La storia di Ramon, da programmatore a floral designer

Inizia a lavorare da giovanissimo, ma la sua vera passione è sempre stata l’arte. Così dopo 20 anni nella stessa azienda, Ramon lascia il posto fisso e diventa floral designer. Apre il suo negozio di fiori, curando gli allestimenti per il Festival di Sanremo e la Montecarlo Fashion Week. Che cosa gli piace della sua nuova vita? «Sicuramente l’aspetto che preferisco è la libertà che mi dà. Posso seguire meglio la mia famiglia e se faccio delle ore in più di lavoro, lo faccio solo per me. Ad un certo punto capisci che il posto fisso non è tutto, è che prima di ogni altra cosa viene il tuo benessere e quello dei tuoi cari».

Di Enza Petruzziello

Ricominciare, restando in Italia. Ramon Fumagalli, 45enne di Mariano Comense, in provincia di Como, ne è la dimostrazione. E già, perché in un momento storico in cui in tantissimi cercano fortuna all’estero, Ramon ha trovato la sua restando esattamente dov’è. Il suo segreto? Inseguire i suoi sogni e le sue passioni.

La sua vita professionale inizia ben 29 anni fa come apprendista restauratore in un’azienda del posto. Dopo il servizio di leva nei Vigili del Fuoco, viene assunto in una grande azienda brianzola. Di giorno lavora, mentre di sera frequenta con impegno e dedizione la Scuola d’Arte. Cresce rapidamente, e da operatore di macchinari arriva ad essere programmatore e responsabile di reparto.

Dopo 20 anni di quella vita, e dopo essere finito 3 volte in ospedale, decide di licenziarsi. Di lasciare un posto sicuro nonostante un mutuo, le spese e la famiglia. Contro tutti frequenta una scuola individuale unica in Italia, per apprendere e qualificarsi come floral designer. A quel punto il suo sogno prende vita: apre il suo negozio di fiori e piante: “I Fiori all’Angolo”.

Ma per lui non è ancora abbastanza. Ramon vuole distinguersi: in poco tempo riesce a farsi conoscere e ad allestire molte edizioni del Festival di Sanremo, la Montecarlo Fashion Week e diventare il fioraio di diversi vip televisivi. Realizza abiti di fiori, torte di fiori, statue di fiori, matrimoni e grandi eventi.

Ramon Fumagalli

Ramon, hai iniziato a lavorare da giovanissimo. Di giorno svolgevi le tue mansioni, mentre di sera frequentavi la Scuola d’Arte. Come riuscivi a conciliare le due cose?

«Sì, lavoro da quando avevo 16 anni, prima come apprendista restauratore e poi come responsabile di macchinari CNC per una grande azienda della Brianza. Sveglia presto ogni giorno con turni non sempre facili. Alle 18:30 finivo e alle 19:00 ero già a scuola di disegno fino alle 23. Poi si mangiava un boccone. Non mi pesava farlo perché in fondo ho sempre amato l’arte. Frequentare la scuola di sera e lavorare di giorno mi ha permesso di avere una mia autonomia economica e di non essere di peso a nessuno. Quando si vuole qualcosa, la si persegue anche a costo di fare sacrifici e rinunciare alle uscite con gli amici».

Quando di preciso è cominciata la tua crisi professionale e personale? Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a licenziarti?

«Il cedimento è arrivato dopo un lungo periodo di sovraccarico di mansioni. Lo stress ha preso il sopravvento, ma fortunatamente me ne sono accorto in tempo, soprattutto per la mia salute fisica e mentale. Ad un certo punto capisci che il posto fisso non è tutto nella vita, è che prima di ogni altra cosa viene il tuo benessere e quello della tua famiglia».

A proposito di posto fisso, lasciarlo non è mai una decisione facile, soprattutto se si ha una famiglia, un mutuo e tutte le spese relative. Ma come dici tu stesso, sei andato contro tutti. C’è stato qualcuno che ha pensato fossi pazzo e viceversa chi ti ha sostenuto?

«Lasciare un posto fisso a tempo interminato non è semplice dopo vent’anni che lavori nella stessa azienda. E ripartire da zero, andando di nuovo a scuola non è stato semplice. Per molti può sembrare una scelta folle, per me non lo era. A sostenermi ed appoggiarmi, ho avuto sempre mia moglie Michela e mio figlio Mattia che ha 13 anni e di cui sono molto orgoglioso. È un batterista sfegatato!».

Da programmatore a floral designer. Due mondi completamente diversi. Come nasce la tua passione per il mondo dei fiori?

«Mi è sempre piaciuto realizzare prodotti creando composizioni dal nulla. Insomma mi sono sempre sentito poco programmatore e molto più floral designer. Purtroppo alcuni passaggi di questo nuovo lavoro li ho saltati, ma continuo comunque a formarmi per specializzarmi e offrire sempre il meglio ai miei clienti, grandi o piccoli che siano».

Dopo aver frequentato la Scuola Arte Floreale a Milano, ti qualifichi come floral designer e a 40 anni decidi di realizzare il tuo sogno, aprendo nel 2017 “I Fiori all’Angolo” a Mariano Comense. Ti va di parlarci della tua attività?

«Il mio non è il solito negozio di fiori, si può definire una sartoria perché ogni cosa viene fatta a modello. E il mio motto è fare quello che vuole il cliente, non quello che gli piacerebbe. Ad aiutarmi c’è mia moglie. Aprire un’attività familiare oggi come oggi non è semplice bisogna partire subito in quarta. Mi sono specializzato nei matrimoni e in grandi allestimenti, ma quello che mi piace di più è realizzare abiti di fiori e torte di fiori oltre alle composizioni. Qui esprimo al meglio la mia vena artistica e i clienti apprezzano molto le mie creazioni».

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Cosa ti piace più della tua attività?

«Sicuramente l’aspetto che preferisco è la libertà che mi dà. Posso seguire di più la mia famiglia e se faccio delle ore in più di lavoro, lo faccio solo per me, per crescere e migliorarmi. Dopo una vita trascorsa nelle quattro mura di un’azienda, a sottostare a turni di lavoro, adesso mi godo ogni momento all’aria aperta, a cercare i fiori più belli e l’ispirazione per le mie prossime sculture floreali».

Ramon Fumagalli florist designer

Hai curato l’allestimento floreale per diverse edizioni di Sanremo. Com’è lavorare per la kermesse canora più importante in Italia?

«Sì ho avuto l’occasione di allestire il Festival nei camerini, al Palafiori, sul palco dell’Ariston e nel ristorante interno. È stata un’esperienza incredibile, non solo perché mi stavo occupando dell’allestimento floreale dell’evento più famoso in Italia, ma lo stavo facendo a Sanremo, nella città dei fiori. Vedere le mie creazioni e composizioni sul palco mi ha ripagato di tutti i sacrifici affrontati e mi ha fatto capire che inseguire i propri sogni non è mai sbagliato. Oltre al Festival di Sanremo, abbiamo allestito anche la Montecarlo Fashion Week nel 2021. Ho poi realizzato il mio programma televisivo su una rete privata durante il periodo del Covid, visto che non si poteva uscire ho voluto pubblicizzare la mia attività tramite il canale TV».

Tra i tuoi clienti anche molti vip televisivi. Puoi farci qualche nome?

«Come clienti vip ho avuto Lorella Cuccarini, Belen Rodriguez, Elettra Lamborghini, Victoria Silvsted, Elisabetta Gregoraci, Anna Falchi, Alberto Matano, Nicola Savino, Adriana Volpe e Diletta Leotta».

Le richieste più curiose e strane che ti hanno fatto in questi anni?

«Richieste particolari e curiose ne ho avute tante, sia per le consegne che per la realizzazione. Ma questo lavoro, un po’ come per i medici e gli avvocati, ha il segreto professionale… e bisogna mantenere la riservatezza!».

Quanto è stato difficile aprire la tua attività? Penso agli aspetti economici e burocratici.

«Aprire un negozio oggi non è semplice, però sapendo cosa fare e con alle spalle una scuola che ti forma, non parti da sprovveduto ma già specializzato. Poi la professionalità e l’esperienza vengono col tempo».

Che consigli daresti a chi come te sta cercando di lasciarsi tutto alle spalle e buttarsi in una nuova impresa, che sia di vita o lavorativa?

«Sicuramente non mentirò. Come ho già detto aprire un’attività oggi in Italia non è semplice e questo è un dato di fatto. Però mi sento di dire che se vuoi puoi! Se ce l’hai in mente vuol dire che lo stai già creando. È inutile andare all’estero, troveresti gli stessi problemi. Il tempo passa e rimanere così senza fare niente non ha senso. Tra vent’anni penserai perché non l’ho fatto. Quindi avanti tutta, senza rimorsi. Meglio provarci e sbagliare che restare immobili in attesa che qualcosa succeda».

In che modo è cambiata la tua vita da quando hai preso la decisione di mollare tutto e dedicarti alla tua vera passione?

«All’inizio non è stato semplice: partire da zero, farsi conoscere e creare una solida base di clienti. La gente giustamente era un po’ diffidente. Mi vedeva come il “nuovo”. Ho puntato molto sul servizio, secondo me fondamentale, e questo è stato molto apprezzato. Garantire un servizio costante anche durante il periodo del Covid mi ha permesso di farmi conoscere bene. Tanti gli sposi che sono rimasti contenti per gli allestimenti di matrimoni che ho curato. Insomma, la mia vita è cambiata e anche in meglio. Il contatto diretto con le persone mi piace molto, creare per loro qualcosa di unico mi stimola e soddisfa. Inoltre posso trascorrere più tempo con mia moglie e mio figlio, e questo è davvero impagabile».

Hai altri progetti e sogni per il futuro?

«Sono sempre alla ricerca di nuovi progetti sia di crescita sia di conoscenze Quindi ben vengano i nuovi contatti e le nuove idee!».

Per contattare Ramon Fumagalli ecco i suoi recapiti:

Facebook: https://www.facebook.com/fioristaperticato/

Instagram: https://www.instagram.com/i_fiori_all_angolo/

Sito web: https://ifioriallangolo.sumupstore.com/

Mail: ramonfumagalli@yahoo.it

Numero di telefono: 338 8497798