L’esperienza di trascorrere un anno all’estero

Di Nicole Cascione

“18 anni, fotografo, exchange student, italiano e, da adesso, scozzese”. Così piace definirsi Michele Saladino, un ragazzo che ama viaggiare, che ama vivere sempre esperienze nuove lanciandosi in nuovi progetti ma soprattutto, che ama conoscere gente nuova, stringere amicizie e divertirsi con gli amici. Feel The World è il suo ultimo progetto, avviato insieme ad altri exchange student come lui, nato con l’obiettivo di offrire un luogo online dove futuri, presenti ed ex exchange possano conoscersi e raccontarsi.

Michele, raccontaci qualcosa dell’esperienza che stai vivendo ad Edimburgo:

Sono partito il 19 agosto senza alcuna idea su dove stessi andando, con chi avrei vissuto o chi avrei conosciuto una volta arrivato. Ero pieno di paure, timori, ma anche speranze e felicità. L’atterraggio è stato uno dei peggiori della mia vita, sarà stato per il nervoso, sarà stato per il forte vento, ma non lo dimenticherò mai! Una volta atterrato però, tutto è cambiato, ho conosciuto le fantastiche persone che ormai mi ospitano nella loro casa da 7 mesi, trattandomi come un figlio e mi sono innamorato della Scozia. Ho stretto un sacco di rapporti che (spero) manterrò negli anni, pur sapendo che fra tre mesi tornerò e di sicuro non dimenticherò mai nulla di tutto ciò.

Sei partito grazie al programma Exchange Year. Ce ne parli?

I così detti “Exchange Students” sono ragazzi coraggiosi che, al quarto anno delle superiori, decidono di buttarsi nell’avventura di vivere e studiare per un anno in un Paese all’estero. E’ una possibilità ancora poco conosciuta e, in Italia, spesso ancora malvista, ma che offre allo studente molto più di un normale anno scolastico. Si può scegliere liberamente lo Stato dove andare e in base a quello scegliere la lingua che si parlerà nell’anno successivo, si può decidere di andare nella vicina Germania, in Cina o a vivere il sogno americano negli USA, sta a noi decidere. Le possibili lacune dovute ai programmi scolastici differenti sono sicuramente compensate con la crescita, quella mentale, dovuta al doversi adattare e dover rapportarsi con chiunque in una lingua straniera, ma non c’è da avere paura, è un’esperienza alla quale chiunque può partecipare.

Feel The World è un progetto che hai avviato insieme ad altri exchange student come te. Di cosa si tratta?

Feel The World è un progetto online che ho lanciato insieme ad altri exchange student come me sparsi per il mondo. Abbiamo principalmente una pagina Instagram e un sito internet, dove condividere tutto quello che viviamo, ma siamo in continua espansione. Abbiamo iniziato in 5 per poi diventare 8 e ora siamo una vera e propria community di 30 persone. Accettiamo chiunque abbia una storia da raccontare a proposito del proprio “year abroad” e rispondiamo a qualsiasi richiesta.

Qual è il vostro obiettivo?

Il nostro obiettivo è semplice, offrire un luogo online dove futuri, presenti ed ex exchange possono conoscersi, raccontarsi o per chi è interessato a saperne di più. Noi stessi un anno fa eravamo nella stessa situazione di molti ragazzi in questo momento, cercavamo più informazioni possibili online riguardo l’anno da vivere all’estero e facendoci mille domande, faticando però a trovare risposte sincere. Quindi quello che facciamo è proprio questo.

Consiglieresti quest’esperienza di studio all’estero ai tuoi coetanei? Perchè?

Consiglierei assolutamente quest’esperienza perchè è unica e irripetibile. Una frase che mi piace molto è: “Una vita senza exchange è come un anno senza estate”. Rappresenta perfettamente tutto ciò che basta sapere per iscriversi e partire. L’exchange year, nonostante la scuola e i compiti, è come una lunga vacanza dalla vita di tutti i giorni.

Come e in cosa cambia vivere una simile esperienza?

Un’esperienza simile ti cambia sotto molti punti di vista. Diventi sicuramente più autonomo e più responsabile. Ti dà la possibilità di studiare una lingua straniera direttamente nel Paese di origine, perfezionando la pronuncia e permettendoti di migliorare ogni giorno di più. Ti rende più aperto mentalmente, perchè l’exchange year è fatto di nuove scoperte. Imparare ad apprezzare ogni cosa che ti viene proposta o messa sul piatto è una delle cose più difficili ma soddisfacenti (mia nonna sarebbe fiera di me se sapesse che ora mangio anche le verdure). Insomma, l’exchange year ti fa partire ragazzo e tornare uomo, oltre che aprirti mille porte per il futuro. Allora? Cosa aspettate a partire? #FeelTheWorld

Feel The World:

http://www.feeltheworld.it/

Michele Saladino:

http://michelesaladino.it/

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