Roberto: me ne vado a Malta

A cura di Maricla Pannocchia

Ha lo spirito di chi è abituato a interagire con la gente Roberto che, in squadra con la sua migliore amica, accompagna i turisti in giro per Malta. Eh sì perché, dopo aver provato sulla sua pelle come l’Italia renda difficile, se non impossibile, la vita agli imprenditori, egli ha deciso di trasferirsi altrove.

Il primo tentativo nei paradisiaci Caraibi, però, non è andato a buon fine – “ho rischiato la vita 2 volte e ho capito che in certi Paesi è meglio andarci da turista” – ma Roberto non ha desistito e, seguito dalla madre e dalla sorella, si è trasferito a Malta.

Lì, insieme con la sua migliore amica, ha studiato per diventare guida turistica, percorso che gli ha tenuto compagnia durante il periodo del Covid-19, e adesso i due sono pieni di richieste di viaggiatori e turisti italiani che li scelgono per accompagnarli alla scoperta di questa meravigliosa isola.

La vita a Malta è ancora semplice e serena, ci racconta Roberto, “tuttavia il costo della vita è aumentato. Fare la spesa al supermercato equivale a spendere quanto si spende nel centro di una città come Milano”. Fra i suoi piani per il futuro, al momento c’è un imminente cambio di casa da Gozo a Malta e quello che è un obiettivo alle tinte di sogno, trovare una compagna!

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Ciao Roberto, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao a tutti, io sono Roberto Hopps, nato in sicilia ma fin da piccolo ho vissuto a Modena, che considero la mia città di adozione. Lì ho fatto tutte le scuole fino all’università, che però ho finito a Urbino. All’epoca la politica era una cosa che permeava tutta la vita, ma questa è un’altra storia… Sono laureato in economia e ho fatto l’imprenditore per circa 20 anni.

Cosa ti ha spinto a lasciare l’Italia?

Nel 2013 la mia società aveva fatto un utile prima delle tasse di quasi 200.000 Euro e un utile dopo le tasse di 1.920 euro. É stato in quel momento che, insieme ai miei familiari, ho deciso di vendere e contestualmente abbiamo preso la decisione di lasciare l’Italia. Se neanche un’azienda sana e senza debiti era più capace di produrre reddito che speranze poteva dare l’Italia?

Come sei finito proprio a Malta?

In realtà è stata una scelta abbastanza ponderata. Dapprima avevo provato a vivere ai Caraibi, che ho girato in lungo e largo per quattro mesi, ma lì ho rischiato due volte la vita e ho capito che in alcune nazioni è meglio andarci da turista piuttosto che viverci stabilmente. Nel 2014, anno del mio trasferimento, era in Nord Africa era in corso la cosiddetta “primavera araba” e quindi mia madre e mia sorella non ne hanno voluto saperne di trasferirsi lì. Allora mi sono messo a girare le isole del Mediterraneo e ho notato che le isole greche fuori dalla stagione estiva sono una landa desolata. Cipro era appena fallita. Malta invece aveva vita tutto l’anno ed era piena di storia e di posti da visitare. E alla fine eccomi qua!

Dove vivi precisamente e di cosa ti occupi?

Sono ben 8 anni che vivo a Gozo, in un paesino che si chiama Ghansjielem. Dopo qualche anno passato in spiaggia a chiedermi che cosa avrei voluto fare da grande ho incontrato una persona che sarebbe diventata la mia più cara amica, cosa davvero insolita quando si diventa grandi. Con lei abbiamo deciso di tornare all’università e ci siamo inscritti a un corso specialistico triennale per diventare guide turistiche maltesi. È stata la mia fortuna perché, quando è arrivato il Covid, noi non ci siamo quasi accorti di niente perchè passavamo tutto il tempo a studiare. E da Marzo di quest’anno abbiamo ricevuto l’ambita abilitazione e adesso mi diverto a portare turisti in giro alla scoperta di questo bellissimo posto. Abbiamo anche un profilo Facebook he si chiama guidaeguidoamalta (tutto attaccato, lei è guida ed io sono guido  ) dove mettiamo tutte le nostre foto. Ci siamo molto stupiti di quante persone ci seguano e di quante ci contattino per avere noi come guide.

https://www.voglioviverecosi.com/il-mondo-raccontato-dagli-italiani-che-lo-abitano

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Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua decisione?

Come dicevo, la mia famiglia, composta da mia mamma e mia sorella, mi hanno seguito. Moltissimi amici ci hanno sempre detto che siamo stati coraggiosi. Questa cosa mi ha sempre un pò sorpreso. Molti altri ci dicevano che facevamo bene, che ci avrebbero voluto copiare, ma che non potevano perchè avevano famiglie numerose o proprietà da seguire.

Com’è il rapporto costo/qualità della vita a Malta?

Quando noi siamo arrivati il costo della vita era circa il 30/40% meno che in Italia. Ora la vita qua costa come a Milano centro. Gli affitti sono più alti che in Italia. Le case costano dai 2.000 ai 5.000 euro al metro quadro e anche fare la spesa è come farla in una grande città ma la tranquillità che questa vita può ancora dare è sempre elevata. Le tasse sono poche, la sanità è ottima, non esiste criminalità, la vita culturale è presente tutto l’anno e oggi , 14 Dicembre 2022, ci sono 22 gradi alle 14!!

Quali difficoltà hai dovuto affrontare e come le hai superate?

La maggior difficoltà è stata senza dubbio la lingua. Intendo la seconda lingua ufficiale di Malta che è l’inglese. IL maltese non è presente all’università e tutti i documenti sono bilingue o solo in inglese. Parlare un’altra lingua ad un livello professionale per me è ancora una sfida per cui è stato un momento di grande soddisfazione un paio di anni fa poter uscire con amici di varie nazionalità e finalmente potersi di nuovo divertire e capire le battute.

Quali sono, secondo te, le differenze e quagli gli eventuali punti in comune fra lo stile di vita italiano e quello maltese?

Beh, io a casa guardo la TV in italiano e questo fa già molto “Italia”. Forse le differenze maggiori sono i piatti locali, alcuni sono buoni ma altri sono da lsciar perdere.

Sei una guida turistica, quindi è d’obbligo chiederti quali sono i suoi luoghi da visitare assolutamente a Malta e quali quelli ugualmente belli ma meno conosciuti.

Mi ha sempre sorpreso pensare che a Malta ci sono i templi megalitici più antichi dell’umanità e che questa sia una cosa poco conosciuta. Poi, ovviamente, La Valletta o l’antica capitale Mdina o la città dell’inquisitore Birgu sono città medioevali dal fascino eterno.

Che consigli daresti a chi vorrebbe lasciare l’Italia ma non sa da che parte cominciare?

Di viaggiare! Di viaggiare e vedere. È impossibile prendere una decisione di questo tipo senza sapere a cosa si va incontro. E poi di considerare la distanza dagli affetti e la lingua parlata nella nazione prescelta.

Come funziona, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare a Malta?

Per noi europei è di una facilità disarmante: con un contratto di affitto ti presenti al local council, il municipio/anagrafe locale e loro ti rilasciano una ID Card, una specie di carta d’identità che funge anche da permesso di soggiorno, e il gioco è fatto. Consiglio fortemente d’iscriversi anche all’AIRE ma questo ai maltesi non interessa.

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Come sei stato accolto dalla gente del posto?

I maltesi, e di più i gozitani, sono gente mite e tranquilla che ti aiuta se hai bisogno. Certo che in ogni caso sono isolani e diventare loro amici è un altro paio di maniche.

Ci sono delle tradizioni locali che ti piacciono particolarmente?

Le loro sagre paesane sono meravigliose e danno davvero il senso della festa che noi abbiamo perduto. Durante queste sagre, di solito legate al santo patrono della chiesa del paese, i maltesi addobbano l’esterrno delle chiese con centinaia di luci colorate che seguono i rilievi delle facciate delle chiese stesse. Quando si arriva vicino a un paesello tutto pieno di gonfaloni e con al centro la chiesa illuminata multicolore che si vede da lontano… sembra davvero l’isola che non c’è!

Il piatto maltese a cui ormai non sai più rinunciare…

Senza dubbio i bragioli: grossi involtini di carne ripiena cotti nel pomodoro. Buoni!!!

Quali sono, secondo te, i passi da fare per trasferirsi con successo all’estero?

Informarsi bene. Avere contezza di cosa si sta per fare e di cosa si lascia. Avere un motivo o una motivazione valida.

Pensi di rimanere a vivere a Malta “per sempre”?

Per ora…

Progetti per il futuro?

Tra un mese cambio casa e torno a vivere a Malta. Per il mio lavoro è decisamente meglio.

Non so se vale come progetto per il futuro ma vorrei far presente che essere single all’estero è quasi una condanna a vita. Trovare una compagna, nel mio caso, o un compagno nel caso opposto, è quasi impossibile. Vale per tutti i Paesi e per tutte le latitudini. Se potessi fare un progetto vorrei un giorno trovare una compagna.

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E-mail: roberto.hopps@gmail.com