Cambiare vita senza lasciare l’Italia

 

Quante volte hai pensato di voler cambiare vita, ma hai creduto fosse troppo difficile perché implicava lasciare l’Italia?

Buone notizie, il passaggio non è obbligato. È possibile rivoluzionare la propria esistenza, migliorandola, anche rimanendo nei confini del bel paese.

Tutto ciò che serve avere è un sogno e un po’ di metodo per lavorarci su.

Per prima cosa è indispensabile operare un distinguo: il tuo sogno è un potenziale Piano B o un inconcludente alibi?

Prendiamo come oggetto della nostra analisi il sogno che da decenni popola l’immaginario collettivo: mollare tutto e aprire un chiringuito ai Caraibi.

Sabbia bianchissima, amaca, Mojito, acqua cristallina e buona compagnia, l’anticamera del Paradiso per la stragrande maggioranza del popolo italico. Se fai parte di questa maggioranza l’esempio sarà calzante, in caso contrario sostituiscilo con quello che ti è più affine e limitati ad applicare ad esso il modello che ti propongo.

Per poter valutare se il tuo sogno possiede i requisiti da potenziale Piano B è necessario che tu ti ponga 3 domande:

  1. È oggettivamente realizzabile?
  2. Quali sono le azioni che dovrei concretamente compiere per realizzarlo?
  3. Quali rinunce sono disposto ad operare e quali sforzi sono disposto a sopportare perché diventi realtà?

cambio vita

Andiamo con ordine.

È oggettivamente realizzabile?

In linea di massima i sogni delle persone sono realizzabili, il caso che abbiamo preso ad esempio lo è decisamente. Tant’è che i caraibi sono pieni di chiringuiti.

Quali sono le azioni che dovrei concretamente compiere per realizzarlo?

Qui iniziamo a lavorare sulle note dolenti. Posto che il sogno di mollare tutto e vendere Mojito in spiaggia è raggiungibile, proviamo a pianificare come realizzarlo.

Ad esempio, per fare giusto un accenno, dovremmo iniziare a risparmiare una cifra sufficiente a consentirci l’investimento, valutare i costi di acquisto di immobili con licenza commerciale su una spiaggia caraibica, approfondire tematiche relative a permessi e visti, valutare i costi di un trasloco internazionale, iniziare a considerare l’ipotesi di affittare la nostra casa, dare le dimissioni, comprare un biglietto aereo, salutare amici e parenti e molto altro ancora.

Insomma, si può fare, il percorso per arrivarci non è impossibile, ma senz’altro è impegnativo.

cambiare vita

Primo alert, se già in queste fase state iniziando ad avvertire una morsa alla bocca dello stomaco e a sentirvi sopraffatti dalla fatica di gestire cotante attività, forse il vostro Piano B non è un reale Piano B.

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Arriviamo alla prova del nove. A questo punto tutto ciò che vi separa dal vostro sogno è un elenco di attività da pianificare e svolgere, gran parte di tali attività comporta una scelta e compierle vi obbligherebbe a prendere delle decisioni. Considerazione che ci conduce alla terza domanda:

Quali rinunce sono disposto ad operare e quali sforzi sono disposto a sopportare perché il mio sogno diventi realtà?

Ogni scelta comporta una rinuncia. Andare a vivere ai Caraibi può significare molte cose, sei disposto, ad esempio, a non vedere più le persone che ami con la stessa frequenza di oggi? A dover apprendere una nuova lingua? A dover rivedere le tue abitudini alimentari? A non utilizzare più l’automobile per i tuoi spostamenti? A modificare radicalmente il tuo ritmo di vita? A collocarti su standard di servizio diversi da quelli a cui sei abituato? Puoi storcere il naso e pensare che per una vita in panciolle questo ed altro, ma non darlo per scontato, pensaci su a fondo. Ciò che sembra meraviglioso i primi 2 giorni non è detto continui ad esserlo per tutta la vita.

Se hai risposto a tutte le domande e nonostante ciò sei ancora convinto di voler realizzare il tuo sogno, complimenti! Hai un Piano B.

Ora non ti rimane che lavorarci con pazienza e dedizione finché ogni dettaglio sarà predisposto per trasformarlo nel Piano A e sentirti pienamente realizzato, in Italia o dovunque tu abbia scelto di vivere.

Se invece rispondere alle domande ti ha fatto riflettere sul fatto che il sogno è bello finché non si realizza, allora devo dirti la verità, in questi lunghi anni di fantasie rincuoranti ti sei costruito un alibi. Un porto sicuro dove rifugiarti quando le fatiche della vita sembrano prendere il sopravvento.

Tu non vuoi davvero aprire un chiringuito ai Caraibi, vuoi solo un luogo perfetto dove rintanarti quando le cose non vanno come pensavi e ti senti troppo stanco per cambiarle, alimenti il sogno di una vita perfetta che è perfetta solo perché non esiste.

Niente paura, capita. A questo punto, se ti sei reso conto di avere un alibi, ci sono solo due cose da fare: ascoltarlo e poi abbandonarlo.

Prima di liberartene del tutto chiediti cosa vuol dirti quell’alibi: perché sognavi di aprire un chiringuito sulla spiaggia? Come ti faceva sentire il pensiero di realizzarlo? Forse più autonomo, più libero, più padrone del tuo tempo. Ecco, questi sono i tuoi veri sogni. Il chiringuito è solo la scatola che ci hai costruito intorno.

Adesso che hai più chiaro dove vuoi andare sei pronto per abbandonare gli alibi e scegliere il tuo reale e concreto Piano B, da pianificare e realizzare ovunque tu voglia.

Veronica Dolce

veronica.dolce@outlook.it