Giuseppe Santoro un ex modello ora imprenditore a Ibiza

Da dieci anni a Ibiza, Giuseppe ha deciso di lanciarsi in una nuova avventura professionale

Di Enza Petruzziello per Voglio Vivere Così Magazine

Belli e al top della forma fisica, con il vantaggio di avere quel fascino tipico di una certa età. È la carica dei modelli over 50 che stanno spopolando in tutto il mondo. Che cosa hanno di tanto speciale? Il fattore G, dove G sta per grey, grigio. A capire la potenzialità di questo nuovo fenomeno è Giuseppe Santoro che a Ibiza sta aprendo “IBZ management”, un’agenzia pensata proprio per loro. Da dieci anni residente sull’isola più modaiola e mondana delle Baleari, Giuseppe ha lui stesso un trascorso da modello.

Nato a Napoli, si trasferisce insieme alla famiglia a Milano ad appena 5 anni. «Tra gli anni Ottanta e Novanta Milano era la patria della moda e io ero giovane, ed affascinato dal settore – ci racconta Giuseppe -. Così aiutato anche dal mio aspetto fisico, iniziai a fare il modello indossatore per diversi anni». Dopo le passerelle decide, all’inizio degli anni ’90, di mettersi in proprio aprendo la sua prima agenzia di modelli. Con il tempo l’agenzia si trasforma in management di top models di livello internazionale e manager di personaggi famosi. Nella sua scuderia ci sono volti noti come Marcus Schenkenberg, Raz Degan, Milton Morales, Jennipher Rodriguez, solo per citarne alcuni. Crea e diventa presidente dalla nazionale Calcio Modelli Compagnia delle Indie con cui contribuisce a molte cause di beneficenza.

Poi qualcosa in Giuseppe cambia. Nasce in lui la voglia di uno stravolgimento radicale. Sente l’esigenza di andare via, di trasferirsi all’estero. L’Indonesia è la destinazione prescelta per ricominciare la sua nuova vita e aprire qualcosa in riva al mare. Ma, come spesso accade, il destino si mette di mezzo sconvolgendo i suoi piani. Complice una donna, l’attrice e modella Natasja Vermeer, e l’amore, la sua rotta si sposta verso le coste spagnole. «Nel 2008, vuoi una crisi “mistica” e vuoi l’incontro con una modella-attrice che viveva a Ibiza, decisi di seguire il mare e l’amore trasferendomi a Ibiza con lei, avendo la fortuna di farlo prima della crisi», continua Giuseppe. Dopo 5 anni l’amore svanisce ma rimane quello per l’isola. Nel frattempo viaggia molto: dal Sud America al Sud est asiatico. Oggi la sua vita è in pieno fermento, sta infatti per aprire un’agenzia di modelli a Ibiza in collaborazione con una importantissima compagnia a livello mondiale, dedicata in particolare agli over 50 e alla people from Ibiza, a quei volti che l’isola l’abitano e la descrivono appieno. Il suo secondo progetto riguarda un documentario sull’esperienza dei viaggi fatti nei recenti anni, e dovrebbe avere inizio nella primavera 2019.

Giuseppe Santoro

(Giuseppe Santoro)

Giuseppe ormai vivi ad Ibiza dal 2008, un bilancio di questi primi dieci anni?

«Sicuramente è un bilancio positivo, volevo una vita “vista mare” e il destino (con la mia collaborazione) mi ha accontentato. Comunque da diversi anni vivo a Ibiza solo durante i mesi invernali, ritengo siano i più belli, gli altri mesi ho la fortuna di poter viaggiare».

L’isola delle Baleari è conosciuta soprattutto per la sua movida, per i suoi locali alla moda, per i vip italiani e internazionali che ogni anno la scelgono come meta delle loro vacanze. Ricordi gli inizi a Ibiza?

«Ibiza negli ultimi anni si è trasformata, una trasformazione che ha risentito della crisi economica a livello mondiale, creando sì più poveri ma anche persone più ricche. Ad essere cambiata non è tanto Ibiza, quanto piuttosto i ricchi. In un tempo non molto remoto, sull’isola era facile incontrare in un ristorante un milionario a cena con un operaio ed erano ottimi amici. Le discoteche più famose alcuni anni fa non avevano così tanti privè. I ricchi si mescolavamo con le persone che avevano meno possibilità economiche. Oggi tutto questo si è modificato, si è abbassata l’età e la “signorilità” delle persone ricche che frequentano l’isola. Una volta nei maggiori locali c’erano meno privè e non era raro che i ricchi si mescolavano con chi aveva meno capacità economiche».

Come si vive a Ibiza, penso alla qualità e al costo della vita?

«A Ibiza si vive molto bene, la temperatura è la migliore delle Baleari, è l’isola più a sud, una ragazza può camminare da sola di notte e nessuno la importuna, ottimo cibo, sanità più che valida, puoi vestirti come credi, nessun ti giudica! Al nord dell’isola vivono e trovi nei vari mercadillo i veri figli dei fiori di una volta. Certamente il costo della vita è aumentato, puoi cenare da 25 euro a persona fino a 300 euro e oltre nei ristoranti più famosi. Il problema reale ad Ibiza riguarda il costo degli affitti delle case che aumenta ogni anno».

Hai cambiato pelle più volte, da indossatore a imprenditore a viaggiatore. Adesso – come tu stesso dici – hai voglia di rimetterti in gioco e stai per aprire un’agenzia di modelli “over ‘50” a Ibiza. Parlaci di questo progetto.

«Un paio di anni fa uno stilista giapponese ha fatto sfilare per la sua collezione un modello di settant’anni, L’effetto è rimbalzano a livello mondiale, in tutto il mondo stanno aprendo agenzie di modelli over 50, motivo per cui ha creato un me una riflessione, visto i miei vecchi contatti nella moda è arrivato il momento di rimettermi in gioco. Sia ad Ibiza che durante i miei viaggi in giro per il mondo, inizierò a selezionare uomini e donne che rispecchiano questo genere di persone, ciò non toglie che se individuo un ragazzo o una ragazza giovane molto “particolari” ritorno ad investire anche su loro. Insomma ritorno a fare il mio lavoro, quello del talent scout. La mia agenzia ha già un nome: “IBZ management”. Ho già fotografato molti volti interessanti, soprattutto delle persone che caratterizzano la Ibiza più autentica, come la comunità hippy che da anni vivono qui».

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modelli ibiza giuseppe santoro

Perché secondo te piacciono così tanto i modelli over 50? Finalmente ci si è accorti del fascino delle rughe?

«Gli over 50 di oggi si curano fisicamente. Del resto, ormai, l’aspetto fisico è diventato molto importante. Rappresentano i trentenni di una volta. Credo inoltre siano cambiati i gusti delle donne. È aumentato l’interesse per gli over 50 anche in donne più giovani. Un cinquantenne in forma e con capacità economiche trasmette un senso di sicurezza mentale».

In Italia avevi una tua agenzia di top model internazionali. Volti poi diventati notissimi: da Marcus Schenkenberg, Raz Degan, Milton Morales e Jennipher Rodriguez. Hai creato la Nazionale di calcio della Compagnia delle Indie. Come era lavorare con tutti questi artisti?

«Ero il manager, ma siccome avevamo quasi la stessa età ho sempre cercato di creare un rapporto familiare, quasi fraterno, con ognuno di loro, tanto che ad oggi con molti ancora ci sentiamo e vediamo. Non c’è mai stato il classico rapporto lavorativo. La mia forza è stata proprio questa. Certo, lavorare con alcuni è stato piuttosto impegnativo, ognuno aveva un suo carattere ben definito e particolare, ma con molti è stato più un piacere che un dovere».

Come sarà invece lavorare con persone più adulte?

«È un inizio anche per me. Come detto prima non mi piace creare rapporti in cui ci sia un titolare e poi dei clienti. Non mi considero il capo di nulla. La mia filosofia è che il lavoro deve essere prima di tutto un divertimento».

modelli ibiza giuseppe santoro

Hai viaggiato molto, dal Sud America al Sud Est Asiatico. C’è un posto che ti è rimasto nel cuore più degli altri e perché?

«Pur non condividendo la “pulizia etnica” in atto contro la minoranza musulmana da parte del governo, il Paese che mi ha colpito di più è stato il Myanmar (ex Birmania). A parte la bellezza  e i monumenti del luogo, la sensibilità dell’anima e la dolcezza del suo popolo sono unici al mondo».

Tra gli altri tuoi progetti anche un documentario sulla serenità interiore e il potere della mente. Puoi anticiparci qualcosa?

«Tutto ha avuto inizio quando ho scoperto la passione per la cosmologia e per le stelle. Ho trascorso quasi un anno, in periodi diversi, in biosfera da Tulum nello Yucatan fino al Messico dove, grazie all’assenza di luce artificiale, di sera era possibile osservare le costellazioni e le stelle. Inoltre durante i miei viaggi, ho avuto modo di vedere la differenza del senso della vita e il rapporto con la felicità di diversi paesi. La visione del presente che cambia da paese a paese.  Ma quello che mi ha affascinato di più è la relazione e la differenza del rapporto con il pensiero e la propria mente, specialmente nei paesi orientali dove sono convinti che il fattore interiore faccia la differenza per trovare la felicità. La mente può essere controllata, ma soprattutto liberata da quei pensieri negativi che ci fanno stare male. Inoltre la scienza ci spiega con la meccanica quantistica che tutto è energia, tutto vibra: esseri umani, animali, natura e materia. Insomma se tutto è energia allora anche il pensiero, in un momento di forte concentrazione e meditazione, può produrre energia, quindi potrebbe modificare la materia. Di recente ho conosciuto alcuni sostenitori della teoria che anche la mente e il pensiero possono produrre energia e quindi in grado di modificare la materia. Il mio documentario comprende questo genere di argomenti. Nei miei ultimi viaggi ho ripreso, fotografato, e intervistato alcuni monaci e maestri locali, a gennaio andrò in India per completare il mio progetto».

IBZ management

Come è cambiata la tua vita da quando sei partito dall’Italia?

«Più che la mia vita è cambiato il modo di vivere la mia vita. A Milano lavoravo 15 ore al giorno, ero sempre in contatto con diverse persone, vivevo le giornate al telefono, ero spesso in viaggio tra Roma e Milano. A Ibiza é iniziata la fase del silenzio, un lungo periodo di riflessione, potevo vedere il mare tutti i giorni ed avere la fortuna di viaggiare ogni tanto. Tutto ciò mi ha cambiato interiormente. Credo che il destino, le scelte che prendiamo durante la vita e negli anni, a volte producano un cambiamento radicale in noi. A Milano ero una persona, oggi sono una persona decisamente diversa e ho la sensazione che stia iniziando una nuova fase della mia vita. È come nascere di nuovo! Tutto cambia, tutto si trasforma e noi non possiamo farci assolutamente nulla, tranne che accettare il nuovo ospite che è in noi».

Ti manca il nostro Paese e ci torneresti?

«Senza farmi condizionare dalle mie origini, ritengo che l’Italia sia il paese più bello al mondo! A volte mi manca e non escludo che potrei ritornarci a vivere».

Potete trovare Giuseppe Santoro su Instagram con questo account: giuseppe_santoro7.

Foto di Michael Kent