Il bello della vita di musicista è questo: che ti permette di viaggiare e vivere anche stabilmente, talvolta, in posti lontani, assorbendone lo stile di vita, facendo conoscenze straordinarie e imparando lingue e costumi diversi.

Marco Mazzi cittadino

Mi sono scoperto viaggiatore, alla ricerca di un lavoro e di un’esistenza che saziasse la voglia di conoscere. Un viaggiatore curioso, che ha potuto arricchirsi di esperienze che nel chiuso della propria città non avrebbe mai vissuto. Ma anche un curioso viaggiatore. Curioso nel senso di atipico, strano, forse. Perché lasciai una prospettiva di inserimento lavorativo quasi certo a due passi da casa, in una web agency, per andare a fare la vita di musicista a tempo determinato a Barcellona. E poi da lì, sempre inseguendo nuove “avventure”, non mi sono più fermato, facendo del viaggio non un momento di vacanza, ma una parte integrante della vita, almeno finora. D’altronde, appunto, non è forse un viaggio la vita stessa?

A chi mi ha visto brevemente (o meno brevemente) attraversare la sua vita, forse talvolta avrò fatto proprio l’impressione di un curioso viaggiatore. Una volta a Santiago de Compostela, ero lì da non più di due giorni, mentre fuori pioveva a dirotto un avventore in un bar cominciò a chiacchierare con me del più e del meno in lingua galega, e rimase sorpreso quando seppe che non ero del posto: era convinto che fossi una guida turistica locale!

Marco Mazzi cittadino

Certo, l’anno vissuto in quella bellissima città che è Barcellona, prima che iniziasse la crisi economica (2007-2008) è stato un anno speciale per me. I diversi mesi successivi, quando ho vissuto a Tenerife suonando nell’Orchestra Sinfonica di Tenerife, sono stati un periodo di enorme soddisfazione professionale in un ambiente tranquillissimo e rilassante, come fosse stata una lunga vacanza lontano dai problemi e dai pensieri. Che dire poi dell’emozione di suonare nel Teatro Colon di Buenos Aires in Argentina, il teatro più grande del mondo? Condita da un altro tipo di emozione, quella di attraversare a piedi l’intera Buenos Aires (immensa!) anche attraverso i barrios più poveri, accompagnato soltanto da un amico…

Ma l’avventura più eccezionale è stata vivere due anni a Ramallah, sede del governo della Palestina, dove ho insegnato al conservatorio di musica palestinese. Vivere immerso nel mondo arabo, tanto diverso dal nostro, ma con la possibilità ogni volta che volevo di fare una capatina in Israele a Tel Aviv o Gerusalemme (a pochi chilometri di distanza) è stata un’esperienza fuori dal comune, per certi versi “schizoide”.

Recentemente ho deciso di aprire un blog (marcomazzi.blogspot.it) dove raccogliere le mie passate esperienze nei vari angoli del mondo, finché mi rimangono fresche nella memoria. Intendo usare quel blog come un contenitore di riflessioni e racconti: racconti di esperienze e riflessioni sul presente, in piena libertà.

Schizzi di viaggio passato e presente, e progetti di viaggio futuro.

Marco Mazzi

http://marcomazzi.blogspot.it/