Alice Lussiana Parente

Di Francesco Andolfi

Alice Lussiana Parente: sembrerebbe quasi un alias fatto apposta per i ferventi cartelloni di New York come protagonista di uno spettacolo, come anche altri nomi di scena hanno fatto a loro tempo; invece questo elegante titolo è il nome proprio di un’attrice tutta di origini italiane che da più di tre anni a questa parte calca i palchi Newyorchesi.

Alice è nata a Moncalieri e cresciuta a Giaveno per poi trasferirsi e continuare i suoi studi a Torino.

Prima degli States, si può dire che l’Italia -per Alice- sia stata come la fucina nell’Etna di Efesto: la sorgente nella quale ha plasmato gli albori della sua anima artistica.

Alice Lussiana Parente

A soli dodici anni ha iniziato ad intraprendere il suo percorso di formazione con Il Piccolo Teatro dell’Arte di Torino, misurandosi già con i classici greci, Shakespeare e Dario Fò.

A sedici si cimenta nel suo primo film Peopling The Palace di Peter Greenway (Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante) e cavalcando un’onda di produzioni teatrali arriva a Roma a diciotto anni per fare un provino per Pippi Calzelunghe diretto da Fabrizio Angelini e Gigi Proietti. Senza smentire la promessa del suo futuro, viene scritturata come protagonista e gira il paese per due anni.

Una volta rientrata a Torino- inizia a frequentare il DAMS e consegue una laurea in cinema e nuovi media all’Università di Torino a pieni voti.

Alice Lussiana Parente

Un mese dopo la laurea, decide di trascorrere l’estate a New York per frequentare un workshop nella illustre Stella Adler Studio of Acting, alla quale Marlon Brando e De Niro devono le monumentali fondamenta del loro mestiere. Per destino -e sicuramente per istinto- quel breve soggiorno statunitense si trasforma per la giovane artista, nella sua attuale dimora. Durante la sua ultima settimana di studi, le viene proposto di fare il provino per l’accademia, proprio alla Stella Adler, dove viene selezionata e offerta una borsa di studio.

È proprio nella Grande Mela, in seguito al diploma conseguito, che inizia a prestare la sua voce a vari e prestigiosi progetti di doppiaggio; talvolta facendosi dirigere da un tal signor Ron Howard per il suo ultimo documentario “Pavarotti” e talvolta impersonando una simpatica “Vespina” nel recente ritorno di Topolino con i corti animati della Disney.

Qui si conclude il nostro racconto; o meglio si concluderebbe se la nostra Alice si fosse accontentata di fermarsi al doppiaggio, ma non è così.

Non facendosi mai mancare uno spettacolo teatrale o un corto o una sessione di doppiaggio, o anche tutti e tre insieme, diventa membro del FLEA Theater (fondato da Jim Simpson e Sigourney Weaver) e negli anni prende parte a diversi progetti cinematografici come “Gorchlach The Legend of Cordelia” diretta da Fabio Cento, la cui interpretazione le vale Miglior Attrice Emergente agli US HOLLYWOOD INTERNATIONAL FILM FESTIVAL, e a film indipendenti come Onirica, di Luca Canale Brucculeri.

Diventa inoltre presentatrice degli Oniros Film Awards, che la riportano in Italia a premiare artisti cinematografici di calibro internazionale.

Alice Lussiana Parente, attrice italiana nella grande mela

Per quanto riguarda i progetti futuri, Alice è ora in scena, proprio al Flea Theatre, per il debutto mondiale dell’opera di Mac Wellman: “The Sandalwood box” diretta da Kate Moore Heaney e Tyler Thomas, in scena fino a Novembre.

Con quel grano sognatore che spesso accompagna tutti coloro che sono disposti a convivere con l’arte per cercare di restituire qualcosa di tenero al mondo, possiamo speculare che la serie d’eventi sopracitati non sia stata propriamente frutto del caso e auguriamo alla nostra Alice di continuare a calcare i teatri Newyorkesi così come i set cinematografici di tutto il mondo.

Per sapere di più:

www.alicelussianaparente.com/news