Trasferirsi a vivere a Vienna, Austria

Di Enza Petruzziello

È considerata tra le città dove si vive meglio al mondo, merito dei suoi servizi all’avanguardia e di una qualità della vita eccellente. Vienna colpisce per i suoi paesaggi e la sua storia centenaria tanto da essere scelta come nuova patria da molti expat italiani. Se ne contano oltre 8mila. Tra loro c’è Angela Gullo che nella bellissima capitale austriaca vive ormai da più di 25 anni. È il 1993 quando Angela, giovanissima studentessa romana, parte per l’Austria e inizia i suoi studi all’università di Vienna. Per casualità, destino, determinazione rimane nella città del valzer e della Sacher. Una predestinata potremmo definirla, dal momento che il suo professore d’inglese al liceo l’aveva soprannominata proprio “Viennetta”.

Da dieci anni Angela lavora nel settore del marketing online, scrivendo sempre per altre aziende, e da poco più di un anno ha iniziato la sua avventura aprendo un blog su Vienna, “Vienna e Dintorni”, uno spazio dove condivide impressioni, idee, itinerari del gusto e cultura su questa splendida capitale europea.

«Amo Vienna, amo l’Austria e ho imparato nel corso degli anni ad amarne i pregi e i difetti», racconta Angela nel suo sito nato dal desiderio di far conoscere la Vienna e l’Austria che più l’affascina: dal cibo, al vino, ai viaggi fino alla cultura di questa straordinaria città. Curiosa di tutto ciò che la circonda, Angela scrive anche degli itinerari di viaggio in giro per l’Europa che intraprende con la sua famiglia. Il motivo? «Mi ritengo cittadina del mondo e come potrei altrimenti, visto che sono sposata con Alvaro (colombiano) e i miei figli sono nati a Vienna».

angela gullo vienna

Angela sei partita dall’Italia giovanissima alla volta di Vienna. Perché hai scelto tra tante capitali europee proprio questa?

«Abitavo a Roma e avevo appena preso il diploma, quando ho deciso di frequentare un corso di lingua tedesca a Vienna. Perché non la Germania? Conoscevo la Germania molto bene e avevo già frequentato un corso di tedesco a Kassel, quindi decisi di cambiare città. Era la lontana estate del 1993. Finito il corso mia madre mi propose di rimanere per continuare gli studi all’Università di Vienna e così ho fatto».

Ricordi la prima volta che hai visto Vienna e che sensazioni hai provato?

«Mi ricordo di essere scesa all’ex stazione ferroviaria sud “Südbahnhof”, la sensazione? Oh mamma mia, terribile. Solo una volta raggiunto il centro ho realizzato la bellezza di Vienna».

Qual è stato il momento preciso in cui hai capito che Vienna sarebbe stata la tua città per sempre?

«L’ho capito solo quando – dopo aver imparato bene il tedesco, passato l’esame di ammissione all’Università di Interpreti e trovato un lavoro – mi sentivo indipendente».

Pregi e difetti di questa città?

«Amo questa città ed è diventata parte di me. In questo momento e dopo 25 anni non posso immaginare di vivere in un altro posto. Non ho bisogno di possedere una macchina per spostarmi, raggiungo tutto a piedi e con i mezzi posso spostarmi da un lato all’altro della città. Amo passare ore e ore in un caffè e riesco a godermi ogni minuto della giornata senza stress. Vienna non è solo musica classica e torta Sacher, è una capitale vivace e moderna con una ricca offerta culturale. Difetti? Mah, non saprei. Forse per coloro che cercano casa, bisogna sottolineare che gli affitti negli ultimi anni sono lievitati: solo con molta pazienza e fortuna si riesce a trovare qualcosa di soddisfacente».

Vienna è da anni ai primi posti delle classifiche delle città dove si vive al mondo. Ma come si vive davvero qui? Penso alla qualità della vita, ai servizi, alla lingua, alle infrastrutture, al costo della vita?

«Da molti anni Vienna si afferma al primo posto delle città con la più alta qualità della vita, questo sicuramente grazie alla qualità dei servizi e delle infrastrutture. Vienna è inoltre ancora una capitale “vivibile” e sicura. Però non è una città facile, l’efficienza dei servizi e le possibilità che offre, spesso non sono abbastanza per sentirsi bene. Ci sono molti fattori che la potrebbero rendere aspra: il clima, la difficoltà “iniziale” dei viennesi ad aprirsi, e la lingua».

In che senso? Come sono gli austriaci?

«Wien ist anders: questo è stato per molto tempo il motto dell’ufficio del turismo per attirare e spiegare come è Vienna. Vienna è diversa, e io aggiungerei anche che i viennesi lo sono. Rispettosi, ordinati, i loro ritmi sono diversi e chi come loro vive in questa città si abitua facilmente. Appena scorgono pochi raggi di sole, subito ne approfittano ed è lo stesso se le temperature sono rigide o no».

Da dieci anni lavori come nel settore del marketing online. A livello occupazionale come è in generale la situazione a Vienna e in Austria?

«Lavoro? Lo si trova se si conosce bene il tedesco, conoscere bene l’inglese serve solo se si vuole lavorare in organizzazioni internazionali e in alcuni casi nel settore informatico. La parola chiave è: flessibilità».

Sei anche una mamma. Come è crescere dei bambini a Vienna?

«Sono diventata mamma molto giovane, ho tre figli: la maggiore Francisca ha 19 anni, Sofia 16 e Noah 10. La città di Vienna aiuta genitori e famiglie con sussidi e agevolazioni. Per quanto riguarda gli asili pubblici purtroppo la situazione non è cambiata, ci sono pochi posti e spesso si è costretti a scegliere un asilo privato. Questi ultimi però vengono sovvenzionati dalla città di Vienna. Il tempo pieno a scuola non esiste e per chi lavora full-time c’è la possibilità di mettere i bambini al dopo scuola a pagamento. Crescere tre figli e lavorare a tempo pieno a Vienna è possibile».

Sono sempre più gli italiani che decidono di trasferirsi all’estero in cerca di nuove opportunità di vita e professionali. Tu lo hai fatto in tempi non sospetti. A chi consiglieresti Vienna come destinazione per un cambio di vita? E quali sono i suggerimenti che daresti loro?

«I suggerimenti sono sempre gli stessi, in generale sono quelli che si danno a coloro che vogliono cambiare vita e scelgono di trasferirsi all’estero. Valutare bene dove e come trasferirsi. Per quanto riguarda Vienna, direi di imparare il tedesco, partirete con una marcia in più! Conoscere il tedesco significa trovare lavoro più facilmente e agevolare i rapporti con i viennesi».

Da poco più di un anno hai aperto un blog, Vienna e Dintorni, in cui racconti della città e dei tuoi viaggi in giro per l’Europa. Parlaci di questo tuo spazio virtuale.

«Ho deciso di iniziare a scrivere il blog “Vienna e Dintorni” per raccontare la mia Vienna e in generale l’Austria che più mi amo. Nei miei articoli do consigli da insider, visto che ci vivo da così tanto tempo e la conosco molto bene. I miei lettori mi contattano per avere consigli sul loro imminente soggiorno a Vienna e io cerco di aiutarli».

Sposata con un colombiano, i tuoi figli sono nati e cresciuti a Vienna. Tu sei italiana. Insomma un bel connubio di culture. Rappresentate perfettamente i cittadini del mondo. Come riescono a convivere mondi diversi?

«Mondi diversi riescono a convivere solo se alla loro base c’è rispetto e tolleranza. Io dico sempre: siamo diversi e per fortuna».

Ormai sei a Vienna da 25 anni. Che cosa hai lasciato in Italia e viceversa cosa hai trovato in Austria?

«Ho lasciato la mia famiglia che vedo una o due volte all’anno. In Austria ho creato la “mia” famiglia e ho tutto quello di cui ho bisogno».

Ogni tanto pensi a come sarebbe stata la tua vita se fossi rimasta in Italia?

«No, mai fatto e non credo che mai lo farò. Sono convinta di aver intrapreso la strada giusta per me».

Sogni per il futuro?

«Forse un giorno di poter lavorare di nuovo a contatto con i turisti proprio come facevo durante i miei studi, quando accompagnavo i turisti da Vienna a Budapest».

Per contattare Angela questo è il suo blog www.viennaedintorni.wordpress.com.

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