Claudia Venturini da 8 anni sulla meravigliosa isola della Grecia

Da Asti a Cefalonia: 8 anni fa Claudia si trasferisce sulla bellissima isola greca. Pian piano riesce a costruirsi una nuova vita ed oggi è manager e proprietaria di diverse attività legate al turismo. «Non penso di essere un’ingrata perché sono andata via dall’Italia, anzi penso che il mio Paese sia stato ingrato con me perché non è stato in grado di darmi le stesse opportunità lavorative che invece ho trovato in Grecia. Mai nessuno mi ha fatto una buona proposta di lavoro, eppure ho vissuto lì per 29 anni».

Di Enza Petruzziello

«Venire a vivere qui mi ha cambiato la vita». Claudia Venturini, 36enne originaria di Asti, da 8 anni vive nella bellissima isola di Cefalonia, in Grecia, dove con coraggio e determinazione ha avviato diverse attività legate al turismo.

Vita rilassata, gente onesta e un successo professionale che in Italia non riesce a trovare: Claudia considera ormai Cefalonia la sua casa. Nel 2016, insieme al suo ex marito, rileva la Ionian Discoveries, una tipica imbarcazione greca con cui organizzano tour alla scoperta delle bellissime calette dell’isola. Questa prima attività le permette di dare inizio alla sua carriera da imprenditrice.

Due anni fa apre lo “Ionian Sup”, un servizio di noleggio di Stand Up Paddle gonfiabili, situato nel pittoresco villaggio di Fiskardo, sulla punta settentrionale dell’isola di Cefalonia. Il progetto nasce per valorizzare e promuovere un’idea di turismo “più pulito” e più sostenibile.

Claudia è inoltre la manager dello Ionian eBike ed è la titolare dell’Astragalià Bar&Restaurant ad Antipata. L’abbiamo incontrata mentre fervono i preparativi per il suo rientro ad Asti. Durante l’inverno, infatti, dedica molto del suo tempo frequentando diversi corsi di cucina in Italia. Ecco cosa ci ha raccontato.

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Claudia, di cosa ti occupavi prima di trasferirti in Grecia?

«Ho iniziato a lavorare quando avevo 24 anni, facevo l’insegnante di disegno tecnico in una scuola privata della mia città. Successivamente sono andata a lavorare, sempre vicino ad Asti, in un’azienda che produceva ammortizzatori per autobus, tram e ferrovie estere. Mi occupavo della progettazione e della gestione di alcuni clienti e fornitori. L’ambiente in quel settore era difficile, i ritmi erano intensi e lavoravo per poco. A ottobre del 2014, io e il mio ex marito Fabio, ci ritroviamo entrambi senza lavoro. Penso che potrebbe essere l’occasione giusta per provare a fare un’esperienza all’estero di qualche mese e poi rientrare in Italia per cercare un lavoro fisso. Così partiamo per le Alpi Francesi e trascorriamo lì l’inverno».

Perché ad un certo punto hai scelto di andare a vivere in Grecia?

«Per me non è stato facile ambientarmi a Morzine, un piccolo paesino di montagna in Francia, patisco il freddo e non mi piacciano gli sport invernali. Nonostante questo, conosco Dovi, Filippo, Alessia e Nicolo e grazie a loro questa esperienza rimarrà unica. In quel periodo lavoravo come grafica da casa, sempre per clienti italiani. In quei mesi inizio a pensare che mi sarebbe piaciuto fare un’esperienza estiva in qualche località di mare. Andare a vivere al mare è stato il mio sogno fin da bambina.

Così mi dico: “Se non lo faccio adesso che sono già via da casa e senza un lavoro stabile, quando mai lo farò?”. Inizio a mandare tantissimi curriculum, ma tantissimi davvero, in giro per l’Europa concentrandomi principalmente sulle isole. Ero dell’idea che, stare in Europa sarebbe stato più facile, sia perché in poche ore di volo avrei potuto raggiungere l’Italia, sia perché immaginavo che il cambiamento di vita non sarebbe stato troppo brusco. Dopo un po’ iniziano ad arrivare le prime proposte di lavoro. Una di queste era per Fabio, in cui gli veniva offerto un lavoro, su un tipico caicco greco, a Fiskardo a Cefalonia».

Così otto anni fa molli tutto per vivere a Cefalonia, una delle più suggestive e pittoresche isole greche. Conoscevi già il posto?

«Non ero mai stata a Cefalonia. Prima di partire mi informo un po’ sull’isola e scopro che è abbastanza grande da poterci vivere per lunghi periodi, il lavoro sembrava buono e … si parte, senza pensarci troppo in effetti. In teoria per soli 5 mesi. Direi che la mia scelta di vivere all’estero è stata un bel colpo di fortuna, doveva essere un’esperienza fine a se stessa e invece non me ne sono mai più andata. Quando dicono “Cefalonia ti strega” è vero, e a me è successo. Oltre alla bellezza del posto, qui le persone ti fanno sentire a casa. Mi sono integrata da subito, mi sono creata le mie abitudini e la mia cerchia di amici».

Lasciare una casa, gli affetti per andare incontro a una vita nuova. Certo, su un’isola meravigliosa ma fatta almeno inizialmente di tante incognite. Eppure a distanza di 8 anni puoi dire di avercela fatta e di esserti integrata alla perfezione. Come sono stati gli inizi sull’isola?

«Sono arrivata sull’isola a inizio maggio del 2015. Appena scesa dal traghetto inizio a capire di essere finita in un posto meraviglioso, pochi km dopo, vedo la prima caletta di acqua turchese e così ho la certezza di essere in paradiso! Arrivata a casa mi sistemo e la mattina dopo corro a vedere Fiskardo… non potevo crederci, era tutto bellissimo, il paesino, il mare e il paesaggio!! Dopo poco tempo conosco Elda e Walter, due italiani che vivono da sempre in Grecia, che hanno 2 negozi di abbigliamento a Fiskardo e inizio a lavorare per loro. Verso giugno conosco Melissa, una ragazza uruguaiana, che viene qui tutti gli anni e allestisce una bancarella di bigiotteria artigianale sul lungomare di Fiskardo. Ho sempre fatto cose di questo genere e così inizio collaborare con lei. L’estate trascorre tranquilla, ogni giorno avevo del tempo libero per andare al mare e nuotare (adoro nuotare), per poter andare a fare un giro e trascorrere le serate in compagnia».

Per quanto riguarda i greci, invece, com’è stata l’accoglienza?

«Sono subito rimasta stupita dall’ospitalità delle persone, non solo i locali, ma anche di coloro che negli anni si sono stabiliti qui. Vieni aiutato, c’è meno invidia, e anche il tuo “concorrente” non ti farà mai uno “sgambetto”. Se deve batterti lo fa in maniera onesta. Diciamo che in linea di massima qui le persone sono oneste. ».

Qual è l’aspetto che ti ha colpito maggiormente della Grecia?

«Durante la stagione estiva c’è molto lavoro e per tutti. Lavori tante ore al giorno ma con uno spirito diverso, riesci sempre a ritagliarti del tempo per andare a fare una nuotata, che per me è fondamentale, una bella passeggiata o quello che ti piace fare. Le persone intorno a te sono stanche, ma non sono isteriche e già questo ti cambia la vita. La stanchezza poi è dovuta anche al caldo, negli ultimi anni è infatti sempre intenso».

Un aspetto negativo?

«L’unica nota negativa è la ricerca della casa, non ci sono case in affitto. Quasi tutte sono destinate come casa vacanza. Quando lo scorso autunno ho dovuto traslocare, ho davvero faticato a trovare una soluzione. Però adesso che mi sono sistemata adoro la mia casetta con vista Itaca. Un altro svantaggio è che i collegamenti pubblici nell’isola sono davvero scarsi, e quelli del comune di Fiskardo, dove vivo, non esistono. Questo fa sì che se non hai una macchina sei tagliato fuori da tutto».

Quando ti sei trasferita era il 2015, e la Grecia era ancora alle prese con la crisi economica. Oggi come è la situazione?

«Da quando sono qui, cioè dal 2015, non ho mai percepito la crisi economica, però immagino che l’isola non rispecchi la Grecia continentale. Qui mi sembra che stiano tutti bene, e comunque essendo una comunità piccolissima, non c’è alcuna possibilità che qualcuno venga lasciato indietro».

Da un punto di vista pratico, quali sono i passaggi burocratici per trasferirsi in Grecia?

«Essendo in Europa trasferirsi qui è molto semplice, basta iscriversi all’Aire, l’Anagrafe italiani residenti all’estero».

Cefalonia è la più grande delle isole dello Ionio, meta ogni anno di turisti provenienti da tutto il mondo e desiderosi di tuffarsi nelle sue splendide acque. Com’è la qualità della vita, come sono i costi e i servizi?

« Vivere su un’isola che vive principalmente di turismo ha i suoi vantaggi:

  • Passare l’estate in un posto meraviglioso e al caldo, anche se negli ultimi anni fa troppo caldo!
  • Essere a contatto con persone che sono in vacanza e quindi quasi sempre felici e rilassate.
  • Poter stare in mezzo a tanta gente e conoscere sempre persone nuove.

Dall’altra parte però, le nuove conoscenze durano al massimo 2 settimane e poi chissà se le vedrai mai più. Finita la stagione Fiskardo si svuota e rimane poca gente, troppo poca. Chiude tutto, quindi se vuoi uscire per svagarti devi andare ad Argostoli. La qualità della vita qui è ottima, almeno per i miei standard, puoi permetterti di fare molte cose e tante attività sono gratuite. Inoltre qui costa tutto meno che in Italia, dai divertimenti alla spesa alimentare fino al meccanico e all’idraulico. Anche la sanità funziona molto bene. Cefalonia ha un ospedale di ottimo livello. Tante persone si fanno problemi a venire sull’isola perché dicono: “E se poi sto male?”. Se stai male c’è il dottore e un ospedale che ti assisterà!».

Sei proprietaria di diverse attività legate al turismo nel pittoresco villaggio di Fiskardo: la Ionian Discoveries, Ionian Sup e Ionian eBike. Come nasce l’idea di aprire queste strutture e quali sono i servizi offerti?

«Dopo essere arrivati in Grecia, a fine stagione, il proprietario della barca, Jamie, decide di darci in gestione l’attività, la Ionian Discoveries e noi accettiamo la proposta. Così dall’anno successivo inizio io ad occuparmi delle prenotazioni e di preparare il pranzo per le 18 persone che la barca può ospitare. Verso la fine del 2016 decidiamo di compare la Ionian Discoveries e siamo entusiasti della nostra scelta. Con la barca vengono organizzati dei tour giornalieri. Si parte dal porto di Fiskardo, si va a fare il bagno in due calette di Itaca, una delle due è una delle calette più belle che abbia mai visto, poi si torna sulla costa est di Cefalonia e lì si visitano altre 3/4 spiagge. Tante volte si vedono le tartarughe e, se si è fortunati, è possibile scorgerle facendo snorkeling. A bordo viene servito il pranzo, preparato dal mio ristorante “Astragalia”. Oltre alle mansioni che svolgevo già prima, inizio a gestire il rapporto con i tour operator, con cui collaboro, occupandomi della comunicazione dell’attività oltre a crearmi una mia nuova rete di conoscenze. Le stagioni volano, il lavoro è tanto è gratificante, io sono felicissima.

La stagione successiva decidiamo di espanderci: compriamo 7 e-bike da noleggiare e chiamo la nuova società Ionian eBike. Girando un po’, avevo notato che non c’era ancora nessuno che noleggiasse bici elettriche. Penso che sarebbe stato davvero bello dare la possibilità alle persone di godersi il paesaggio pedalando. I ritmi greci sono lenti e, secondo me, il modo migliore per visitare la Grecia è farlo seguendo i suoi ritmi. Quale mezzo migliore se non la bici?! Poi neanche inquina! Cefalonia è piena di paesini abbandonati davvero affascinanti che si possono raggiungere solo a piedi o in bicicletta. Della Ionian eBike mi occupo sempre io di gestire le prenotazioni, della comunicazione e ho curato tutta la parte grafica dell’attività. Passa un’altra stagione e decido di fare un altro investimento sull’isola. Compro 7 Stand up paddle board da mettere a noleggio e chiamo la nuova attività Ionian Sup . Mi organizzo in modo da poter fare le consegne dove vuole il cliente, e questo sarà un punto di forza. Come per le bici, anche per i Sup sono stata la prima a introdurli a Fiskardo. Purtroppo questo investimento viene fatto a gennaio 2020 e sappiamo tutti poi com’è andata. Nonostante la pandemia, un pochino si lavora, quel che basta per vivere, teniamo duro e riusciamo a salvare tutte le attività».

Come se non bastasse sei titolare anche dell’Astragalià Bar&Restaurant ad Antipata. Una delle tue passioni è infatti la cucina. Parlaci del ristorante.

«Nel 2021 faccio una follia: apro un ristornate vicino a Fiskardo. Potrebbe sembrare una stupidaggine, ma in realtà proprio perché era “periodo Covid” i prezzi degli affitti dei locali scendono drasticamente e ne approfitto. Era il mio sogno di sempre avere un ristorante in una località di mare, amo cucinare e mangiare! Apro a luglio 2021. Il locale è un mix di cucina italiana e greca perché io sono italiana e Nicola, il mio socio, è greco. Il ristorante si chiama Astragalia e si trova ad Antipata, a 2 minuti di macchina da Fiskardo. Il nostro punto di forza è la scelta della materia prima, i prodotti greci sono greci per davvero, e alcuni, come la carne, sono a chilometro zero. Per esempio il sale che utilizziamo, andiamo a raccoglierlo ad Alaties, un posto qui vicino dove si accumula sale. I prodotti italiani, che importo personalmente, sono solo di alta qualità. Io e Nicola siamo davvero molto attenti a ciò che compriamo che poi viene trasformato in un piatto e servito ai nostri clienti. Mi spiace anche chiamare “clienti “ le persone che frequentano il ristorante, perché in effetti con tantissimi siamo diventati amici. Avendo solo 35 posti a sedere mi ricordo quasi di tutte le persone che sono venute a provare la nostra cucina».

Immagino la tua soddisfazione per quello che sei riuscita a creare in questi anni in Grecia…

«Assolutamente tanta. Oggi, mi ritrovo a Cefalonia con 4 attività da gestire, con una voglia pazzesca di continuare a fare e a crescere. Questa stagione ho lavorato tanto e sono davvero soddisfatta dell’impegno che ho dedicato a tutto e dei risultati ottenuti. La cosa bella di questo posto è che c’è ancora la possibilità di fare e, con un po’ di iniziativa, ci si può mettere in gioco. Ho intorno a me persone che mi vogliono bene e che mi stanno vicino, soprattutto in questo ultimo anno che a livello personale è stato davvero duro».

In Italia a porre un freno alla nascita di nuove imprese spesso è proprio la burocrazia. Come è la situazione burocratica in Grecia? Quali sono stati i passaggi burocratici che hai dovuto affrontare? E quanto costa più o meno aprire un’attività del genere?

«La burocrazia è lenta, però è più snella e ci sono meno regole che in Italia, quindi non ho mai avuto problemi ad aprire nessuna delle mie attività. Mi sono sempre appoggiata a professionisti che potessero aiutarmi, sopratutto i primi anni quando non capivo una parola di greco. Tutt’ora chiedo aiuto, i costi non sono alti e almeno sono sicura di quello che verrà fatto. Ho deciso di investire qui dei soldi perché mi è capitata una buona opportunità e nello stesso momento siamo riusciti a chiedere un prestito in banca. Per quanto riguarda il ristorante ho speso in tutto 20mila euro, per i Sup 1200 euro, mentre per le e-bike circa 5mila euro».

In inverno torni in Italia per seguire diversi corsi di cucina e specializzarti sempre di più. Come riesci a conciliare tutte queste attività e dividerti tra Grecia e Italia?

«Adesso sono quasi in partenza per rientrare in Italia, ad Asti, dove mi aspetta la mia famiglia per festeggiare il Natale. E quest’anno arriverò anche prima del solito perché mia nonna Albiana festeggia i suoi 95 anni e io non posso perdermi la sua festa!! Durante i mesi invernali seguo qualche corso di cucina, mi impegno nella ricerca di prodotti nuovi da introdurre al ristorante. L’anno scorso ho girato molte cantine e ho trovato ottimi rossi e bianchi da portare a Cefalonia. La carta dei vini che propongo al ristorante è molto varia e interessante, con un’offerta di vini sia del Piemonte che di Cefalonia. Verso gennaio inizio anche a preparare la stagione estiva per la Ionian Discoveries, Ionian eBike e Ionian Sup. Poi solitamente verso la metà di marzo rientro a Cefalonia».

Oltre alle attività legate al turismo, sei molto presente nella comunità di Cefalonia, dove tra l’altro vivono tanti italiani. Due anni fa, insieme ad un’altra connazionale, hai avviato una raccolta fondi per aiutare la popolazione colpita dall’uragano Ianos. Ti va di parlarci di questa esperienza?

«Nel settembre 2020, quando si provava a lavorare un pochino, vista la situazione generale (era il primo anno della pandemia nrd), è arrivato un uragano violentissimo. È stato bruttissimo, ha piovuto, anche se è riduttivo dire che ha semplicemente piovuto. È caduta così tanta acqua da non poterlo immaginare, per ben 48 ore. Il vento era così forte che ha sradicato ulivi centenari e affondato tantissime barche. Per fare un banale esempio, a me è caduto un albero grosso in giardino e non ho neanche sentito il rumore perche era coperto dal rumore del vento. C’è chi ha perso tutto, per esempio due famiglie della zona hanno perso le loro taverne perché sono state spazzate via dall’acqua e dai detriti che sono scesi dalle colline. Io sono stata davvero fortunata, la barca non ha subito alcun danno, questo anche grazie a Fabio che è rimasto tutta notte a vigilare affinché non accadesse nulla, pronto ad intervenire e senza la possibilità di tornare a casa perché le strade erano allagate e distrutte. Siamo rimasti 3 giorni senza elettricità e senza acqua. L’acqua, infatti, arriva dalla cisterna e viene trasportata in casa tramite una pompa elettrica. Non avevamo la possibilità di cucinare perché le cucine nelle case sono elettriche: qui non c’è il gas che arriva in casa, se vuoi la cucina a gas devi organizzarti con le bombole.

Ripristinata più o meno la normalità io e Giulia, una mia amica davvero in gamba che ha un agenzia turistica a Cefalonia, decidiamo di organizzare una raccolta fondi per la protezione civile dell’isola. Raccogliamo circa 5mila euro, chiediamo alla protezione civile di che cosa hanno bisogno, e con quei soldi compriamo l’attrezzatura che ci viene indicata. Sono davvero felice di quello che abbiamo fatto, soprattutto perché molte persone che fanno parte della protezione civile sono volontari».

Se ripensi alla tua vita ad Asti, cosa c’era che non andava?

«Nulla, a parte il clima. Però avevo tanta voglia di vedere cosa c’era intorno a me. Sono una persona molto curiosa e questo mi ha spinta a partire. Adesso vivendo da 8 anni in Grecia ho capito che i ritmi, in Italia, erano sbagliati, che si lavorava per poco, e la gente è sempre arrabbiata e scontenta. Questo alla lunga creava anche in me insoddisfazione, ma finché non me ne sono andata non riuscivo a capirlo. Poi in Italia non ho mai avuto una proposta che mi facesse pensare di tornare. La maggior parte delle persone quando racconto cosa faccio, credono che io viva in vacanza e questo la dice lunga sul modo generale di pensare. Ho deciso di trasferirmi qui, per la bellezza del posto, per i ritmi “umani” e per il lavoro, qui c’è lavoro e ci sono ancora tante cose che si potrebbero fare».

In tanti credono che chi espatria sia un ingrato. Cosa pensi al riguardo?

«Non penso di essere un’ingrata perché sono andata via dall’Italia, anzi penso che il mio Paese sia stato ingrato con me perché non è stato in grado di darmi le stesse opportunità lavorative che invece ho trovato in Grecia. Mai nessuno mi ha fatto una buona proposta di lavoro, come dipendente, o a livello imprenditoriale, che mi facesse pensare di rimanere in Italia, eppure ho vissuto lì per 29 anni».

La tua ormai, possiamo dirlo, è una vita vista mare. Che consigli daresti a chi come te sta pensando di trasferirsi su un’isola greca e quali opportunità ci sono per loro?

«So che molta gente vorrebbe vivere su un’isola greca e non ha il coraggio di farlo. A loro dico di non pensarci troppo, se è il vostro sogno fatelo senza aspettare. La vita qui è come da noi, troverete un lavoro, vi farete dei amici e sarete tranquilli!! Per i primi 2 anni io e il mio ex marito abbiamo lavorato come dipendenti e con 1350 euro (che qui è già un ottimo stipendio) che prendeva Fabio e 700/800 euro che prendevo io stavamo benone. Questo per dire che a Cefalonia si sta anche benissimo se si decide di lavorare per qualcuno. Ovviamente, come in tutti i posti, c’è chi paga più e chi meno».

Come è cambiata la tua vita da quando vivi a Cefalonia?

«Da quando sono a Cefalonia la mia vita è cambiata tanto, prima di tutto vivo in un piccolo paesino, mentre prima abitavo in città. Questo mi piace perché conosco quasi tutti. Conosco ormai benissimo il luogo e ho i miei posti “segreti” dove realmente non c’è nessuno. La mia vita è praticamente tutta all’aria aperta e questo è impagabile. Vivo a contatto con la natura e ho imparato ad apprezzare cose che prima neanche vedevo. Un tramonto, un pesciolino che nuota, il cielo pieno di stelle, il nido di due uccellini, il mare calmo e la sua furia, i limoni sugli alberi, l’ombra degli ulivi, le capre che ti bloccano la strada, le barchette in mezzo al mare, le casette di pietra … e ho imparato a “perdere” tempo. La Grecia è fatte di cose semplici.

Una nota assolutamente positiva del vivere qui è che non esiste criminalità, posso uscire lasciando la porta di casa aperta e sono sicura che nessuno entrerà mai, posso andare in giro da sola in piena notte e se qualcuno si fermerà vicino a me sarà solo per chiedermi se ho bisogno di aiuto… questa libertà è impagabile!».

Progetti per il futuro?

«Per quanto riguarda il futuro, al momento voglio stare “ferma”, con quello che ho per un anno. La mia mente però è piena di idee e sono sicura che qualcosa farò ancora».

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