Enontheroad: Alla Scoperta del Mondo

A cura di Maricla Pannocchia

Coppia nella vita e nel progetto documentaristico Enontheroad, Elisa e Nicola si mantengono con quelli che loro stessi definiscono “lavori tradizionali”, ma utilizzano ogni momento libero per realizzare i loro documentari. E non stiamo parlando di viaggi qualsiasi perché la coppia è riuscita a ottenere permessi speciali per filmare in posti come Auschwitz – Birkenau o Chernobyl.

A questi video impegnativi dal punto di vista organizzativo ed emotivo, Elisa e Nicola ne aggiungono altri più leggeri basati sulla loro passione per il cibo e il vino nonché su quella per i viaggi on the road. Dal 2017, la coppia usa molto spesso il drone. Al momento, Elisa e Nicola non riescono a mantenersi con i loro video su YouTube, “al contrario di quello che in molti pensano, YouTube paga molto poco”, ma chissà che, un giorno non molto lontano, non possano guadagnare grazie al canale!

Enontheroad: Alla Scoperta del Mondo

Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite…

Ciao! Siamo Elisa e Nicola, viviamo in Umbria, vicino Perugia, sebbene le nostre origini siano un po’ toscane e un po’ marchigiane. Ci siamo conosciuti nel 2017 nel nostro vecchio lavoro, il primo giorno delle nostre nuove vite.

Posso definirvi dei viaggiatori?

Sicuramente sì, ognuno di noi è un viaggiatore a modo suo. Non ci sono regole, a nostro avviso, per essere definiti tali. Ognuno sceglie la modalità che preferisce compatibilmente con i tempi e gli obiettivi che ha.

Che cosa definisce un viaggiatore, secondo voi?

Per noi un viaggiatore è una persona che entra a contatto con un’altra cultura e, da questa, impara. Inoltre, un viaggiatore che si mette in gioco completamente, senza pregiudizi, e, alla fine di ogni viaggio, si è arricchito un po’ grazie a ciò che ha vissuto.

Vivete in Italia ma viaggiate spesso e, durante la maggior parte dei vostri viaggi, raccontate di esperienze e posti che hanno anche un forte impatto emotivo. Penso, ad esempio, ai video che avete girato ad Auschwitz-Birkenau… Che cosa vi ha spinto a realizzare quei video?

Sicuramente per temi come l’Olocausto, ci ha spinto la voglia e il bisogno di non dimenticare cosa è successo, di portare con noi le persone che non hanno modo di visitare questi luoghi e di portare delle testimonianze come, per esempio, l’intervista al superstite di Auschwitz. Inoltre, avevamo la voglia di portare un tema già noto, come quello dell’Olocausto, appunto, in una chiave differente, stringendo di volta in volta degli accordi per visitare e/o volare con il drone in esclusiva in questi posti.

Come vi siete mossi, dal punto di vista pratico, per ottenere i permessi necessari?

Diciamo che i video più importanti come Chernobyl, la casa di Anna Frank, Auschwitz e Birkenau sono una serie di video su cui abbiamo iniziato a lavorare con mesi di anticipo. Solitamente cerchiamo di prendere contatto con enti o responsabili di vario genere, comunichiamo la nostra idea, i nostri scopi e proviamo a ottenere le autorizzazioni. A volte è molto complicato perché certi permessi vengono concessi solo a TV o produzioni cinematografiche.

Quali altri luoghi che hanno una forte importanza storica e un grande impatto emotivo avete avuto modo di visitare?

Beh, sicuramente il primo, che equivale anche alla nostra prima mini serie di successo che abbiamo pubblicato sul canale YouTube, è stato il viaggio a Chernobyl e in tutta la zona di esclusione: Pripyat, il Duga Radar e la centrale nucleare esplosa.

Come mai avete scelto questi posti?

Ogni luogo ha un suo perché, un suo motivo. Chernobyl era la volontà di documentare un luogo così unico nel mondo, in un modo completamente differente. Di solito, in video di questo genere, che sia Chernobyl oppure Auschwitz, si tende a “spettacolarizzare” l’evento drammatico. Nel nostro caso, invece, abbiamo voluto concentrarci sul racconto vero, con meno sensazionalismo e più realtà dei fatti.

Che cosa avete imparato visitando questi luoghi?

Abbiamo imparato che certi luoghi meriterebbero una visita di persona per provare a capire fino in fondo cosa è stato e per farsi una propria idea che non sia frutto di pareri altrui, film o serie tv. Nei nostri video cerchiamo di trasmettere proprio questo aspetto.

Come si evince dal vostro nickname “enontheroad”, siete appassionati di viaggio in moto, in auto, in vespa, in bici… insomma, viaggi lenti, lungo le strade del mondo. Che cosa potete raccontarci di questa vostra passione?

Questa è una passione che ci ha accomunati fin da subito. Ci piace scoprire posti nuovi e ci piace anche viverli senza programmare tutto nei minimi particolari, ma lasciandoci trasportare dalle emozioni e dagli imprevisti.

Qual è il viaggio on the road che vi è rimasto più impresso e perché?

Forse il nostro primo viaggio con destinazione Sicilia! Un video mai pubblicato sul canale, mai registrato perché ancora non esisteva enontheroad. È stato un viaggio itinerante di 15 giorni, in auto, partendo da Perugia. Un viaggio con un budget molto limitato, senza troppi programmi e senza pretese. Un viaggio in cui abbiamo visto posti meravigliosi e gustato dell’ottimo cibo…. Meno itinerante ma altrettanto travolgente, il viaggio in Lapponia. Nella vera Lapponia, non quella di Babbo Natale! Un viaggio fotografico, alla ricerca dell’Aurora Borealeche abbiamo potuto ammirare per 2 sere di seguito. Sono immagini che mai dimenticheremo.

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Nell’ultimo anno vi siete focalizzati sui voli con il drone, da dove nasce questa scelta?

Il drone è capitato un po’ per caso nelle nostre vite nel 2017, quando un amico ci fece provare il suo. Lì è scattata la scintilla che ha continuato ad ardere sempre di più. Durante il lockdown abbiamo iniziato a intensificare i video con il drone sul canale YouTube, perché non avevamo modo di spostarci, ovviamente, ma non volevamo nemmeno abbandonare tutto.

Ogni tanto, come dite voi stessi, vi godete anche la vita… cosa vi piace fare nel tempo libero? Avete girato anche video più “leggeri”?

Abbiamo una discreta passione per il cibo e il buon vino quindi, appena abbiamo la possibilità di fare qualche street food tour o qualche altra esperienza enogastronomica, non esitiamo un attimo a schiacciare REC sulla camera per dei contenuti più leggeri, anche perché non è sempre semplice portare documentari strutturati tipo Chernobyl o Auschwitz.

Adesso la domanda che i nostri lettori sicuramente si stanno facendo… ma come vi mantenete?

La risposta è semplice! Nonostante ci piacerebbe darti la risposta più gettonata, ovvero che ci manteniamo con questo lavoro su YouTube, in realtà no! Entrambi abbiamo due lavori tradizionali, lavoriamo nel settore ICT e sfruttiamo ogni ritaglio di tempo, ogni ponte festivo e tutte le nostre ferie, per realizzare questi contenuti. La verità è che, al contrario di quello che molti pensano, YouTube non paga quasi niente. In Italia siamo mediamente su 1€ ogni 1000 visualizzazioni. Solo quando iniziano ad arrivare degli sponsor, il lavoro su YouTube diventa sostenibile.

Che consigli dareste a chi vorrebbe fare delle esperienze simili alle vostre, realizzando, quindi, dei video-documentari?

In realtà di provare e riprovare e non arrendersi ai primi scarsi risultati su YouTube o ai commenti negativi, di studiare e arrivare a ogni video preparati insistendo con argomenti validi. Prima o poi qualcuno si accorgerà di voi… e speriamo anche di noi!

Ci sono state delle difficoltà nei vostri viaggi? Come le avete superate?

Grandi difficoltà no, ci siamo trovati in una situazione piuttosto spiacevole durante il viaggio per Chernobyl, quando la guida che doveva accompagnarci e con cui avevamo concordato tutto il viaggio, ci ha abbandonati il giorno precedente alla visita,peccato noi fossimo già a Kyev! Un’altra piccola disavventura è stato il mancato imbarco per il nostro viaggio in Turchia, risolto velocemente in un giorno! Sempre e solo piccole disavventure, risolte con un po’ di spirito di adattamento e self-control!

Vi siete mai sentiti in pericolo?

In vero pericolo sinceramente mai.

Immagino che, viaggiando spesso, abbiate conosciuto tante persone interessanti. Vi va di parlarci di qualche incontro che vi è rimasto nel cuore?

Sicuramente alla fine di ogni viaggio le persone incontrate sono quello che più ci rimane dentro. Delle tante conosciute in giro, sicuramente vogliamo citare la coppia di padre e figlio che organizzano tour in barca ad Antiparos, in Grecia. Abbiamo vissuto un giorno in barca insieme a loro, cucinando di fronte ad acque cristalline, in un clima familiare meraviglioso. Rimanendo in Grecia, anche un taxista di Atene, a cui abbiamo iniziato a parlare dei nostri video, dei droni e anche lui aveva un figlio pilota di drone, così lo ha chiamato durante la nostra corsa per darci consigli su dove volare con il drone ad Atene. Indimenticabile anche la giornata passata in un villaggio del Marocco con una famiglia del posto, cucinando insieme e mangiando couscous con le mani. Ci sarebbe anche molto altro, come non ricordare la resettler di Chernobyl, ovvero la signora che è tornata a vivere lì e che abbiamo intervistato in uno dei nostri video? Con la signora abbiamo suonato, parlato, mangiato salumi della zona e bevuto vodka!

Progetti per il futuro?

Stiamo lavorando a tante idee e progetti più o meno impegnativi (e anche un po’ rischiosi) ma per ora tutto da definire meglio. Scoprirete però come sempre sul nostro canale YouTube se riusciremo a ottenere altri permessi speciali per zone molto complesse!

Per seguire e contattare Elisa e Nicola:

Youtube:www.youtube.com/enontheroad

Instagram:www.instagram.com/enontheroad

Sito web:www.enontheroad.com

E-mail: enontheroad@gmail.com

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