Valentina: a Zante (Grecia) ho scoperto il valore del tempo

A cura di Maricla Pannocchia

Dopo diverse esperienze di lavoro, cominciate sin subito dopo il diploma, Valentina, 34enne originaria di Matera, grande appassionata di viaggi, nell’agosto 2021 ha prenotato un viaggio in offerta a Zante. Partita con il solito entusiasmo di sempre, Valentina si è innamorata dell’isola e ha deciso di rimanervi.

Oggi la donna lavora per Welcometozante, un’agenzia italiana. “Amavo e amo ancora la mia città,” racconta Valentina, “ma, se hai una testa e dei sogni, in Italia ti sarà difficile realizzarli. Al momento, non mi manca niente del mio Paese natale e non sento il bisogno di tornarci, neanche da turista.”

Se, in estate, la vita a Zante può essere frenetica, visto che la maggior parte dei lavori è stagionale e incentrata sul mercato turistico, lo stesso non si può dire dell’inverno. “Nei mesi invernali i locals raccolgono le olive e, chi lo desidera, può trovare un impiego in quel settore”, racconta Valentina, “per gli altri, c’è la possibilità di godersi del tempo per sé stessi e per fare tante attività, fra cui pescare o passeggiare. Vivere qui, infatti, mi ha aiutata ad apprezzare il valore del tempo, a selezionare con cura le persone da far entrare nella mia vita e ad ascoltare me stessa.”

Valentina Giasi Zante

Ciao Valentina, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao! Sono Valentina, ho 34 anni e la mia città natale è Matera (Basilicata). Ho studiato ragioneria con specializzazione in lingue estere ma, per una serie di eventi consequenziali, non ho intrapreso la strada dell’università scegliendo, per ovvi motivi, quella del lavoro. Dal momento in cui ho terminato gli studi, quindi, non ho mai smesso di lavorare, cambiando di volta in volta, negli anni, settori e ruoli, ma “l’ultima sosta” è durata 5 anni, nel settore sanitario alias persone tristi e ragionevolmente arrabbiate con il mondo ed è forse questo il motivo che mi ha spinto, negli anni, a viaggiare sempre di più. Il viaggio, infatti, per me è l’unico modo per guardare la realtà con occhi diversi, con gli occhi dei sogni, per non restare incastrata nella vita che dovevo vivere, ma che non avevo scelto.

Quando e perché hai deciso di lasciare l’Italia?

Nella mia testa c’è sempre stata una vocina a dirmi che quello non era il mio posto. Per quanto amassi e ancora ami la mia città, credo che non è mai un luogo a fare di un posto il “tuo”, bensì una serie di percezioni, le stesse che ho sentito, inseguito e accolto quando sono arrivata per la prima volta qui a Zante. Agosto 2021, un classico (per me) viaggio scelto all’ultimo minuto e in maniera casuale, in relazione alle offerte dei providers nel post-Covid. Un viaggio di soli 4 giorni, forse i più lunghi e, allo stesso tempo, i più brevi della mia vita. M’innamoro dell’isola, incontro delle persone e, parlando, ricevo un’offerta di lavoro che mi spinge a tornare un mese dopo per discuterne, ma la rifiuto. Consecutivamente, incontro altre persone e, dopo un breve inverno a rimuginare sul “ma cosa ci faccio ancora qui,” a febbraio 2022 decido, mente e corpo, di lasciare l’Italia. In qualche modo e relativamente al mio percorso di vita, l’Italia, sebbene io mi consideri una persona tenace, mi ha tarpato le ali. È una realtà in cui, se hai una testa, delle idee, dei sogni, puoi tranquillamente richiuderli nel cassetto e continuare a dormire.

Adesso vivi a Zante. Come mai hai scelto di abitare proprio lì?

Avrei scelto di abitare in qualsiasi posto m’avesse dato l’opportunità di conoscere la parte migliore di me.

Di sicuro ho avuto la fortuna – anche se non credo nella fortuna, ma a quello che attraiamo in base a ciò che siamo, umanamente parlando- d’incontrare qui a Zante una persona che mi ha dato quest’opportunità lavorativa, riponendo in me più fiducia di quanto io potessi averne per me stessa.

Non la definirei, quindi, una scelta vera e propria sul luogo, ma su di me. Zante è Casa.

Ricordi cos’hai provato la prima volta in cui vi hai messo piede?

Ricordo che ero felice, come ogni volta che atterro in un posto nuovo, ma avevo la frenesia di percorrerla in lungo e largo, tutta, non volevo perdermi nulla, tanto da non aver mai la voglia di tornare in hotel, vivendola quasi con “ansia” dovuta al limite temporale.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Di certo, per convenzione, le persone (parenti, amici e non) rispondono a queste scelte con “se ti rende felice, vai e insegui i tuoi sogni”, per cui i feedbacks erano tutti positivi ma, nella pratica, è un po’ diverso.

Occorre mettere in conto (ed io lo avevo fatto) che qualcuno lo si perderà poi però, con il tempo, ho imparato a riconoscere le loro reazioni accettandole e potendo oggi affermare con certezza che chi vuol esserci, rimane senza se e senza ma.

Il parere e la reazione più importante era senza dubbio quello della mia famiglia e loro sono tutti super felici!

Valentina Giasi Zante

Come ti sei organizzata prima della partenza?

Prima della partenza ho passato la maggior parte del tempo a chiudere e aprire pratiche burocratiche per poter trasferirmi senza che ci fosse più nulla di incompleto o “appeso” in Italia, dopo di che ho riempito due valige e sono partita. Non mi sono preoccupata di organizzarmi in merito ad alloggi o ad adempimenti per la Grecia, avrei fatto (come ho fatto) tutto qui, una volta arrivata.

Di cosa ti occupi?

Lavoro nel settore turistico, nello specifico lavoro presso un’agenzia italiana Welcometozante. Ci occupiamo del cliente (il 90% italiani) a 360° diverso tempo prima del suo arrivo a Zante. Abbiamo anche fondato un gruppo Facebook piuttosto seguito che si chiama “Italiani a Zante” e un blog/e-commerce “welcometozante.com”, attraverso cui dispensiamoloro consigli atti ad organizzare al meglio la vacanza del cliente, dando anche la possibilità di prenotare online.

Vivere da pensionati in Grecia: agevolazioni fiscali e molto altro ☜

Pensi che sia facile, per un italiano, trovare lavoro o avviare un’impresa lì?

Penso che nulla sia facile a livello burocratico, specie qui in Grecia, in cui i tempi sono anche più lunghi di quelli italiani ma, soprattutto, non è facile conoscere le loro normative e leggi, specie se non si è a conoscenza della lingua. È difficile comprendere certe dinamiche ma, come per tutte le cose nella vita, non c’è nulla che sia impossibile.

Einstein diceva che esiste una forza motrice più forte dell’energia elettrica, quella di volontà.

Ecco, io credo che, con la volontà unita alla tenacia e alla pazienza, si possa ottenere ciò che si vuole.

Trovare lavoro qui è piuttosto facile nel periodo estivo.Trattandosi però di lavoro stagionale, la “pratica” è un po’ più difficile: sono mesi, alcuni caldissimi, intensi e duri.

Quali sono i settori in cui è più semplice trovare un impiego?

I settori in cui è più facile trovare lavoro sono, appunto, tutti quelli inerenti il turismo.

Se un tuo amico che vive ancora in Italia ti chiedesse in quale settore dovrebbe aprire un’azienda a Zante, per poter guadagnare decentemente, cosa gli suggeriresti?

Per lavorare ci vogliono passione e sacrificio. Se il lavoro fosse solo tempo e denaro, come lo è per molti, non si otterrebbero gli stessi risultati. Okay il denaro -per carità- fondamentale oggi, ma valuterei insieme a lui il lato appagante. Ciò che così, su due piedi, mi verrebbe da rispondere, in una qualunque conversazione è “servizi, puntare ai servizi” in relazione a ciò di cui ha più bisogno il Paese in cui si sceglie di vivere. Ad un amico, però, consiglierei sempre di seguire i propri sogni, a patto che sia in pace con sé stesso.

Cosa bisogna avere, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare lì?

Essendo uno Stato membro della comunità europea, non ci sono restrizioni o particolari adempimenti per potervi vivere, chiaramente è diverso se vuoi acquistare anche solo un’auto o qualsiasi bene che necessita di essere dichiarato, così come anche per lavorare regolarmente occorre ottenere diversi documenti richiedendoli agli uffici di competenza, che variano in base alla richiesta degli stessi.

I primi e indispensabili documenti per iniziare sono sicuramente un passaporto e un certificato di nascita con annessa traduzione in lingua greca.

Come già espresso in una delle domande precedenti, la burocrazia qui è molto vasta, complessa e anche lenta.

Come ti sei mossa per trovare un alloggio?

Ho iniziato scrivendo posts su vari social e con il passaparola. Devo ammettere che, per me, è stato forse un po’ più semplice, avendo già una persona qui che parla la lingua, che è conosciuta e già stimata e che chiaramente mi ha aiutato. Conoscere la lingua aiuta molto ad accorciare i tempi di ricerca.

Quali sono i costi medi e le zone in cui, secondo te, si può vivere bene senza spendere molto?

In realtà l’inflazione è percettibile un po’ ovunque adesso. Di sicuro la Grecia, specie nelle isole, è più economica rispetto ai costi della vita che ci vengono imposti in Italia, vi basta pensare che è più dispendioso comprare al supermercato e non andare a pranzo o a cena in una taverna. Vivere bene senza spendere molto è soggettivo, credo. Dipende da che tipo di vita si vuol condurre. In media e in semplicità, sì, qui si può vivere bene senza spendere molto.

Come sei stata accolta dalla gente del posto?

La gente del posto è molto vicina a quella dell’Italia, in particolare a quella del sud. I greci sono gentili e ospitali ma, come per tutti gli esseri umani, vige la legge della fiducia e del rispetto. Se ottieni la loro fiducia e il loro rispetto ti accolgono a braccia aperte, anche nelle loro case. Sono molto generosi e quello che più si differenzia in loro -una caratteristica che, lavorativamente parlando, alle volte può dar fastidio, ma umanamente parlando ve ne potreste innamorare- è il loro modo di condurre una vita lenta.

Pensi che sia necessario sapere il greco?

Un anno fa avrei risposto di no. Oggi che la vivo con più costanza, direi che, per certi aspetti, sì, è fondamentale. L’inglese è la chiave che può permettervi di avere un rapporto con le persone del posto o comunque un minimo di comprensione (non con tutti, però, i più adulti non parlano inglese) ma per altri aspetti come, per esempio, per quelli burocratici conoscere il greco è fondamentale.

Com’è la vita lì durante l’inverno?

Durante l’inverno la vita è molto, molto lenta, ma comunque piacevole, specie per chi ha lavorato duramente per tutta la stagione e, finalmente, si ritrova con del tempo fra le mani. Si ha tempo per qualsiasi cosa, per incontrare gli amici, uscire a cena, fare una passeggiata, andare a pesca o fare qualsiasi altra attività. I greci, durante il periodo invernale, sono impegnati nella raccolta delle olive (hanno un olio buonissimo) e, se si vuole, si può anche lavorare in questo ambito. Chi, invece, non ha interesse di lavorare in questo settore, può semplicemente riposarsi e godersi il tempo.

E quali a chi, invece, vorrebbe andarci in vacanza?

Ovviamente di rivolgersi a noi  ma, soprattutto, di non considerare Zante come meta per la classica vacanza da resort all-inclusive. Prendete un’auto e girate, girate l’isola più che potete, in lungo e largo, apprezzate i colori e la natura che questa offre, assaporate il buon cibo greco e fermatevi in una taverna sperduta, magari vista mare e tramonto. E, mi raccomando, godetevi ogni singolo minuto!

Ti manca qualcosa dell’Italia?

Sinceramente? No, nulla. Faccio fatica a pensare di ritornarci anche solo da turista.

Cos’hai imparato, finora, vivendo lì?

Ho imparato ad apprezzare il tempo e il silenzio. Essendo a contatto diretto con milioni di persone, ho imparato a riconoscerle e a sceglierle. Come dicevo inizialmente, ho imparato a conoscermi, a parlare con me stessa e ad accettarmi. Ho trovato la parte migliore di me.

Progetti futuri?

Non sono una persona che fa progetti, mi piace pensare e dire che oggi sto bene qui e resto qui con la mia voglia di crescere ancora come persona e dal punto di vista professionale. Per il resto, come si suol dire, “di doman non v’è certezza”.