Viaggiare a piedi per il mondo

Di Enza Petruzziello

La strada per il successo? È tutta a piedi. Ne sanno qualcosa Vincenzo Martone e Deborah Torreggiani che dei loro viaggi “a piedi per il mondo” raccontano sfaccettature e aneddoti.

È il 2016 quando decidono di cambiare completamente vita e trasformare la loro passione in lavoro, creando Apiediperilmondo.com un portale di informazioni sui viaggi a piedi per il mondo, appunto.

In poco tempo il sito è cresciuto velocemente, così come le loro pagine social. E ora tutto questo si è trasformato in un lavoro a tempo pieno. Perché si sono detti: “Vogliamo vivere così, a piedi per il mondo”.

Poco più che trentenni, Vincenzo e Deborah si incontrano nel 2014 durante uno dei loro viaggi, il Cammino di Santiago, e da allora non si lasciano più. Oltre a voler trascorrere la loro vita sentimentale insieme, decidono ben presto di avviare un ambizioso progetto di lavoro, per seguire le loro passioni e a dare seguito alle loro competenze. Diventano così esperti di viaggi, viaggi a piedi, fotografia e web.

Nel frattempo di Cammini ne fanno tanti, per l’esattezza 17 in due, e da queste esperienze scrivono e auto-pubblicano il libro “Come organizzare il Cammino di Santiago. Finalmente una guida facile e completa che ti accompagna passo passo e ti fa partire con il piede giusto”. Diventato bestseller su Amazon in poche settimane, è ancora adesso uno dei libri più venduti su questo meraviglioso viaggio.

Oggi Deborah e Vincenzo sono un punto di riferimento importante per molti aspiranti pellegrini che attraverso le loro pagine danno suggerimenti e consigli, descrivono la realtà senza giri di parole, offrono spunti di riflessione e alternative, e spronano a fare, a programmare e a prendere decisioni.

Vincenzo originario di Bra, in provincia di Cuneo, ha vissuto in questi anni in diverse città italiane, da nord a sud, facendo molte tipologie di lavoro in ambito turistico: life coach, appassionato di trekking, marketing, web e sviluppo personale.

Deborah, invece, originaria di Reggio Emilia, è laureata in Scienze della Cultura e laureanda in Storia contemporanea. «Un giorno abbiamo sentito la necessità, il bisogno di avere un contatto più profondo con la natura e abbiamo iniziato a camminare», raccontano.

Vincenzo Martone e Deborah Torreggiani

Vincenzo, di che cosa vi occupavate prima di aprire Apiediperilmondo?

«Io ero un responsabile di reparto in una piccola azienda metalmeccanica, e passavo le serate tra turni lavorativi, prove e serate a suonare nei locali milanesi, ma ho sempre amato l’informatica, il marketing e la crescita personale.

Deborah lavorava nell’archivio storico di Reggio Emilia (Istoreco) occupandosi di una sezione dell’archivio delle Reggiane, una storica azienda reggiana. Sei mesi dopo esserci conosciuti abbiamo deciso di andare a vivere insieme e attualmente, quando non siamo in viaggio, viviamo a Uboldo un piccolo paese in provincia di Varese alle porte di Milano».

Come è avvenuto il vostro primo incontro?

«In viaggio naturalmente, nel corso del nostro primo Cammino di Santiago nel luglio 2014. E, vista la direzione che abbiamo intrapreso oggi, non poteva essere altrimenti. Caso vuole che partissimo da casa e poi da Saint Jean Pied de Port (che è dove inizia il Cammino francese) lo stesso giorno.

L’incontro è avvenuto però qualche giorno dopo, in un piccolo paesino chiamato Los Arcos, ma a parte un saluto e qualche parola non è successo nulla. Ci siamo avvicinati e abbiamo iniziato a scambiare qualche chiacchiera in più solo a Najera due giorni dopo.

Ci piaceva trascorrere il tempo insieme, trovavamo naturale scambiarci confidenze e idee, e sebbene il passo a volte non coincidesse, ci faceva piacere sapere che ci saremmo rincontrati di nuovo alla sera a destinazione. La scintilla è scattata sotto uno di quei cieli che sembrano brillare di diamanti, in una notte limpida ma fredda, gambe infilate nel sacco a pelo per il freddo.

Era il 5 agosto e da quel momento non c’è stato passo che non abbiamo fatto insieme, un Cammino che continua ancora oggi, anche grazie ad Apiediperilmondo».

È lì che avete capito che eravate fatti l’una per l’altro?

«Sì, lo abbiamo capito da subito. È stato naturale, non credo che ci siamo chiesti mai se volevamo stare insieme, lo abbiamo fatto e basta. Eravamo ciò che avevamo bisogno al momento giusto, come se tutte le congiunzioni astrali si fossero allineate per farci incontrare e innamorare».

Che cosa è scattato in voi al punto da iniziare a viaggiare a piedi?

Vincenzo: «Per me è stata l’insoddisfazione, la voglia di dare una svolta, di iniziare a prendere in mano le redini della mia vita, staccare e non dover pensare a nulla per qualche mese, oltre il bisogno di fare una scelta per il futuro, e scaricare lo stress accumulato negli anni. Passavo ore e ore a camminare nel parco e questa cosa mi faceva stare benissimo.

A un certo punto ho avuto bisogno di smetterla di girare in tondo e ho cominciato ad allargare i miei orizzonti. Volevo trasferirmi fuori dall’Italia, ma dovevo imparare a stare bene con me stesso ovunque».

Deborah: «Ho iniziato a viaggiare a piedi in un momento di grande energia e determinazione. Mi sentivo forte e pronta a cercare qualche risposta in più su me stessa e il mio futuro. Il Cammino di Santiago era l’occasione perfetta per riavvicinarmi alla natura, per affrontare le sfide da sola, e soprattutto per esprimere pienamente la mia voglia di libertà. Niente telefono, niente scadenze, niente restrizioni, solo io e le mie scelte».

Che sensazioni si provano a percorrere un viaggio a piedi e quali differenze ci sono rispetto ai viaggi con i classici mezzi di trasporto?

«Beh la lentezza ti fa vivere i luoghi e le persone in un modo diverso. Prova a immaginare di visitare un luogo a bordo di un autobus, auto o moto. Cosa vedi? Probabilmente tantissime cose, ma di sfuggita, passando a 50 all’ora.

Viaggiare a piedi a 4 km/h ora permette di sentire sotto ai propri piedi ogni singolo granello di terra che calpesti. Vivi i luoghi più intensamente, ma sopratutto riesci ad avvicinarti più intimamente alle persone che incontri, che come te hanno voglia di raccontare qualche storia e renderti partecipe della loro vita e dei loro pensieri. V

iaggiare a piedi significa scoprire il mondo al ritmo umano, e mettendo in gioco tutti i sensi: annusare un fiore che vedi lungo la strada, assaggiare una mela presa dall’albero, accarezzare un cavallo dietro un recinto, regalare un sorriso a una persona appena conosciuta, ascoltare con vero interesse qualcuno che si confida con te. E ti dà anche la libertà di cambiare idea, di inventarti una scorciatoia attraverso i campi, o di prenderti una pausa all’ombra di un albero.

Possiamo davvero dire di poter contare su questa libertà anche nella vita di tutti i giorni?».

Viaggiare a piedi per il mondo

Avete percorso ben 17 Cammini di Santiago. Possiamo definirvi ormai degli esperti di questo itinerario, tanto da scrivere un libro diventato presto un best seller. Che sono raccontate nel libro?

«Esperti? Sicuramente abbiamo molta esperienza. Gli ultimi Cammini che abbiamo percorso li abbiamo fatti in ottica lavoro e quindi rispetto a un semplice pellegrino/viandante abbiamo potuto notare cose che per chi è alla prima esperienza e non è del mestiere magari non vede.

Il nostro libro nasce dalla voglia di condividere la nostra esperienza con chi segue Apiediperilmondo e con tutte le persone che hanno voglia di percorrere questo meraviglioso viaggio. Non è un romanzo o un racconto personale e autobiografico, è piuttosto una guida pratica, che in base alla nostra esperienza sia diretta che indiretta, si propone di aiutare coloro che cercano informazioni e consigli, ma anche coloro che vorrebbero partire per il loro primo viaggio, ma che hanno bisogno di un po’ di incoraggiamento in più.

Abbiamo più di 30 mila persone che ci seguono sui vari social, oltre a migliaia di utenti che visitano il nostro portale e che ci scrivono via e-mail e Facebook chiedendo informazioni. Non abbiamo fatto altro che racchiudere tutto nel nostro libro e dare, a chi lo desidera, l’occasione di sciogliere i propri dubbi. Il libro parla di quale cammino scegliere, di cosa mettere nello zaino e come prepararlo, del dove dormire, del dove e cosa mangiare, e tante, tantissime altre informazioni pratiche.

É un libro per il prima della partenza, per l’organizzazione del viaggio. Una volta letto lo si posa infatti nella libreria e si parte, più consapevoli e preparati alla sfida che ci aspetta».

È nel 2016 che decidete di cambiare vita e dedicarvi completamente alla vostra passione. Così aprite il portale “Apiediperilmondo”. Parlateci del vostro sito.

«Una volta tornati dal viaggio, abbiamo continuato a camminare tra le montagne italiane e a fare altri Cammini di Santiago, ma qualcosa ci impediva di essere completamente soddisfatti. Le delusioni lavorative e la voglia di passare più tempo possibile insieme ci ha fatto fare qualche domanda.

E la più importante è stata: “Come possiamo mettere a disposizione le nostre competenze per creare qualcosa che ci faccia guadagnare e allo stesso tempo lavorare insieme, facendo ciò che ci piace? La risposta è stata: “Viaggiamo a piedi e aiutiamo le persone a farlo!”. Così è nato apiediperilmondo.com che si propone di racchiudere in un solo portale tutte le informazioni sui viaggi a piedi, con consigli e tante informazioni utili sulla destinazione e su come organizzare al meglio il viaggio. Il nostro mantra, diciamo, è non parlare di ciò che non conosciamo.

Ogni articolo presente sul sito è frutto di un’esperienza diretta, nostra o di chi collabora con noi. Crediamo che questo sia il solo modo per ripagare la fiducia di chi ci legge e supporta con la sua presenza. La nostra mission è proprio quella di ispirare, di incoraggiare altre persone a viaggiare a piedi per il mondo, perché crediamo che solo conoscendo più intimamente il nostro pianeta e le altre culture possiamo davvero imparare a prendercene più cura.

Oltre all’informazione scritta, cerchiamo di restituire il fascino del luogo anche grazie a una lunga serie di foto e video, questi ultimi pubblicati sul nostro canale YouTube. Ci piace anche spaziare sul tema “camminare” e dargli inedite sfumature, vuoi più filosofiche o di nicchia.

Apiediperilmondo vuole quindi essere un punto di riferimento nel mondo del camminare, diventando la vetrina dei più importanti e bei itinerari escursionistici del mondo. Lo so, abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare, ma la passione non ci manca e così anche l’aiuto di altri appassionati camminatori che collaborano attivamente con noi».

A chi vi rivolgete? E chi si rivolge a voi?

«I nostri utenti coprono un target eterogeneo, ma allo stesso tempo un po’ di nicchia. I nostri lettori sono tutti appassionati di cammini, viaggi a piedi, trekking ed escursionismo, insomma tante persone a cui piace viaggiare lentamente.

Noi ci rivolgiamo a chi vuole scoprire un po’ se stesso viaggiando a piedi, con poche cose nello zaino, ma anche a chi semplicemente piace viaggiare e scoprire la natura passo dopo passo. Il camminatore, viandante o pellegrino è una persona che ama la natura, ama circondarsi di persone che come lui cercano e trovano la felicità nelle piccole cose, nei piccoli gesti. Viceversa si rivolgono a noi aspiranti viaggiatori con le proprie domande, i loro dubbi.

Persone che cercano risposte certe e precise per viaggiare in sicurezza e serenità, che desiderano un confronto su cosa sia meglio fare in una determinata situazione, o anche solo un consiglio su che attrezzatura portare con loro. Collaboriamo anche con associazioni, enti del turismo e tour operator che vogliono valorizzare e promuovere specifici itinerari o territori, naturalmente sempre legati al viaggio a piedi o a un’idea di vacanza attiva.

E ci contattano anche aziende produttrici di abbigliamento e accessori sportivi e da viaggio, interessate a recensioni o più in generale a mostrare i loro prodotti nel corso dei nostri viaggi».

Ma come si organizza, nella pratica, un viaggio a piedi?

«Bellissima domanda! Il viaggio a piedi non si organizza, il vero viandante il viaggio lo vive, ed è proprio per questo che ci vediamo come viaggiatori piuttosto che come turisti.

La prima cosa da fare è prendere quante più informazioni possibili sul percorso, solo così si può preparare uno zaino adeguato alle proprie esigenze. Bisogna poi prenotare i mezzi di trasporto necessari per raggiungere il punto di partenza, e una volta lì fare il primo passo e cominciare il proprio cammino o viaggio a piedi.

Se organizzi tutto alla perfezione rischi di dover correre per rispettare la tabella di marcia, mentre se organizzi poco o nulla, viaggi a ritmo del tuo cuore, e per noi come per migliaia di persone è il modo migliore per farlo.

Se hai gambe viaggi per 50 km al giorno, se non ne hai percorri anche solo 5 km o stai fermo, è un modo per imparare ad ascoltarsi e rispettarsi. Per tornare alla tua domanda, l’unica cosa da organizzare è uno zaino e la partenza, poi tutto il resto lo si vive passo dopo passo».

Deborah Torreggiani

Oltre al Cammino di Santiago avete fatto altri viaggi a piedi e quali?

«Se intendi il Cammino di Santiago, quello Francese che parte da Saint Jean Pied de Port, sì, abbiamo fatto altri cammini di Santiago, perché sono tanti e tutti diversi tra loro.

A marzo 2017, anche grazie al supporto di un grande brand, siamo partiti con un progetto ambizioso che abbiamo chiamato “Walking Europe”: l’idea era di partire da Siviglia, e da lì percorrere, nell’arco di 6 mesi, alcuni dei più bei itinerari a lunga percorrenza d’Europa.

Purtroppo, a causa di una ricaduta dovuta ad un vecchio trauma a una gamba di Vincenzo, dopo quasi 5 mesi ci siamo dovuti fermare per non peggiorare la situazione e rientrare in Italia.

Eravamo arrivati in Portogallo facendo un bel giro e quasi 2000 km. Appena ne avremo la possibilità di certo lo porteremo a termine».

Qual è il posto che vi è rimasto più nel cuore e perché?

«Beh questa è una scelta molto ardua. Quando viaggi a piedi per il mondo vivi i luoghi con una tale intensità che ti rimangono stampati nella mente e nel cuore e sono anche legati a momenti e persone.

Sicuramente Santiago de Compostela è uno di quelli, ci siamo stati almeno una decina di volte e abbiamo imparato a conoscerla e amarla, oltre ad avere legami e amicizie. La risposta giusta forse è: il luogo in cui andremo a fare il prossimo viaggio a piedi».

Vantaggi e svantaggi di viaggiare a piedi?

«I vantaggi del viaggiare a piedi sono tantissimi e personalmente, superano di gran lunga gli svantaggi. Innanzitutto ti permette di stare all’aria aperta, in contatto con la natura, impari non solo a conoscerla ma anche ad amarla e rispettarla in modo più consapevole. Viaggiare a piedi ti consente di raggiungere luoghi che altrimenti non vedresti, e di scoprirli in modo più approfondito.

É l’occasione perfetta per renderti conto delle tue possibilità fisiche e mentali, dei tuoi limiti ma anche della forza che hai dentro. Insomma, ti permette di conoscerti più a fondo, di gestire il tempo e le tue energie non in base alla volontà degli altri ma al tuo personalissimo modo di essere.

Ti aiuta a tenerti in forma, a mangiare sano, e a ridurre lo stress che accumuli nella vita di tutti i giorni. E, cosa non scontata, è un collante potentissimo per le persone, crea una sorta di aura magica che ti permette di creare solidi, veri e duraturi legami con chi incontri lungo il tuo cammino. Bastano pochi giorni e una sintonia speciale per costruire amicizie che durano una vita. Naturalmente, camminare per tanti giorni con uno zaino sulle spalle non è semplice, ed è anzi fisicamente faticoso.

Se non sei preparato allo sforzo, e ancora peggio, se hai fretta e non presti ascolto al tuo corpo, rischi seriamente di compromettere la tua salute. Inoltre sei a piedi, quindi puoi percorrere 20km-30km al giorno, non 100-300km come faresti a bordo di un mezzo motorizzato. Viaggiare a piedi ti mette di fronte ai tuoi limiti, quindi devi essere pronto ad affrontarli e a trarne il meglio che puoi. Se non sei ancora pronto, allora può davvero rivelarsi un’esperienza catastrofica!

Ultimo lato negativo? Viaggiare a piedi crea una forte dipendenza, se cominci non riesci davvero più a smettere. Beh, qualche vizio dovremo pur avercelo no?!».

Quali sono i consigli che date più spesso a chi sta pensando di fare per la prima volta un viaggio a piedi?

«La prima cosa che diciamo è spendere del denaro in modo intelligente acquistando un’attrezzatura adeguata, a volte risparmiare o spendere cifre da capogiro non è la scelta migliore.

Siamo tutti diversi e in un viaggio a piedi ciò che conta è: avere un paio di scarpe adatte a ciò che ci stiamo accingendo a fare, evitano molti dolori e sono le nostre migliori compagne di viaggio; avere uno zaino ergonomico e capiente il giusto, non troppo grande. Sarà la nostra casa, ma non è che dobbiamo portarci dietro proprio tutto!

Prepararsi lo zaino è il primo strumento che abbiamo per capire quali sono le cose indispensabili e quali quelle a cui non riusciamo a rinunciare, anche a costo di portarsele sulle spalle per settimane. E ancora, ascoltare e ascoltarsi.

Camminare lentamente senza forzare, magari facendo solo qualche passo in più al giorno, fermarsi quando si è stanchi e imparare a vivere lentamente».

Progetti per il futuro?

«Da dove iniziare? Potremmo farti un elenco infinito. Sicuramente Apiediperilmondo ha diversi progetti lavorativi in corso di sviluppo.

Abbiamo in programma alcuni viaggi oltre oceano in alcuni dei posti più belli del mondo, ideati per gli amanti della natura e del camminare. Alcuni fortunati potranno venire con noi, ma questo lo scoprirete solo tra qualche settimana.

Ci piacerebbe valorizzare come detto in precedenza alcuni percorsi in Italia, e rendere il nostro portale sempre più completo e valido per i nostri utenti. Scrivere qualche altro libro utile e interessante.

Viaggiare il più possibile e creare tantissimi legami e amicizie in giro per il mondo. Ci piacerebbe fare il giro del mondo, ma a piedi è lunga quindi ci accontentiamo di camminare il più possibile in più Paesi possibili.

Infine vorremmo trasferirci in un luogo dove faccia caldo quasi tutto l’anno e ci sia il mare».

Per contattare Vincenzo e Deborah questo è il loro sito:

apiediperilmondo.com

La mail: info@apiediperilmondo.com.

La pagina Facebook: @APIEDIPERILMONDO

e l’account Instagram @apiediperilmondo.