Raccontare vite alternative e la costruzione di nuovi mondi

Ed è cosi che usciti dal lavoro, una sera come tante, fra una chiaccherata con gli amici ed un giro per i vuoti bar del centro, dopo 12 noiose ore in ufficio può capitare di pensare: “Non voglio vivere cosi”. Forse è capitato a tanti, la domanda successiva però è quella più importante: “Allora come voglio vivere?”. A volte la risposta trova noi, a volte siamo noi a dover cercare una risposta, comunque sia, spesso la ricerca prevede un viaggio, un cambiamento di luogo, geografico ma ancora di piu’ mentale. Cosi e’ successo a Daniela e Stefano, prima in Africa, fra Tanzania e Sud Sudan e poi, letteralmente, in giro per il mondo. Da questo girovagare nasce ALTERRATIVE, un’iniziativa per raccontare chi vive vite alternative ed è impegnato quotidianamente nella costruzione di mondi nuovi, dal basso.

ALTERRATIVE è un viaggio alla scoperta di persone che non vedono il mondo attraverso i parametri del denaro e del successo, ma che invece credono in una scala di valori diversa: conferiscono un’importanza inestimabile alle risorse naturali, alla cultura, al rapporto fra le persone, alla costruzione di legami comunitari, spesso alla continuazione di uno stile di vita proprio delle comunità indigene con annessi vantaggi e svantaggi.

Daniela e Stefano sono partiti esattamente un anno fa per il loro giro del mondo 260 giorni di viaggio incontrando centinaia di persone, intervistandone 60 appartenenti a 31 organizzazioni in vario modo coinvolte nella difesa della terra, dell’acqua, dei diritti delle donne, organizzazioni impegnate ogni giorno a produrre cibo sano e biologico o a proteggere le risorse naturali di questo pianeta prezioso ma anche delicato.

ALTERRATIVE

30.000 chilometri via terra (più 19 voli) attraverso 20 paesi, per raccontare e condividere storie di speranza con tutti quelli che si chiedono che cosa si può fare, insieme e con allegria, per costruire un mondo nuovo che contenga molti mondi. Per costruire mondi diversi è fondamentale partire dal proprio stile di vita. Daniela e Stefano hanno anche constatato che il nostro stile di vita a volte hanno impatti impensati. Chi avrebbe mai pensato che il nostro consumo di prodotti alimentari industriali che contengono olio di palma potesse danneggiare i contadini messicani a migliaia di chilometri di distanza? Invece è cosi.

Nella regione meridionale del Messico, in Chiapas, la monocoltura della palma da olio, di origine africana, sta sottraendo enormi quantità di terra fertile ai piccoli contadini che coltivano mais e verdure locali per nutrirsi e magari rivendere i prodotti sul mercato locale.

Per non parlare dell’impatto sociale: alcuni contadini attratti dai vantaggi a breve termine hanno venduto la propria terra alle compagnie produttrici di olio di plama, trovandosi però in pochi anni a dover emigrare in città o negli Stati Uniti, impoveriti per la mancanza di terra da coltivare e di altre prospettive lavorative. Ma c’è anche chi resiste, sia in Chiapas, come le comunità zapatiste che ad Atenco, sempre in Messico, a pochi chilometri dalla capitale, il Fronte dei Popoli in Difesa della Terra, che da oltre 15 anni sta difendendo tenacemente la propria terra, la propria eredità culturale e il proprio stile di vita contadino, insidiato dai piani di sviluppo del governo federale che vorrebbe costruire un aeroporto in una zona che ospita reperti archeologici che risalgono all’epoca precedente alla colonizzazione spagnola.

ALTERRATIVE

Daniela e Stefano hanno anche visitato luoghi dove la scelta del modo di vivere e di coltivare non è stata dettata dalla moda ma dalla necessità, come a Cuba, dove la disgregazione dell’Unione sovietica nei primi anni novanta e il conseguente crollo delle importazioni di carburante, pesticidi e fertilizzanti, ha spinto i contadini cubani ad adottare metodi biologici e tornare all’aratro, riscoprendo cosi uno stile di vita e di coltivazione più sano e sostenibile. Il viaggio di ALTERRATIVE ha toccato anche il continente asiatico: l’India, ad esempio, è un paese dove ogni anno migliaia di persone si recano per cercare il loro modo di vivere ideale. Da nord a sud gli stimoli e gli spunti per chi è alla ricerca di stili di vita nuovi e diversi sono tantissimi: dalla città universale di Auroville, al centro per la conservazione della biodiversità di Vandana Shiva, Navdanya.

ALTERRATIVE ha però visitato anche luoghi meno esotici, come il paese di Marinaleda, in Andalusia, nel sud della Spagna. Un paese, un’utopia realizzata, dove poche migliaia di abitanti, dopo aver lottato per ottenere la terra negli anni ‘90 hanno sviluppato una fiorente cooperativa agricola che da lavoro alla maggior parte dei suoi abitanti. I concittadini e i soci della cooperativa comunale decidono stipendi, turni di lavoro e gestione dei profitti in assemblee pubbliche aperte a tutti. Una gestione comunitaria e collettiva, non sempre facile, ma che sta dimostrando di funzionare portando enormi benefici socio-economici ad una delle zone piu’ povere d’Europa.

ALTERRATIVE daniela e stefano

Nel giro del mondo di ALTERRATIVE non poteva mancare l’Africa dove le scelte e lo stile di vita di Daniela e Stefano sono cambiate radicalmente durante il loro periodo come cooperanti. In questo viaggio però hanno voluto esplorare il Sud Africa dove hanno visitato l’Amadiba Crisis Committee (Comitato di Crisi Amadiba) una organizzazione comunitaria che sta difendendo dall’estrazione mineraria uno dei tratti di costa più belli e selvaggi del continente africano. Scegliere il proprio stile di vita in maniera chiara e coerente, in alcuni paesi può avere conseguenze drammatiche, come per Sikhosiphi Bazooka Rhadebe.

Il presidente dell’Amadiba Crisis Committee è stato ucciso il 22 marzo, Sikhosiphi ha pagato duramente il fatto di non voler barattare il proprio stile di vita, umile ma dignitoso, con una manciata di dollari derivanti dalla vendita delle proprie terre alle compagnie minerarie che da oltre 10 anni provano ad acaparrarsi il diritto di sfruttare l’incredible ricchezza delle sabbie della Wild Coast, la costa selvaggia.

ALTERRATIVE

Daniela e Stefano, dopo il viaggio in compagnia di Henua, il mappamondino portafortuna, non hanno ancora trovato una risposta alla domanda: ”Allora come vogliamo vivere?” di sicuro però continueranno a cercarla, l’intenso viaggio di ALTERRATIVE li ha cambiati radicalmente e sono ora pronti a costruire il loro nuovo mondo, con speranza ed allegria, giorno dopo giorno, come stanno facendo le tante persone che li hanno accolti e accompagnati in questa esperienza straordinaria.

Sito ALTERRATIVE: http://alterrative.net/ (anche su Facebook, Twitter e Instagram)

Comunita’ zapatiste: http://alterrative.net/2015/07/09/agli-amici-zapatisti/

Atenco – FPDT: http://alterrative.net/2015/07/03/la-terra-non-si-vende/

Cuba: http://alterrative.net/2015/08/01/la-rivoluzione-cubana-quella-verde/

Xolobeni: http://alterrative.net/2016/02/18/un-granello-di-sabbia-tra-gli-ingranaggi-dellindustria-mineraria-il-caso-di-xolobeni/

India: http://alterrative.net/2016/03/08/india-scoprendo-la-straordinaria-forza-della-solidarieta-al-femminile/

Marinaleda: http://alterrative.net/2015/05/23/marinaleda-la-concreta-normalita-dellutopia/