Angela: mi sono re-inventata a 50 anni

A cura di Maricla Pannocchia

Da sempre uno spirito libero, che già vissuto all’estero – prima di abitare nelle Canarie, dove si trova al momento – e ha viaggiato molto, non c’è da stupirsi che, oltre a insegnare inglese online, Angela si dedichi ad aiutare le donne che si sentono strette in un lavoro d’ufficio a creare opportunità lavorative che permettano loro di viaggiare e vivere come vogliono.

“Nel 2020, ho perso il lavoro a 49 anni”, racconta Angela, “Allora, mi sono chiesta che cosa volessi fare ‘da grande’. Sapendo della mia passione per i viaggi e conoscendo la mia anima libera, i miei cari erano stupiti che fossi ancora in Italia.”

Angela era già stata alle Canarie e vi è tornata a gennaio, con un gruppo di nomadi digitali italiani, “è stato allora che ho ricordato quanto bene facciano questi posti a chi viaggia per ritrovare sé stesso”. Nonostante Angela non si sia ancora trasferita definitivamente lì, ama le Canarie e consiglia a tutti un viaggio lì, “per vivere luoghi diversi dall’Italia.”

Angela Parisi Canarie

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Ciao Angela, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Mi chiamo Angela, ho 51 anni e sono nata ad Avellino. Attualmente non ho figli e non mi sono mai sposata. Gli altri dicono che sono socievole, solare, energica, creativa… Io, invece, mi definisco pazza, folle e uno spirito libero.

Le mie passioni sono il mio lavoro, le lingue, fare trekking, yoga e acroyoga. Amo vivere a contatto con la natura, fare gli aperitivi con le mie amiche, adoro le mie nipoti. Non sono laureata perché non ho mai voluto rientrare in schemi e canoni. Volevo vivere di esperienza di vita viaggiando. Se oggi mi trovo qui, tutto è cominciato grazie a un percorso di crescita personale nel 2020, dopo aver perso il lavoro alla giovane età di 49 anni. A quel punto, mi sono chiesta che cosa volessi fare “da grande”. Avevo un sogno: viaggiare e portare il lavoro con me – senza dipendere da nessuno.

Oggi ho un percorso di trasformazione che mira al cambiamento, sono Ambasciatrice di una scuola di Specializzazione che si chiama Successo Etico e il CEO Erica Holland ha creato questa realtà che sta crescendo molto rapidamente in Italia per coach, counselors, terapeuti e guide al cambaimento per tutti i professionisti che si occupano di relazione d’aiuto e vogliono contribuire a cambiare il mondo. Inoltre, insegno inglese on-line, del resto, un’altra mia passione è quella per le lingue straniere.

Potrei continuare fino a domani parlandovi di me ma quello che interessa è, che se io sono riuscita a realizzarmi a 50 anni, anche chiunque di voi può farlo.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Amo viaggiare perché mi rende creativa e, soprattutto, mi fa sentire viva e libera di potermi esprimete e di essere per me stessa. Per dare il meglio di me ho bisogno di non sentirmi in gabbia.

Come sei finita proprio alle Canarie?

E’ stato un caso. C’ero stata nel 2019, proprio nello stesso posto, poi a gennaio, con un gruppo di NDI (nomadi digitali italiani), ho deciso di ritornare e ho capito cosa possono ricevere in questo posto tutte le persone che viaggiano alla ricerca di sé stesse.

Aiuti le persone a “reinventarsi”. Cosa intendi con questo termine?

Reinventarsi in un lavoro agile significa avere il coraggio di seguire i propri sogni partendo da sé e dalla propria storia.

Ti va di parlarci un po’ del percorso che offri?

Certo, il mio percorso è mirato alle donne che si sentono strette nel lavoro d’ufficio e desiderano rimettersi in gioco partendo dal conoscere sé stesse per poi reinventarsi in un lavoro ‘agile’ che consenta loro di viaggiare, portando il lavoro in giro per il mondo, e vivere secondo un proprio stile di vita.

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Angela Parisi Canarie

Quali pensi che siano i limiti mentali che spesso impediscono alle persone di passare all’azione?

Solo i retaggi di un passato e, se non impariamo a scollarcelo di dosso, non potremo ambire a traguardi più ambiziosi ma, soprattutto, un grande limite è la paura di fallire e il sono pensiero di doversi giustificare con la famiglia e le persone del paese spesso fa sì che la gente non provi neanche a cambiare o magari lo fanno, ci provano, ma senza reale convinzione di riuscire.

In che modo le aiuti a fare il primo, grande passo?

Aiutandole a prendere coraggio in sé stesse e a riaprire di nuovo il cassetto dei desideri.

Come ti sei organizzata prima del tuo trasferimento alle Canarie?

E’ stato semplice per ora, potendo lavorare in smart ho solo dovuto trovare l’alloggio. Il resto verrà pian piano e da sé.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Mi conoscono da sempre come uno spirito libero e quindi erano meravigliati del contrario, ovvero del fatto che fossi ancora in Italia e aspettavano solo la comunicazione da parte mia di una partenza.

Ricordi che cos’hai provato nei primi giorni di vita lì dopo il trasferimento?

Non l’ho vissuto come un grande distacco. Non è la prima volta che vivo all’estero e, dopotutto, sono solo 3 ore di volo come Londra o i Paesi del Nord Europa.

Come funziona, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare alle Canarie?

Non mi sono ancora addentrata alla burocrazia ma da quello che ricordo sono molto efficienti.

Come hai superato le difficoltà?

Avendo sempre viaggiato, sono una persona flessibile e molto aperta al nuovo.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

Benissimo, le persone sono molto affabili e disponibili.

Angela Parisi Canarie

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È facile trovare un alloggio lì? Quali sono i prezzi medi?

Sì, è molto facile, tutto è per turisti, chiaramente i prezzi sono medi, leggermente più bassi dell’Italia.

Come valuteresti servizi come burocrazia, sanità e mezzi pubblici?

I mezzi funzionano e per i servizi non ne ho ancora usufruito direttamente ma, a detta di chi si è trasferito, sono efficienti

Che consigli daresti a chi sogna di trasferirsi alle Canarie?

Di venire all’inizio per vacanza e darsi del tempo per innamorarsi del posto.

E quali a chi, invece, sta progettando il primo viaggio lì?

Di venire assolutamente a vivere questa esperienza di luoghi diversi dall’Italia.

Che differenze ci sono fra la Angela che viveva in Italia e quella che vive alle Canarie?

L’Angela in Italia è sempre limitata dal contesto e dalle situazioni ma non perché lo sia io ma solo per una questione di opportunità… da quando sono arrivata su quest’isola, ho notato che non è facile trovare un posto dove parlare inglese e spagnolo e questo la dice lunga su quante persone incontri, ogni volta, sul mio cammino.

Progetti futuri?

Beh, qualcosa si sta delineando, ma preferisco parlarne più avanti, nella prossima intervista… per ora voglio godermi il viaggio e lasciare perdere, almeno per un po’, la destinazione.

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