La mia storia inizia a otto anni, quando ho iniziato a giocare a basket, seguendo le orme di mio babbo (si sente che sono toscana?). E’ stata (e forse lo è ancora) la mia passione per quasi 30 anni che mi ha spinto ad andare via di casa giovanissima e a girare per l’Italia cambiando squadre per realizzare il mio sogno di diventare una giocatrice professionista di basket.

E così è stato.

Ho giocato a San Giovanni Valdarno, Prato, poi La Spezia, dove sono arrivate le prime presenze in serie A e le prime convocazioni in Nazionale. Ma è quando sono andata a giocare a Napoli che sono arrivate le prime soddisfazioni vere: lo Scudetto, la Fiba Cup (l’equivalente della Europe League del calcio!), la SuperCoppa e ancora a Taranto con altri Scudetti, la Coppa Italia, la SuperCoppa.

Sara Giauro Venezuela

Questa vita da sportiva mi ha permesso di viaggiare molto, conoscere persone di paesi e culture differenti, sviluppare un grande spirito di adattamento, curiosità, confronto e scoperta. Ed ho iniziato a viaggiare in mezzo mondo, oltre che per lavoro, anche per piacere. Messico, Usa, Kenya, Brasile, Marocco, Egitto, più mezza Europa. Sempre viaggi disorganizzati, all’avventura, divertenti.

Sempre viaggi che mi hanno lasciato qualcosa dentro, fra tutti quella sensazione che non ci sia niente che sia così formativo, emozionante e costruttivo. Nel frattempo ho conosciuto il mio attuale fidanzato, pugliese, anche lui giocatore di basket. Ed anche in questo caso è stato un viaggio a farci scattare la vera scintilla. E precisamente un viaggio in Senegal.

Stare in un’organizzazione ad aiutare i bambini africani, viaggiare con le persone locali, essere ospitati dalle famiglie senegalesi ci ha aperto gli occhi su tante cose e probabilmente ci ha fatto capire che per noi era troppo importante continuare a viaggiare. E così, con l’arrivo di una forte crisi economica che è arrivata anche nel mondo dello sport (le nostre squadre hanno chiuso i battenti tutte e due), abbiamo deciso di buttarci in tutt’altra avventura.

Sara Giauro vivere in Venezuela

Grazie al fatto che il mio ragazzo è italo-venezuelano e ha degli appoggi in Venezuela, abbiamo deciso di prendere “armi e bagagli” e trasferirci Oltreoceano. Siamo arrivati qui spaventati dai pregiudizi, dall’idea che ci era stata inculcata prima di partire (i siti di informazione fanno del terrorismo su questo paese), e invece abbiamo trovato un paese accogliente, con le sue contraddizioni, tipiche dei Paesi sud americani, ma senz’altro da scoprire e da far scoprire.

Da qui l’idea di costruire un sito internet, il nostro sito www.welovevenezuela.com, nato per aiutare le persone che vogliono fare un viaggio in Venezuela, per conoscere la sua cultura, le sue bellezze naturali, la sua gente cordiale e allegra.

Sara Giauro Venezuela

Un sito utile a chi vuole costruire un viaggio autentico, avventuroso, lontano da quelle vacanze lussuose e patinate che a noi non sono mai piaciute, adatto a chiunque sia alla ricerca di uno scambio culturale in un paese diverso, sconosciuto ai più e per questo ancora più affascinante. Abbiamo cambiato vita, ci siamo buttati in questo nuovo progetto con entusiasmo e ne siamo contenti. L’idea è quella di far provare a persone diverse le stesse emozioni che proviamo noi quando viaggiamo.

Perché, come diceva John Steinbeck, “Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone!”

Sara