Viaggiatori, ballerini instabili su corde invisibili

Graziana MorcaldiFuerteventura

Avevo conosciuto Sophie qualche giorno prima. Mi era piaciuta subito: indipendente, giramondo e giornalista. Per giunta coetanea e segno zodiacale Ariete. Ho rivisto Sophie qualche sera dopo. Stava bevendo del vino e fumava una sigaretta.

Sophie ha il viso come un angelo, lineamenti delicati e pelle color latte. E’ francese, trentenne nomade con il suo computer e i suoi sogni. Quella sera Sophie stava bevendo del vino e stava piangendo. Conoscevo quelle lacrime dolci di chi balla su una corda invisibile. Piangeva e rideva, nella testa una confusione scelta con la logica paradossale del viaggiatore. Il cambiamento è la benzina della nostra vita, ma a volte il buio ci sgomenta e cadiamo nella domanda: Dove vado adesso?

Sophie quella sera stava bevendo del vino e si poneva la domanda che di tanto in tanto ritorna. Le avevo detto che volevo imparare il francese, lei invece voleva imparare lo spagnolo, ma ci ostinavamo a chiacchierare in inglese, perché avevamo tanto da raccontarci.

viaggiatori

A pensare a un viaggiatore gli occhi vedono colori e mari. Lo vedi camminare al crepuscolo, con il peso dello zaino sulle spalle. Ne vedi il profumo fresco del cambiamento. In un viaggiatore il mutamento è continuo e infinito. Gli cambia il tono della voce con l’età, e gli muta il corpo come a tutti, ma con la stessa costanza a cambiarli sono la mente, le idee e i paesaggi. Il viaggiatore raccoglie sul cammino insegnamenti e gioie. Non si sceglie la vita di un nomade, accade e basta, frutto dell’istinto o voglia di altrove, a ognuno la sua. Fatto sta che un giorno si parte e comincia il viaggio e, forse inconsapevolmente, inizi a diventare quello che non sei mai stato, e continui a mutare dopo ogni viaggio. Le dinamiche cambiano con costanza e rapidità e le emozioni non sono mai in bianco e nero. Cambia anche il senso del tempo in un viaggiatore. I ritmi decelerano di colpo, si rilassano, si fondono con la natura, si ha meno paura. Sì, paradossalmente si ha meno paura, perché le paure più comuni degli esseri umani sono proprio quella dell’ignoto, e del cambiamento. Un viaggiatore le abbandona entrambe sul suo cammino, perché è la natura stessa del suo percorso di vita che le lascia andare. Un viaggiatore non ha spazio in valigia per problemi e preoccupazioni. Viaggia leggero, perché sa che domani e ha lui sconosciuto ed è talmente pieno di oggi che non saprebbe dove mettere crucci e dinamiche che gli sono ancora sconosciuti. Il viaggiatore ha idee strane e una realtà bizzarra, vestiti stravaganti e stravaganti abbinamenti di colori. Ha i piedi scalzi o pesanti scarponi da trekking, perché non conosce le vie di mezzo. Ma ha un cuore grande e conosce tanto il senso della condivisione quanto quello della solitudine. Godrà dell’una e dell’altra con una forte intensità, perché domani cambierà di nuovo scenario e tutto ricomincia. La vita in viaggio è ricca di piccoli doni ogni giorno, perché ogni giorno si fa conoscenza con qualcosa che ieri non si conosceva. Non sa mai cosa gli regalerà la vita, e quali insegnamenti potrà trarre da questi doni, tuttavia capirà il senso di ogni cosa nei momenti più impensabili della sua vita, proprio quando sarà il momento propizio.

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Per un viaggiatore il cambiamento è la benzina che muove i suoi passi. Con il tempo non riesce a farne a meno, più conosce e più viaggia. Più si arricchisce di vita più non può stare fermo, c’è ancora tanto da fare, tanto da vedere e tanto da vivere. Non teme di stravolgere la sua vita perché stravolgerla è la normalità del suo stesso vivere. Cambia casa, città e continente con la facilità di un uccello che passa da un ramo all’altro. Ha un bagaglio leggero con sé e quello che lascia dietro non è mai abbastanza importante di quello che porta dentro, però conserverà nella sua valigia l’odore dell’oceano con la marea bassa e l’abbraccio di un estraneo. Porterà con sé il sapore di ogni cibo e il sorriso di ogni viaggiatore che ha fatto un pezzo di strada con lui. Anche l’amore assume forme diverse, in qualche modo diventa più leggero. Non lasciatevi ingannare da questo però, perché non significa che è più superficiale. Tutt’altro, ha un intensità che nella maggioranza degli amori manca.

Il viaggiatore conosce il gusto di oggi e lo assapora fino in fondo perché domani non lo conosce davvero. Perché domani un viaggiatore cambia scena, cambia personaggi e cambiano scenari. E a cambiare è soprattutto lui stesso, che arricchito di una esperienza in più è già pronto al nuovo, e lo affronterà con più saggezza di ieri. Come pensare che il suo è un amore superficiale? Porta nel cuore e nello zaino il ricordo di un pezzo di strada con persone che in poco tempo sono diventate importanti e poi gli ha detto addio, conservando l’energia buona appresa da ognuno. Alcuni addii saranno più difficili che altri, arricchiranno il suo bagaglio di tanta malinconia che impregnerà di dolcezza ogni ricordo. Il viaggiatore non dà nome ai sentimenti, li vive e poi riprende il viaggio.

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Sophie aveva già cancellato le lacrime con il suo sorriso più bello. Avevamo chiacchierato per ore sulla bellezza di una vita libera dagli schemi e sapevamo che le paure e le lacrime erano fondamentali e necessarie per la felicità che portavamo dentro. “Se domani il mio presente non mi farà più stare bene” gli avevo detto “io cambio, vado via ancora, riprendo il viaggio, perché io so farlo e non ne ho paura. Noi siamo delle privilegiate Sophie, perché ogni giorno scegliamo per la nostra vita e la rendiamo straordinaria”. “Sì, noi possiamo” aveva acconsentito lei, con fare pensieroso ma risoluto. Aveva risposto con il tono di voce pacato e con la delicatezza di chi sa che siamo uccelli in volo, liberi dagli schemi e da una vita già scritta che ci avrebbe fatto sentire strette e inadeguate. Su quel divano e davanti a quel vino rosso c’erano soltanto due donne forti e indipendenti, padrone di ogni singolo giorno, senza gabbie, senza schemi, senza forzature, senza apparenze né inganni.

Ci separeremo presto io e Sophie, ognuna seguirà il suo vento, eppure conserveremo nel cuore questa chiacchierata, il vino, le lacrime, le emozioni, gli insegnamenti..

Di Graziana Morcaldi

Invisible dancer (la foto del Top) photo by Victor Utama

www.victorutama.photography