La Storia di Laura Caparrotti (attrice)

Di Matteo Melani per Voglio Vivere Così Magazine

Due città diverse, due continenti diversi, due lingue diverse, ma una sola arte. Laura Caparrotti, attrice romana di nascita che da 21 anni vive a New York, ha conservato la sua passione e professionalità, interpretando e dirigendo spettacoli teatrali.

Nata nella Capitale è sempre stata affascinata dal mondo dello spettacolo. “Appena mettevano una musica, ancora prima di camminare, mi muovevo a tempo e poi, appena ho avuto un minimo di indipendenza motoria, ho iniziato a fare spettacolini per grandi e piccini”, ricorda Laura a Voglioviverecosi.com.

La scena è più di una passione: è un’identificazione, una ricerca, una valvola di sfogo per risolvere i suoi problemi quotidiani. Dopo il liceo si iscrive al corso di Arti performative alla Sapienza dove ha per professori delle eccellenze della recitazione, uno su tutti Dario Fo, che più tardi vincerà il premio Nobel.

Laura Caparrotti (attrice)

Si laurea nel 1991, quando serie televisive come “I Robinson” o “Prime Suspect” conquistano i cuori dei telespettatori italiani e film come “Thelma e Louise” e “Madame Bovary” fanno grossi incassi anche in Italia. Laura però continua nel suo percorso sul palcoscenico e, dopo aver superato un provino, debutta come attrice nell’opera “Il Burbero Benefico”, scritta da Carlo Goldoni per la regia di Mario Carotenuto.

Laura ricorda il celebre attore e regista come un grande maestro con la capacità di prevedere le aspettative del pubblico. “Ho sempre amato lo spettacolo dal vivo, dunque non mi sono mai data da fare per apparire sullo schermo. E’ divertente, ma io sono innamorata del teatro. Che ci posso fare?”. Nel frattempo Laura Caparrotti scopre un’opportunità di stage a di nove mesi al The Kitchen, noto teatro sperimentale di NY, che sfrutta per tre anni.

L’aria che si respira nella Grande mela è totalmente diversa da quella romana, nonostante abbia regalato capolavori della recitazione. Il fermento di Chelsea (quartiere del teatro) si sente dappertutto: dai negozi, agli uffici fino agli eleganti ristoranti della Quattordicesima strada e i grattacieli di West Street. Gli edifici in stile neogreco che circondano la zona e i grattacieli poco lontani regalano un equilibrio sottile fra tradizione e innovazione. Quando torna in Italia, Laura capisce che la recitazione italiana non fa più per lei e scommette sull’America.

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“Nel 1996 ebbi una grossa delusione a livello teatrale in Italia e volli dunque staccare un po’ andando in una città che amavo a vedere come funzionavano le cose”, spiega. All’inizio pensa di restarci solo nove mesi, ma l’atmosfera newyorkese e le opportunità che le arrivano convincono Laura e stabilirsi definitivamente.

Al contrario di tanti altri stranieri che si trasferiscono in un altro paese, i primi tempi non sono stati affatto difficili. Stringe nuove amicizie, certi luoghi diventano per lei abituali e il lavoro prende una piega positiva. Se siamo abituati a vedere la New York glamour dei cocktail party esclusivi o quella impegnata dell’alta finanza, esiste una sensibilità per il teatro che si appassiona alle opere e non vede l’ora di assistere agli ultimi spettacoli, soprattutto della scuola italiana.

Nel 2000 Laura Caparrotti diventa direttrice artistica di Kairos Italy Theater, compagnia teatrale che si esibisce in lungo e largo per gli States. “Sono stata spesso a Washington , Philadelphia, in Florida, a Chicago, Los Angeles, San Francisco. Saremo di nuovo a Washington e per la prima volta a Buffalo il prossimo ottobre con lo spettacolo “The Worth of Women”, dichiara. Il palcoscenico è come casa sua, così come l’Italia dove ogni tanto torna per esibirsi per rimettere in moto la sua lingua natale.

L’ultimo spettacolo che ha diretto è stato un monologo su Enrico IV di Luigi Pirandello, grande della drammaturgia italiana. Le sue produzioni prendono spunto dalle narrazioni storico-letterarie o da fenomeni sociali come l’immigrazione ( da cui ha tratto due rappresentazioni). Oggi Laura, continua con le sue tournee e come sogno nel cassetto ha uno spettacolo sulla tragedia di Medea da esportare anche il altri paesi.