case, ad esempio, sono abbastanza alti».

Elisabetta Capanna vive a Fuerteventura,

Di Enza Petruzziello

La felicità? Per Elisabetta Capanna è una casa in riva all’Oceano e la riscoperta dell’andare piano. Romana, 54 anni, dal 2014 vive sull’isola di Fuerteventura insieme a suo marito Andrea e alle loro due figlie Anastasia e Rebecca, rispettivamente di 23 e quasi 18 anni. Completano la famiglia anche due adorabili cani.

Prima di mollare tutto, Elisabetta era responsabile di un punto vendita nel centro storico di Roma, professione che ha svolto per ben 25 anni, mentre Andrea era un libero professionista. Non solo hanno cambiato città e Paese, ma si sono reinventati anche dal punto di vista professionale.

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Oggi entrambi lavorano in hotel: lei come cameriera al Bahía Azul, resort a Corralejo, mentre lui come chef nella cucina dell’H10 Ocean Suites. Elisabetta prossimamente sarà anche online con il suo blog, incentrato principalmente su Fuerteventura. Ci saranno articoli scritti da lei in chiave molto ironica. Quell’ironia che da sempre è il suo marchio di fabbrica. Ecco la sua storia!

Tu e tuo marito avete cambiato vita nove anni fa. Che cosa vi ha spinto a lasciare tutto?

«Roma è una città davvero stupenda ma, come tutte le grandi e caotiche città, ti fagocita e tritura la vita al punto tale che un bel giorno prendemmo la storica decisione di lasciare tutto il conosciuto per andare incontro all’ignoto. Non sto neanche a elencare i fatti ovvi che ci portarono a prendere tale decisione, come le file interminabili nel traffico, le tasse, lo stress ecc. Sapevamo di essere giunti a un punto di svolta e che avevamo necessità di un cambio radicale accompagnato da tanta incoscienza e moltissimo coraggio, soprattutto perché lo abbiamo compiuto che io avevo 45 anni e mio marito 47».

Come mai la scelta è ricaduta su quest’isola meravigliosa delle Canarie? E come sono stati gli inizi qui?

«Abbiamo scelto Fuerteventura, e più precisamente Corralejo, per i suoi spazi immensi e la pace che trasmette e che si respira sempre. Gli inizi, inutile negarlo, sono stati abbastanza duri visto che ci siamo ritrovati alle prese con una nuova lingua da imparare, nuovi usi e costumi da apprendere e far nostri, un nuovo modo di vivere totalmente diverso da ciò a cui eravamo abituati».

Elisabetta Capanna vive a Fuerteventura,

Quale aspetto ti ha colpito dell’isola?

«Fuerteventura è un’isola “magica”. Ti accoglie e se le vai a genio ti regala tramonti spettacolari o albe pazzesche. Qua tutto va più piano rispetto ai ritmi a cui eravamo abituati e abbiamo riscoperto noi stessi».

Visitata ogni anno da milioni di turisti, Fuerteventura piace per il suo paesaggio, le distese di sabbia e il mare cristallino. Ma com’è vivere qui?

«Essere residente a Fuerteventura comporta innanzitutto poter vivere riassaporando quella qualità della vita che nelle grandi città si perde facilmente, il costo della vita è inferiore rispetto all’Italia anche se ora anche qui gli affitti delle case, ad esempio, sono abbastanza alti a causa della grande richiesta e delle tante case –vacanza».

Hai due splendide figlie. Come è stato crescerle a Fuerteventura? Quali sono i servizi, gli incentivi e gli aiuti che è possibile trovare per i genitori e i ragazzi, e com’è il sistema scolastico alle Canarie?

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«Le nostre figlie hanno frequentato le scuole qui, trovandosi entrambe molto bene. Negli istituti c’è tanta accoglienza e capacità di aiuto per qualsiasi alunno si iscriva. La grande pecca di Fuerte è che non c’è l’università, quindi per poter proseguire gli studi i ragazzi devono cambiare isola o andare in penisola. Crescere i propri figli su quest’isola significa innanzitutto dargli le chiavi del mondo dal momento che in primis si confrontano con persone di altre nazionalità che hanno fatto la nostra stessa scelta, poi imparano più lingue che è la cosa più importante».

Di che cosa vi occupate sull’isola tu e tuo marito?

«Una volta giunti sull’isola, sia io che mio marito, ci siamo reinventati trasformando quelle che erano delle necessità in professioni vere e proprie, quindi io oggi lavoro come camarera de piso in un hotel di ville, mentre mio marito è cuoco in un altro hotel».

Da un punto di vista lavorativo, che differenze ci sono tra l’Italia e le Canarie?

«Le differenze che ci sono da un punto di vista lavorativo tra le Canarie e l’Italia sono innanzitutto una busta paga assai più “corta” (molte ma molte meno tasse), rapporti sereni tra colleghi e un ambiente senza stress, pur essendo professioni abbastanza pesanti fisicamente».

Presto sarà online il tuo blog incentrato principalmente su Fuerteventura. Come nasce l’idea di questo spazio virtuale?

«Sono sempre stata una persona dalla battuta pronta, sempre col sorriso e allegra, che adora far ridere e allo stesso tempo mi piace tantissimo poter essere di aiuto laddove ce ne sia necessità. Unendo queste due cose è nata l’idea del mio blog».

Sul sito ci saranno articoli scritti da te. Ti va di anticiparci qualcosa? Come si chiamerà il blog e a che informazioni troveranno gli internauti?

«Si chiamerà “IL BLOG DI BETTA”. Ci saranno articoli su Fuerteventura in chiave sempre ironica, ma anche sezioni utili se si cerca ad esempio una casa vacanza, una ditta di ristrutturazioni, o un ristorante dove poter cenare».

Le Canarie sono state negli ultimi anni meta preferita di moltissimi imprenditori. Clima mite e stile di vita rilassato, oltre a risparmi notevoli sulle imposizioni fiscali, sono tra i motivi principali. Ma sono tanti anche i giovani che vogliono trasferirsi a Fuerteventura. Quali opportunità possono trovare e che consigli daresti loro?

«A tutti i giovani che vorrebbero trasferirsi a Fuerteventura vorrei che fosse chiaro che le Canarie non sono le Baleari , dove trovi una discoteca ad ogni angolo. Qua si fa una vita tranquilla, si lavora e quando si stacca si va al mare o a fare un aperitivo o a surfare. Divertimenti ce ne sono ed è anche molto facile fare nuove amicizie. È però sempre bene chiarire che soprattutto Fuerteventura è un isola dai ritmi lenti».

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A Fuerteventura vivono tanti italiani, molti li abbiamo intervistati sul nostro magazine. Li conosci e hai modo di frequentare la comunità italiana alle Canarie? Che rapporti ci sono tra gli expat?

«Siamo in tanti italiani ad essere qua e io ne conosco parecchi coi quali c’è un rapporto cordiale e con cui ci frequentiamo. In linea di massima i rapporti nella comunità italiana a Fuerte sono abbastanza distesi, ovviamente si cercano persone con uno stile di vita simile al proprio. Poi ovviamente ci sono anche i connazionali da evitare».

Qual è l’aspetto che apprezzi di più di vivere a Fuerteventura? E quale invece quello che proprio non ti piace?

«La cosa che più apprezzo del vivere a Fuerteventura è il riscoprire il valore dell’andare più piano, di non essere stressati o incavolati già alle sette del mattino. La cosa alla quale non mi abituerò mai è la capacità di non essere mai puntuali quando ti danno un appuntamento».

Ti manca l’Italia e ci torneresti stabilmente?

«Amo pazzamente la mia città, Roma, ma da ben 9 anni mi basta andarci in vacanza. Casa mia è a Fuerteventura».

Come è cambiata la tua, la vostra, vita da quando siete a Fuerteventura?

«La nostra vita, grazie al grande salto che abbiamo fatto, è notevolmente migliorata sotto ogni punto di vista. Anche solo la possibilità di abitare quasi in riva all’Oceano è un dono che davvero riempie la vita».

Programmi o progetti per il futuro?

«In questo momento sono concentrata sul mio blog e su ciò che spero potrà diventare. Per il resto la nostra vita è già perfetta così com’è».

Per contattare Elisabetta Capanna ecco i suoi recapiti:

Mail: ebettacapanna@gmail.com

Facebook: https://www.facebook.com/elisabetta.capanna.31