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Vendere tutto e partire in Camper. Laura e Marco lasciano il posto fisso per iniziare una nuova vita! (a 53 e 60 anni)

Vendere tutto e partire in Camper. Laura e Marco

Vendere tutto e partire in Camper

A cura di Nicole Cascione

Il 2017 è stato per Laura e Marco l’anno della svolta.

Una svolta importante che li ha portati a lasciare un posto a tempo indeterminato per intraprendere la strada di una nuova vita ricca di scelte a volte radicali, di posti sempre nuovi, ma soprattutto una vita che permette loro una condivisione totale del proprio tempo.

Laura, il 2017 è stato per voi l’anno della svolta. Racconta.

Siamo Laura e Marco, una coppia di 53 e 60 anni. Ci siamo conosciuti lavorando entrambi per una grande azienda di telecomunicazioni, occupandoci di informatica per quasi 30 anni. Abbiamo vissuto e lavorato a Roma crescendo due figli ormai adulti e indipendenti. Ci uniscono tante passioni tra cui, su tutto, quella per i viaggi, preferibilmente in camper e negli anni abbiamo potuto sperimentare e apprezzare ogni aspetto della vita itinerante.

Ciò che amiamo di più di questa modalità di viaggio è la sensazione di sentirsi sempre a casa in qualsiasi luogo del mondo. Siamo sempre stati attratti dalle esperienze atipiche e negli anni abbiamo praticato vari sport, la speleologia e il paracadutismo, il ballo e l’arrampicata, il canyoning e lo sci. Nonostante l’età che avanza abbiamo ancora tanta voglia di emozionarci e di provare nuove esperienze. Vivere viaggiando è per noi un’occasione per metterci costantemente alla prova e allargare i nostri orizzonti.

Chi ci conosce direbbe che siamo una coppia molto affiatata in quanto condividiamo la stessa visione della vita e abbiamo molte affinità caratteriali. Non sarebbe stato altrimenti possibile decidere di intraprendere questa nuova vita che comporta scelte radicali e una condivisione totale del nostro tempo.

Il 2017 è stato l’anno in cui abbiamo concretizzato il nostro progetto di vita.

A lungo abbiamo sognato il momento in cui avremmo potuto dedicare tutto il tempo a girare il mondo, utilizzando il nostro amato camper. Tutte le volte che tornavamo da un viaggio ci rendevamo conto che ogni minuto di libertà era limitato e prezioso e non era mai sufficiente a compensare periodi di lavoro e stress quotidiani. Anche se abbiamo cercato di sfruttare ogni giorno di ferie per fare un nuovo viaggio, questi momenti non erano mai abbastanza.

Come tanti, anche noi avevamo stabilito di farlo una volta raggiunta la pensione ma, calcolando tutti gli anni che ancora mancavano, ci sembrava sempre una meta troppo lontana. Dopo avere letto e seguito su internet le esperienze di alcune persone che avevano coraggiosamente intrapreso percorsi alternativi, è iniziata a farsi strada la convinzione che avremmo potuto anche noi fare qualcosa in tal senso. Quello che però vedevamo non rispondeva totalmente a ciò che sognavamo perché il nostro obiettivo era quello di non avere più vincoli e non dipendere da qualche impegno lavorativo. Per far ciò avremmo dovuto sostenerci esclusivamente con le nostre risorse e i risparmi di una vita.

Lasciare entrambi un posto a tempo indeterminato, vendere tutto e partire in camper richiede molto coraggio:

Ci rendiamo conto che la nostra è una storia un po’ atipica. Spesso le persone che decidono di intraprendere questo stile di vita sono giovani in cerca di esperienze, oppure pensionati che preferiscono godersi il meritato riposo viaggiando, piuttosto che trascorrere la propria vecchiaia tra le solite mura domestiche. Crediamo che la nostra unicità sia nell’aver scelto di lasciare il mondo del lavoro con molto anticipo, privilegiando la maggiore disponibilità di tempo piuttosto che continuare ad accumulare denaro. Riuscire a sganciarsi dal rigido schema nascita-educazione-lavoro-famiglia-pensione-morte, che è basato su una economia che richiede un continuo flusso di soldi, non è facile. La nostra esperienza ci ha dimostrato che la felicità e la serenità quasi mai sono legate al fatto di possedere cose e denaro, ma piuttosto al poter vivere esperienze gratificanti e alla buona qualità delle amicizie e dei rapporti umani. Spesso il lavoro ci obbliga a sacrificare i nostri bisogni principali e ci costringe a vivere con persone che non ci piacciono e che non possiamo evitare. Per noi viaggiare è una fonte inesauribile di quelle cose veramente essenziali e preziose per un’esperienza di vita soddisfacente e per ottenere le quali non servono grandi risorse economiche. La maggior parte di queste sono addirittura gratis! Durante i nostri viaggi abbiamo incontrato tantissime persone che condividono questa visione e le nostre stesse sensazioni e molte di loro riescono a vivere con un budget molto inferiore al nostro.

Da quando avete preso la decisione di mollare tutto al giorno in cui siete partiti per la vostra prima avventura in camper, quanto tempo è passato?

Era il 2016 quando prendemmo la decisione di mettere in moto il progetto: dopo aver fatto tutti i dovuti calcoli economici e dopo aver avuto rassicurazioni sugli assegni pensionistici che ci saremmo dovuti aspettare al raggiungimento dei requisiti di vecchiaia, abbiamo iniziato a liberarci di tutte le cose che non ci sarebbero più servite cercando, ove possibile, di recuperarne in parte il valore mettendole in vendita. Inoltre è stato necessario eliminare tutte le spese fisse mensili come rate, canoni e bollette. In circa 18 mesi siamo riusciti a lasciare i nostri posti di lavoro e ad accumulare quanto necessario, aggiungendolo alle liquidazioni. La nostra esperienza precedente ci ha permesso di valutare con un buon grado di accuratezza il budget necessario per far fronte alle spese da sostenere fino al momento in cui percepiremo le nostre pensioni e potremo così contare su un reddito sicuro. Dopo qualche mese di test ‘on the road’ nei dintorni della nostra zona, a settembre del 2018 siamo finalmente riusciti a partire in maniera definitiva e ad oggi, dopo quasi quattro anni, siamo strafelici di aver fatto questa scelta.

In quali Paesi siete stati?

Anche prima di mollare tutto avevamo viaggiato molto in camper, sfruttando le ferie e ogni momento libero dai nostri impegni quotidiani, visitando molto bene tutta l’Italia e spingendoci anche in alcuni paesi d’Europa come la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, la Slovenia, la Spagna. Inoltre, abbiamo approfittato di molti week-end e festività per raggiungere in aereo alcune capitali e città europee più lontane. Ci siamo spinti anche in Marocco. Abbiamo cominciato la nostra nuova vita itinerante girando alcuni mesi tra i laghi del nord Italia per poi spingerci sempre più verso ovest. Dopo la Francia, abbiamo vissuto per lunghi periodi in Spagna, Portogallo, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia e Ungheria. Ora ci troviamo in Grecia da un paio di mesi e probabilmente vi resteremo fino all’inizio dell’estate, quando torneremo a spostarci verso il nord Europa. Per noi il solo elemento discriminante è il clima, in quanto vogliamo viaggiare in ogni periodo dell’anno. In generale preferiamo viaggiare in luoghi caldi durante l’inverno e in luoghi freschi nei mesi estivi. Il sistema energetico di cui abbiamo dotato il nostro mezzo e sul quale facciamo affidamento utilizza quasi esclusivamente l’energia solare e ci permette di essere totalmente autonomi senza doverci necessariamente avvalere di aree attrezzate per la ricarica delle batterie dei servizi. Questo ci consente di contenere notevolmente le spese legate all’elettricità e al soggiorno. Ovviamente sostare in luoghi con temperature miti durante l’inverno consente anche di risparmiare molto sulle spese per il riscaldamento.

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Qual è l’incontro più bello che avete fatto fino ad ora?

Questo stile di vita ci mette spesso in contatto con altri viaggiatori. Ci risulta difficile indicare quale sia stato l’incontro più bello perché ognuna delle persone che ha condiviso con noi momenti della nostra vita itinerante ci ha lasciato un segno indelebile nel cuore. Anche se a volte le nostre strade si sono incrociate solo per poche ore il legame che si è inspiegabilmente instaurato va al di là della semplice conoscenza. Ognuno di loro ci ha fatto dono della propria esperienza e ci ha insegnato qualcosa. Con tutti continuiamo a rimanere in contatto e naturalmente, quando si presenta l’occasione, troviamo sempre il modo di reincontrarci. Questo è anche il motivo per cui abbiamo scelto di farci riconoscere sui social network col nickname saribbeccamoingiro, che è un saluto tipicamente romano.

Siamo certi che in futuro continueremo a fare tanti altri incontri interessanti che renderanno il nostro viaggio sempre più ricco di emozioni.

Qual è il momento più bello della giornata?

Un momento. Vorremmo che fosse chiaro che la nostra non è una vacanza, ma piuttosto una vita vissuta in viaggio, in modo itinerante. Una vacanza è un modo per evadere dalla vita di tutti i giorni e dalle fatiche del lavoro. L’obiettivo è quello di rilassarsi e divertirsi, spesso senza badare a spese. Al contrario noi siamo sempre in viaggio, non abbiamo impegni di lavoro e orari da rispettare, ma facciamo i conti quotidianamente con le necessità legate ad una vita in continuo movimento e rispettando un budget limitato e imposto dai nostri risparmi. Non potendo contare su luoghi e persone a noi familiari, come ad esempio il fornaio, il macellaio, il meccanico o il medico di fiducia, dobbiamo ogni giorno ricostruire la nostra rete di riferimento e trovare le risorse necessarie per poter far fronte a tutte le necessità. Fortunatamente queste incombenze non ci tolgono moltissimo tempo e oltretutto ci offrono l’opportunità di scoprire l’aspetto più autentico di ogni luogo e di condividerne la vita quotidiana. Si impara a interagire con persone di ogni nazionalità e lingua e con usanze diverse dalle nostre. È una esperienza che raramente si vive quando si visita una località per turismo.

Ovviamente abbiamo a disposizione moltissimo tempo che possiamo dedicare alla scoperta e al godimento delle bellezze naturali, storiche o artistiche di ogni paese che ci ospita. Abbiamo abbandonato l’orologio, gli abiti scomodi e le scarpe strette, il fast-food e le uscite per fare shopping sfrenato. Ora possiamo apprezzare ogni minuto della nostra esistenza e il valore del riposo e del silenzio. Ovunque ci troviamo possiamo decidere di fare una pedalata in bicicletta, una lunga passeggiata sulla spiaggia o in montagna, di visitare una città o di starcene pigramente sdraiati al sole senza pensare a quanto tempo abbiamo a disposizione. Ecco, questa è in fondo la vera conquista: essersi riappropriati del proprio tempo!

Vi siete trovati a vivere dei momenti di difficoltà in questi anni di continuo girovagare?

Per fortuna mai nulla di veramente preoccupante e insormontabile. Ovviamente l’improvvisa apparizione della pandemia Covid-19 ci ha colto alla sprovvista, mentre ci trovavamo in Spagna e ci ha costretto a prendere provvedimenti in tempi rapidi e a cambiare i nostri piani ma, nonostante tutto, ce la siamo cavata alla grande e possiamo affermare di averla potuto gestire molto meglio vivendo in un camper piuttosto che se ci fossimo trovati a viverla tra le mura di una casa in una grande città come Roma. Abbiamo avuto la fortuna di trovare ospitalità presso un piccolo campeggio e trascorrere i due mesi di lockdown in relativa tranquillità, con tutti i servizi e senza rinunciare a nulla se non a circolare. Potevamo addirittura permetterci di stare all’aria aperta mentre tantissime persone sono state purtroppo costrette a giorni interminabili tra le mura di casa e a inventare scuse per uscire. Crediamo che essere riusciti a superare un periodo complicato come quello appena passato ci fa essere ottimisti sulle altre difficoltà che sicuramente incontreremo sul nostro percorso.

Questo è un momento storico particolare, in cui molti sono coloro che vorrebbero seguire le vostre orme. Mollare tutto e partire. Il vostro consiglio a riguardo.

Noi crediamo che nonostante molti dicano di invidiarci e di voler essere al nostro posto, non tutti avrebbero la voglia di stravolgere la propria vita abbandonando le abitudini e le certezze di sempre, soprattutto dopo aver lavorato tanto e fatto tanti sacrifici per raggiungerle. Una vita in viaggio non è una cosa per tutti. Molte persone non si trovano a proprio agio al di fuori di un territorio che conoscono bene e in cui si sentono al sicuro. Altri amano starsene nella propria casa e adorano renderla sempre più bella e accogliente per potersela godere e farsi coccolare dalle tante comodità domestiche. Altri ancora amano viaggiare ma soltanto per periodi limitati e con tutte le migliori garanzie di soggiorno e divertimento. Insomma, scegliere di non vivere più in un’abitazione fissa, ridurre drasticamente la quantità di cose possedute e soprattutto ritrovarsi ogni giorno in un posto diverso, come abbiamo fatto noi, richiede una profonda riflessione che porta necessariamente a mettere in discussione il senso della vita. È una scelta che comporta di dover cambiare l’ordine delle proprie priorità, che mette ai primi posti la voglia di conoscere, di fare esperienze e di imparare e confina più in basso il bisogno di gratificazioni materiali e di successo. Ci si ritrova a dare maggior valore all’atto di scoprire, di sperimentare, piuttosto che al possedere.

A chi invece, dopo tutto quello che abbiamo appena detto, continua a pensare che questa sia una strada da seguire, possiamo assicurare che è assolutamente una cosa alla portata di tutti e che non richiede particolari sforzi. Il consiglio principale che possiamo dare è comunque quello di sperimentare per gradi l’esperienza del viaggio itinerante, con un camper o qualunque altro mezzo abitativo mobile, prima di avventurarsi al salto definitivo. Solo così ci si potrà mettere alla prova e si potranno valutare i fattori che possono far apprezzare o rifiutare questo tipo di avventura. Inoltre si avrà un’idea più concreta dei costi da sostenere per mantenersi e il budget da prevedere. Nel nostro caso ci siamo resi conto che riusciamo a viaggiare e a vivere in maniera soddisfacente e senza troppe rinunce con meno di 20€ al giorno a testa.

Una volta che si è convinti di essere nelle condizioni economiche, familiari, psicologiche, e di salute adatte non resta che buttarsi. Non bisogna fare lo sbaglio di rinunciare ancor prima di averci provato. Meglio avere un rimorso per qualcosa finita male, ma tentata, che avere rimpianti per un sogno desiderato e mai attuato. E poi in fondo si può sempre tornare sui propri passi, no?

Progetti futuri?

Il nostro desiderio è quello di poter continuare a viaggiare e conoscere sempre posti e gente nuova. Abbiamo ancora molto da vedere in Europa, ma presto cercheremo di spingerci oltre e raggiungere ogni angolo del globo (con il camper o in qualunque altro modo). Ci piacerebbe mantenere questo stile di vita finché sarà possibile e finché avremo voglia ed energie. Tra qualche anno potremo contare sulla pensione e avere perció qualche sicurezza in più ma non abbiamo alcuna intenzione di tornare ad una vita stanziale e alle vecchie abitudini.

I nostri riferimenti social:

Https://linktr.ee/saribbeccamoingiro

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