Luigi: in Russia ho diverse pizzerie, guadagno e sto benissimo

A cura di Maricla Pannocchia

Parlare di Russia al giorno d’oggi è difficile ma Luigi ci racconta una nazione che lui considera “al primo posto, mentre l’Italia, per me, è al secondo”.

Sposato con la russa Svetlana, dalla quale ha avuto una bambina, Luigi sta per aprire una terza pizzeria e, nonostante abbia ricevuto proposte di lavoro anche in altri Paesi, non pensa di accettare perché ama la sua vita in Russia.

“La vita qui non è molto diversa da quella in Italia”, racconta, “ma qui si vive in maniera più serena e si hanno meno pensieri”.

Luigi ci racconta anche che, nonostante la nota situazione che coinvolge il Paese, la vita non è davvero cambiata. Sono cambiate, semmai, le mete dei viaggi dei russi, popolo che preferisce spendere i soldi per vedere il mondo piuttosto che per gli oggetti.

A chi sogna di trasferirsi lì, Luigi dice che basta fare i documenti in regola, avere un lavoro e non è neanche necessario conoscere benissimo il russo. Del resto, “io ho dipendenti originari dal diversi Paesi e non tutti parlano russo perfettamente!”

LUIGI PODDI RUSSIA PIZZERIE

Ciao Luigi, raccontaci qualcosa di te. Chi sei, da dove vieni…

Mi chiamo Luigi Poddi e vengo da Frosinone (Lazio). Nel 2014mi sono sposato con una ragazza russa che si chiama Svetlana. Abbiamo una bambina di 3 anni, Luisa, mentre dall’Italia sono venuti due miei figli (Alessio e Gianfranco) e non sono più andati via. Adesso mi aiutano con le attività.

Come sei finito in Russia?

Per problemi lavorativi ed economici. Per un 40enne non è facile rifarsi una vita e una posizione in Italia, così è stata presa la decisione di trasferirci in Russia dopo 7 anni di vita insieme in Italia.

Qual è stato il primo impatto con il Paese?

La prima volta sono venuto in Russia ad aprile 2009. Ero abituato a vedere tutto verde invece qui, nei primi giorni di aprile, i paesaggi sembravano marrone. Dopo un paio di giorni ha fatto una grande nevicata. Dentro casa faceva molto caldo, tanto che con il freddo fuori dovevo aprire la finestra. Quando mi sono trasferito definitivamente, nel 2016, inizialmente non è stato semplice con la lingua e il lavoro ma dopo 6 mesi tutto è diventato più facile.

In quale città vivi precisamente e com’è la vita quotidiana lì?

La città è Chelyabinsk, negli Urali del Sud. La vita quotidiana non è differente da quella italiana, si va a lavoro e si torna a casa…. con meno pensieri. Non c’è il mare vicino, per arrivarci bisogna prendere l’aereo. Ma la gente va in montagna e sui laghi, che qui sono veramente tantissimi.

Di cosa ti occupi?

I primi 6 mesi lavorativi sono stati fatti in fabbrica come tecnico della qualità in una azienda italo-russa, adesso sono proprietario di due pizzerie e una attività in franchising e tra qualche mese penso di aprire una terza pizzeria.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla tua scelta?

Inizialmente hanno storto il naso ma poi si sono rassegnati e ricreduti. Nel 2019, per il battesimo di mia figlia, è venuta a trovarmi una mia sorella con il marito e il figlio ed è venuto anche mio fratello che qui ha trovato una moglie e se l’è portata in Italia.

LUIGI PODDI RUSSIA

Con la situazione attuale, come si vive in Russia?

La situazione non è cambiata e io vivo benissimo, ci siamo abituati e adattati alle nuove condizioni in breve tempo. La gente continua a vivere come sempre, viaggia (ha solo cambiato le destinazioni), esce, va al cinema, a teatro, per i ristoranti. Sento questo Paese (Russia) per me come il primo Paese, l’Italia come il secondo.

Pensi che sia ancora possibile, in questo periodo storico, per un italiano trasferirsi lì senza particolari problemi e consiglieresti di aspettare tempi più tranquilli?

Qui non vedo e non ho avuto nessun tipo di problema, vivo tranquillo, a differenza dell’Italia… Consiglio vivamente a chi ha le possibilità di venire in Russia e fare business. Se ha i parenti russi sarà più semplice con i documenti perché durante la pandemia lo Stato russo ha semplificato alcuni passaggi. Se i parenti non ci sono sarà più difficile ma non impossibile.

Come funziona, dal punto di vista burocratico, per vivere e lavorare in Russia?

Per lavorare in Russia si ha bisogno di documenti come permesso di soggiorno, carta di soggiorno o passaporto russo. La parte burocratica è molto più semplice di quella italiana. Per esempio in molte cose aiuta molto l’applicazione Gosuslugi (Servizi statali), tramite cui si può per esempio fare la richiesta del passaporto internazionale, prendere l’appuntamento da un medico all’ospedale pubblico, vedere le tasse da pagare, le multe per la macchina che se si pagano in 30 giorni e si ha lo sconto del 50%. Ci sono i centri multifunzionali dove, con la fila elettronica, si possono fare le diverse pratiche burocratiche

Quali sono gli aspetti della vita in Russia a cui ti sei dovuto adattare con una certa fatica?

L’unica fatica è stata ed è la lingua russa.

Quali caratteristiche bisogna avere, o nutrire, per trasferirsi in Russia con successo?

A parte avere documenti e un mestiere tutto è abbastanza semplice, basta venire con l’amore per il popolo russo senza cercare di mostrare la propria inventata supremazia ogni volta che vedi le cose che non hai visto prima.

Come sei stato accolto dalla popolazione locale?

Mi trovo meglio qui che in Italia, anche oggi che ci sono problemi con l’Europa in genere, qui mi trovo meglio che a casa. La gente ama l’Italia e viene nelle nostre pizzerie con i sorrisi sulla bocca e con la felicità di parlare con un italiano vero. I russi sono molto ospitali e accoglienti.

LUIGI PODDI RUSSIA

Quali pensi che siano le differenze e quali gli eventuali punti in comune fra lo stile di vita russo e quello italiano?

Penso che non ci siano molte differenze tranne che qui si vive più tranquilli e rilassati. Qui la gente ama viaggiare e preferisce spendere i soldi non attorno alla casa ma per vedere il mondo.

È possibile trovare lavoro in Russia senza conoscere il russo?

Ho dipendenti che provengono dai diversi Paesi come Cuba, Egitto, Montenegro, Turchia, Tagikistan e Kirghistan e non tutti parlano perfettamente il russo.

C’è una comunità italiana? Ne fai parte?

Questa è una città da un milione e trecento mila abitanti con un massimo di 15 italiani, non c’è una comunità particolare ma gli italiani che ci vivono o capitano qui per lavoro o per motivi personali spesso vengono nelle nostre pizzerie.

Come funziona la sanità?

Ci sono tanti ospedali, ci sono quelli generici e quelli specializzati in determinate patologie. La sanità pubblica funziona ed è gratuita. Io, ad esempio, dopo qualche mese dall’arrivo sono stato operato per polmonite ed eccomi qua. Con la polmonite mi è venuto anche il diabete. Adesso lo Stato mi passa gratuitamente le medicine per il diabete e a mia moglie per l’artrite che le è venuta in Italia.

Ci sono stati momenti in cui ti sei sentito scoraggiato?

Mai.

Cos’hai imparato, finora, vivendo in Russia?

Che l’America sta in Russia 

Progetti per il futuro?

A breve aprirò un’altra pizzeria in città e con questa saranno 3 di proprietà e una in franchising, ma hanno richiesto la mia tecnologia ad Abu Dhabi, negli Emirati, a San Pietroburgo, ad Astana (capitale del Kazakistan) e in Cina. Tuttavia, non credo di accettare perché qui guadagno e sto benissimo. Vorrei dedicarmi di più alla famiglia e vedere il mondo insieme a loro.

Per seguire e contattare Luigi:

Facebook:www.facebook.com/poddipizza

Instagram: poddipizza

Sito web:www.poddipizza.ru