Giorgia Simoncelli: la mia storia

Giorgia Simoncelli, dopo aver lavorato per circa 20 anni per diverse aziende multinazionali nel settore del lusso, dell’automotive e dell’energia, ha sentito il desiderio di cambiare strada e fare qualcosa di nuovo. Così ha deciso di seguire una delle sue grandi passioni: i viaggi.

Quasi per caso si è imbattuta in una campagna pubblicitaria di Evolution Travel rimanendone piacevolmente colpita: “Appena ho deciso di entrare nel Network, ho ovviamente ricevuto molta formazione, sia online che in aula, organizzata in modo molto serio ed approfondito, con professionisti in gamba e di pluriennale esperienza. Ho subito organizzato il mio primo viaggio, avendo già dei miei clienti dal passato, solo che ho potuto farlo finalmente a 360 gradi e con alle spalle un grande Network che mi offre gli strumenti più utili, un back office tempestivo, ma anche autonomia e flessibilità”.

Giorgia Simoncelli

Giorgia, come hai conosciuto Evolution Travel?

Avevo già deciso di lavorare organizzando viaggi e nell’anno precedente avevo collaborato sempre come consulente con un paio di Agenzie di Viaggi, appoggiandomi a loro per gli aspetti logistici ed amministrativi, curando per i miei clienti la costruzione delle proposte di viaggio. Sentivo però l’esigenza di gestire autonomamente e in prima persona tutti gli aspetti, stavo quindi valutando diverse soluzioni, quando mi sono imbattuta quasi per caso in una campagna pubblicitaria di Evolution Travel…mi hanno prima incuriosito, poi stimolato ed infine convinto che potessero essere per me la migliore soluzione.

Di cosa ti occupavi in precedenza e perchè poi hai deciso di dedicarti all’organizzazione di viaggi?

Subito dopo la Laurea in Scienze della Comunicazione, ho iniziato a lavorare per diverse aziende multinazionali nel settore del lusso, dell’automotive, dell’energia – prima come Responsabile e poi come Direttore Marketing e Comunicazione. Sono stata poi Direttore Generale di un’importante Agenzia di Comunicazione Integrata. Tutte esperienze molto entusiasmanti e impegnative, ma dopo più di 20 anni sentivo il desiderio di cambiare strada e fare qualcosa di nuovo. Ho pensato alle mie due grandi passioni: il benessere e i viaggi e ho deciso di perseguire la seconda. Ho sempre amato esplorare, sin dai temi delle elementari scrivevo di voler girare il mondo e diventare un’inviata di guerra, a 13 anni per il regalo della promozione chiesi ai miei genitori di andare in Cina a Taiwan per un mese nella missione di un mio pro-zio prete francescano (esperienza meravigliosa!), durante gli anni dell’Università aiutavo mio padre nel suo lavoro per guadagnare i soldi necessari a fare viaggi, a 24 anni sono partita come freelance per il Mattino di Napoli prima in Perù per la presa dell’Ambasciata da parte dei Tupac Amaru e poi in Rwanda per la guerra civile tra hutu e tutsi. Poi la vita mi ha portato altrove – nelle grandi multinazionali – ma il bisogno di partire, scoprire, sperimentare e raccontare è sempre rimasto vivo dentro di me, riuscivo però a farlo solo nei pochi momenti liberi. Come scrivo sul mio blog, “Amo viaggiare. Perché penso che il viaggio non sia semplicemente uno spazio fra andare e tornare. Penso che il viaggio sia un movimento dell’anima che attraversa curiosità, attesa, scoperta, meraviglia, ricordo… Ogni viaggio fa di noi quello che siamo. E c’è una forza, un impulso, un bisogno genetico che ci attrae verso un nuovo dove. È stato da poco scoperto, in codice si chiama DRD4-7R ed è stato subito rinominato come il gene della Wanderlust. Ecco perché viaggiamo. Questa è la mia Wanderlust. Un certo modo di intendere il senso del viaggio, che ho scelto di condividere con tutti quelli che vogliono trasformare una vacanza in un’esperienza.” Quando in passato ho organizzato viaggi per me ho sempre trovato solo programmi, preventivi, documenti, tutto proposto con fretta, superficialità, standard, freddezza. Non ho trovato ascolto, confronto, cura, coccole, passione, attenzione, emozione, racconto, anima, sogno, approfondimento, ispirazione, suggestione, ricerca, personalizzazione, attenzione….e allora ho iniziato a farlo da sola, per me. Poi mi sono chiesta “perché non farlo anche per gli altri?”, pensando, organizzando ed amando ogni viaggio come fosse per me. Facendo questo per gli altri è come ogni volta se lo compissi anche io, insieme a loro. Così è nato Wanderlustclub.

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Dal momento in cui hai deciso di lavorare per il network, al momento in cui hai organizzato il tuo primo viaggio quanto tempo è passato?

Appena ho deciso di entrare nel Network, ho ovviamente ricevuto molta formazione, sia online che in aula, organizzata in modo molto serio ed approfondito, con professionisti in gamba e di pluriennale esperienza. Questo è uno degli aspetti che mi ha convinto. Ero abituata a realtà multinazionali ben organizzate, sono stata felice e rassicurata dal fatto di averne scelto una altrettanto seria ed efficiente per il mio nuovo lavoro. Ho subito organizzato il mio primo viaggio, avendo già dei miei clienti dal passato, solo che ho potuto farlo finalmente a 360 gradi e con alle spalle un grande Network che mi offre gli strumenti più utili, un back office tempestivo, ma anche autonomia e flessibilità.

Giorgia Simoncelli

Sei mamma di due bambini, riesci facilmente a conciliare lavoro e famiglia?

Come ogni mamma non ho scelta, devo farlo e al meglio. Sicuramente il fatto di lavorare online mi permette molto più di prima di farlo da casa o da dovunque mi trovi, scelgo io quando farlo e questo non ha prezzo. Poi, essendo una perfezionista stakanovista abituata dalle grandi aziende a “portare e misurare il risultato”, il fatto che mi ritrovi spesso a lavorare comunque tantissimo è un altro discorso, ma dato che è una mia passione lo faccio sempre divertendomi.

Come si svolge una tua giornata solitamente?

Ogni giorno è diverso da tutti gli altri, il pensiero è sempre lì…ai miei viaggiatori, alle loro mete, a cosa posso fare di più per loro, per quelli che già hanno il gene della Wanderlust e per quelli che ancora non sanno di averla. Cerco spunti, faccio continuamente formazione, disegno itinerari, parlo con i miei viaggiatori, organizzo, insomma non mi annoio.

Qual è l’aspetto più bello del tuo lavoro?

Sicuramente quello di viaggiare con la mente in ogni esperienza che organizzo per gli altri, se sono posti dove sono già stata ho il piacere di condividerli e mettere i miei ricordi e contatti a disposizione di chi sta per partire, se sono posti dove voglio andare, ne approfitto per raccogliere informazioni, ascoltare i colleghi esperti della destinazione e mettere nella mia personale lista “viaggi da fare”. E poi vedere qualcuno che si è affidato a me, tornare felice da un viaggio, è emozionante.

A chi consigli il lavoro di consulente di viaggi online?

A chi ha dentro il sacro fuoco del viaggio.

Cosa non deve mancare ad un bravo consulente di viaggi online?

Appunto questa passione, perché è fondamentale trasmetterla ai propri viaggiatori (non mi piace chiamarli clienti…). Per chi parte, il viaggio deve essere da subito emozione. Non stiamo consigliando oggetti o visite mediche, stiamo consigliando esperienze, che siano esse avventurose, rilassanti, divertenti, culturali, queste persone vogliono sognare e questo succede sin da quando iniziano anche solo a pensare al proprio viaggio. E poi non può mancare organizzazione e precisione (perché comunque gli aspetti logistici sono una cosa seria e chi si affida a noi non deve pensare a nulla se non a godersi il viaggio, tutto ciò che c’è dietro deve essere impeccabile e tocca a noi), pazienza e capacità di ascolto (perché a volte chi ci chiede una consulenza non ha le idee molto chiare) e curiosità (perché bisogna sempre aggiornarsi…il mondo per fortuna è tanto grande e vario).

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