Klaudia e Giovanni: mollare tutto e dedicare la propria vita al viaggio

Giovanni, classe 1983, detesta perdere tempo, è pignolo su certe cose ma tremendamente disordinato su altre. Testardo all’inverosimile, gira sempre con la videocamera in mano, ama la pizza ed è “malato” di viaggi.

Klaudia, classe 1991, detesta svegliarsi troppo presto, è appassionata di lingue da sempre, molto più testarda di Giovanni ma decisamente più ordinata. La sua droga è il tiramisù e si ritiene una vagabonda DOC. Insieme hanno decido di mollare tutto e di dedicare la propria vita al viaggio.

claudia vivere viaggiando

Klaudia, quando è nato in voi il desiderio di “vivere viaggiando”?

Il desiderio di viaggiare c’è sempre stato da parte di entrambi, probabilmente è la principale passione che ci accomuna.Quello che ci frenava era la mancanza dei soldi, ma ancor di più la mancanza di tempo.

Per Giovanni era difficile prendere periodi di ferie, avrà fatto 3 settimane negli ultimi 6 anni, mentre io, essendo impegnata con gli studi, non riuscivo a conciliare il suo risicato tempo libero con i miei impegni di studio.

Insomma lo stress e la stanchezza, la noia e la monotonia delle nostre giornate sempre uguali ed il continuo desiderio di viaggiare, ci hanno portato a prendere questa drastica decisione. In realtà ci abbiamo pensato e ci siamo organizzati per oltre un anno, ma dal primo momento fino al giorno della partenza non ci sono mai stati dubbi o ripensamenti sul fatto che questa fosse la scelta giusta.

Come si riesce a vivere viaggiando dal punto di vista strettamente economico?

Partiamo dal presupposto che per viaggiare i soldi servono assolutamente, ma non è mai chiaro quanti realmente ne servano.

Nel nostro caso per poter viaggiare così a lungo, parliamo di circa due anni se non di più, ci siamo imposti un budget giornaliero da seguire rigorosamente. Ovviamente viaggiamo grazie ai risparmi messi da parte negli anni, ma nulla toglie che durante quest’avventura, se ce ne sarà l’occasione o il bisogno, ammortizzeremo le spese con dei lavoretti alla pari o retribuiti.

Come cambiare vita? Ecco 10 consigli che ti permetteranno di farlo veramente ✓

Il nostro budget è di 15€ a testa al giorno e comprende tutto (spostamenti, cibo, alloggi, visti, spese bancarie per i prelievi, imprevisti ed extra) ed è facile capire che seppur ci siano persone in grado di viaggiare con meno soldi, comunque è un budget abbastanza basso. Questo significa non viaggiare in

Paesi troppo costosi (Giappone, Australia ecc…), adattarsi a tutte le situazioni e cercare sempre l’alloggio o il mezzo più conveniente, mangiare cibo locale e selezionare le attrazioni o i monumenti a pagamento che vogliamo visitare.

Ovviamente le rinunce da fare rispetto ad una classica vacanza sono tante, proprio a partire dalle comodità. Nulla toglie che l’esperienza sia meno bella, anzi sotto la maggior parte dei punti di vista, l’abbiamo trovata molto più gratificante e stimolante se vogliamo, ma questo è sempre un aspetto personale.

Se si cerca la comodità non è un viaggio da fare (con un budget limitato come il nostro), se si cerca l’avventura credo che non ci sia esperienza migliore per farlo.

In quali Paesi siete già stati e quali sono le vostre prossime tappe?

Siamo partiti dalla Bulgaria come prima tappa, perché l’intenzione era quella di spostarsi poi verso la Turchia, purtroppo siamo arrivati a Sofia proprio mentre ad Istanbul c’è stato il colpo di Stato, per cui abbiamo dovuto cambiare al volo itinerario e siam finiti in Nepal (il volo più economico che abbiamo trovato per arrivare in Asia).

Dopo tre mesi di Nepal siamo passati in India con un visto di quattro mesi e la prossima tappa sarà probabilmente lo Sri Lanka o la Thailandia…ancora è da definire (la nostra guida per trasferirsi a vivere e lavorare in Thailandia). Comunque in linea di massima cambiamo itinerario in base alla convenienza dei voli o dei mezzi di trasporto per arrivarci, ma sicuramente esploreremo tutto il sud-est Asiatico e probabilmente poi finiremo in Sud-America.

giovanni vivere viaggiando

Per raccontare il vostro viaggio avete aperto il blog Vivere Viaggiando. In cosa differisce rispetto agli altri?

Il nostro blog di viaggio, a differenza di tanti altri, punta più sulla comunicazione attraverso le immagini che attraverso le parole.Infatti nonostante la pubblicazione di articoli testuali, il nostro must sono i video.

Creiamo video emozionali per esaltare la bellezza dei luoghi che visitiamo, ma anche semplici vlog per aggiornare meglio sugli spostamenti tutte le persone che ci seguono.

Attualmente abbiamo in cantiere la realizzazione di un piccolo documentario in inglese, girato a Varanasi, ormai in fase di ultimazione, e stiamo realizzando delle guide di viaggio, sperando che possano essere utili ai futuri viaggiatori.Tutti i video vengono caricati sul canale YouTube www.youtube.com/vivereviaggiando e condivisi sulla nostra pagina Facebook www.facebook.com/blogvivereviaggiando/, ma potrete vederli anche attraverso il nostro sito www.vivereviaggiando.net

Che riscontro ottenete dai vostri lettori?

Il riscontro è assolutamente positivo e stimolante. Siamo consapevoli del fatto che stiamo realizzando quello che per tanti è un sogno, infatti facciamo leva proprio sull’interesse e la curiosità che gira intorno ad un progetto di viaggio come il nostro.

Sempre più persone ci contattano per avere consigli di viaggio, info sui costi e pareri relativi agli itinerari scelti. Questo ci riempie di gioia perché significa che sempre più persone si affidano a noi per pianificare il proprio “viaggio fai da te” e, oltre ad essere una bella responsabilità, ci fa capire che abbiamo trovato la strada giusta per poter trasformare questo viaggio in una futura opportunità lavorativa.

★ Ecco le TOP 10 destinazioni per mollare tutto e cambiare vita ★

Cosa cercate di trasmettere attraverso i vostri racconti?

Per molto tempo abbiamo sognato attraverso i viaggi e i racconti di altri, pensando a come sarebbe stato se avessimo avuto l’occasione di farlo noi.

Ora che è diventato tutto realtà, vogliamo trasformare quest’avventura in qualcosa che possa essere utile agli altri, cercando quanto più possibile di essere trasparenti e veritieri in ognuna delle nostre esperienze di viaggio, chiarendo molti dubbi che, a volte, le informazioni su internet lasciano.

Noi in prima persona ci siamo trovati in situazioni inaspettate per certi versi, in quanto, nonostante la rete sia satura di contenuti, in realtà molte cose e soprattutto i costi sono sottovalutati, cosa non da poco quando si viaggia a basso budget giornaliero.

Qual è il momento più bello che avete vissuto fino ad ora e quale invece quello che preferireste dimenticare?

È paradossale quanto sia sottile la linea tra le due cose nel nostro caso. Premettendo che ogni esperienza è a sè, dobbiamo ammettere che l’India è il Paese che ad ora ha racchiuso in assoluto le emozioni più difficili e contrastanti.

Uno dei momenti più belli è stato quello di “vivere la morte” di Varanasi come la vivono loro: senza paura, allontanando tristezza, dolore e condividendola pubblicamente senza nascondersi in un guscio. Insomma l’opposto di come tendiamo a vivere noi la cerimonia funebre: dolorosa, privata e condivisa veramente con pochi.

Ma se tutto ciò ci ha positivamente colpito, dandoci una visione assolutamente nuova e diversa della morte, allo stesso tempo dobbiamo ammettere che la poca importanza che viene data alla vita in generale ci ha lasciato a bocca aperta.

L’India ti sbatte in faccia la realtà di un Paese così complicato, affollato e povero…ovvero la completa noncuranza verso la vita altrui. A volte vorresti davvero dimenticare certe scene che per noi sembrerebbero surreali, ma che qui sono invece la quotidianità e la normalità.

Quali sono i vostri progetti futuri?

A lungo termine, speriamo di poter trasformare quest’esperienza e la nostra passione per il videomaking in opportunità lavorative, che ci consentano di viaggiare ancora tanto.

Per il momento, nonostante continuiamo a credere e a portare avanti tutto questo lavoro di condivisione sulla rete, non amiamo troppo pensare al domani, ma ci concentriamo più sul presente, godendoci questo fantastico viaggio con la speranza che continui a regalarci tante emozioni.

A cura di Nicole Cascione