Maurizio e Marina: Marbella (Costa del Sol)

Di Nicole Cascione

Maurizio e Marina abitavano a Novara, una città piuttosto vivibile ma statica, con il clima tipico della Pianura Padana, che li ha portati ad odiare il freddo invernale e le zanzare in estate. Maurizio era responsabile per una multinazionale americana che operava nel settore information technology e si occupava delle vendite, era sempre al telefono o in riunioni di lavoro. Marina era impiegata in un importante studio di consulenza del lavoro. Due ottime occupazioni, ma dopo tanti anni non più stimolanti. Così 8 anni fa hanno deciso di mollare il lavoro in ufficio, la loro vita in Italia per trasferirsi all’estero. Dopo qualche ricerca hanno scelto Marbella, in Spagna.

Maurizio, sicuramente la vostra è stata una scelta coraggiosa: lasciare un lavoro e partire non è cosa da tutti.

Sicuramente. Abbiamo deciso di lasciare l’Italia perché ci stava stretto questo stile di vita “preconfezionato” che comprende casa-ufficio-palestra-traffico-smog e le uscite solo il weekend. Volevamo fortemente fare qualcosa di diverso, qualcosa di nostro, in un posto più caldo, conoscere culture nuove e rimetterci in gioco affrontando nuove sfide per sentirci sempre più vivi. La decisione di partire l’abbiamo presa insieme mesi prima, anche se io sono partito a settembre per iniziare a valutare la zona, i servizi, i trasporti, il clima, la gente e i vari aspetti di business. In primis volevamo scegliere esattamente dove ci sarebbe piaciuto vivere, dopo in base alle opportunità analizzate abbiamo trovato l’attività, e Marina mi ha poi raggiunto qualche mese dopo, dovendo lasciare il suo lavoro con tempi tecnici. E così ci siamo trovati ad imparare una nuova lingua, a cercare una nuova casa, a conoscere le leggi locali, ad avviare un’attività in proprio, a creare nuove amicizie e banalmente a re-imparare a fare la spesa perché comprare il burro salato è un attimo! In Italia d’altra parte non avremmo potuto aprire un ristorante per i costi, le difficoltà burocratiche, ecc… però lasciare famiglie e amici è stato difficile. Comunque tutte quelle che sembravano difficoltà sono state sfide interessanti, non c’è stato nulla di insormontabile, con molto impegno abbiamo imparato in fretta la lingua e ci siamo destreggiati tra le leggi e i documenti da fare.La Spagna l’avevamo visitata in moto per 4 estati consecutive, nelle nostre vacanze “canoniche” di agosto. L’abbiamo scelta perchè è un Paese che ci ha affascinato fin da subito, è ricco di cultura e la gente è aperta, si possono fare incontri interessanti perché è facile parlare con chiunque, gli sconosciuti e le loro storie diventano parte del tuo viaggio.Anche il cibo è importante per noi, i piatti spagnoli hanno tanta storia quanta ne hanno le ricette italiane e molti sapori sono simili ai nostri: la storia di un paese si conosce anche dai piatti.Poi il clima del sud è quanto di meglio si possa immaginare, una primavera perenne in cui vivere all’aperto tutto l’anno (senza zanzare) e andare in spiaggia 10 mesi su 12, inoltre è comodo il fatto di poter tornare in Italia via terra in caso di urgenze.Così da zero abbiamo aperto una Piadineria perchè io sono sempre stato appassionato di cucina e avevo da poco fatto un’esperienza in Romagna dove avevo appreso la ricetta tipica della Piadina. Inoltre questo tipo di licenza ci consentiva di lavorare solo in due (almeno all’inizio). Poi l’attività è cresciuta, ma eravamo di nuovo super impegnati e stressati dall’impegno costante che richiedeva il locale e i dipendenti, perciò un anno fa abbiamo venduto la licenza per dedicarci di più a noi, alla nostra famiglia e avere più tempo libero.

VIVERE A MARBELLA

Quindi vi siete rimessi nuovamente in gioco. Come è proseguita la vostra vita?

Da allora ci siamo presi vari mesi di meritato relax e ora stiamo sviluppando idee per la prossima fase della nostra vita.Soprattutto negli ultimi mesi, durante il periodo di confinamento, abbiamo maturato l’idea che ci serve un altro cambio e questo è il momento giusto. Ci manca viaggiare e ci rendiamo conto di quanto breve sia la vita per sprecarla a fare cose che non ci piacciono.

Da qualche settimana avete dato vita ad un progetto social: raccontare la vita in quarantena a Marbella. Raccontateci qualcosa a riguardo:

Il vlog appena nato si chiama SENZA CAP e lo trovate su Youtube e su Facebook

Per noi è un metodo per comunicare, al momento stiamo facendo vedere com’è la quarantena a Marbella perché siamo bloccati qui. La nostra quarantena è stata come quella italiana, giornate interminabili chiusi in casa a cucinare e guardare la TV sul divano, dimenticandoci di essere a Marbella col mare a due passi.Passavamo molto tempo in video chiamata con parenti e amici, pensando ai nostri voli aerei annullati e alle frontiere bloccate.Però un giorno è scattato qualcosa, abbiamo deciso di utilizzare il tempo libero per programmare e pianificare il nuovo progetto del vlog. Abbiamo iniziato perché eravamo stufi di sentire messaggi negativi e volevamo raccontare la quarantena in maniera più leggera (ma senza sottovalutare la sicurezza), diciamo vedendo il bicchiere mezzo pieno, per documentare positivamente la ripresa economica, parlando della rinascita che può avere (e che avrà) una città che vive quasi solo di turismo.Ma nel futuro il progetto si evolverà e il canale documenterà le nostre avventure in giro per il mondo perché appena possibile vogliamo ricominciare a viaggiare, ma possibilmente a tempo indeterminato! Nella nostra vita abbiamo viaggiato tanto e in diverse parti del mondo, se avessimo documentato tutto dall’inizio avremmo un canale pieno di contenuti ma non avevamo mai pensato di condividere queste esperienze se non con gli amici, invece facendolo possiamo portare un pezzettino di mondo a casa di chiunque.Per questo chi ci seguirà sarà spettatore in prima persona delle nostre decisioni e degli step per riuscirci.Tantissimi hanno questo sogno e certamente non è facile conseguire l’indipendenza economica per farlo, ma gli ultimi anni di sacrifici e investimenti sono serviti per creare i primi passi in questa direzione, ovviamente siamo consapevoli della possibilità di fallimento.

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Tornando alla vostra vita, come e in cosa è cambiata in questi 8 anni lontano dall’Italia?

Abbiamo cambiato le nostre prioritá, ora viviamo più rilassati, ci godiamo il momento, non corriamo per incastrare impegni in ogni orario della giornata, se oggi non si può, sará “mañana”. Sono cambiati i nostri orari, seguendo il ritmo del sole, il sud della spagna si alza più tardi e va a dormire piu tardi, tutto è spostato di 2 ore avanti. E’ cambiato il tempo libero, ora non viviamo per aspettare il weekend, il nostro momento di relax può essere ogni giorno, può essere una passeggiata con tramonto in riva al mare o un giro in moto per le vicine montagne, oppure semplicemente trovarsi con gli amici dopo il lavoro per un giro di tapas. Si vive in sandali e maglietta, niente vestiti pesanti o formali, si mangia solo all’aperto, abbiamo dimenticato le zanzare e la nebbia, gli occhiali da sole sono indispensabili al pari di telefono e cellulare per uscire, compriamo crema solare al posto della idratante e il diesel è spesso sotto l’euro. Abbiamo rafforzato i nostri rapporti con gli amici veri che avevamo prima di partire, ma ne abbiamo creati di nuovi con ragazzi ungheresi, francesi, marocchini; è fantastica questa multiculturalità, prima non avremmo mai pensato di poter cenare parlando in 3 lingue diverse contemporaneamente! E’ cambiato anche il nostro rapporto con l’Italia, ci sentiamo molto più vicini alla nostra nazione rispetto a prima e torniamo a trovare le famiglie con moltissimo piacere, sentendoci un po’ a casa e un po’ turisti.

NOVA VITA A MARBELLA

Raccontateci Marbella. Quali sono i pro e i contro del viverci?

Pro e contro sono aspetti soggettivi, ma noi ci siamo innamorati di Marbella per il paesaggio, la natura, qui è tutto verde, sembra di vivere in un enorme giardino. Poi per i meravigliosi scorci che offre la città vecchia con tutte le casette bianche e muri pieni di fiori. E’ una città abbastanza piccola da poter girare a piedi e incontrare sempre qualcuno che conosci, ma anche abbastanza grande da avere molti servizi, un centro commerciale e un cinema multisala. Come contro direi che la sconsigliamo a chi cerca la movida tipica delle baleari, qui le discoteche sono solo fuori città. La sanità funziona benissimo, sono economiche le polizze private che ti permettono visite quasi il giorno stesso. Tra il turismo e i residenti ci troviamo in una città multietnica, dove troviamo molto stimolante il confronto con altre culture e modi di fare, anche se alcune volte è difficile comprenderli! A Marbella (in generale in Costa del Sol) non è da sottovalutare il clima, 300 giorni di sole e temperature miti influiscono decisamente in positivo sull’umore! Anche il costo della vita, circa un 20% in meno è importante, il cibo e la benzina costano meno, non abbiamo termosifoni quindi non paghiamo riscaldamento, e soprattutto Marbella è una città sicura dove una ragazza può andare in giro da sola anche di notte senza sentirsi in pericolo. L’Italia però vince su tutto il mondo per il cibo!Non possiamo dire che sia meglio la Spagna o l’Italia, sono nazioni simili ma allo stesso tempo differenti, quando vivi all’estero apprezzi ancor di più le bellezze italiane, è un Paese fantastico il nostro, con potenzialità enormi, ma purtroppo è come una Ferrari in autostrada ferma con le 4 frecce!

Guardandovi alle spalle, c’è qualcosa che avreste voluto fare e che non avete fatto? E guardando al futuro quali sono i vostri progetti?

Stiamo cercando di vivere senza rimpianti, come filosofia di vita, ma certe volte avremmo voluto accorgerci un po’ prima che non eravamo alberi e potevamo spostarci. Magari però saremmo arrivati qui senza le esperienze pregresse e non avremmo agito allo stesso modo, magari non raggiungendo gli stessi traguardi.

L’idea per il futuro è di continuare a costruire e consolidare l’indipendenza economica che ci consenta di viaggiare a tempo indeterminato. Nel breve termine continueremo raccontandoci nel vlog, documentando la quarantena e la ripresa del sud della Spagna, poi appena possibile raccontando i primi successivi viaggi. Ma non vogliamo spoilerare troppo!

Seguiteci e lo saprete. HASTA PRONTO

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