Eleonora Vigo: Bulgaria

Di Enza Petruzziello

«Volevo vivere più serenamente rispetto alla quotidianità che l’Italia mi offriva. È stato possibile e mi sono trasferita in Bulgaria a Varna». A parlare è Eleonora Vigo, una dei tanti expat che ha scelto la nazione balcanica per ricominciare una nuova vita. E come spesso succede, gli inizi non sono stati dei più semplici. In particolare è stata la lingua a creare non pochi problemi ad Eleonora.

«Il problema che ho riscontrato in merito alla necessità di imparare la lingua bulgara ha avuto inizio quando mi sono messa alla ricerca di un libro che mi spiegasse  come utilizzare i verbi bulgari. Ho cercato tanto tra le pagine di internet, nelle librerie di Varna e quelle online, ma senza risultato», spiega Eleonora.

Che fare allora? Scriverselo da sola! Così dopo tre anni di lavoro ha pubblicato, con una professoressa madre lingua, “Il libro dei verbi”, un confronto tra la lingua bulgara e lingua italiana pensato proprio per le prime conversazioni.

Quarantacinque anni, sposata, Eleonora ha sempre vissuto a Pavia, dove è nata e dove era impiegata in una ditta di trasporti. Poi, stanca di quello che l’Italia non le offriva, ha deciso di trasferirsi a Varna dove abita da sei anni.

Eleonora Vigo

Eleonora, perché a un certo punto hai capito che l’Italia non faceva più per te e hai deciso di trasferirti?

«Ho deciso di trasferirmi perché in Italia mancava, e manca, la possibilità di crearsi progetti per il futuro. In Italia si lavorava e si facevano sacrifici ma era un continuo a rincorrere il saldo di tutte le spese mensili e sperare di non avere imprevisti».

Come mai tra tanti posti hai scelto proprio Varna e la Bulgaria, conoscevi già il Paese?

«Avevo pensato a diverse località. Sono stata anche a Tenerife ma non ero alla ricerca di giornate di mare, di una vita in vacanza, e la differenza con Pavia riguardo alle spese di gestione mensile non mi avevano conquistato. Quindi ho optato per Varna che avrebbe garantito da subito un potere di acquisto rivalutato. Entrambe le località, a mio parere, sono adatte per i pensionati o per chi possiede rendite sicure mensili. Un pensionato che percepisce ad esempio 1000 euro in Bulgaria si ritrova con 2000 leva. È come tornare al potere di acquisto della nostra vecchia Lira, ed è una buona partenza. Non ero mai stata in Bulgaria, ma un posto come Pavia c’è in tutto il mondo, avrei trovato il mio, qualcosa ci aspetta sempre ovunque».

Di che cosa ti occupi a Varna?

«Dal nostro arrivo mi sono occupata con mio marito di lavoretti per la nostra prima casa, nonostante fossimo in affitto. Tre anni fa abbiamo comprato una proprietà e abbiamo costruito una villetta ed è iniziato “l’elenco infinito”. Ci piace vivere in campagna e avendo la possibilità di acquistare qualcosa per un semplice fai da te abbiamo la possibilità di realizzare tante idee carine».

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Come per ogni cambiamento, gli inizi non sono stati semplici. In particolare la difficoltà maggiore l’hai riscontrata con la lingua e con i verbi. Di preciso che problematicità hai riscontrato e come mai hai deciso di scrivere “Il libro dei verbi”?

Persone come noi, dotate di un grande spirito di adattamento, hanno un’unica difficoltà iniziale che è appunto la lingua bulgara. Ogni nuova lingua è difficile ma con un po’ di impegno le difficoltà si possono superare. Ho cominciato a frequentare delle lezioni con la Prof.ssa Detelina Bogdanova che ha insegnato lingua italiana qua a Varna per tutta la sua carriera professionale e sono stata fortunata perché conoscendo perfettamente l’italiano, comprende le difficoltà di interpretazione e correlazione tra le due lingue. Tra una lezione e l’altra mi sono appassionata. Il problema è nato quando mi servivano i verbi con le relative coniugazioni, come la possibilità che offrono i nostri libri italiani sia per gli studenti che per gli stranieri. Così è iniziata la mia ricerca senza un risultato soddisfacente. Durante le lezioni con la Detelina ho cominciato a chiederle un’infinità di verbi e di tempi verbali, mentre le mie ricerche in internet e nelle librerie continuava. Trascorsi due anni mi sono ritrovata con una scrivania e delle mensole piene di centinaia di appunti. Dovevo far ordine! È così che ho cominciato a pensare che sarebbero stati utili a tutte le persone interessate ad imparare il bulgaro, è molto utile conoscere i verbi di una nuova lingua e alcuni cenni sul sistema verbale. Ho raccolto tutti gli appunti ed è nato “Il libro dei verbi”».

Al di là della lingua, come si vive a Varna? Penso alla qualità della vita, ai costi e ai servizi.

«La vita a Varna rispetto all’Italia è completamente diversa. Si può ritrovare la tranquillità e una serenità dimenticata, le spese fisse mensili per la casa oltre all’affitto o mutuo sono solo due: la luce e l’acqua. Qui il metano per il riscaldamento non c’è, vengono utilizzati i climatizzatori oppure le stufe a legna. Con costi molto differenti rispetto all’Italia non manca niente. Comunque per non dilungarmi con prezzi e tariffe vi garantisco che i costi sono molti differenti rispetto all’Italia e i servizi sono tutti automatizzati, non arrivano fatture a casa ma sul cellulare».

Come è cambiata la tua vita da quando ti sei trasferita?

«Ho capito che con maggior serenità si vive meglio. Non ho nostalgia dell’ Italia per questo motivo».

Altri progetti per il futuro?

«Si ho tanti piccoli e grandi progetti, idee. Uno l’ho appena realizzato ed è appunto essere riuscita a terminare e pubblicare “Il libro dei verbi” è stato un lavoro molto impegnativo, durato tre anni».

Per contattare Eleonora Vigo qui il suo account Facebook.

Questo invece il suo sito, www.linguabulgara.com, dove potete trovare una spiegazione generale di cosa contiene il “Libro dei verbi”, oltre che i suoi contatti telefonici e la sua email.