Una nuova vita a Rodi (Grecia)

A cura di Nicole Cascione

Maria Stella Del Priore è una delle prime figlie del sogno europeo. Emigrata ufficialmente dall’Italia alla Francia il 3 gennaio del 1992, giovane architetto, ha trovato il suo primo vero lavoro in un grosso studio a Parigi. Nello stesso anno si è trasferita a Tolosa, dove poi si è sposata e ha avuto due figlie. Successivamente, nel ’97, la svolta, con l’opportunità di diventare agente di moda italiana, un lavoro che l’ha portata a conoscere molto bene tutta la Francia e le ha permesso di lavorare quotidianamente con l’Italia e di tornarci spesso. Intanto continuava ad andare spesso in vacanza in Grecia, e particolarmente a Rodi, dove aveva cari amici da quando era studentessa universitaria, coltivando sempre il sogno di trasferirsi un giorno in Grecia definitivamente. Sogno finalmente realizzato nel 2013. Maria Stella infatti, ora vive a Rodi dove ha avviato un’agenzia di affitti turistici.

Maria Stella, per 20 anni ti sei occupata di moda italiana e poi, una volta giunta a Rodi, hai deciso di avviare un’agenzia di affitti turistici? Perché questa scelta?

Nel giugno del 2013 insieme a mio marito siamo venuti una settimana a Rodi, sognando di acquistare una casa per le vacanze e alla fine del soggiorno avevamo già firmato il compromesso per l’acquisto di un lotto edificabile.

Nel 2015 la casa era finita, più grande e complessa da mantenere dell’immaginato, per cui abbiamo pensato di affittarla qualche settimana su Airbnb come molti, giusto per coprirne le spese. L’esperienza mi è molto piaciuta, avevo a che fare con persone entusiaste di arrivare da me ed immensamente riconoscenti degli sforzi che facevo per fargli scoprire l’isola al di fuori dei soliti percorsi acchiappa turisti. In realtà io però non sognavo della villa, ma della casa nel villaggio autentico greco, magari pedonale. Era mio marito, francese, che aveva voluto la villa: non conoscendo la Grecia come me, era preoccupato all’idea di vivere in prossimità di persone di cultura così differente. Nell’autunno 2017 ho avuto dunque l’opportunità di acquistare una minuscola pensione, nel paesino dove ho sempre sognato di vivere, a Koskinou. Ho pensato di ristrutturarla e farne 4 appartamenti turistici. Ho sempre pensato che a Rodi mancassero piccole strutture di qualità che offrissero ai “viaggiatori” (in contrapposizione ai turisti degli hotel “all inclusive”) un’esperienza di soggiorno che gli permettesse di scoprire il vero volto di quest’isola meravigliosa. Così non ho esitato a chiudere la mia attività di agente di moda in Francia per aprire una piccola attività di affitti turistici a Rodi. E poi, quale migliore scusa per restarci quasi tutto l’anno?

Maria Stella Del Priore rodi

Cosa ti ha catturata del posto, tanto da indurti a rimanere?

Fatta eccezione per Creta (che però è molto più grande), Rodi è un’isola che non ha pari in Grecia per bellezza, clima e servizi. Se è stata la prima isola greca in cui si è sviluppato il turismo ed oggi è così frequentata e ricca non è un caso: Rodi è davvero un gioiello. Ha siti archeologici, naturali e paesaggistici di primissimo ordine, spiagge da sogno e clima impareggiabile. Inoltre presenta una grandissima varietà di panorami: si può passare da spiagge caldissime ed aridissime, a giardini rigogliosissimi, a foreste con animali selvatici che sembra di stare in Tirolo…Insomma a Rodi non ci si annoia mai, anche a Ferragosto quando può essere invasa da orde di turisti, noi locali sappiamo dove andare per trascorrere una bellissima giornata in un posto paradisiaco in santa pace. Essendo grande poi, dispone di servizi medici di qualità (un grande ospedale ed un grande policlinico privato, oltre a tanti specialisti che vi esercitano privatamente), di collegamenti con altre isole (è un’ottima base per girare le isole dell’Egeo e volendo anche la costa turca) e, grazie al turismo intensivo, di collegamenti aerei internazionali che permettono di partire per 8 mesi all’anno ovunque con comodità ed a prezzi abbordabili.

Hai due figlie, una di 26 e l’altra di 23 anni. Come hanno vissuto questo trasferimento dalla Francia a Rodi?

La mia primogenita vive e lavora a Marsiglia e la più giovane sta trascorrendo il secondo anno di “working holiday” in Australia. Vivono sole da quando avevano 18 anni come tutti i giovani francesi dopo aver terminato il liceo. Di conseguenza per loro venirmi a trovare a Montpellier o a Rodi è quasi lo stesso, e poi con i mezzi di comunicazione di cui disponiamo oggi le distanze non creano problemi.

Quali sono state, se ci son state, le difficoltà di questo trasferimento?

Francamente, avendo già avuto l’esperienza di trasferirmi in Francia avevo già questa capacità di adattarmi alla cultura del luogo, per cui non posso dire di aver riscontrato difficoltà particolari. Tra l’altro parlo inglese ed essendo Rodi molto turistica tutti parlano benissimo inglese, di conseguenza qualora il mio greco (all’inizio assai basico ora più che sufficiente per lavorare) non fosse all’altezza della situazione, la comunicazione sarebbe comunque agevole. L’unica cosa che mi ha davvero sorpresa, qualche volta facendomi ridere, e molte altre facendomi disperare o imbestialire, venendo da un quarto di secolo di impresa in Francia dove tutto è molto facile e ben organizzato, è la burocrazia. La burocrazia greca è una vera piaga, una cosa illogica e primitiva che quando lavori ti fa perdere un tempo infinito. Per fortuna dal 2013 ad oggi ho potuto constatare come le riforme in Grecia avanzino a tamburo battente e si stia numerizzando tutto ed incrociando tutti i dati per combattere la piaga dell’evasione fiscale per cui spero ad esempio che presto le fastidiose file alla KEP (uffici municipali dove si va continuamente per le autentiche di firma di qualsiasi cosa) saranno solo un brutto ricordo.

Quali sono i pro e i contro del vivere a Rodi?

I pro sono numerosissimi e li ho già elencati in gran parte, senza contare il meraviglioso ritmo molto poco frenetico dei locali (molto in contrasto soprattutto con quello francese), la convivialità, l’ospitalità, ecc. Vivere e lavorare a Rodi, quando ti sei organizzata il tuo giro di conoscenze, è davvero una meraviglia. Tra un problema e l’altro che devi gestire correndo e sudando durante la lunga stagione turistica puoi sempre fermarti a bere un caffè o a fare un tuffo in un posto meraviglioso, perché dietro l’angolo ve ne è sempre uno, senza bisogno di fare deviazioni del percorso…Un sogno, veramente un sogno…

Vivere da pensionati in Grecia: agevolazioni fiscali e molto altro ☜

Purtroppo anche i contro ci sono eccome e li si constata solo vivendoci e lavorandoci. Innanzitutto direi chiaramente che vivere in Grecia non è qualcosa che consiglierei a chi voglia costruirsi un avvenire professionale né formare una famiglia perché purtroppo lo Stato non ha i mezzi per aiutare né chi voglia fare impresa né le famiglie. In Europa c’è molto, ma molto di meglio e non è un segreto: ad esempio in Grecia gli stipendi sono davvero bassi rispetto al costo della vita che è più alto di quello che si crede, e soprattutto il welfare è praticamente inesistente, basti pensare che l’indennità di disoccupazione per i lavoratori stagionali (la stragrande maggioranza a Rodi) consiste in circa 360 euro per tre mesi. Le tasse invece sono davvero astronomiche e numerosissime (ed io ero abituata alla Francia che ha un sistema di raccolta delle imposte molto efficace e capillare). Inoltre in alcune isole molto turistiche come Rodi se si arriva e si fa impresa si può avere a che fare con persone che hanno l’impressione che in qualche modo si abbia un’attitudine da coloni e gli si rubi qualcosa, in quanto non tutte le persone hanno l’intelligenza di apprezzare di avere degli stranieri che apportano capitale e investono “per amore” in un Paese che ne ha disperatamente bisogno. Io ho davvero investito a Rodi “per amore”, non ho mai pensato di potermi arricchire, ma solo di aver trovato lavorando il modo di mantenere le mie proprietà e di viverci la maggior parte dell’anno, per cui quando intravvedo atteggiamenti dovuti all’incomprensione resto molto delusa. Per fortuna però ci sono anche quelli che capiscono quale amore io porti per la loro terra e con loro c’è tutta un’altra relazione! Last but not least, nelle isole greche si può avere a che fare con persone che vi si erano trasferite per sfuggire a qualcosa o a qualcuno o anche a sé stessi (problemi di alcool o droga, ecc…). Dal punto di vista dell’integrazione sociale si può dunque affermare che tra i locali che magari possono essere un po’ chiusi per ragioni di cultura insulare o religiosa, e gli stranieri che possono essere o ricchi pensionati che vengono solo per giocare a golf o persone che vivacchiano di espedienti, l’ambiente non è necessariamente così festioso ed ospitale come si potrebbe immaginare, anzi in verità lo definirei decadente. Io ho la grande fortuna di poter rientrare in Francia o in Italia qualche mese all’anno e comunque anche a Rodi abbiamo qualche amico o coppie di amici cari e alla nostra età non abbiamo bisogno di questa grande vita sociale, ci bastano pochi amici sinceri, senza contare tutti i meravigliosi incontri che si possono fare lavorando nel settore dell’ospitalità.

Quali sono i punti più belli di Rodi?

La città Medievale, Mandraki, Kalithea, Koskinou, Monthe Smith, Filerimos, Kamiros Antica, Kritinia, Monolithos, Lindos, Prassonissi sono solo le prime che mi vengono in mente…Sarebbe più facile rispondere alla domanda “quali sono i punti più brutti di Rodi?” perché Rodi è tutta bella, di una bellezza da urlo. Mi trovo spesso a discutere sui social con “turistacci” che sono venuti a Rodi una sola settimana, magari in altissima stagione, hanno corso ovunque giusto per pubblicare dei “selfies” e poi l’hanno criticata dicendo che è troppo sfruttata turisticamente, o che è l’isola meno greca che hanno visto. Purtroppo è anche vero che ci sono angoli di Rodi, baie stupende, che dapprima hanno avuto uno sviluppo del turismo di gran qualità con la costruzione sul mare di eccellenti resorts (per chi ama quel tipo di vacanza, agli antipodi dei miei gusti) e poi negli anni ‘90 uno sviluppo urbanistico anarchico e abusivo. Le agenzie promuovono in generale pacchetti di lusso o comunque di qualità per famiglie in tali località e la gente che non può permetterseli pensa di fare un affare scegliendo soluzioni low cost alle spalle della litoranea che non hanno nulla di autentico e si trovano ad essere dei veri acchiappa turisti kitch della peggiore specie…Insomma Rodi è una gemma preziosa che va scoperta in autonomia rifuggendo i sentieri battuti dalle orde di turisti.

Cosa consiglieresti a coloro che desiderano trasferirsi all’estero insieme alla propria famiglia?

È indubbiamente più facile trasferirsi prima di aver messo su famiglia, da giovani, perché si è più flessibili e non si devono considerare le esigenze di tutti i membri del gruppo familiare. Inoltre si può apprendere la lingua più facilmente essendo soli; in famiglia infatti si continuerebbe a parlare in italiano in casa. Ma se si ha un lavoro decentemente remunerato in loco prima di partire e se ne ha davvero voglia si può riuscire nell’avventura di trasferirsi anche in famiglia. Io non frequento per principio gli italiani che vivono a Montpellier da anni e continuano ad avere amici solo italiani o quelli che fanno altrettanto a Rodi. Per me è un grande ostacolo all’integrazione: per riuscire in un trasferimento all’estero, bisogna aver davvero voglia di integrarsi, di modificare un po’ le proprie abitudini, essere aperti a modi di vivere e vedere la vita diversi, smettere di dire che l’Italia sia il Paese più bello del mondo e tutto è più bello in Italia perché semplicemente non è vero. In qualsiasi luogo vi sono cose belle e cose brutte, persone che possono piacerci di più o di meno. Bisogna avere l’apertura mentale, la curiosità e la capacità di incantarsi di un bambino in qualsiasi luogo si viva. Io sono felice di averla ancora a 54 anni.

Dopo una vita trascorsa all’estero, pensi di far ritorno in Italia un giorno?

Non so, non credo per il momento, ma non lo escludo neanche. Certo, l’Italia è la mia patria, la amo moltissimo e quando mi si chiede la mia nazionalità (sono anche naturalizzata francese da un quarto di secolo) rispondo senza esitazione di essere italiana. Ma sono anche perfettamente integrata in Francia e spero presto di essere perfettamente integrata in Grecia e chissà un giorno aver anche la nazionalità greca; sarebbe davvero un sogno per me.

Perché sono italiana e sono francese, ma in fondo “la mia anima appartiene alla Grecia”.

www.kalithea-hills.com

Se volete approfondire la conoscenza di Rodi vi consigliamo anche questo portale:

www.isoladirodivacanze.com