Marta: a Bali  ho ritrovato la calma e la felicità

A cura di Maricla Pannocchia

L’incontro fra Marta, nata in Italia e con origini tedesche dalla parte del papà, e quello che sarebbe diventato suo marito, Francesco, è avvenuto a Monza e sembra uscito dalla miglior commedia romantica. Un amore a prima vista che ha portato i due ragazzi a viaggiare insieme pochi mesi dopo essersi conosciuti e poi a mettere su famiglia, con la nascita della piccola Mia. Ma la svolta è arrivata con la partenza per Bali, un’isola popolata da persone sempre serene e sorridenti, vogliose di aiutare nel momento del bisognoso, che spesso non hanno molto a livello materiale ed economico ma sono soddisfatte di quello che hanno.

Dopo aver vissuto per tanti anni in Italia e, più in generale, in Europa, Marta e Francesco hanno sentito il bisogno di ritagliarsi del tempo per sè e per la loro bambina, oltre che per le loro passioni, fra cui il surf. Fra passeggiate notturne, giochi con Mia, onde da cavalcare e angoli di Paradiso da scoprire, Marta e Francesco vedono il loro futuro, sempre in espansione, ancora a Bali.

Marta: a Bali  ho ritrovato la calma e la felicità

Ciao Marta, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Ciao, mi chiamo Marta , ho 29 anni e da un paio di anni vivo a Bali con la mia famiglia composta da me, mio marito Francesco e la nostra bimba, Mia, di 2 anni e mezzo .

Sono nata in Italia, ho vissuto in un paesino vicino a Monza fino ai 7 anni e poi con la mia famiglia (mio papà tedesco, mia mamma italiana e i miei 3 fratelli), ci siamo trasferiti in Germania, a Colonia. Dopo circa 6 anni siamo tornati a vivere in Italia e, dopo aver finito le scuole superiori e dopo un anno di lavoro tra centri estivi e asili, io sono partita per Londra dove ho vissuto 5 anni tra Londra e Brighton, mescolando studio e lavoro. Infine, nel 2018 sono tornata “momentaneamente” in Italia, nell’attesa di decidere una nuova meta e avventura.

Cosa ti ha spinto a lasciato l’Europa?

Eravamo alla ricerca di una vita diversa da quella che stavamo vivendo da sempre in Europa. Ci sentivamo oppressi e mai completi o felici fino in fondo. Essendo 2 persone cosi attive e creative, non abbiamo mai accettato che la vita giri solo intorno ai doveri e al dover dimostrare di essere qualcuno, Francesco ed io ci siamo sempre sentiti diversi, lontani da quel modo di vedere la vita, concepita in maniera così frenetica e conforme a dei doveri dettati dalla società.

Inoltre, la spinta mi è stata data da Francesco e dalla sua grande passione per il surf. O meglio, mi è stata data dall’amore che provo per lui. Ci siamo conosciuti a Monza ed è stato amore a prima vista, quello che si crede di vedere solo nei film. Nel giro di pochissimi mesi, avevamo già viaggiato molte volte insieme per surf trip tra italia e Marocco e lui ha deciso di volermi mostrare Bali dopo esserci stato molte volte. Ha anche vissuto a lungo in Australia. Quell’anno, il 2019, avevamo appena comprato i voli per partire per Bali con zaino in spalla e tavole da surf, senza una meta o un itinerario, quando un mese prima abbiamo scoperto che aspettavamo un bebé. Felici, abbiamo deciso di partire all’avventura.

Come sei arrivata a Bali? È stato amore a prima vista?

Quando siamo arrivati a Bali , sì, è stato amore a prima vista. Tutto era cosi diverso da ciò a cui siamo abituatui noi . Mi sono sentita catapultata in un altro mondo. Mi ricorderò sempre il caldo che ho sentito, l’intensità dei raggi del sole, la calma e il relax con cui ogni situazione viene affrontata. Tutte quelle persone gentili e sorridenti. Il profumo dell’incenso e gli alberi di frangipani. Un profumo mai sentito prima. Poi il traffico, i motorini e le centinaia di spiagge una piu bella dell’altra. Sono entrata in un mondo pieno di persone da ogni parte del globo, chi alla ricerca dell’onda perfetta, chi alla ricerca di relax e spiritualità, o chi alla ricerca della nightlife.

Marta: a Bali  ho ritrovato la calma e la felicità

Di cosa ti occupi?

Durante la pandemia, poco dopo che è nata Mia, abbiamo aperto una società qui in Indonesia, che ci ha permesso di comprare un terreno in un’isola di cui ci siamo innamporati, Sumbawa.

Inoltre, quest anno abbiamo aperto una Pokè Bowl Bar a Sanur, dove viviamo. Si chiama Balisabi. Essa è basata sull’ecosostenibilita. Usiamo solo prodotti organici e locali dove possiamo e le nostre Take away boxes sono fatte di zucchero di canna e biodegradabili dopo 30 gg.

Speriamo di aprirne presto un’altra nel Bukit, zona a Sud dell’isola.

Com’è la vita quotidiana a Bali?

La vita quotidiana a Bali la descriverei con la parola “calma”, esattamente l’opposto di quello da cui noi scappavamo, la frenesia.

Qui le persone locali si svegliano alle 4/5 per andare al loro mercato all’alba dove c’è un po’ di fresco prima del sorgere del sole. Lì si trovano riso, frutta ,verdura di ogni tipo, carne pesce e spezie, tutto locale.

Poi ci si dedica alla cucin , si pulisce casa e poi si va al lavoro. E’ una popolazione molto povera, gli stipendi sono davvero bassi, ma loro vivono felici e soddifatti con ciò che hanno.

La nostra vita quotidiana a Bali si sviluppa tutta in base al surf. Sia io sia mio marito andiamo quotidianamente a surfare, Mia va all’asilo o sta con la baby-sitter. Ci godiamo ogni giornata di mare, sole e caldo e passiamo i pomeriggi e le sere con la nostra piccola tra spiaggia, parchi giochi e amici.

Hai un marito e una figlia piccola, che consigli daresti alle famiglie con bambini che sognano di trasferirsi all’estero?

Di seguire i proprio sogni, ma sopratutto di ascoltare le proprie necessità individuali e come famiglia. Di non avere paura del nuovo. Perche la paura ci limita al cambiamento. E che spesso, come nel nostro caso, il cambiamento così drastico ci ha aperto la prospettiva in ogni direzione. Finalmente viviamo liberi, siamo felici e appagati, ci godiamo ogni giorno e sopratutto nessuno ci giudica per le nostre scelte.

Come funzionano le scuole a Bali?

A Bali ci sono centinaia di scuole internazionali di ogni genere, dalla più famosa Green School, alla Empathy School passando per le varie Wood School , scuole m0ontessori, scuole russe, francesi… e ne potrei nominare a centinaia. Ce ne sono di ogni genere, dalle più green, incentrate sulla natura e sull’ecosostenibilità, alle più classiche con curriculum più standard. Sono tutte molto belle, immerse nella natura con programmi davvero suggestibili … trovi dalle materie classiche alla danza balinese, allo yoga .

vivere a bali

Come sei stata accolta dalla popolazione locale?

Loro sono molto sorridenti e gentili. Sono pronti ad aiutarti nel bisogno.

Quali sono, secondo te, le differenze e quali i punti in comune fra lo stile di vita balinese e quello europeo?

Credo che ci siano più differenze che punti in comune. Le persone di qui sono davvero molto differenti dagli europei. Dalla religione che seguono, induisti e/o musulmani, al modo in cui vivono la quotidianità e la famiglia, passando per quello in cui cucinano. E la calma e serenità con cui affrontano la vita. Vivono la giornata, si accontentano di ciò che hanno e non sono amibiziosi.

Come hai affrontato le difficoltà?

Mio marito è la mia ancòra. Nelle difficoltà ci sosteniamo a vicenda. Ci ricordiamo a vicenda di quanto siamo fortunati e spesso ci basta guradare Mia per ricordarci di quanto siamo felici e fortunati. Inoltre le nostre famiglie, sono e sono sempre state pronti a sorregerci e aiutarci nelle difficoltà.

Quali sono state le esperienze più belle vissute finora a Bali?

L’esperienza in assoluto più preziosa e bella mai vissuta a Bali non è un preciso luogo o momento, perché qui di luoghi incantevoli e momenti speciali ne viviamo davvero tanti. L’esperienza piu bella mai vissuta qui a Bali è stato riprenderci il nostro tempo. Vivere. Vivere in pieno la quotidianità. Dedicare del tempo a noi stessi, con le nostre passioni, e a Mia. Abbiamo trovato un bell’equilibrio ma sopratutto ci siamo creati lo spazio e il tempo per noi stessi e la nostra famiglia.

Che consigli daresti a chi sogna di andare a Bali in vacanza?

Di non andare solo nelle mete turistiche piene di persone ma di andare alla ricerca di quei posti magici e selvaggi che quest’isola offre in abbondanza.

Puoi consigliare qualche luogo sconosciuto ai turisti che, secondo te, merita una vista?

Andate alla ricerca delle cascate, ce ne sono davvero tantissime. Oppure fate una camminata di notte sul monte Batur per vedere l’alba arrivati in cima. E, infine, andate a Nord, Virgin Beach è una spiaggia incantevole e selvaggia.

fare surf a bali indonesia

Quali sono, secondo te, le caratteristiche che una persona deve avere o sviluppare per riuscire a trasferirsi all’estero?

L’apertura mentale, l’adattamento e la voglia e curiosità verso il nuovo e il diverso.

Come funziona il trasferimento a Bali dal punto di vista burocratico?

Serve un visto (KITAS) da rinnovare ogni anno.

Quali pensi che siano i benefici del crescere dei bambini al di fuori dal contesto occidentale?

Un’apertura mentale ampia e vasta. Qui i bambini crescono circondati da tutte le comodità occidentali ma con il contorno incantevole che quest’isola offre. La cosa più importante secondo me è la grandissima comunità di stranieri che vive a Bali. I bambini crescono circondati da centinaia di nazionalità diverse, in un fantastico mix. Imparano diverse lingue e modi di approcciarsi alla vita. Cibo diverso e giochi diversi… credo sia un grandissimo bagaglio che gli servirà poi nella vita e nel loro sviluppo caratteriale, di apertura mentale e di adattamento.

Progetti per il futuro?

Siamo sognatori, ma d’altronde finora ogni nostro sogno l’abbiamo avverato.

Ci piacerebbe aprire un altro BALISABI Pokè Bowl Bar, poi cominciare a costruire sul nostro terreno a SUMBAWA e chissà, magari ci sarà posto per un altro bimbo nella nostra famiglia.

Per ora ci godiamo il surf , Mia e quello che abbiamo oggi.

Per seguire e contattare Marta:

Instagram: Sirtorihenselsfamily