Daniele Bartocci intervistato da Nicole Cascione

Decisamente un biglietto da visita alternativo quello di Daniele Bartocci: un orologio da polso con la denominazione del digital curriculum impresso nel quadrante. Una creazione personale insolita e stravagante che “profuma” un po’ di personal branding, e che, a differenza del classico biglietto da visita cartaceo, offre quella marcia in più in campo professionale.

Daniele, come e quando è nata la tua idea?

Sono un appassionato di orologi e circa due anni fa, mentre facevo colazione prima di raggiungere il mio ufficio in banca, ho avuto questo spunto, questo primo “impatto immaginario” per così dire. Ho analizzato con più calma questa sorta di “flash improvviso” nei giorni successivi, parlando con un mio conoscente, tifoso della Jesina Calcio, società di cui ho rivestito l’incarico di responsabile comunicazione e approfondendo la tematica in un secondo momento con un mio amico fedele, anch’egli amante di orologi. Ho pensato che nel corso dei mesi quella che inizialmente era solo una stupida immaginazione si sarebbe potuta trasformare in realtà. Dunque mi sono informato il più possibile, giorno dopo giorno, mese dopo mese, sia da conoscenti che da professionisti del settore e alla fine ce l’ho fatta.

Un sogno quindi che coltivi da molti anni. In che modo poi sei riuscito a concretizzarlo?

Credo si tratti di una creazione personale insolita e stravagante. Un concept studiato ad hoc, design innovativo e lancette minimaliste per uno stile particolare che magari può anche non piacere a tutti. Un orologio da polso ad uso personale che “profuma” un po’ di personal branding, con la denominazione del digital curriculum DANIELEBARTOCCI.COM , impresso nel quadrante. Un’idea sicuramente audace e coraggiosa. Devo ringraziare un’azienda estera, per l’esattezza un designer francese esperto di lancette che mi ha messo a disposizione tutta la sua professionalità, realizzando dunque questo mio sogno che porto avanti da tempo, esattamente da quando avevo 26 anni. Ora ne ho 28 e sono veramente entusiasta di questa creazione. Tutto ciò per dire che quando mi pongo un obiettivo, poi cerco sempre di portarlo a termine nel migliore dei modi, cercando di differenziarmi dalla massa, ove possibile.

Un biglietto da visita alternativo. Con quali obiettivi nasce questo particolare orologio da polso?

Devo prima fare una premessa: come avrete capito, non mi piace copiare idee altrui, dunque considero la mia creazione un libero sfogo alla fantasia e motivazione personale. Mi piacciono idee innovative che talvolta possono sembrare sciocche o al contrario geniali, e che possano magari rivelarsi utili per il proprio futuro. Essendo da tanti anni giornalista iscritto all’Ordine e avendo partecipato con piacere a numerose conferenze ed eventi, conoscendo nuove persone e prendendo nuovi contatti, qualche anno fa avevo già creato un biglietto da visita cartaceo; in realtà nell’ultimo periodo ho pensato che il classico ‘bigliettino’ poteva essere visto solo come una card senza infamia e senza lode anche dai vari referenti media, responsabili aziendali e Head hunter, dunque non avrebbe potuto differenziarmi più di tanto dalla concorrenza per così dire, specie in tempi di crisi dove pur di guadagnare si accettano 300 euro per uno stage senza finalità di assunzione. E allora col passare del tempo, avendo un mio portale web dal 2013 ovvero dall’anno in cui mi sono laureato in Economia e commercio, ho pensato di sfruttare tale fattore e di ricollegare l’idea dell’orologio al mio portale web, dove ho inserito biografia, idee personali innovative, blog e quant’altro avevo ritenuto a suo tempo interessante per trovare lavoro subito dopo la laurea.

Il curriculum di ognuno di noi, nel corso del tempo cambia. In che modo poi si aggiorna il proprio digital curriculum?

Al sito originario danielebartocci.com ho affiancato a settembre un nuovo portale web parallelo, danielebartoccichannel.it. Anche qui ho creato e raccolto numerosi spunti e riflessioni che possono incuriosire gli utenti web ed enfatizzare la mia attività di scrittura e le mie conoscenze e competenze personali. Faccio un esempio: sono giornalista da tempo e da circa un anno sono iscritto all’Ordine dei consulenti finanziari, oltre a rivestire l’incarico di ispettore di una grande azienda agroalimentare leader in Italia. Tutto ciò, insieme ai vari bandi, concorsi ed eventi ai quali ho partecipato, è stato naturalmente indicato, con periodici aggiornamenti, sui miei portali, andando a creare per così dire un ecosistema digitale a me circostante, una particolare vetrina visibile a tutti che unisce il lato professionale allo stile di vita personale. Di certo cerco di essere sempre attivo su tutti i fronti, non solo nel campo dei media (ad esempio svolgevo telecronache e servizi sportivi), e questo probabilmente rappresenta il segreto per avere quel qualcosa in più all’interno del cv. Lo testimonia, come accennato, il passaggio da pochi mesi dal pianeta bancario a quello aziendale, in primis per una questione di stimoli e motivazioni, e soprattutto per responsabilizzarmi e imparare ancora di più. In altre parole per fare un

↪ Ecco come si scrive un curriculum vitae di successo ↩

salto di qualità in prospettiva futura, grazie soprattutto all’esperienza di professionisti dell’attuale azienda che mi stanno aiutando molto ai fini di una crescita umana e professionale a 360 gradi.

Che riscontro stai ottenendo in Italia?

Devo dire che l’idea del digital curriculum è stata apprezzata da vari cacciatori di teste e responsabili di selezione. Mi ricordo, subito dopo la laurea nel 2013, di aver affrontato un colloquio in un’azienda nell’anconetano che mi ha fatto i complimenti per il sito, naturalmente indicato all’interno del mio curriculum cartaceo, etichettandomi come profilo ideale per la loro azienda. Ma soprattutto il digital curriculum credo abbia giocato a favore in vari bandi e concorsi nazionali, ai quali ho partecipato risultando ai primi posti in classifica, ad esempio Talenti per la Crescita e soprattutto Eccellenze Digitali di Google, dove la valutazione del profilo di ogni candidato veniva espressa anche in termini di competenze creative e digitali. In linea generale sono soddisfatto del riscontro avuto in questi anni e costantemente mi piace valutare e analizzare il trend dei click e delle visite degli utenti web ai miei portali: negli ultimi 30 giorni ad esempio ho ricevuto 3200 visite totali.

In base alla tua esperienza, che consiglio daresti ai giovani italiani?

Sono sincero, è stata veramente dura trovare un lavoro in questi anni di crisi. Ho sostenuto colloqui da Milano a Reggio Emilia, da Vicenza a Roma, passando per Prato, con tutte le spese e i sacrifici che ne derivano. Ma alla fine il giusto mix tra vita umana e vita professionale credo sia la ricetta vincente, specie se si lavora non troppo distante da casa e con uno stipendio serio che non comporti particolari esborsi di denaro. Altrimenti la remunerazione netta sarebbe davvero minima. Mi ritengo fortunato di aver avuto un contratto serio in banca fino a circa un anno fa, ora in una grande realtà agro-alimentare italiana come ispettore nell’organigramma aziendale. Ai giovani posso dire di studiare molto e di non arrendersi mai, dando sfogo alla propria creatività personale. Lavoro ed idee innovative alla lunga pagano sempre. Il mio segreto? Forse è stato quello, appunto, di creare questa sorta di digital curriculum o personal branding, chiamatelo come volete, con curiosità anche a livello personale. Un mix di idee personali, contest a cui ho partecipato, aspetti commerciali, relazionali ed esperienziali, una vetrina che da poco tempo ho trasformato in orologio da polso personale. Ma non per questo devo insegnare niente a nessuno, ci mancherebbe altro. Non sono nessuno per farlo. Ognuno compie le scelte che più ritiene opportune, prendendosi le proprie responsabilità..

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Voglio crescere e dare il massimo nell’azienda in cui lavoro, una realtà leader in Italia dove si lavora con serenità e passione grazie a un ambiente perfetto. Non mi vedo in nessun altro posto di lavoro, sono sincero. Se avrò l’occasione della vita nei prossimi 10-20 anni? Per adesso non ci penso e nemmeno mi interessa. Voglio concentrarmi solo nella mia azienda e crescere il più possibile a livello personale e professionale.

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