A Copenaghen si mangia siciliano! La storia di Massimiliano Giammalva
Matteo Melani
Dalla Sicilia alla Danimarca passando per l’Uganda. Grazie alla sua professionalità Massimiliano Giammalva ha avuto la possibilità di girare il mondo e confrontarsi con usi e costumi diversi da quelli italiani. Ex perito industriale, nel 2020 ha aperto Sicialian Heart (Cuore Sicialiano), un negozio di prodotti tipici siciliani a Copenaghen.
“ La partenza è stata un po’ un sordina, perché il negozio si trova in una via con marchi già affermati”, dice Massimiliano a Voglioviverecosi.com. “Grazie a internet-continua- abbiamo aumentato la nostra visibilità e di conseguenza abbiamo allargato il giro dei clienti”.
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Oltre a lui, il negozio è gestito dalla moglie.
LA VITA DA GIRAMONDO
Nato a Poggio Reale, in provincia di Trapani, Massimiliano Giammalva dopo il Diploma si iscrive all’albo dei periti industriali, anche se in Italia non esercita la professione. Infatti, di lì a poco gli arriva una proposta di lavoro dalla multinazionale Solini Costruttori (ora We Build S.p.a.) per la posizione di responsabile della progettazione di impianti elettrici. La destinazione però non è in Sicilia o in altre città italiane, ma in Uganda, dove rimane 4 anni e mezzo.
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“Per me è stata un’esperienza formativa sotto l’aspetto umano, ma anche soddisfacente a livello professionale”, ricorda. Il progetto è quello di una centrale idroelettrica in un villaggio bagnato dal fiume Nilo. Il lavoro però ha una durata limitata, così dopo la realizzazione dell’impianto la multinazionale commissiona a lui e ai suoi colleghi un nuovo impiego in Danimarca per la costruzioni di opere legate alla metropolitana (17 stazioni e dei pozzi di scambio).
Si tratta di un cambiamento radicale che però Massimiliano affronta con tranquillità, anche perché ha un lavoro.
L’INTUIZIONE DEL MADE IN SICILY IN UN MOMENTO DI CRISI
Una volta arrivato a Copenaghen, Massimiliano inizia il suo lavoro, ma il Covid-19 arriva anche in Danimarca con le restrizioni e le chiusure di tutte le attività. A Massimiliano We Build propone di trasferirsi ma, visto che frattempo si è sposato e è diventato padre di una bambina, decide di restare a nella capitale danese.
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Quello che per tante persone è stato un momento di crisi, per Massimiliano e sua moglie rappresenta un punto per ripensare la propria vita.
“Sono siciliano e i prodotti della mia terra sono apprezzati in tutto il mondo, così ho studiato quali pietanze potevano andare bene al pubblico danese”, spiega.
Così, in piena pandemia, Massimiliano e sua moglie aprono il loro negozio, anche se all’inizio le vendite stentano a decollare. “Durante le chiusure-dice- c’è stato il boom degli acquisti alimentari, ma queste tendenza non ci ha riguardato. Col senno di poi avrei aperto prima un e-commerce e poi il negozio fisico”. Ora che le restrizioni si sono allentate, l’attività di Sicilian Heart sta crescendo sia nel prestigio che nelle vendite. Entrando nel loro negozio si possono acquistare prodotti tipici come il cioccolato di Modica, il Val di Mazara, ma anche oggetti in ceramica, in legno e integratori per il benessere.
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Nella gestione del negozio, Massimiliano si occupa dell’amministrazione e della logistica, mentre la moglie dell’assistenza ai clienti e del marketing. “Adesso siamo contenti della nostra attività e dei riscontri positivi che stiamo ricevendo. Grazie al passaparola-commenta- abbiamo aumentato i nostri affari, tanto che rispetto allo scorso mese le nostro vendite sono cresciute del 15%. Si tratta di un risultato straordinario, considerando che vendiamo prodotti di nicchia”.
Oltre che ai singoli clienti, Massimiliano vende i suoi prodotti anche alle aziende. “La nostra mission -precisa- non è solo quella di vendere, ma anche quella di educare il cliente attraverso il ventaglio della nostra offerta. Il danese ama sperimentare nuovi gusti”.
IL PRESENTE E I PROGETTI PER IL FUTURO
Insomma, dopo il periodo in Uganda, la Danimarca per Massimiliano e la sua famiglia è diventata la loro dimora. Nonostante il Pil danese sia tornato a crescere, i problemi economici rimangono. Uno dei più rilevanti riguarda le materie prime, che causa ritardi nelle consegne anche per gli esercizi alimentari come Sicilian Heart.
“Ora -conclude Massimiliano – siamo concentrati sulla nostra attività. Mi piacerebbe tornare in Italia, perché l’ultima volta è stata la scorsa estate”.